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Martedì la Presidente della Giunta Regionale spiega agli amministratori degli enti locali dell'Umbria gli effetti sui bilanci della manovra del Governo
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La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini,  per martedì prossimo ha convocato a Villa Umbra di Pila tutti i sindaci umbri, i presidenti delle Province e delle Comunità montane.
Compito amaro per la Marini, la quale spera sul detto “quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare".
«Spiegheremo ora ai sindaci ed ai presidenti delle nostre Province i drammatici effetti dei tagli previsti dalla manovra finanziaria del Governo anche sui loro bilanci, che vedranno dei capitoli di spesa per importantissime funzioni praticamente azzerati» ha annunciato la neo governatrice.
«Garantire servizi di primaria importanza – ha proseguito la presidente – come il trasporto pubblico, dagli autobus cittadini ai treni per i lavoratori pendolari, senza risorse è praticamente impossibile.
Per questo non ci resta che restituire le deleghe allo Stato».
«Voglio ricordare – ha proseguito la Marini – che per la sola Umbria i tagli, nel biennio 2010-2011, ammontano a circa 250 milioni di euro e riguardano settori, per citare i più importanti, come il trasporto pubblico, il Fondo unico per le imprese, quello per la non autosufficienza, l’agricoltura, il turismo, l’edilizia residenziale pubblica.
E questi sarebbero gli ‘sprechi? Al Governo abbiamo proposto una commissione congiunta Governo-Regioni per analizzare attentamente tutti gli eventuali sprechi, perchè se vi sono devono essere tagliati, ma tutti devono fare la propria parte. Non è sostenibile che oltre il 50 per cento dei tagli previsti dalla manovra venga scaricato sulle Regioni, mettendole di fatto in ginocchio e vanificando anche quel federalismo fiscale che, a parole, questo Governo dice di volere fortemente».

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