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Tutela dei consumatori a scoppio ritardato ed in coda, nella vicenda delle 70mila, per ora, mozzarelle inquinate da un batterio
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La vicenda delle mozzarelle che diventano blu si presta ad alcune amare considerazioni.
La storia è ormai nota.
I Nas di Torino hanno sequestrato circa 70 mila mozzarelle in un centro per la distribuzione, dopo che una donna ha segnalato, mandando anche un filmato fatto col cellulare, che queste, una volta tolte dalla confezione, diventavano blu.
Tecnici dell’istituto zooprofilattico piemontese hanno scoperto che è un batterio a causare la colorazione blu delle mozzarelle.
Le mozzarelle, dunque, erano già in commercio e ciò significa che il controllo preventivo di qualità sui prodotti alimentari non c’è o è carente sia alla produzione sia nella commercializzazione di molte aziende che, a quel che riporta la stampa, non sono neanche tanto piccole, visto che i ritiri sono cominciati dopo i reclami..
La stampa riferisce anche che “Gli inquirenti vogliono mantenere il riserbo sul nome della catena dei discount interessata, anche perche’, e’ stato spiegato, "la societa’ si e’ comportata bene disponendo l’immediato ritiro di tutti i pezzi dai vari punti di rivendita e procedendo con diverse contestazioni presso il produttore tedesco"”a fronte di numerosi reclami “.
In altri termini, la società interessata si è preoccupata di evitare altri guai causati dalla eventuale vendita di prodotti infettati dal batterio che fosse avvenuta dopo la scoperta del prodotto “avariato”, ma sembra che nessuno si sia preoccupato di informare chi avesse comprato prima lo stesso prodotto.
Dunque qualcuno ha corso un rischio per avere in casa, pronto all’uso, un prodotto cattivo e nessuno lo ha avvisato mentre lo stesso prodotto veniva ritirato dalla distribuzione e l’impresa produttrice subiva le contestazioni, diverse, quindi c’è da presumere protratte nel tempo.
Ora poi, non dicendo quale è  la marca del prodotto avariato si danneggiano anche le imprese serie, perchè il consumatore nel dubbio non potrà che fare d’ogni erba un fascio ed astenersi dal comprare qualsiasi marca di mozzarella.
Magari si poteva dire almeno il nome del produttore, senza limitarsi ad indicare genericamente "tedesco", quasi si volesse sfruttare la vicenda con spirito nazionalistico.
E’ una vicenda non nuova nel mercato italiano, causata da un riserbo eccessivo che fa diventare tutti i prodotti sospetti, ma sono sempre quelli alimentari, mentre invece se si tratta di “richiamare” delle auto difettose si conosce subito marca e modello.

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