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155mila studenti sono passati per le sale di palazzo Cesaroni dal 1982
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ll presidente del Consiglio regionale dell’Umbria Eros Brega ha espresso soddisfazione per il numero degli studenti delle scuole primarie e secondarie che hanno visitato la sede dell’Assemblea legislativa nell’ambito del progetto “Cittadino consapevole”.
Le visite hanno raggiunto, nell’anno scolastico che si sta concludendo, la cifra di 6179 unità.
E sono ormai 155.000 gli studenti che dal 1982, anno in cui divenne operativa la legge regionale che “apriva” l’Assemblea legislativa alle scuole, hanno partecipato ai programmi di visite guidate e lezioni.
“I dati su partecipazione e gradimento delle scuole alle nostre iniziative – sottolinea il Presidente– confermano la validità del progetto che è mirato a far acquisire ai giovani studenti una conoscenza diretta del funzionamento delle istituzioni e delle regole che ne governano l’attività.
E il Consiglio regionale dell’Umbria, con questo rapporto ormai quasi trentennale con le giovani generazioni, conferma il proprio ruolo di ‘presidio’ attivo delle istituzioni democratiche della nostra regione”.
Gli studenti coinvolti seguono le lezioni tenute dal personale della sezione “Educazione alla cittadinanza” del Consiglio regionale (Claudia Dorillo e Anna Vittoria Nania) e partecipano al programma di visita della sede del Consiglio regionale, ne scoprono le funzioni, la struttura e gli obiettivi, diventando anche protagonisti di una seduta simulata in cui essi stessi occupano i seggi di Palazzo Cesaroni, scegliendo un proprio presidente e ponendo domande ed interrogativi ai “veri” consiglieri o al “vero” presidente dell’Assemblea che partecipano alle lezioni.
Nel corso dell’ultimo anno il Consiglio regionale ha inoltre partecipato a laboratori didattici, intitolati “Migrando” e “Una partita per la Costituzione”, incentrati rispettivamente sul tema della cittadinanza dal punto di vista degli immigrati e sull’attualità della nostra Carta fondamentale.
Ventuno di essi si sono svolti nella sede del Consiglio regionale, a Palazzo Cesaroni, e quindici nelle scuole che hanno aderito alla rete creata dall’istituto “A. Volta” di Perugia.
Le diverse modalità con cui si sono esplicate queste ultime iniziative dovrebbe consentire anche una analisi atta ad accertare se siano più produttive le “lezioni a domicilio” nelle scuole o le visite al “Palazzo” visto che nelle “gite scolastiche” effettuate dalle scuole l’aspetto didattico spesso soccombe di fronte all’euforia degli studenti per un periodo di “libertà”

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