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Dato sconfortante per il mese di Aprile reso noto dall'Inps
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Ci sarà pure come dicono alcuni osservatori uno stop alla crisi economica e qualche accenno di ripresa ma ciò evidentemente non vale per l’occupazione. I dai dati forniti  dalla direzione regionale dell’ Inps fotografano, invece, una situazione in peggioramento
Le richieste di cassa integrazione nel mese di aprile in Umbria hanno fatto registrare ancora un aumento (in provincia di Terni sono quasi raddoppiate rispetto a marzo) mentre invece sono in calo le domande di disoccupazione ordinaria

Rispetto al mese di marzo le ore totali di cassa integrazione guadagni sono in crescita del 26,1 per cento, passando da un milione e 138 mila ore autorizzate (marzo) a un milione e 436 mila (aprile).
Questa tendenza – è detto nel comunicato – è più accentuata nella provincia di Terni che ha visto aumentare le ore di cassa integrazione del 91,1 per cento rispetto al 17,9 registrato nella provincia di Perugia.
Questo andamento è fortemente influenzato da una brusca impennata delle ore di Cassa Integrazione in deroga (+ 178,1%) a fronte di un minor ricorso alla Cassa integrazione Ordinaria (- 40,8%).
Anche il dato della Cassa Integrazione Ordinaria sintetizza al suo interno una duplice tendenza: da un lato la sensibile diminuzione della CIG ordinaria nell’industria (-58%), dall’altro un aumento (+ 35,6%) della Cassa Integrazione nell’edilizia
Questi dati, in parte rispecchiano una tendenza nazionale, poichè si registra, a livello regionale, un progressivo spostamento dalla CIG Ordinaria alla CIG in Deroga a conferma del fatto che la rete di protezione degli ammortizzatori sociali si è stesa su imprese e settori produttivi che fino all’anno scorso erano privi di sostegno.
Riguardo alla disoccupazione ordinaria ad aprile 2010 sono state presentate 4.983 domande, con un calo del 33 per cento rispetto al mese di marzo. Tale dato congiunturale conferma il dato tendenziale che fa registrare una diminuzione – a livello regionale – del 19,1 per cento, con una sensibile differenza tra la provincia di Perugia (- 28,4%) e la provincia di Terni.

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