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Convegno organizzato dalla Federazione dei pensionati umbri (Fnp Cisl), dal coordinamento donne Fnp Cisl Umbria e dall’Associazione di volontariato Anteas regionale
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Prevenire è meglio che curare, sia in termini di qualità della vita che di risparmio economico di spesa pubblica.
Il Convegno “Terza età in salute – cuore e arterie”, organizzato dalla Federazione dei pensionati umbri (Fnp Cisl), dal coordinamento donne Fnp Cisl Umbria e dall’Associazione di volontariato Anteas regionale nella mattinata di giovedì 20 maggio presso l’Hotel Villa Luisa a Todi ha messo in primo piano il ruolo della prevenzione nelle malattie cronico-degenerative.
“Questa iniziativa –ha dichiarato il segretario generale regionale Fnp Cisl Umbria Franco Righetti- vuole anticipare la Piattaforma che presenteremo in modo unitario alla nuova Giunta regionale: siamo convinti che solo una prevenzione seria e consapevole possa incidere in modo significativo sull’incremento progressivo previsto per i non autosufficienti”.
Il riferimento del leader dei pensionati cislini umbri è alle circa 18 mila persone non autosufficienti nella nostra regione, che –in base alle stime effettuate- diventeranno 24 mila fra dieci anni.
La prevenzione –ha spiegato Righetti- potrebbe permettere di rallentare questo incremento. Consapevoli del fatto che ogni persona non autosuffiente ha un costo sociale di circa 30 mila euro all’anno, la campagna di prevenzione potrebbe trovare nel risparmio le proprie risorse”.
Appropriatezza e innovazione: le due parole chiave degli interventi del direttore S.C. Chiururgia vascolare, dottor Giuseppe Giordano, e del direttore S.C. cardiochirurgia dottor Temistocle Ragni nel convegno moderato dal Responsabile spazio menopausa usl. 2 distretto perugino dottoressa Milena Mincigrucci.
Il dottor Giordano, anche segretario generale regionale Cisl Medici, ha sottolineato la necessità di dare ad ogni paziente una risposta personalizzata.
L’innovazione tecnologica, che non deve divenire un bene consumistico basato sulle mode del momento, permette sempre di più di ridurre i rischi attraverso interventi mininvasivi. In primo piano anche l’importanza di lavorare in equipe, composte da personale qualificato e specializzato.
“Le strutture ospedaliere regionali devono specializzarsi sempre di più: è inutile e dannoso –ha esemplificato il dottor Giordano- avere una Cinquecento con il motore rotto sotto casa, quando si può avere un Ferrari nelle vicinanze”
Il ruolo del medico di famiglia, nell’abbassare i fattori di rischio incidenti nelle malattie vascolari, è stato trattato dal dottore Brunello Brunelli che ha trattato dell’importanza della qualità della vita per le persone anziane.
“E’ compito delle Asl quello di prevenire”. A dichiararlo, nelle conclusioni ai lavori, il segretario nazionale Fnp Loreno Coli, che ha ribadito “la necessità di opporsi agli interessi economici che si oppongono alla prevenzione. Dietro alla cura degli anziani –ha spiegato- ci sono interessi finanziari”.
Il segretario ha esemplificato che un ricovero in una Rsa ha costi molti alti soprattutto se comparati a quelli di mantenere la persona a domicilio. Costi alti anche in termini umani e di spersonalizzazione dell’individuo che viene strappato ai propri affetti.
“A livello nazionale –ha dichiarato Coli- il Governo non parla di recupero delle risorse in termini di risparmio e di prevenzione. E’ inconcepibile la volontà, in questo momento di crisi economica, di alzare il costo dei ticket per le spese sanitarie.
Proprio come quello di assistere al mantenimento di strutture sanitarie solo per perseguire interessi politici, di spartizione di poltrone”.
Riguardo al Fondo per la non autosufficienza, è stato spiegato dal segretario Coli la necessità di un impianto unico nazionale per evitare un dislivello di trattamento tra regioni più ricche e quelle più povere. “Solo un gruppo parlamentare ha raccolto il nostro invito per un incontro e, per quanto riguarda il Presidente della Camera, siamo in attesa di essere ricevuti”. 
 

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