Dalle colonne del settimanale cattolico umbro La Voce, in edicola questo fine settimana, con un articolo dal titolo «A proposito di elezioni» pubblicato nella rubrica che ospita settimanalmente il commento di uno dei vescovi dell’Umbria, il vescovo di Orvieto-Todi, mons. Giovanni Scanavino, delegato della Ceu (Conferenza episcopale umbra) per il servizio alla carità, salute e migrantes ha lanciato un’esortazione direttamente rivolta ai cattolici impegnati in politica, ma probabilmente pensata per tutti quanti si dovrebbero occupare di cosa pubblica.
Il vescovo infatti precisa che «Non è anzitutto questione di un partito dei cattolici, che può esserci come non esserci. È questione di cristiani che si sentano fortemente impegnati nel sociale per cambiare la qualità della vita, che non smettano di lottare per umanizzare questo mondo».
«Meno carriera e più missione»: è l’esortazione fatta da mons. Scanavino : «far passare un forte imperativo: meno carriera e più missione, dove può capitare quasi sicuramente di essere crocifissi, ma per il sincero bene di tutti, a partire sempre dai più piccoli e poveri». «Le elezioni – scrive il vescovo – possono essere un’occasione propizia per alcune riflessioni di fondo, sul valore della politica e sull’effettivo coinvolgimento di un maggior numero di cattolici seri.
Questo dei cattolici seri più coinvolti in politica è un desiderio più volte espresso dai vertici della Chiesa cattolica, ma il progetto va preparato per tempo con una scuola rigorosa, dove la formazione evangelica e spirituale sia perlomeno pari a quella della dottrina sociale della Chiesa».
- Bic
- 27 Marzo 2010
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