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La grande risorsa ambientale e naturalistica non può essere esclusivamente fonte di vincoli insuperabili per la collettività
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Dare una svolta radicale alle politiche legate al Parco del Monte Cucco’. E’ quanto chiedono i consiglieri provinciali del Prc e del Pdci, anche sulla scorta degli incontri tenutisi tra Provincia, Comune di Scheggia e Comune di Fossato di Vico, raccogliendo le osservazioni avanzate dagli Amministratori locali.
Non è possibile, per i due consiglieri, che questa grande risorsa ambientale e naturalistica diventi esclusivamente fonte di vincoli insuperabili per la collettività che abita nei Comuni interessati: occorre che tutti gli Enti competenti, compatibilmente con le normative e le leggi vigenti, nazionali e sovranazionali, rivedano le leggi e i vincoli in materia di aree contigue, la cui presenza oggi, di fatto, penalizza le attività produttive e aspetti legati all’urbanistica, con grave disagio per i cittadini.
Occorre, per i due consiglieri, che, in sede di Piano Paesaggistico, si tengano nel debito conto le esigenze e le possibilità di sviluppo e diffusione delle energie alternative (eolico, fotovoltaico ecc…).
‘Con la grave crisi economica in atto – sottolineano – (si pensi al caso Merloni), non ci si può più permettere il lusso di apporre vincoli assurdi allo sviluppo di energie che, oltre ad essere pulite, attivano anche intere filiere con posti di lavoro.
Questo, ovviamente, nel rispetto delle giuste e legittime preoccupazioni  (che devono rimanere intatte) per quanto concerne l’impatto visivo. E’ poi necessario che, al più presto, venga approvato (è stato consegnato nell’anno 2000 alla Regione Umbria, dovrà pronunciarsi in merito pure la Provincia) il Regolamento del Parco del Monte Cucco, senza il quale ogni ipotesi di rilancio del medesimo è pura teoria’.

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