30 marzo 2010
A Todi il centrosinistra è al 53%, il centrodestra, dopo 3 anni di amministrazione, al 43%
L’elezione di Catiuscia Marini a Presidente della Regione Umbria ci riempie di profonda soddisfazione e grande orgoglio.
Il dato regionale, registrato anche a Todi, parla da sé: 20 punti di distacco tra Catiuscia Marini e Fiammetta Modena. 15.000 voti in più rispetto al dato complessivo della coalizione, segno di una candidatura autorevole, che è riuscita a parlare a tutta l’Umbria.
A Todi, anche la coalizione di centrosinistra si conferma maggioranza assoluta con oltre il 53% dei consensi, distaccando di 10 punti la coalizione di centrodestra, che, dopo tre anni di amministrazione, si ferma al 43%. Un dato che parla inequivocabilmente dell’insoddisfazione dei cittadini tuderti, ormai certificato da quattro elezioni consecutive: politiche del 2008, europee e provinciali del 2009, regionali del 2010.
Nel centrosinistra tuderte si conferma la centralità del progetto del Partito Democratico, elemento cardine di una coalizione che nei prossimi mesi dovrà responsabilmente sviluppare un confronto aperto per delineare un’alternativa al governo della città. Dopo aver eletto Catiuscia Marini Presidente, l’impegno non può che essere quello di restituire alla città un governo di centrosinistra, con la fiducia dei cittadini.
In questa campagna elettorale, il Partito Democratico di Todi ha scommesso su una politica condivisa con le altre realtà della Media Valle del Tevere. Molto significativa per la nostra città e per l’intero comprensorio è l’elezione di Gianfranco Chiacchieroni al Consiglio Regionale, secondo degli eletti nella lista del Pd: elezione a cui ha contribuito anche la nostra città con 715 preferenze.
Siamo convinti che l’elezione della Presidente Marini e dei consiglieri Chiacchieroni e Buconi apre una pagina nuova e sicuramente positiva per la nostra città e per il nostro comprensorio, in uno spirito di collaborazione e di integrazione per la crescita e lo sviluppo delle nostre comunità.
Ringraziamo tutti gli elettori e tutte le elettrici per la fiducia ed il consenso accordatici.
A Catiuscia, Gianfranco e Massimo i nostri migliori auguri di buon lavoro.
Partito Democratico Todi
30 marzo 2010
L’elezione di Chiacchieroni è una bella pagina per la storia di Marsciano
Quella di Gianfranco Chiacchieroni è la prima elezione di un marscianese al Consiglio Regionale per via diretta. E’ un risultato che saluto con grande soddisfazione da cittadino e da Sindaco di Marsciano.
Esso premia la capacità che la nostra comunità ha dimostrato nel comprendere che in questa fase particolare della nostra storia, cambiata dopo il 15 dicembre e il terremoto che ci
ha colpiti, occorreva stringersi intorno ad un candidato che aveva la capacità politica e amministrativa di Gianfranco di rappresentare gli interessi generali di Marsciano. Marsciano con oltre 3000 voti ha contribuito in modo decisivo alla sua elezione. Ed è un fatto che ci riempie di grande soddisfazione. Ma i tanti consensi raccolti da Chiacchieroni in molte zone dell’Umbria e in tutta la Media Valle del Tevere rappresentano la conferma di quanto abbiamo sempre sostenuto: la sua esperienza da Sindaco ha fatto di questa comunità e di questo territorio un modello a cui molti umbri guardano con grande attenzione perchè capace di coniugare sviluppo, qualità sociale dei servizi e valorizzazione ambientale del territorio.
Questo risultato quindi serve a Marsciano e serve all’Umbria intera e siamo certi che insieme alla Presidente Catiuscia Marini, alla quale faccio le mie congratulazioni più sentite, Gianfranco Chiacchieroni sarà capace di lavorare con la passione e l’intelligenza che ha dimostrato, al servizio dell’intera comunità regionale.
Il risultato locale di queste elezioni mette in evidenza tre dati per noi di grande importanza: una partecipazione al voto superiore di 6 punti alla media regionale; un risultato della Candidata presidente al di sopra della media regionale, con un PD che sfiora il 50% dei voti e, appunto, l’elezione in Consiglio Regionale di Gianfranco Chiacchieroni.
Una bella pagina nella storia democratica e civile della nostra comunità.
Alfio Todini – sindaco di Marsciano
29 marzo 2010
Martiri da dimenticare e Violenti da giustificare
In questi ultimi tempi si legge continuamente di violenze inaudite ed attacchi virulenti a Cristiani e solo perché non hanno voluto rinunciare alla loro fede: si tratta di crimini efferati, come l’assassinio di un cristiano che aveva rifiutato di convertirsi alla religione islamica ed, in aggravio, lo stupro della moglie che era andata alla polizia per denunciare il fatto e lo sporco tentativo di imputare a Benedetto XVI di non essere intervenuto con tempestività e fermezza per stroncare vergognosi casi di pedofilia da parte di sacerdoti.
Gli Italiani devono aprire gli occhi rendersi conto che se invece dei cristiani e del capo della Chiesa di Roma fossero stati colpiti altri soggetti politicamente più apprezzati e polticamente sostenibili tutti i mezzi di comunicazione sarebbero stati alluvionati di notizie e servizi nel merito mentre si cerca di coprire il più possibile le violenze commesse in danno dei fedeli Cristiani,conderati politicamente non sostenibili e, come tali, da dimenticare da un arco di forze che va dall’estrema sinistra, compresi i cattolici adulti e la sedicente cultura progressista, agli anticlericali radicali forse anche agli estremisti clericali.
Benedetto XVI sta ripetendo la Verità con la sua serenità sapienzale ma la sua voce non riesce a superare il cerume che chiude le orecchie dei di tanti progressisti Italiani ma questo era stato previsto dal Gesù Cristo che ha sempre detto ai cristiani di essere coraggiosi perché la Parola di Dio è una lama temperata adatta che le persone che la impugneranno mentre non è adatta per i vigliacchi, anche se cari alla politica dominante, che dovranno prenderla per la lama.
28 marzo 2010
Pozzo Beccaro e Tempio Consolazione: sulle luci, due pesi e due misure
In tempi come quelli attuali ormai difficilmente ci si riesce a meravigliare di qualcosa, tanto il mondo ci ha abituato al massimo delle stranezze. A quanto pare l’Amministrazione Comunale di Todi non vuol essere da meno. Infatti è uscita, su Tam Tam di marzo 2010, una nota in cui il Comune vanta la sostituzione delle lampade del percorso che va dal Pozzo Beccaro a Porta Libera, il quale, secondo l’A. C. di Todi “…era gravemente deturpato dalla scia di luci che tagliavano la collina, spiccando per la loro incredibile inadeguatezza al cospetto della Consolazione…”.
A leggere questa nota dell’Amministrazione siamo stati presi dallo sgomento. Ci siamo chiesti se l’articolo parlasse della stessa Amministrazione Comunale che ha difeso a spada tratta l’illuminazione della Consolazione, contro tutto e tutti i pareri contrari di esimi esperti, della stessa Soprintendenza, della Commissione Ministeriale, dell’Esperto, invocato dal Sindaco stesso, Sgarbi. Quest’Amministrazione che non solo ha avallato l’intervento, ma che non ha nemmeno controllato che l’opera fosse effettuata con i necessari permessi, tanto che gli uffici comunali preposti si sono visti costretti ad erogare una sanzione pecuniaria, in base all’art. 167 del D.Lgs. n. 42/2004, all’Etab Consolazione.
Questa Amministrazione si preoccupa del deturpamento della collina perchè i fari della scalinata sono troppo forti ed invasivi e non si è accorta che nel frattempo è stata installata una illuminazione, quella si veramente invasiva e deturpante, sulle stesse pietre del maggior monumento del rinascimento tuderte e non solo, riducendolo ad una sorta di colabrodo traforandolo con più di 700 buchi.
Fari di una potenza tale che a confronto quelli della scalinata sono diventati dei lumini cimiteriali, alla faccia del risparmio energetico e dell’inquinamento luminoso.
La prima cosa che ci chiediamo è se per caso questi nostri amministratori siano affetti da strabismo? Nel caso fosse, possiamo constatare che sicuramente non è quello di Venere.
Chiedono anche la riduzione del numero dei fari della salita!!! Ma non si sono accorti di quella miriade di fari che ha massacrato il Tempio della Consolazione?
Ma forse è proprio vero che in questo caso la mano destra non sa quello che fa la sinistra! Oppure è solo opportunismo politico?
Comitato Difesa della Consolazione
27 marzo 2010
Pdl Marsciano: "All’Amministrazione distratta ricordiamo che d’estate i reflui emettono esalazioni"
In riferimento all’intervento “Zappulla e il Pdl fanno ironia invece che fare politica per Marsciano” a firma “Amministrazione Comunale di Marsciano”, il comunicato in oggetto si guadagna una replica non tanto per i contenuti ma piuttosto per la pavida boria con cui gli estensori dell’articolo si sono firmati.
Chi è infatti “Amministrazione Comunale di Marsciano”? Il Sindaco? Tutta la Giunta? La maggioranza? Tutto il Comune di Marsciano? Con i dipendenti comunali in fila per sottoscrivere un articolo piuttosto che una petizione? Ulteriore prova, anche questa, dell’approssimazione con cui nel “palazzo”non si fa politica ne amministrazione bensì opposizione agli oppositori, al Popolo della Libertà di Marsciano.
Volendo poi puntualizzare alcuni aspetti “dell’approfondita” disamina della politica del PdL marscianese vorrei ricordare, ai distratti componenti “dell’Amministrazione Comunale”, come il “senso di responsabilità” dimostrato dal Popolo della Libertà, di cui mi onoro di essere coordinatore comunale, si è palesato inequivocabilmente ancora quando il Consiglio comunale ha potuto svolgere i suoi lavori grazie anche alla presenza dei consiglieri PdL, vista l’assenza dei più cagionevoli esponenti della maggioranza.
In merito alle proposte sottoposte al Consiglio comunale inerenti il biodigestore di Olmeto va ricordato, sempre, ai distratti “amministratori comunali” come in occasione, proprio, della seduta del 16 settembre 2009 presentammo un documento, integrato poi da PRC, MD e Movimento per la Qualità della Vita, in cui chiedevamo l’istituzione di due commissioni, avendo ben chiaro che le criticità alla nostra attenzione erano, ed ancora sono, molteplici e differenti. Da una parte c’è lo stoccaggio dei reflui che devono essere smaltiti e l’impianto di biodigestione sul cui futuro vanno presi provvedimenti, dall’altra le imprese zootecniche che si trovano nell’impossibilità di esercitare opportunamente il loro lavoro. I “rilievi politico amministrativi” oltre che studiati vanno anche capiti.
Per quanto attiene poi al non ben specificato “utilizzo di Organi e Istituzioni” per “propaganda pre-elettorale” credo sia un refuso di una qualche missiva indirizzata in Provincia.
Ultima annotazione, di carattere previsionale, condividendo che “le azioni di messa in sicurezza devono essere preventive per essere efficaci e basarsi sull’ipotesi più pessimistica” a breve incomberà l’estate e con essa il sole rovente a cui i più fortunati potranno crogiolarsi al mare ma sotto la cui azione tra l’altro i fluidi evaporano, generando esalazioni.
Francesco Zappulla – Coordinatore Comunale PdL Marsciano
27 marzo 2010
I tre consiglieri di opposizione vogliono solo alzare un polverone
Dal resoconto di Marco Pochini sull’incontro a Spina su TamTam on-line (Marsciano: da sinistra fuoco sul biodigestore) si apprende che tre consiglieri comunali dell’opposizione Ranieri, Mattioli e Sorbini (Velloni si è addirittura giustificato), si sono subito precipitati ad organizzare sulla scia del sequestro dei due laghetti di Papiano e Sant’Elena e della notizia di eventuali avvisi di garanzia, abbiamo l’ulteriore conferma che l’interesse non è tanto quello di capire i termini della vicenda e di valutare il percorso che già da tempo il Consiglio Comunale e la Giunta hanno individuato, ma si vuole, come al solito ad alzare il polverone.
Un fatto non nuovo in cui si tenta di mischiare le carte e di sottrarsi ad un confronto di merito sulla questione. Anche in questo caso il tentativo di strumentalizzare è così grossolano che non varrebbe neanche la pena di prenderlo sul serio.
Mattioli però dopo aver rivendicato il merito del sequestro, cercando di toglierlo a Sebastiani che già si era prontamente “candidato”, ha affermato che “finalmente è venuta a galla la verità”: quale però non lo dice.
Troviamo poi molto grave che si affermino cose, come quelle riportate ed attribuite al Consigliere Mattioli. Aspettiamo, ed anzi lo sfidiamo, a dire su cosa quel lungo elenco di persone che ha fatto (tra cui compaiono anche tecnici) avrebbero mentito. Altra affermazione priva di senso l’ha fatta Gianluca Schippa, consigliere comunale di Rifondazione Comunista di Bettona, che, secondo il resoconto, ha affermato: “posso confermare che il Presidente della Giunta Regionale, abbia concesso la fertirrigazione per questi laghetti di Marsciano” visto che è l’intera Giunta Regionale, di cui anche Rifondazione fa parte, che ha deliberato sulla materia, così come accaduto deò resto in tutte le altre regioni d’Italia.
Non è mancato neanche il medico della compagnia che ha paventato, ancora una volta, l’idea di possibili danni alla salute derivanti dall’impianto (ormai chiuso) di Olmeto e che ha lanciato anche pesanti accuse a chi (ma non sono proprio loro??) “su queste cose ci fa la campagna elettorale.”
Chissà poi se il consigliere comunale Sorbini, nell’illustrare la situazione del laghetto di Papiano, avrà ricordato che anche lui ha condiviso con la maggioranza (ed in pubblica assemblea) la scelta e le modalità per trasferire a Papiano una piccola parte delle acque stoccate nelle lagune di Olmeto a rischio di tracimazione
Il resoconto ci ricorda infine che l’assemblea è terminata con l’intervento del locale candidato alle regionali per Rifondazione Comunista; questo, in fondo, era il senso vero dell’incontro.
Un candidato peraltro impegnato in non facili equilibrismi: di lotta a Marsciano, di Governo a Perugia.
Gruppo PD Marsciano
26 marzo 2010
Zappulla e il Pdl fanno ironia invece che fare politica per Marsciano
Zappulla, in quanto coordinatore del PdL di Marsciano, fa la voce grossa su questioni che invece meriterebbero maggiore cautela e senso di responsabilità. Dopodiché non sa indicare un solo atto concreto, compiuto da questa amministrazione sul tema specifico, sul quale le forze del centrodestra abbiano fatto una proposta diversa. Come sempre invitiamo i cittadini a farsi una idea propria, magari andando, dal sito del Comune (www.comune.marsciano.pg.it), a rivedere i dibattiti in Consiglio che si sono occupati di questo problema. Magari a partire da quello del 16 settembre 2009 per arrivare a quello sull’utilizzo dei laghetti.
Invece di ironizzare sulle piogge, onestà vorrebbe che si riconoscesse il fatto che, pur avendo alle spalle un periodo straordinariamente piovoso, che ha determinato nei mesi scorsi esondazioni di fiumi (compreso il Tevere a Marsciano), straripamenti e stati di emergenze in tutta la regione e non solo, abbiamo evitato ciò che era nostro dovere evitare: il danno ambientale che sarebbe avvenuto se le lagune presso l’impianto avessero tracimato. E anche non avendo la sfera di vetro per prevedere le piogge, informiamo Zappulla che esistono molti ed autorevoli siti che fanno proprio questo rivoluzionario lavoro: le previsioni del tempo! Aldilà delle battute, le azioni di messa in sicurezza devono essere preventive per essere efficaci e basarsi sull’ipotesi più pessimistica.
Resta il fatto che se qualcuno aveva una idea o una proposta diversa sul come affrontare tale questione avrebbe potuto esporla e l’avremmo certamente valutata. Solo che non è accaduto. Quindi se si vorrà essere meno propagandistici e più precisi sui rilievi politico amministrativi da farci in relazione agli atti compiuti, siamo a disposizione. Ciò presuppone che li si prenda e li si studi. Altrimenti è solo propaganda pre-elettorale, che utilizza Organi e Istituzioni il cui lavoro non andrebbe piegato a tale scopo. I cittadini valuteranno la consistenza di tutto ciò.
Amministrazione Comunale di Marsciano
26 marzo 2010
Pdl Marsciano: sul biodigestore superficialità della Giunta Todini
Con il sequestro dei laghetti di Papiano e Sant’Elena da parte del NOE siamo all’epilogo della gestione politica – irresponsabile, approssimativa e fallimentare – dei reflui zootecnici da parte della Giunta Todini.
Il biodigestore di Olmeto ha avuto una vita travagliata ed è già stato oggetto di prescrizioni da parte dell’Arpa sul suo funzionamento. Questo ultimo evento, anche se non dovesse far emergere condotte che abbiano minato la salubrità del territorio e la salute della cittadinanza, indica comunque l’assoluta superficialità politica ed amministrativa della Giunta Todini.
L’Amministrazione comunale tende a minimizzare l’accaduto, a scaricare la colpa sulle “piogge” invernali (possibile che le avevano previste?). Il PRC e MD, visto che sostengono alle regionali il PD, enfatizzeranno le responsabilità del Sindaco. Ma con la vicenda del biodigestore di Olmeto tutta la sinistra, da quella regionale a quella marscianese, ha dimostrato la sua incapacità ad amministrare.
Il Popolo della Libertà si è sempre espresso chiaramente contro la gestione del biodigestore degli ultimi anni, e votando sempre in maniera contraria all’utilizzo dei laghetti, oggi, oggetto del sequestro.
Augurandoci che il provvedimento dei NOE voglia sanare unicamente sprovveduti atti amministrativi scongiurando così illeciti di qualsiasi altra natura, ai cittadini ed al PdL di Marsciano non spetta altro che attendere gli eventuali esiti dell’azione giudiziaria che seguirà il sequestro. Ma non possiamo non domandarci, ancora una volta, se il “prezzo” che Marsciano sta pagando vale la tanto enfatizzata “esperienza” e continuità politica che hanno così tanto caratterizzato l’elezione del sindaco Todini.
Francesco Zappulla – Coordinatore Comunale PdL Marsciano
26 marzo 2010
Le parole di Pound sulla bocca di Primeri sono una bestemmia: quali sono le "sue idee"?
Le parole di Ezra Pound sulla bocca del candidato Moreno Primieri mi suonano come una bestemmia e quindi non posso esimermi da questo intervento sottolineando che prima di tutto Primieri dovrebbe capire bene quali siano le “sue idee”.
E’ stato Assessore sia con una Giunta di Centro Sinistra (nella quale rappresentava la sinistra e precisamente il PDS) che con una Giunta di Centro Destra (nella quale rappresenta, a quel che si dice, ancora per poco, la destra e precisamente l’ex Forza Italia). Prima del PDS mi risulta sia stato socialista ed a suo dire da ragazzo aveva come guida il compianto Aldo Chinea, ex repubblicano di Salò e per moltissimi anni Federale di Perugia e Consigliere Provinciale del MSI.
Ora sarebbe appoggiato da un non ben identificato partito denominato FDU, che, poiché appunto ancora oscuro ai più, posso dire solo “sembra” comprendere ex socialisti, grandi imprenditori e chissà chi altro.
Ho visto un articolo su un giornale on line della sinistra umbra dove Primieri viene indicato come colui che sarebbe in grado di trasformare l’Umbria in una regione come la California. Mi sembra si stia perdendo il senso della realtà. Mi sento di criticare chi si è speso in maniera esagerata per averlo come candidato di Todi, scordandosi del suo passato e soprattutto del misero risultato elettorale ottenuto come candidato Sindaco contro la Marini nelle precedenti elezioni comunali di Todi; non sarebbe male che prima di spendersi così a fondo per un personaggio con ambizioni politiche si verificasse il suo curriculum politico.
Nelle liste del Pdl, nonostante io non sia un suo iscritto, ho trovato candidati con dei curricula veramente validi in quanto politicamente sempre nella stessa direzione, seppure attenuata dall’andamento centrista che tale partito ha preso a livello nazionale, e quindi non riesco a capire che necessità c’era di adoperarsi tanto per un personaggio precedentemente compromesso con altri partiti di sinistra. Non volevo intervenire e non vorrei che la mia fosse presa come una posizione politica a favore di qualcuno, ma sentir pronunciare così a sproposito alcuni pensieri del più grande poeta mondiale del novecento non è tollerabile.
Gianluca Alvi
Questi abitanti vengono riforniti mediante un pozzo di acqua non potabile collegato alle loro abitazioni senza contatori e chiedono da anni, anche con esposto scritto a cui mai seguì risposta, che il loro problema venga risolto.
Vista la GRAVISSIMA ed INDEROGABILE situazione in cui si trova questa popolazione, il Comitato Pro Acqua Gualdo ha subito richiesto delucidazioni sulla vicenda a tutti i soggetti interessati: Amministrazione Comunale, ASL n1 e Umbra Acque. Concomitantemente ha anche fatto eseguire il controllo qualititavo dell’acqua erogata presso le abitazioni in questione, da cui è emerso che l’acqua è non potabile per l’alta carica batterica e la contaminazione da coliformi fecali.
Cosa deve ancora essere fatto affinché i soggetti preposti si facciano carico del SERISSIMO problema per la salute pubblica? Di chi sono le responsabilità? Chi gestisce il pozzo in questione? Chi aveva l’incarico di controllare qualitativamente l’acqua erogata presso civili abitazioni? Cosa ha rischiato la popolazione in questi anni? Cosa rischia tuttora?
Dopo il silenzio del Gestore su ogni questione sopra citata, la verifica che la ASL non fu mai incaricata di controllare la qualità di questa acqua da nessuno, il silenzio dell’amministrazione comunale che richiede SOLO ORA delucidazioni ad ATI e Umbra Acque, il Comitato Pro Acqua Gualdo ha deciso di farsi carico di tutte le istanze dei cittadini e di verificare ogni eventuale responsabilità mediante presentazione di esposto scritto alla Procura della Repubblica della Provincia di Perugia,alla CONVIRI e a tutti gli altri organi competenti in materia.
COMITATO PRO ACQUA GUALDO
25 marzo 2010
Primieri risponde ad Epifani: "astioso boicottaggio del Pdl"
Ho letto le considerazioni di Mario Epifani sulla mia candidatura e sull’apporto che mi sta dando a livello di campagna elettorale l’associazione “Federalismo Democratico Umbro” associazione che invita a votare Moreno Primieri per le elezioni regionali nelle liste del partito “il Popolo della Libertà”.
Senza polemica ma per amore di verità verrei precisare che del sostegno elettorale di FDU ho sempre informato il Sindaco, il Coordinatore ed il Vice Coordinatore del PDL tuderte, il Consigliere Provinciale del PDL e gli stessi consiglieri comunali presenti nel mio comitato elettorale. Quindi tutto si è svolto alla luce del sole nell’ottica di una apporto consistente alle forze del Popolo della Libertà, in cui milito, in cui continuerò a militare ed in cui mi riconosco. Il forte, persistente astioso boicottaggio messo in atto da alcuni consiglieri comunali e dirigenti PDL nei miei confronti forse nascondeva già solo una appoggio di “facciata” alla mia persona, avendo loro già preso accordi sottobanco con esponenti regionali del PDL.
Concludo con una frase di Ezra Pound sulla quale invito a riflettere: “Se un uomo non è disposto a lottare per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui”.
Moreno Primieri
25 marzo 2010
Apprezzamento per le migliorie della Ferrovia Centrale Umbra
Apprendo con piacere e soddisfazione della presentazione del nuovo sistema informativo alla Stazione di Ponterio di Todi. Credo che, ancora una volta, siamo di fronte ad una modernizzazione della Ferrovia Centrale Umbra, per la quale dobbiamo essere grati alla Direzione, che con un ulteriore sforzo finanziario cerca di migliorare la qualità del servizio. Oramai è un po’ di tempo, prima da Consigliere comunale, oggi semplicemente da pendolare, che il sottoscritto segue con estremo interesse tutte le varie fasi di sviluppo della Ferrovia Centrale Umbra, dalla rimessa a nuovo della galleria dei Cappuccini, investendo allora circa 10 miliardi di vecchie lire, alla tinteggiatura e posa in opera di 13 punti luce.
È sotto gli occhi della popolazione tutta, l’impegno fin qui profuso nell’asfaltare il piazzale antistante la ferrovia, però a mio avviso va fatta un’ ultima fatica finanziaria, in accordo con il Comune di Todi: va riasfaltata la parte iniziale, quando dalla strada principale si imbocca per la stazione, visto che quel tratto è ridotto in pessimo stato.
Comunque, credo che la miglioria che si va ad inaugurare rappresenti un buon biglietto da visita per una città a vocazione turistica, ma anche un utile servizio per chi è obbligato a prendere il treno,
Giancarlo Castrini – membro direttivo SDI
24 marzo 2010
Epifani: i "capoccioni" del Pdl umbro e le "dimenticanze" di Primieri
In relazione alla decisione di Fiamma Tuderte di dare libertà di voto ai propri iscritti e simpatizzanti, tengo a precisare che la vicenda ha due aspetti.
Il primo, e non si è mancato di rimarcarlo nel documento di Fiamma Tuderte, è il comportamento dei “colonnelli” perugini del Popolo della Libertà, che, per egoismo ed interesse personale, hanno fatto del tutto per ostracizzare quelle forze politiche disponibili ad allearsi per condurre una battaglia unitaria. La reazione del Federalismo Umbro Democratico non poteva essere che quella che ha posto in atto, cercando di entrare dalla finestra dopo essere stato cacciato dalla porta.
La responsabilità di quanto sta accadendo è dei dirigenti umbri del PDL. Però Moreno Primieri era un candidato del PdL, con l’appoggio di tutti noi e nessuno gli ha proibito di cercare voti fuori delle liste presentate per l’elezione regionale. Io stesso lo ho consigliato di portare avanti questa linea strategica alla ricerca di consensi da ogni parte possibile.
Il secondo aspetto è quello di che tipo di accordo viene contratto e qua non c’entrano più i capoccioni del PdL ma Moreno, che si è dimenticato di essere il Vicesindaco di Todi, di far parte di una squadra e di dover, insieme a tutti noi, decidere le strategie per la campagna elettorale. Se poi ha voluto rischiare, facendo la scelta che ha fatto, senza coinvolgere né informare nessuno di coloro che erano intenti a fargli la campagna elettorale, certe reazioni sono conseguenti ed inevitabili e se le doveva aspettare. Il fatto che nessuno di coloro che gli erano vicini, e stavano impegnandosi per lui, abbia partecipato alle sue trattative con il FDU, la dice lunga.
Mario Epifani
23 marzo 2010
Tanta paura per la pillola che cancella la paura
Cancellare i ricordi con una pillola, questo lo scenario per il venturo decennio di guerre in Medio Oriente. Un esercito di soldati senza emozioni e programmato per uccidere, incapace di provare sentimenti di colpa, pentimento o di orrore. La pillola si chiama Propanolo, già conosciuta come antinfiammatorio, potrebbe essere destinata un giorno ai militari statunitensi per cancellare la memoria dei crimini commessi.
Questo scenario apre una lunga serie di considerazioni etiche. Che cosa succederebbe se una pillola del genere venisse usata da un criminale? E che cosa implica esattamente cancellare la nostra memoria? La parte di noi con cui ci riconosciamo. Significa forse distruggere completamente la nostra identità?
David Magnus, direttore del Centro di Bioetica dell’Università di Stanford, parla di pericoli legati all’uso indiscriminato di questa sostanza e un rapporto di bioetica della Casa Bianca ne ha sospeso lo studio, ponendo importanti interrogativi etici riguardo l’alterazione della memoria.
La ricerca si è spostata in Canada, ma i militari statunitensi stanno già pensando di rifinanziarla. Le porte sono spalancate da quando nel 2007 è passato il "Psychological Kevlar Act" che consente al Direttore della Difesa di sviluppare un piano di misure preventive per ridurre la probabilità che i soldati manifestino la Sindrome da Disordine Post Traumatico (ovvero l’ansia seguente un evento drammatico).
Con questo atto il Pentagono mette avanti l’idea di usare diverse droghe per proteggere i combattenti dallo stress conseguente l’omicidio di altri uomini. Uno dei candidati è proprio il Propanolo, al cui trattamento si pensa di sottoporre i soldati di ritorno dall’Afghanistan e dall’Iraq.
All’Università di Amsterdam il Propanolo è già stato somministrato a 60 studenti, mostrando loro l’immagine di un ragno, mentre venivano sottoposti a uno shock elettrico, così che fossero spaventati dall’immagine anche in assenza dello stimolo fisico. Quando agli studenti veniva dato Propanolo non vi era alcuna reazione. Ma probabilmente non vi sarebbe stata alcuna reazione anche con un narcotico o con una botta in testa. Ma alla Difesa statunitense non fa grande differenza se questa sia una scienza spazzatura o un nuovo modo per controllare le persone. E con una droga credono di cancellare la paura del morso di un cane o l’angoscia per aver ucciso un altro essere umano. Che differenza fa?
Quando l’uomo sarà trasformato in una perfetta macchina da guerra, anche i piani alti cancelleranno la loro paura di un esercito ribelle e insubordinato.
Davis Fiore
22 marzo 2010
Nuovo depuratore: il Pd ancora aspetta da 8 mesi una risposta…
In questi giorni singoli cittadini e comitati spontanei di residenti sono intervenuti per chiedere spiegazioni ed informazioni sul progetto e sul sito del nuovo depuratore individuato nei pressi dello svincolo della statale per Orvieto, in frazione Porchiano.
I consiglieri del Partito Democratico già nel luglio del 2009 avevano presentato una interrogazione consiliare nella quale chiedevano al Sindaco e alla Giunta di informare il Consiglio e la cittadinanza prima della decisione finale, anche perché il precedente Consiglio Comunale aveva individuato una soluzione diversa: il potenziamento dei due depuratori già esistenti a Pantalla e a Pian di Porto –Pian dei Mori.
Alla nostra interrogazione non è stata data alcuna risposta, né il Consiglio Comunale è stato investito del problema come sarebbe stato opportuno oltreché indispensabile, perché è inaccettabile che i consiglieri non possano esprimersi su un progetto da 8 milioni di euro riguardante tanta parte del territorio comunale e un servizio fondamentale come la depurazione delle acque.
Sia ben chiaro: noi siamo convinti che non solo è obbligatorio, ma anche giusto procedere al miglioramento del servizio e alla individuazione di soluzioni innovative per la depurazione, compresa la costruzione di un nuovo depuratore, se ritenuto tecnicamente necessario.
Ciò che non accettiamo e contestiamo duramente è il fatto che queste scelte passino sopra la testa della cittadinanza e del Consiglio Comunale, massima istituzione democratica della città.
Noi chiederemo ancora una volta che l’argomento venga portato in Consiglio dove siano illustrate le ragioni del cambiamento di linea rispetto alle precedenti discussioni del Consiglio Comunale e sia esposto il nuovo progetto nel suo complesso, a cominciare dalle linee di adduzione e dal loro impatto ambientale, fino alle caratteristiche dell’impianto.
Questo fatto dimostra ancora una volta quanto l’amministrazione di centrodestra sia distante dai cittadini, chiusa nel suo bunker, ormai anche fisicamente inaccessibile ai cittadini, dopo l’istallazione della porta blindata all’ingresso degli uffici del sindaco e dei suoi collaboratori.
Ciò è aggravato dal fatto che si ostacola il lavoro dei consiglieri comunali, il loro diritto di accesso agli atti e che il Presidente del Consiglio condivida la scelta di mortificare il Consiglio stesso. Ma certo non ci arrenderemo.
Partito Democratico Todi
22 marzo 2010
Marsciano: la nuova farmacia comunale si faccia in Via dei Partigiani
Con in superamento dei 18.000 residenti Marsciano ha la possibilità di avere una seconda farmacia che, pur se di perinenza comunale, sarà affidata a privati con l’indizione di un’asta.
E’ ancora all’esame del dottor Trombetta, facente parte dello Studio di Consulenza e Assistenza fiscale e commerciale del dottor Tirabusi di Bologna, il procedimento finalizzato all’apertura della nuova sede farmaceutica comunale, ossia il suddetto esperto dovrà stilare un piano organizzativo di massimo risparmio nella maggior utilità per l’ente.
ApM non vuole addentrarsi nei meandri di questa tematica, piuttosto vuol esprimere opinione favorevole all’apertura della nuova farmacia in Via dei Partigiani tenendo conto soprattutto della sentita richiesta dei molti cittadini che si sono organizzati nella raccolta di firme.
Questi fanno notare che l’accentramento di vari esercizi commerciali, nonchè la prevista caserma dei carabinieri, nella zona di Ammeto, sta impoverendo vistosamente la zona Ponte e le località limitrofe che ad oggi non hanno ricevuto alcun miglioramento, sia nei servizi sia negli interventi di utilità sociale (vedi la sicurezza pubblica).
Il territorio che si estende a nord del nostro comune è in espansione e rappresenta un bacino di utenza piuttosto vasto (Schiavo, Papiano, Castello delle Forme, San Valentino, Cerqueto nonchè Cerro e tutta la zona di santa Lucia).
Inoltre ApM vuol sottolineare che da un recente sondaggio si è verificato che la zona Ponte conta un’alta percentuale di persone anziane che potrebbero usufruire senza disagi di un servizio farmaceutico vicino. Siamo sicuri che sia il gestore sia l’amministrazione comunale saranno sensibili e rispettosi delle esigenze di molti cittadini e che tutto avverrà nella massima trasparenza.
Gaetana Luchetti, vice presidente Alternativa per Marsciano
22 marzo 2010
Epifani (Fiamma): Rossini ha il pallino della strada dell’ospedale
Il Capogruppo del Pd Rossini è ossessionato dalla vicenda della viabilità del nuovo ospedale. A scanso di ogni polemica e tanto per tagliare la testa al toro (ad altri non la si può tagliare perché non ce l’hanno), un paio di domande precise, al signor Rossini, che richiedono risposte altrettanto precise: “In quale documento della Conferenza dei servizi o altro atto ufficiale della Regione o della ASL, si individua Todi come destinatario dell’onere della progettazione e realizzazione della viabilità del nuovo ospedale?” A noi risulta, e riportiamo stralci di documenti ufficiali, un tutt’altro indirizzo in merito.
Dopo questa domanda ne scaturisce, consequenzialmente, un’altra: “Perché Rossini e la Sinistra tuderte vogliono a tutti i costi che sia Todi ad indebitarsi per realizzare e finanziare la viabilità del nosocomio comprensoriale?”
Ci domandiamo perché dovremmo accollarci l’onere di un cospicuo investimento per un’opera che, a rigor di logica, deve essere di competenza delle Istituzioni che hanno individuato il sito, progettato e costruito l’ospedale. Appare talmente logico che non si capisce questa maniacale posizione dei Sinistri locali. Non si investono 60 milioni di euro per costruire un ospedale senza progettare e finanziare anche la viabilità per la sua fruizione.
Evidentemente, nel momento in cui l’Assessore Rosi affermava che spetta alla Provincia realizzare la viabilità ed a Todi la sistemazione della strada di Buda con la realizzazione di una rotonda, Rossini si era allontanato e non ha potuto sentire ma non è solo l’Assessore Todini ad aver inteso tali dichiarazioni. In quanto all’enfatica affermazione: “l’ospedale c’è e la strada no”, sarei più cauto, al posto di Rossini, poiché c’è e non c’è l’ospedale, almeno per ora.
Si aggiunga che la tanto decantata viabilità prevista dal Piano Regolatore (strumento della Giunta Marini) è irrealizzabile ed osta con il progetto di trasformazione della superstrada E45 ad autostrada, che è di imminente realizzazione. La smetta quindi il Rossini di prendere in giro i cittadini ed estorcere loro, con la mistificazione dei fatti, firme ed adesioni al suo maniacale pallino.
Mario Epifani – Fiamma Tuderte
21 marzo 2010
L’ospedale c’è, la strada no: Ruggiano non giochi a nascondino
Chiamato in causa dall’assessore Ugo Todini, circa la vicenda della strada di accesso al nuovo ospedale, tengo a precisare alcune questioni.
La risposta dell’assessore Todini conferma le nostre preoccupazioni: l’amministrazione pensa di canalizzare il traffico dell’ospedale sull’attuale strada di Buda, sistemando semplicemente la viabilità esistente.
Per quanto ci riguarda la scelta è sbagliata e dannosa, frutto di una gestione sbarazzina e poco consapevole, ormai in voga da tre anni a Todi.
Continueremo a chiedere che si realizzi la viabilità prevista nel Piano Regolatore Generale della città, ossia una strada di accesso dedicata che corra parallelamente alla E45 e porti direttamente all’ingresso dell’ospedale.
È del tutto falso che la realizzazione di tale nuova strada competa a Regione, Provincia o altri soggetti istituzionali. Competeva e compete al Comune di Todi e gli amministratori di centrodestra si sono dimostrati incapaci di realizzarla.
E così, mentre la Regione in tre anni ha realizzato un ospedale intero, il Comune di Todi non è stato capace di fare una strada.
È del tutto falso che l’Assessore regionale Rosi abbia indicato la Provincia quale soggetto competente per la strada di prossimità. Ha, invece, sostenuto che non dubitava e non dubita che la Provincia farà la propria parte se chiamata in causa dal Comune di Todi.
Aggiungiamo che in occasione di un incontro pubblico al quale hanno preso parte almeno duecento persone, l’assessore Rosi ha sostenuto che la strada attuale, da lui percorsa in diverse occasioni, era degna di un agriturismo, non di un ospedale da 120 posti letto.
Sono cifre di fervida fantasia quelle dichiarate dal Sindaco, che stima il progetto di realizzazione della strada in 18 milioni di euro. Il tratto che compete al Comune di Todi, quello di prossimità, dallo svincolo della E45 all’ingresso dell’ospedale, ha costi che non superano il milione di euro. Considerando che la Regione ha già stanziato 400.000 euro, al Comune resta da finanziare una spesa del tutto sostenibile.
La cifra di 18 milioni sbandierata dal centrodestra per nascondere le proprie incapacità riguarda la strada che da Marsciano raggiunge la E45, per la quale la competenza è di Regione, Provincia e Comune di Marsciano, che, a differenza di quello di Todi, si sta già muovendo in tal senso.
Le dichiarazioni rilasciate ci preoccupano e dimostrano che gli amministratori di Todi non sanno di cosa parlano o, peggio, cercano di ingannare l’opinione pubblica.
Rimane, comunque, il fatto che l’ospedale c’è e la strada no. I cittadini la chiedono con una petizione e l’amministrazione risponde giocando a nascondino.
Carlo Rossini – Capogruppo Partito Democratico Todi
21 marzo 2010
SEL annuncia iniziative contro il progetto del nuovo depuratore di Todi
La lista Sinistra, Ecologia, Libertà denuncia l’avvio della gara per la posa in opera di un maxi depuratore (vedi articolo) nelle zone di Pontecuti, Porchiano, Asproli, Cordigliano, Torre Luca, Doglio, Casemasce ecc,. opera che costerebbe 8 milioni e mezzo di euro, rovinerebbe in maniera completa il paesaggio ambientale, deprezzerebbe della metà le proprietà abitative e renderebbe di fatto inabitabile la zona. Si precisa che tutto questo avviene senza che l’attuale amministrazione comunale abbia minimamente comunicato ai residenti questo progetto.
Sinistra Ecologia Libertà intende opporsi a questo progetto e svilupperà fin dai prossimi giorni delle iniziative di forte opposizione d’accordo con i comitati della zona.
Sinistra Ecologia Libertà Comprensorio Media Valle Tevere
21 marzo 2010
L’assessore Todini: "per Romazzano ci stiamo già dando da fare"
In merito all’interrogazione del Pd riguardante le questioni segnalate da cittadini di Romazzano posso prontamente rispondere. Il muro di contenimento della strada comunale, abbattuto da un autobus in manovra sarà riparato nei prossimi giorni, per poter prendere l’impegno di spesa si è dovuto attendere la perizia dell’assicurazione e la liquidazione del danno che purtroppo è insufficiente a coprire per intero il lavoro. Ad ogni modo in questi giorni si procederà ad individuare una ditta per la riparazione.
Per quanto riguarda la strada comunale invece, ho sollecitato la società Umbria Acque affinché proceda a finire i lavori delle fognature nel più breve tempo possibile per poter poi eseguire la sistemazione della strada stessa. Sarebbe uno spreco di risorse bitumare la strada per poi riaprirla per fare i collettori fognari. Le scale a norma per il cimitero che ricordo è stato oggetto recentemente di un ampliamento, sono state previste nel bilancio che a breve verrà approvato e quindi comprate. Per il lavaggio e la disinfezione dei cassonetti provvederemo immediatamente.
Ugo Todini – Assessore alle frazioni del Comune di Todi
20 marzo 2010
I problemi di Romazzano di Todi in un’interrogazione al sindaco
Nel corso degli incontri pubblici organizzati dal Partito Democratico in vista delle prossime elezioni regionali del 28 e 29 marzo, ci vengono spesso segnalati problemi riguardanti l’amministrazione del Comune di Todi.
È il caso, per esempio, di questioni segnalate da alcuni cittadini di Romazzano.
Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico ha, quindi, ritenuto opportuno presentare al Sindaco Ruggiano la seguente interrogazione consiliare per sapere:
"Se non ritiene urgente ed indifferibile provvedere con urgenza alla riparazione del muro limitrofo al centro abitato di Romazzano, lesionato circa un anno fa da un mezzo di trasporto in manovra. Si ritiene la situazione attuale oltreché segno di degrado, pericolosa per la incolumità pubblica, soprattutto dei bambini, in quanto vi sono pietre divelte e lastroni di cemento sconnessi e traballanti.
Se non ritiene urgente ed indifferibile dotare il cimitero di Romazzano di idonee scale per permettere ai cittadini di poter raggiungere agevolmente ed in sicurezza le tombe più alte. Ciò oggi è impedito per l’assenza di idonea scala e ai cittadini è impedita la cura delle tombe dei propri cari defunti.
Se non ritiene urgente ed indifferibile provvedere alla sistemazione della strada comunale che congiunge la frazione di Romazzano con la provinciale di Izzalini, oggi in stato di degrado anche a causa del transito di mezzi pesanti per lavori privati di recente svolti;
Se non ritiene urgente ed indifferibile provvedere a che la società di gestione del servizio di raccolta dei rifiuti provveda alla disinfezione e al lavaggio dei cassonetti collocati nella frazione di Romazzano".
Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico di Todi
20 marzo 2010
Il Pd di Todi si scalda troppo, invece…
Invece di giustificare le illegittimità amministrative che un autorevole ispettore ministeriale ha loro addebitate, invece di chiarire l’uso delle varie Istituzione a loro favore (si parla, tanto per fare un esempio, della mobilitazione a scopo elettorale di alcuni agenti della Polizia Provinciale), invece di spiegare come mai hanno acquistato il capannone del Cemit per circa due miliardi e mezzo di vecchie lire con una stima di gran lunga superiore all’attuale valore, invece di scusarsi per il depauperamento dei beni degli Enti Veralli ed Etab, invece di difendere veramente il nostro ospedale, affinché sia funzionale al 100%, invece di fare mea culpa per la disattenzione e la trascuratezza prestate ai nostri beni monumentali e culturali (basta ed avanza la situazione del Tempio di San Fortunato, dove penetra acqua da un tetto rifatto da una decina di anni), invece di giustificarsi per come hanno lasciato cimiteri e strade comunali, invece…, i Sinistri blaterano, sempre con quel tono astioso e da maestrini, su di una presunta illegittimità di una delibera di Giunta municipale, con la quale si è approvata una variante al piano regolatore che permetterà ai cittadini che furono penalizzati, dallo strumento posto in atto dalla giunta di sinistra, di far valere i propri interessi.
Già, non tutti erano stati miracolati dal Piano Regolatore. La delibera di Giunta in questione sarà portata in Consiglio per la ratifica ma non si può negare ad un’Amministrazione il deliberare ed informare i cittadini di quanto si sta facendo a loro favore.
Nelle poche righe del loro minaccioso documento risaltano epiteti offensivi e rancorosi che ci bollano come: denigratori, falsi, menzogneri, immorali, deboli e dediti all’abuso di potere. Forse si è sbagliato chi ha riportato il comunicato, perché sembra la loro fotografia.
Fiamma Tuderte
19 marzo 2010
Si scalda la campagna elettorale tuderte: il Pd minaccia denunce
La campagna elettorale tuderte del centro-destra si sta caratterizzando, come al solito, da una parte con volantini denigratori degli avversari, basati su falsità e menzogne, dei quali risponderanno nelle sedi giudiziarie, dall’altra con azioni “raccatta-voti”, come è il caso dell’ultimo comunicato stampa dell’amministrazione comunale, riguardante varianti al PRG del Comune, approvate con delibera dalla giunta comunale a dieci giorni dalla data di svolgimento delle elezioni regionali, per le quali è candidato, guarda caso, l’assessore all’urbanistica Moreno Primieri.
Oltre che di fumo negli occhi, si tratta di un abuso di potere, in quanto non è di competenza della giunta approvare varianti al PRG, bensì del Consiglio Comunale che non è stato investito del problema e a cui spetta l’ultima parola.
È altresì scandaloso che l’amministrazione comunale, su carta intestata del Comune, scenda in campo in questa campagna elettorale per polemizzare, senza motivo, con le altre forze politiche.
E anche questo è un abuso, segno profondo di immoralità politica e debolezza.
Nel centrodestra continuano a non saper distinguere il ruolo dei partiti da quello dell’amministrazione.
Queste cose, è bene si sappia, non sono mai successe prima d’ora.
Non abbiamo altri commenti da fare. Segnaleremo tutto agli organi competenti.
Partito Democratico Todi
18 marzo 2010
40 mila auto al giorno al "Silvestrini": questa è Perugia!
Quarantamila vetture al giorno, questo è il traffico al Silvestrini! Avete capito bene, quarantamila sono le vetture che circolano giornalmente nella zona dell’ospedale di Perugia! Quante saranno a Fontivegge, a Ponte San Giovanni, a Centova?
Siamo una delle città italiane con il maggior numero di automobili pro-capite e sempre più spesso superiamo i limiti di legge per l’inquinamento atmosferico, con spazi vitali ridottissimi e fruibilità pedonale praticamente annullata, tutto a favore di quelle stufe con le ruote che sono le automobili! Per questo ci siamo interrogati sulle possibili soluzioni, sia per la nostra città che per la nostra regione.
L’attuale assetto ferroviario perugino è stato realizzato nel periodo che và dal 1866 al 1920. Negli anni’ 70 il trasporto ferroviario iniziò a perdere competitività a favore del mezzo privato e anche le tratte ferroviarie regionali subirono la stessa sorte. Perché questo? Perché il treno ha messo in luce la propria rigidità, la lentezza e la scarsa frequenza del servizio, qualità esaltate invece nel trasporto su gomma.
I responsabili delle ferrovie contano sull’integrazione del treno con gli altri mezzi pubblici, ma, purtroppo, l’integrazione di più mezzi sulle piccole e medie città non ha mai dato grandi risultati. Esempio lampante è lo stesso PUM, il piano di mobilità messo a punto dalle amministrazioni cittadine, il quale punta tutto su questo fallimentare metodo. Nello scenario delle province umbre la mobilità tramite il vettore ferroviario potrà nettamente migliorare, questo se l’utente avrà un servizio più frequente, un viaggio senza rotture di carico e tempi di percorrenza simile all’auto. La realizzazione di questo progetto oltre che possibile è necessaria!
Perché usare l’automobile è sempre più costoso, muoversi è sempre più difficoltoso a causa del traffico, il parcheggio non sempre è localizzato nelle vicinanze e se è disponibile è sempre più costoso. Non solo. Mezz’ora di viaggio nel traffico con l’auto è stressante, l’inquinamento ci distrugge la vita e rende le nostre città invivibili e dannose alla salute. Potremo continuare ma è chiaro quanto l’automobile sia più un problema che una soluzione.
La frequenza del servizio ferroviario è direttamente proporzionale al numero degli utenti, quindi per avere frequenze di servizio più elevate occorre usare convogli leggeri, meno capienti ma capaci di marciare in doppia composizione nelle ore di punta. Ma queste idee e progetti non sono nuovi agli occhi degli umbri e in particolare dei perugini. Il problema di sempre è la miopia degli amministratori, la debolezza delle istituzioni nelle scelte che tutelano la cittadinanza e il futuro delle nostre comunità!
Umbria 5 Stelle
18 marzo 2010
Due disabili gravi in famiglia e nessun assegno di cura
Mi permetto di sollecitare l’attenzione in relazione a cio’che sta accadendo in Umbria in tema di non autosufficienza.
Nelle scorse settimane ho letto la risposta altresi avulsa dalla realtà del sindacalista della cisl Sbarra in materia di non autosufficienza,non posso che evidenziare che le posizioni all’interno della cisl sull’opportunità degli assegno di cura appaiono a dir poco schizofreniche .
Non più tardi del dicembre scorsoil segretario generale territoriale della Fnp Cisl di Perugia Giorgio Menghini inveina contro la Regione per i colpevoli ritardi del varo del fondo per la non autosufficienza ma anche per il mancato ripristino degli assegni di cura.
"Non è più tollerabile che,-Affermava Menghini- non si riesca ad aiutare in modo appropriato i non autosufficienti, essendo le risorse assegnate non spendibili per supportare queste persone e i loro familiari”.
Qualche settimana dopo Ulde rico Sbarra (segretario regionale Cisl Umbria) sosteneva l’inappropriatezza e l’inutilità degli "aiuti economici diretti alle famiglie che hanno in cura persone non autosufficienti"
Ovviamente tutta la maggioranza che sostiene il governo regionale uscente e i candidati del centrosinistra al Consiglio Regionale per le prossime elezioni condividono totalmente le posizioni di Sbarra in materia .
L’impegno che mi sono preso cerco di assolverlo con amore e dedizione .
In Toscana addirittura viene annunciato con enfasi dall’ Assessore alla sanita’ Rossi la creazione di una rete di 300 sportelli per ricevere ed evadere le domanda per l’inserimento nelle rsa(residenza sanitaria assistita),la rapidita’ e l’efficenza della macchina organizzativa ha un che di grottesco, ricorda le deportazioni di massa,di tragica memoria,anche se qui dovremmo parlare di segregazioni di massa.
Quotidianamente la cronaca locale segnala storie di inidoneita’ delle strutture e di maltrattamenti dei poveri anziani e disabili.
Chiedo il suo aiuto per portare ad evidenza queste ingiustizie, le famiglie umbre come la mia oramai hanno perso ogni fiducia .
Caro Dottore in soldoni ,per assistere 1000 anziani non autosufficienti in un ospizio lo Stato tramite la Regione ,ed escluse pensioni ed accompagnamento,ci mette 20 milioni di euro l’anno,con la stessa cifra destinata all’ assegno di cura se ne possono supportare 4000 di anziani,se non e’ sperpero questo.
18 marzo 2010
Come migliorare i bilanci comunali, il caso di Perugia, secondo la Cisl
La Cisl di Perugia crede che la bozza di bilancio presentata dal Comune capoluogo possa essere migliorata ed è pronta e disponibile, all’insegna della responsabilità, alla discussione costruttiva. Questa la posizione della segreteria della Cisl di Perugia e del direttivo che si è riunito nei giorni scorsi.
18 marzo 2010
L’affare consolazione è ancora in Giro
Così non è. Esistiamo e continuiamo a confrontarci con gli organi preposti alla salvaguardia del nostro patrimonio artistico e culturale, a far sentire la nostra voce pur scontrandoci sovente con un gigantesco sistema di competenze ed incompetenze, fumoso ed inefficiente.
L’Etab, in una intervista rilasciata dal suo Presidente, assicurava che i lavori di revisione dell’illuminazione sarebbero cominciati in primavera. La primavera è alle porte. Aspettiamo fiduciosi l’arrivo della nuova stagione.
La Soprintendenza ha ordinato la rimozione dell’organo (mobile) all’interno della chiesa per la sua incongruenza con gli spazi interni, ciò significa che in nessun modo potrà tollerare la presenza di lampade all’esterno di essa. Aspettiamo con ansia che l’azioni indicate e promesse dal Sottosegretario Giro, dalla Soprintendenza, dagli esperti chiamati a verificare siano portate a compimento.
Per avere qualche elemento in più, con una lettera inviata al Soprintendente Regionale, abbiamo chiesto di conoscere i tempi e le modalità di revisione dell’illuminazione del tempio. La risposta che abbiamo ricevuta ci informa in modo sibillino che al Ministero competente qualcuno sta procedendo a valutare…le competenze! Ciò ci preoccupa, perché, al di là del merito della questione, quando i cittadini chiedono risposte ed azioni congruenti rispetto alle promesse fatte, come per incanto, le Istituzioni scompaiono come neve al sole e si dileguano venendo meno alle promesse ed ai compiti specifici che gli competono e che fanno capire chiaramente quale sia la differenza fra cittadini e sudditi.
Comitato "Difendiamo la Consolazione"
16 marzo 2010
Ospedale di Todi… senza parcheggio e senza futuro
Non capisco come certe fascie politiche tuderti ancora insistono nel mantenere nel proprio territorio l’ospedale di Todi.
E’ impensabile lasciare solo la struttura del pronto soccorso, anche perche il reparto deve prevedere la presenza di un medico anestesista h24, un laboratorio analisi e un laboratorio radiologico attrezzati anche questi h 24, nonché un reparto di chirurgia.
In più in questi giorni ho avuto la sfortuna di andare piu volte in ospedale per assistere un mio familiare e con grande soddisfazione mi sono trovato a parcheggiare (nell’unico parcheggio) sotto all’ospedale dove si trova l’ascensore, dove qualche anno fa non si pagava niente e ora l’amministrazione attuale ha imposto delle tariffe sfruttando anche la persone che si recano per assistere i loro familiari o per fare le visite del caso.
A questo punto che senso ha lasciare aperto l’ospedale se neanche all’amministrazione comunale interessa, anzi invece di venire incontro a cittadini sfrutta la presenza per far cassa con parcheggi che prima non erano a pagamento.
Fabio Manni
16 marzo 2010
Il Pdl di Massa Martana ancora all’attacco sui "bonus energia"
Il Coordinamento Comunale del PDL a Massa Martana,in riferimento alla risposta fornita dall’Amministrazione Comunale sul BONUS GAS, con l’articolo pubblicato sul Corriere dell’Umbria del 14/3/2010 ci conferma ancora di più quanto le critiche, sulla pubblicizzazione deficitaria dei bonus messi a disposizione dal Governo Berlusconi, abbiano colto nel segno.
Sbandierare come segno di efficienza informativa e ampia pubblicizzazione il risultato di avere n. 18 richieste per il "bonus gas" e n. 14 per il "bonus energia elettrica" in un bimestre, su un bacino di utenza di gran parte delle famiglie del Comune, si commenta da solo.
La nostra accusa politica è quella che che l’Amministrazione Comunale, invece ha tenuto un comportamento scorretto e viziato da scopi elettorali, finalizzato a pubblicizzare i provvedimenti della Regione ma non, con le stesse modalità, quelli introdotti dal Governo. La prova è che il provvedimento attuato dalla Regione sulla agevolazione tariffaria per la tassa sui rifiuti è stato reso noto oltre che negli uffici e sul sito internet del Comune anche in esercizi pubblici, negozi, edicola, banche ecc., mentre quello del "bonus gas e elettricità" introdotto dal Governo è rimasto doverosamente circoscritto solo ed esclusivamente in un angolo degli uffici comunali.
Caro Vice Sindaco Latini, ti devi rassegnare, come forza politica di opposizione nel nostro Comune siamo tenuti a stigmatizzare atti politicamente scorretti degli amministratori,senza voler creare alcun tipo di allarme. E’da considerare "scarso e risibile" il tuo risultato finora avuto sui bonus, quindi esortiamo l’ Amministrazione a fornire una adeguata e completa informazione e alla data di scadenza delle domande dei bonus avremo sicuramente altri numeri.
Coordinamento comunale Pdl Massa Martana
15 marzo 2010
Per la Ugl la Holding dei Trasporti dell’Umbria è arrivata al capolinea prima di partire
Holding trasporti a fine corsa. Il carrozzone, potenziale moltiplicatore di poltrone e di sedi, è giunto ormai al capolinea prima ancora di partire. L’orologio della pazienza sindacale ha, infatti, battuto l’ora. La perdita di altro tempo, regalato a chi sembra occuparsi soltanto di miseri giochetti pre-elettorali, è qualcosa che i lavoratori del sistema trasportistico umbro, in particolare i dipendenti della Spoletina a cui va il nostro sostegno e la nostra solidarietà per la mobilitazione attuata, non possono più permettersi.
Sulle pagine dei giornali si legge da settimane che il confronto è ancora fermo alle nomine. Nomine politiche o tecniche che, da vera spartizione, sono destinate ad essere decise all’ultimo momento. Non c’è da aspettarsi scontri nelle stanze dei bottoni, ma raffinati compromessi. Calcoli dettati dalle urne che evidentemente valgono ben più del bene comune di una piccola regione come l’Umbria. Modalità gestionali che rischiano di produrre un costo salato per tutti i lavoratori con possibili ricadute sulla comunità.
Poco importa ai nostri solerti amministratori che questa confusione gestionale spinga i dipendenti della Spoletina Trasporti a raccogliere firme sollecitando le istituzioni locali a organizzare un incontro, fissato finalmente per stasera all’hotel dei Duchi. Poco importa che l’assenza di un piano industriale getti un’ombra inquietante sulle professionalità acquisite e sulle anzianità maturate. Poco importa quanto peseranno le attuali società dei trasporti locali all’interno della holding. Dovremmo accontentarci dell’alternarsi di cifre ballerine, i cui valori percentuali cambiano a seconda della convenienza. E invece non ci accontentiamo.
Il mancato avvio delle trattative ripetutamente richieste dall’Ugl si traduce in un colpo inferto all’unità sindacale. Resta congelato il tavolo delle trattative sulla holding, premessa indispensabile per sciogliere tutti i nodi, ancora presenti, sul futuro di 1200 lavoratori. L’impegno dell’assessore Rometti di integrare il protocollo d’intesa al momento firmato soltanto con la Triplice è purtroppo venuto meno. Da oltre un mese l’Ugl attende che i due coinquilini di Palazzo Cesaroni, Lorenzetti e Rometti, si parlino per fissare una data.
L’immobilismo del Governo regionale evidenzia l’assenza di un progetto credibile in grado di rilanciare il sistema dei trasporti locali e l’insieme dei servizi in Umbria. Ora basta. Alle parole devono seguire i fatti. La corriera holding trasporti con i suoi attuali occupanti così com’è non può più camminare. Ha assunto le forme di un’anomalia allarmante. Le contraddizioni emerse finora non sono più ammissibili. Adesso è necessario non sbagliare per evitare di trasformare le speranze di lavoratori e dei cittadini utenti in nuove delusioni.
Lanciamo pertanto un appello alla Triplice perché si ristabilisca un principio democratico di parità di trattamento sindacale a tutela dei lavoratori. Chiediamo un incontro urgente con le parti sociali coinvolte. La scelta di escludere l’Ugl a questo punto può essere definita soltanto una scortesia sociale, istituzionale e politica. Un atto gravissimo che denuncia la mancanza di rispetto nei confronti di tutti i numerosi lavoratori iscritti a questa organizzazione sindacale, evidentemente troppo lontana da logiche clientelari, affaristiche e di spartizione fra pochi.
Enzo Gaudiosi, segretario regionale UGL dell’Umbria
15 marzo 2010
Dall’Umbria i comitati in lotta per i beni comuni muovono su Roma
Oggi più che mai, le politiche della Regione e dei Comuni continuano a perseguire lo scempio dei territori e dei diritti a favore degli interessi di pochi privati, con la privatizzazione dell’acqua, con le concessioni all´imbottigliamento, con il malaffare dei rifiuti, l’avvelenamento da inceneritori e cementifici (cancrovalorizzatori), dall’inquinamento degli allevamenti intensivi di maiali, dalla speculazione della green economy sull´eolico e sul Nera, dalla cementificazione delle città e dagli ecomostri, dalla negazione dei diritti fondamentali (trasporti, istruzione,salute).
I Comitati Umbri e le associazioni in lotta per i beni comuni aderiscono alla Manifestazione Nazionale di Sabato 20 Marzo Ore 14,30 Roma Piazza Della Repubblica
– PER DIRE NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA, PER LA GESTIONE PUBBLICA E PARTECIPATA DEL SERVIZIO IDRICO, LA TUTELA DELLA RISORSA E CONTRO IL BUSINESS DELLE ACQUE IN BOTTIGLIA
– PER LA TUTELA DEL TERRITORIO E DEI BENI COMUNI, DELLA BIODIVERSITA’ E DEL CLIMA, CONTRO LA POLITICA DELLE GRANDI OPERE, IL MERCATO DEI RIFIUTI, GLI IMPIANTI ENERGETICI NOCIVI E IL RITORNO DEL NUCLEARE
– PER LA DEMOCRAZIA PARTECIPATA, UN NUOVO MODELLO DI PRODUZIONE, CONSUMO E VITA E LA SODDISFAZIONE DEI DIRITTI SOCIALI E AMBIENTALI DELLE POPOLAZIONI.
Il Comitato Umbro Acqua Pubblica, Comitato Tutela Rio Fergia, Comitato contro l’acquedotto Scheggino Pentima, InceneritoriZero Umbria, Mountain Wilderness, Comitato Don Chisciotte, , G. Vantaggi – medico per l’ambiente, Circolo Legambiente di Perugia, Circolo Primomaggio, Federconsumatori Perugia, ACU Umbria, ATTAC PG, COBAS, RdB, FP- CGIL, Unione Nazionale Consumatori, Movimento Difesa Consumatori, Cittadinanza Attiva, Infarmazona, ARCI-PG, comitato 5/12 (popolo viola), organizzano pulman in partenza da Perugia, piazzale Bove (ore 9,30) e da Boschetto (ore 10), con fermata a Foligno (10,30) e Spoleto (10,45).
Le prenotazioni sono possibili ai numeri 075.5069838 e 3337826433, anche con sms lasciando il nominativo, o via mail all’indirizzo acquapubblicapg@gmail.com
Comitati e associazioni sottoscrittori
15 marzo 2010
Una multa da 250 euro per chi lascia i rifiuti sulle piazzole delle strade
Percorrendo gran parte delle più importanti arterie statali e provinciali del territorio nazionale è diventata una consuetudine scorrere lo sguardo sul margine delle carreggiate ed in particolare sulle indispensabili piazzole di sosta per rendersi conto che sono ormai utilizzate come delle vere e proprie discariche su cui far accumulare montagne di rifiuti di ogni tipo: scarti domestici, finanche rifiuti speciali e tra questi eternit, batterie esauste, gomme di autoveicoli di ogni genere e di autocarri.
L’abitudine degli automobilisti di accostarsi sulle superstrade e sulle più importanti arterie provinciali, ma anche sulle autostrade, ed abbandonare qualsiasi ingombro dell’abitacolo è diventata ormai una consuetudine, tant’è che neanche i servizi di manutenzione delle varie arterie riescono più a far fronte al fenomeno non riuscendo a consentire un’ordinata ed efficace pulizia delle piazzole di sosta e delle strade tout court.
Pertanto, poiché tale prassi comporta dei costi sociali non indifferenti sia in termini di decoro della viabilità e della sicurezza stradale che dal punto di vista economico vero e proprio per il proporzionale aumento dei costi di manutenzione e pulizia della rete stradale, come componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, proporrò l’introduzione di una specifica norma del Codice della Strada che sanzioni con una pena pecuniaria non inferiore ad € 250,00 per gli automobilisti che abbandonano o che consentano agli occupanti del veicolo di cui hanno la responsabilità, l’abbandono di rifiuti in strada.
Giovanni D’Agata
13 marzo 2010
Farmacia comunale di Todi: vendere o non vendere questo è il dilemma
Replica a Bic dal Tgr dell’Umbria
Caro Bic (quello della penna a sfera?),
mi dispiace deluderti ma tutti i redattori del Tgr Umbria sono vivi e vegeti, perchè nessuno di noi ha fatto karakiri nè intende mettere in pratica altre modalità più o meno esotiche di suicidio.
13 marzo 2010
La pubblicità elettorale non risparmia le colonne della Chiesa di Castel del Monte
Sulle colonne del portico della Chiesa parrocchiale di Castel del Monte (sec. XIII) frazione di Acquasparta, sono stati affissi i manifesti della pubblicità elettorale.
Possibile che il sindaco non abbia a cuore il patrimonio artistico del territorio da lui amministrato? Possibile che non si poteva trovare un sistema che, salvaguardando la necessità della pubblicità elettorale, salvaguardasse e rispettasse questo luogo di culto?
Luigi Bigaroni
13 marzo 2010
Un centro di Pronto Soccorso rimanga nel vecchio ospedale di Todi
Gli standard qualitativi del 118 nazionale prevedono che per gli interventi di emergenza, cosiddetti interventi codice rosso, l’ambulanza deve poter arrivare sul luogo di chiamata entro 8 minuti nell’ambito cittadino, entro venti minuti nelle campagne.
Il reparto di Pronto soccorso deve prevedere la presenza di un medico anestesista h24, un laboratorio analisi e un laboratorio radiologico attrezzati anche questi h 24, nonché un reparto di chirurgia. Chiaramente, per un ospedale come quello di Pantalla che copre il comprensorio di comuni Todi e Marsciano notoriamente estesi, dovrebbero reperirsi un numero spropositato di ambulanze e personale medico e paramedico per coprire il territorio in base ai protocolli di eccellenza. Basti pensare che ad oggi anche le realtà di Massa Martana e San Venanzo fanno riferimento al pronto soccorso di Todi.
Molte volte la salvezza di una vita dipende dal tempestivo arrivo in una struttura per il pronto soccorso che può eventualmente smistare il paziente all’ospedale di pertinenza.
Per questo riteniamo importante attivarsi affinché nell’attuale struttura di Porta Romana si mantengano i servizi essenziali alla salute dei cittadini oltre all’accorpamento di tutti i servizi dislocati sul territorio quali distretto sanitario, Avis, Croce Rossa garantendo così anche la sopravvivenza di un’area residenziale e commerciale importante per tutto il centro storico.
12 marzo 2010
Nel corso dei prossimi giorni il CUPLA dell’Umbria incontrerà i candidati alle elezioni regionali 2010.
coordinamento unitario pensionati del lavoro autonomo
12 marzo 2010
L’acqua emigra per ferrovia da Foligno
La CISL TERRITORIALE DI FOLIGNO e la FIT CISL UMBRIA esprimono profonda preoccupazione per le sorti di Foligno, città ferroviaria divenuta tale grazie a determinanti condizioni ottimali che l’hanno resa punto strategico, centrale e stellare per il trasporto ferroviario merci/viaggiatori sia nel contesto regionale che nazionale.
Oggi il gruppo FS sembra dimenticare quanto la storia ferroviaria della città di Foligno restando insensibile alle sue potenzialità e all’insegna di tagli selvaggi e scelte “ poco comprensibili” sferra un ulteriore colpo all’economia Umbra ed a Foligno in particolare, con l’azzardata ed inopportuna scelta di trasferire gran parte del traffico merci, a treno completo, da Foligno allo scalo merci di Jesi/Falconara.
Il traffico merci di cui stiamo parlando è relativo ai due treni completi di acqua minerale Rocchetta/NoceraUmbra che settimanalmente vengono spediti per le varie destinazioni nazionali.
I punti “poco chiari” di queste scelte, a nostro avviso, sono i costi e la logistica.
Per quanto riguarda i costi ci risulterebbe un aumento notevole di quest’ultimi in quanto il percorso che va dalle sedi di produzione alla sede di carico e alla sede di manovra Jesi/Falconara verrebbe coperto su gomma con inevitabili aumenti degli stessi costi.
A questo punto ci domandiamo: Quanti camion servirebbero per trasportare ciò che un solo treno (1400 t) trasporta?
Dal punto di vista della logistica e quindi più pratico, ci chiediamo: come si intende effettuare lo stoccaggio presso la sede di Jesi se non ci sono magazzini raccordati?
Questi, ed altri punti, ci fanno pensare che tale scelta e’ solo politica/occupazionale e non altro.
Il possibile scenario ci pone delle perplessità:: il committente a fronte di tali aumenti continuerà a spedire attraverso la società FS “ Italia logistica” oppure prenderà altre strade con tutte le conseguenze del caso?
Evidenziamo con forza le ricadute di tale scellerata operazione:
Tagli occupazionali per Foligno, aggravio di costi per le società committenti con conseguente ed ulteriore intasamento delle arterie stradali nazionali.
A questo quadro gia preoccupante aggiungiamo, la scelta di FS di chiudere lo scalo merci di Foligno al traffico diffuso.
Per essere più chiari precisiamo che con questa scelta, non ci sarà più possibilità, per le varie società di spedire singoli carri ma potranno utilizzare le FS solo per le spedizioni a treno completo.
Oggi la maggior parte del trasporto su ferro in Umbria avviene grazie alle piccole realtà che spediscono per treno dal solo impianto Umbro rimasto (che è Foligno). Detto questo nasce un nuovo punto di domanda; se la spedizione a treno completo si sposta a Jesi, se non si potrà più spedire per singolo carro merci, che fine farà l’economia Umbra? Saranno tutti costretti a spedire per camion!!!
Facciamo un serio appello alla politica locale e nazionale di intervenire su queste scelte che più che sembrare “nobili” piani industriali sembrano seri tentativi di cancellare il trasporto ferroviario merci dalla cartina regionale e dal quadro nazionale.
Pierpaola Pietrantozzi Gianni Martifagni
12 marzo 2010
Chi lavora non fa… la festa
Impiegati statali senza retribuzione dei turni da ottobre scorso. La situazione per i custodi della Rocca Albornoziana di Spoleto è diventata ormai insostenibile, c’è chi è l’unico portatore di reddito in famiglia e per mantenere moglie e figli deve necessariamente subire queste condizioni inaccettabili. I quattro dipendenti coinvolti nella vicenda hanno finora dimostrato dedizione, coerenza ed attaccamento alla professione pur non percependo la retribuzione accessoria prevista e dovuta per le giornate domenicali e festive lavorate. Ma così non si può andare avanti.
Il problema riguarda il mancato pagamento delle giornate lavorative coincidenti con la domenica o con le festività. In base al contratto collettivo, sottoscritto il primo dicembre 2009, le aperture nei giorni festivi presuppongono un sistema di turnazione, quindi un numero di dipendenti sufficiente, finalizzato a garantire l’accesso al pubblico per 11 ore al giorno per almeno sei giorni alla settimana in musei, aree archeologiche, siti monumentali, biblioteche e archivi. Tale sistema, è evidente, non è applicabile a quattro dipendenti che necessariamente possono fare soltanto un turno giornaliero. Nonostante la carenza di personale, il sistema di turnazione nella Rocca è stato ugualmente applicato. Non è stata però assicurata la corrispondente retribuzione. Parte delle attività, inoltre, sono state esternalizzate ad una cooperativa del territorio secondo un orientamento privatistico a scapito del pubblico interesse. Tale situazione, che purtroppo va avanti dal 22 ottobre, è stata più volte segnalata senza ottenere riscontri alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio. L’ultima lettera all’attenzione del Soprintendente, l’architetto Anna De Bene, è stata inviata martedì 9 marzo.
E’ il caso di affrontare questa vicenda con la serietà dovuta consapevoli del fatto che l’Umbria ha il vantaggio di contare su un ampio patrimonio di beni artistici. La vicenda dei dipendenti della Rocca manifesta, purtroppo, le carenze di tutti i giorni nella gestione e nella valorizzazione del patrimonio locale. Beni di inestimabile valore che rischiano di essere sottratti alla città e ai turisti. Il patrimonio culturale deve essere invece un volano per l’economia e una missione per la Pubblica Amministrazione. Ma i soggetti istituzionali devono dimostrare capacità e lungimiranza nell’avviare percorsi di crescita che mobilitino risorse e competenze territoriali, promuovendo e stimolando operazioni di recupero e salvaguardia del patrimonio culturale pubblico ed esercitando azioni di richiamo su numerose attività economiche e turistiche locali”.
L’Ugl sollecita pertanto un incontro sindacale urgente per trovare soluzioni che possano soddisfare sia le esigenze della Pubblica Amministrazione sia garantire i diritti fondamentali del personale. In attesa della convocazione del tavolo di concertazione, chiediamo la sospensione immediata dei dipendenti dal lavoro nei giorni festivi
Segretario regionale Ugl
11 marzo 2010
Comitato contro il depuratore di Porchiano
In data odierna ( 10/3 n.d.r.) si è costituito un Comitato di Cittadini residenti nelle frazioni di: Pontecuti, Canonica, Cordigliano, Doglio, Casemasce, Torreluca, Asproli, Porchiano Montelupino e Fiore del Comune di Todi in difesa del territorio e dell’ambiente.
I cittadini abitanti di questi territori fortemente allarmati e sorpresi dalla notizia dell’immediato inizio lavori per un nuovo depuratore sito in località Porchiano,
chiedono ( a: Umbra Acque e Sindaco di Todi – n.d.r):
Come mai gli abitanti di tutte le frazioni interessate non sono stati interpellati pubblicamente per illustrare questo devastante intervento in una delle zone paesaggistiche e naturali più preziose del nostro territorio ?
Perchè non si è proceduto alla sistemazione e potenziamento del vecchio depuratore sito in località Pian dei Mori di Pian di Porto come a suo tempo individuato dall’Amministrazione Comunale e dai cittadini ?
Visto che il territorio indicato per questo scellerato intervento è uno dei luoghi naturali più preziosi dell’ Umbria e di alto valore paesaggistico com’è la valle del Tevere e le gole del forello; riteniamo la presenza di un tale e sopradimensionato depuratore, sicuramente molto impattante e devastante per l’ambiente e per gli abitanti del luogo. Con questa nostra lettera chiediamo una Vostra cortese attenzione per un rapido riscontro al fine di chiarire e sospendere immediatamente ogni iniziativa non concordata con gli abitanti di tutte le frazioni interessate.
IL COMITATO
11 marzo 2010
Perchè si sciopera all’APM
Le Segreterie Regionali FILT- FIT- UILT- FAISA – UGL, vogliono dichiarare pubblicamente e con fermezza che, con l’attivazione della vertenza aziendale attivata all’APM di Perugia, si sta tentando di frenare una inspiegabile deriva dell’Azienda, che con le scelte di questi ultimi periodi sta determinando delle contrazioni dei livelli di servizio e nel contempo un peggioramento delle condizioni di lavoro di molti autisti, ancor più sfavorevoli rispetto al quadro regionale nel comparto del TPL.
Come OO.SS. in una ritrovata unità di azione, tra tutte le sigle maggiormente rappresentative in azienda, vogliamo sottolineare con convinzione che non è possibile che nella maggiore azienda regionale di TPL non si riesca più, ormai da parecchi mesi ad instaurare un corretto rapporto basato su Relazioni Sindacali serie e condivise, strumento indispensabile non solo per risolvere le diverse problematiche quotidiane più prettamente aziendali, ma soprattutto per costruire delle solide, trasparenti e condivise proposte più generali, in linea con la costituenda Holding Regionale del TPL premessa per una celere nascita dell’ Azienda Unica Regionale della Mobilità.
Con queste costruttive convinzioni ci apprestiamo ad affrontare il prossimo incontro fissato dall’Azienda a martedì 16 marzo ’10, che la stessa ha spostato unilateralmente a tale data già precedentemente fissata nella giornata del 10 marzo ‘10.
Non vorremmo essere polemici, ma per dovere di cronaca e per la dignità e il rispetto dovuto sia al Sindacato tutto, sia e soprattutto ai lavoratori che rappresentiamo, dobbiamo denunciare pubblicamente e alla competente Commissione di Garanzia, il banale quanto “furbesco” tentativo di dilazionare l’incontro, appunto dal 10 marzo al 16 prossimo, con una nota aziendale nella quale per imprecisati quanto improrogabili impegni aziendali, si scrive che il Sindacato avrebbe concordato e condiviso il rinvio dell’incontro ! (FALSO E ASSURDO!)
Vogliamo concludere affermando con decisione che se questo tentativo serviva ad inasprire il clima prima del confronto per magari non affrontare le importanti tematiche poste sul tavolo di trattativa, l’esito invece è risultato quello di riconfermare il senso di responsabilità delle OO.SS. che si presenteranno puntuali e determinati all’incontro, e che non accetteranno ulteriori dilazioni e denunceranno pubblicamente l’esito e lo svolgimento del delicato incontro.
Perugia, 10 marzo 2010
LE SEGRETERIE REGIONALI FILT CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI – FAISA CISAL – UGL
11 marzo 2001
Bonus Gas
Il Coordinamento Comunale del Popolo della Libertà di Massa Martana ,ritiene opportuno informare i cittadini dell’esistenza del provvedimento” BONUS GAS”, introdotto dal Ministero dello Sviluppo Economico del GOVERNO BERLUSCONI e reso operativo tramite l’Autorità per l’energia elettrica e il gas, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani e Poste Italiane .
Il Governo ha inteso,nell’attuale momento di congiuntura economica, dare un importante segnale di attenzione e di reale interessamento alle fasce sociali più deboli,applicando un provvedimento che apporta una riduzione sul costo delle bollette del gas, sia per le famiglie a basso reddito che per quelle numerose.
Al Coordinamento Comunale del PDL di Massa Martana è sembrato quanto mai doveroso e giusto mettere in evidenza questa operazione ,che va in aiuto dei cittadini economicamente più svantaggiati.
Dobbiamo però constatare che l’Amministrazione Bruscolotti ,fino ad oggi ,ha tenuto un comportamento altamente omissivo nell’informazione e ha totalmente oscurato, un provvedimento emesso dal Governo mentre di contro ha adeguatamente pubblicizzato una agevolazione fatta dalla Regione sulla tassa dei rifiuti urbani.
Viene un sospetto, avrà forse influito la campagna elettorale per le prossime Regionali, nella decisione di avere una vista così “evidentemente ammalata di strabismo”?
Si ricorda all’ Amministrazione Bruscolotti che, in qualità di soggetto istituzionale, è tenuta a dare tutte le informazioni e a non fare nessun tipo di discriminazione nell’ambito delle stesse ,perchè se no, ridurrebbe una funzione istituzionale ,cioè per tutti , a uno strumento esclusivamente asservito a interessi politici di parte.
Il PDL di Massa Martana ,chiede che al più presto vengano pubblicate,nelle bacheche comunali site nel capoluogo e nelle frazioni e sul sito internet del Comune,tutte le informazioni e modalità necessarie per usufruire del bonus gas da parte dei cittadini, come correttamente hanno fatto altre Amministrazioni nel territorio.
PDL-MASSA MARTANA – Coordinamento Comunale
10 marzo 2010
Viabilità in Provincia: "scontro" con la Uil
La Vice-Presidenza e l’Assessorato alla viabilità della Provincia di Perugia, appresi i contenuti della nota a cura della UIL-FpL che denuncia una gravità nella situazione interna e nelle relazioni sindacali, non possono che “esprimere sorpresa per considerazioni in palese contrasto con la realtà dei fatti”. “Proprio ieri 9 marzo – affermano Vice Presidenza e Assessorato – il tavolo sindacale, pur se ricco di contenuti e di argomenti di discussione, ha evidenziato che mentre nello scenario delle relazioni sindacali relative alla Funzione Pubblica sia ormai quasi inconsistente la materia di trattativa, presso la Provincia di Perugia le relazioni sono orientate ad una partecipazione attiva e proficua su tutti gli aspetti organizzativi e lavorativi, ben oltre i doveri contrattuali. Apprezzamenti che evidentemente non potevano venire dall’amministrazione, ma che sono arrivati dalla quasi totalità degli interventi relativi alla componente sindacale. L’intento condiviso di accorpare la vigilanza stradale con la Polizia Provinciale è una operazione che richiede una adesione volontaria degli attuali addetti alla vigilanza, un percorso graduale, partecipato e che preveda un affiancamento operativo, già avviato. L’amministrazione poteva scegliere la strategia della fusione a freddo, ma non è nel nostro stile e questo i dipendenti con i quali abbiamo un dialogo continuo lo hanno compreso molto bene. La richiesta di avere la proposta di un piano organico della nuova organizzazione della viabilità è legittimo, ma non si comprende il motivo per cui se ne rivendica l’assenza proprio il giorno dopo che si è concordato che domani 11 marzo le organizzazioni sindacali lo riceveranno integralmente. Nella franchezza che caratterizza l’azione amministrativa del nuovo corso, dobbiamo dire che i progetti relativi al personale sono importanti ed ambiziosi e con la prima riorganizzazione ne abbiamo dato prova. Una Polizia Provinciale potenziata e vicina ai problemi dei cittadini, che eserciti la funzione preventiva e non quella repressiva, su tutti i fronti, compresa la sicurezza stradale è uno dei punti cardinali, insieme al potenziamento dei servizi relativi alla viabilità ed alle politiche di decentramento. Una sfida che cambia le regole del gioco, ma che la maggioranza delle posizioni sindacali condivide, pur consapevole di affrontare i disagi del cambiamento. Cambiare le regole del gioco significa anche non cedere a strumentali polemiche “cartacee” estranee all’utilità dei lavoratori oppure che vogliono utilizzare altri aspetti della trattativa sindacale come la produttività per vincolare l’amministrazione su ciò che invece è razionale per tutti. La politica del dialogo, della concertazione, dei tavoli paritetici è per noi irrinunciabile, ma saremo altrettanto determinati nel non cedere a ‘pressioni’ di qualsiasi natura”.
Uff. stampa della provincia di Perugia
10 marzo 2010
La drammaticità dell’evento sismico che ha colpito, tra gli altri, il Comune di Marsciano, sta determinando la necessità che vengano emanate specifiche disposizioni che possano fronteggiare adeguatamente sia l’emergenza che la prima ricostruzione.
In particolare si auspica che i provvedimenti successivi all’ordinanza della Protezione Civile, che il Governo – in particolare il Ministero dell’ Economia – dovrà necessariamente emanare, abbiano piena coerenza con quanto disposto in occasione di altri eventi sismici e soprattutto si pongano l’inderogabile obiettivo di un concreto ed efficace ritorno alla normalità di tutto il territorio colpito dal sisma.
E’ di tutta evidenza che la zona Nord del Comune di Marsciano sta soffrendo fortemente: azzerato il valore immobiliare, paralizzato il sistema commerciale e delle attività artigianali, senza sedi alcune attività professionali e caduta degli investimenti.
Peraltro lo stato precario della viabilità, da e per tali zone, insieme alla mancanza di un’adeguata rete di trasporti urbani per Perugia, sta determinando una situazione che in assenza di un immediato segnale rischia di degenerare e di provocare danni irreparabili sotto il profilo socio-economico.
Il Partito Socialista ritiene di doversi far interprete dello stato di fortissima preoccupazione esistente tra i cittadini in merito ai limiti dell’ordinanza della Protezione Civile e chiede che i successivi provvedimenti che il Governo dovrà emanare per consentire la ricostruzione e la ripresa del attività economiche prevedano necessariamente, oltre alle risorse economiche per gli interventi sugli immobili lesionati, anche le seguenti misure, già adottate per le altre aree terremotate, con riferimento alle persone ed alle attività economiche soggette ad ordinanza di sgombero:
1. Esenzione dal pagamento di ogni tipo di imposta e oneri previdenziali per i lavoratori dipendenti;
2. Sospensione dei procedimenti mobiliari ed immobiliari e rate mutui;
3. Agevolazioni fiscali e tributarie per imprese ed attività economiche e posticipo delle scadenze di protesti;
4. Agevolazioni nel rapporto con Enti erogatori di servizi, per i soggetti con ordinanze di sgombero.
Le priorità da seguire dovrebbero poi riguardare sia il rientro nelle abitazioni, con il pieno recupero del patrimonio edilizio esistente, e la ‘ripartenza’ delle attività economiche commerciali e produttive (con un’attenzione particolare per le imprese agricole), valorizzando al massimo le risorse professionali ed imprenditoriali che il territorio esprime per aiutare l’economia locale a risorgere.
Relativamente infine alle risorse finanziarie – che nello schema di ordinanza vengono quantificate in soli €.15 mln – appare doveroso rivendicare con forza nei confronti del Ministero dell’Economia delle somme di gran lunga maggiori, anche nel corso di più esercizi, quantificate in oltre €.300 mln.
Infatti, oltre a considerare che i danni sono in costante aggravamento, c’è da tener presente che occorre recuperare tanti edifici ed abitazioni inagibili, destinati sia a prima abitazione che ad attività professionale; è bene poi mettere in rilievo che una realizzazione tempestiva degli interventi prevedibili a breve comporterà una conseguente forte economia dei costi di affitto e di messa in sicurezza.
I Socialisti marscianesi invitano pertanto tutti i Parlamentari ed i Ministri che hanno visitato la zona – e che hanno assunto il preciso impegno di adoperarsi al riguardo presso il Governo – di fare quanto in loro potere perché vengano presi rapidamente dal Governo stesso tutti quei necessari provvedimenti che prevedano per questa parte dell’Umbria lo stesso trattamento adottato nel passato per altre zone sismiche e che dovranno consentire alla Regione di programmare gli interventi di ricostruzione.
Il Partito Socialista ritiene che le proposte sopra indicate rappresentino un ‘pacchetto’ ragionevole di provvedimenti e si batterà – a fianco delle Istituzioni e dei cittadini – perché i provvedimenti del Governo siano effettivamente in grado di aiutare la cittadinanza tutta – bambini, pensionati, lavoratori, imprese, ecc. – ad uscire dall’emergenza sismica e ad intravedere un futuro meno preoccupante, sia socialmente che economicamente.
10 marzo 2010
Comunità montane: che fare
Tutto ciò è stato ulteriormente aggravato dalle scelte recenti (Finanziaria 2010) del Governo Nazionale che di fatto hanno cancellato questi Enti e con essi azzerato i trasferimenti finanziari alle Regioni per gli stessi.
E’ necessario innanzi tutto che Le Comunità Montane si riapproprino delle proprie competenze ad essere operative con interventi a largo raggio cosi da sfruttare al massimo le professionalità esistenti, acquisite con anni di interventi direttamente sul campo, mettendole a disposizione delle popolazioni e dei territori montani che devono essere visti come una risorsa naturale.
E’ indispensabile che le Comunità Montane sviluppino e potenzino il loro ruolo di unione dei Comuni. Dovranno essere messe, quindi, nelle condizioni di svolgere quelle funzioni ed attività nei sevizi e nella manutenzione del territorio che i piccoli comuni ( ed in Umbria ce ne sono tanti) sia per mancanza di personale sia per i costi elevati non sono in grado di assolvere, cosi da rispondere in maniera più efficiente ed efficace alle aspettative degli utenti.
Interventi mirati, non solo in agricoltura ed in forestazione, consentirebbero una migliore fruibilità della montagna da parte di tutti i cittadini favorendo cosi anche il turismo , valore aggiunto al reddito delle popolazioni montane.
Per le Comunità Montane non si devono rivendicare, pertanto misure assistenziali ma regole che consentano l’impiego produttivo delle risorse della montagna, per una governance dei territori che favorisca l’utilizzo equilibrato e sostenibile dei medesimi per una nuova virtuosa fase di sviluppo.
La realizzazione di quanto sopra oltre a determinare un ruolo certo agli Enti ridarebbe dignità e sicurezze anche al personale che vi lavora ;che da diverso tempo ormai, è costretto a coesistere con l’angoscia della mancanza dei finanziamenti e con la spiacevole sensazione di non essere utile e del non riconoscimento delle proprie prestazioni.
Oltre a quanto sopra, forse si rende necessario aprire urgentemente una fase di confronto con la Regione per una verifica dell’attuale assetto funzionale e istituzionale delle Comunità Montane e per favorire una evoluzione delle stesse nell’ambito di un più diretto coinvolgimento dei Comuni in forma associata e delle stesse Provincie con un duplice obbiettivo di semplificare l’assetto del sistema e qualificare le funzioni e i servizi connessi alla manutenzione e valorizzazione del Territorio e delle sue risorse ambientali e paesaggistiche.
Tale richiesta ha carattere di urgenza poichè, se le CC.MM. non riusciranno a predisporre i propri bilanci entro il 30 aprile p.v., il Prefetto nominerà un commissario per l’approvazione del bilancio e poichè alle CC.MM. non è applicabile la disciplina del dissesto finanziario e conseguentemente la procedura di risanamento, appare evidente la questione sostanziale del pagamento dei debiti iscritti a bilancio, primo tra tutti quello del pagamento degli stipendi del personale dipendente.
10 marzo 2010
Dal Museo alla famiglia della civiltà contadina
Nativo di questa splendida valle del tevere, alle porte di Todi, mi rivolgo al Lei, Sig. Sindaco, in quanto constato il suo vivo interessamento al forte miglioramento di questa nostra amata cittadina.
Diplomatomi nel ’60 alla Scuola Agraria di Todi e avendo girato l’Italia come topografo, attualmente sono tornato alle origini e pensando proprio alla mia vecchia scuola ed al turismo della mia città, ho pensato di proporLe quanto segue:
– saputo che nei pressi dell’Azienda Agraria "Montecristo" esiste un anziano agricoltore appassionato di vecchie macchine agricole risalenti agli anni del dopoguerra, mi sono chiesto se non sarebbe interessante, ai fini di un’attrazione turistica, ricreare uno spaccato della vita contadina risalente appunto agli anni
cinquanta.
Ricreare, quindi, abbastanza fedelmente, una famiglia contadina dedita a tutti i lavori di quel periodo con la sola eccezione che queste attività possano essere discretamente "spiate" da turisti che all’improviso entrerebbero in un mondo agricolo di sessanta anni fa.
Naturalmente, a questo scorcio del passato, si potrrebbe affiancare, per esempio, una vecchia e rustica osteria dove gustare i prodotti genuini della stessa struttura.A rimorchio, si potrebbero studiare tante altre attività e opportunità che ora, per brevità, non sto quì ad elencare.
Confido nel Suo spirito innovativo, pronto ogni volta a cogliere qualsivoglia idea possibile ad intraprendere iniziative interessanti per il bene del nostro compresorio.
Cordialmente.
Mario Sbrenna
9 marzo 2010
Gli svantaggi delle mega strutture: il caso dell’ospedale di Perugia
Noi della CISL prendemmo posizione immediatamente, anche a mezzo stampa, (documentabile con articoli dell’epoca) ricordando testualmente che ciò sarebbe servito solo per fare cassa e a privilegiare comunque coloro che economicamente avrebbero avuto meno difficoltà. Costringendo in questo modo, per esempio, le persone anziane -magari con difficoltà a deambulare e impossibilitate economicamente a pagare la sosta- a parcheggiare molto lontano dall’ingresso. Ricordiamo, inoltre, che coloro che si recano presso un Ospedale non lo fanno certamente per passatempo ma tutt’altro. Certamente oggi il problema si è moltiplicato considerando l’apertura della facoltà e, di sicuro, gli studenti per recarsi a lezione incontreranno numerose difficoltà oltre quelle legate al parcheggio, anche quelle che riguardano i trasporti pubblici e la viabilità.
CISL Confederale Territorio di Perugia,CISL FP Territorio di Perugia,CISL Azienda Ospedaliera di Perugia
9 marzo 2010
Dopo un attimo di incredulità ho accolto l’esortazione del Partito Democratico di Todi “suvvia assessore si riprenda” e mi sono ripreso. Ho letto divertito l’intervento sulla ipotesi di valutazione della Farmacia Comunale di Todi; di questo momento di gaiezza ne sono veramente grato però, al di la dei toni smargiassi ed al tempo stresso innocui di chi ha scritto, due precisazioni si impongono.
8 marzo 2010
Farmacia: son due e non venti i milioni, errore di…..
Leggo sempre con attenzione i comunicati e i proclami degli amici del PD. Da almeno 6-7 mesi a questa parte Rossini & C. se ne escono settimanalmente con una loro dichiarazione volta a colpire questo o quell’amministratore della Giunta Ruggiano reo di aver propinato al cittadino menzogne e falsità. Non mi stupisco affatto. Rientra nel mandato di una opposizione seria tampinare e “svergognare” l’azione della maggioranza; è il dovere istituzionale di chi, supportato da dati incontrovertibili, lavora per mettere in ridicolo sia chi governa che il suo operato.
Questo sarebbe sacrosanto se a Todi l’opposizione fosse seria e soprattutto preparata. E’ si…. cari amici del PD! Perché quando ci si avventura in conti matematici come quelli che avete articolato nel vostro ultimo comunicato non si offende l’assessore Ciani e l’assessore Primieri…. si offende la matematica finanziaria dimostrando palesemente di ignorarne le metodologie e le formule. Si offendono tutti i ragazzi degli istituti di Ragioneria, Geometri e Agrario che, già a partire dal 3° anno di scuola media superiore, studiano le metodologie tecnico estimative e che, in questo caso se preventivamente interpellati, avrebbero potuto evitarvi la figura dei somari (scusate il vocabolo che non vuole essere offensivo per nessuno ma è il termine adoperato usualmente in questi casi).
Non pretendo come voi di salire in cattedra ma basterà informarsi con qualcuno che mastica l’Estimo per conoscere che la determinazione del più probabile valore di mercato di un bene capace di fornire un reddito costante illimitato con metodo analitico si ottiene facendo uso e ricorso alla capitalizzazione del reddito del bene oggetto di stima; ovvero sommando (o che si voglia capitalizzando) al momento della stima il reddito medio ordinario.
Ed allora, assodato che le vostre moltiplicazioni non sono altro che la semplice dimostrazione che le tabelline almeno le conoscete la formula corretta da applicare è RNO (o Bf = Beneficio Fondiario per gli agrari ed i geometri) : r (saggio di capitalizzazione).
Senza avere conoscenza dei dati realmente utilizzati dall’assessore Ciani ma presupponendo un RNO di 80.000,00 €/annui (il reddito netto ordinario è diverso da quello reale per motivi che sarebbe tedioso e lungo esporre per chi ci legge) ed un saggio medio di investimento del 4% il conto corretto sarebbe: 80.000,00/0.04 = 2 Milioni di Euro (c.v.d).
La cosa che poi più mi stupisce è che nel vostro comunicato si recita: “noi non vorremmo fare i professori ma che dobbiamo fare?”
Un consiglio io ce l’avrei: un pò di ripetizioni che non fanno mai male!
Antonio Serafini Assessore LL.PP ma prima di questo povero geometra poi laureato in agraria con specializzazione in Estimo rurale, civile, legale e catastale.
8 marzo 2010
L’opposizione tuderte su vendita Farmacia e regolamento assegnazione case popolari
Abbiamo registrato nei giorni scorsi le dichiarazioni degli assessori Ciani e Primieri su due questioni rilevanti all’ordine del giorno del dibattito politico: la vendita della Farmacia Comunale e il regolamento per l’assegnazione delle case popolari.
8 marzo 2010
Scambio di cittadinanza offresi
Buongiorno Direttore.Ho seguito non senza interesse e curiosità, il primo "sciopero degli stranieri" in Italia.Da quanto ho capito le ragioni alla base della manifestazione riguardavano principalmente il fatto che queste persone lamentino di avere meno diritti degli italiani, pur avendo in Italia un regolare lavoro. Bè questi signori possono consolarsi: io, e non solo, non ho neanche quello (il lavoro), eppure in Italia ci vivo da prima di loro.Perciò se il problema è questo, io non posso risoverlo a tutti, ma se qualcuno vuole, io sono disponibile allo scambio: la mia cittadinanza per il loro lavoro.
Roberto Proietti, 53 anni, disoccupato da 4
7 marzo 2010
Grazie di darci l’amore che abbiamo bisogno per vivere.
Grazie di seguire i nostri sogni.
Grazie di farci vivere le nostre vite.
Grazie di amarci per come siamo e non per come avremmo potuto essere.
Grazie di trasformare la nostra tristezza, malinconia e solitudine in felicità.
Grazie di amarci e di farvi amare.
Grazie di continuare ad abitare nei nostri cuori.
Grazie di fare sorgere il sole dentro di noi tutte le mattine.
Grazie del vostro affetto che ci sta riempiendo il vuoto delle nostre giornate.
Grazie di lottare con noi e per noi.
Grazie di farci dividere con voi le nostre avversità e sofferenze.
Grazie della vostra solidarietà e amicizia.
Grazie di stringere le nostre mani.
Grazie dei sorrisi che ci mandate dalle sbarre.
Grazie dell’amore che ci donate senza prendere nulla in cambio.
Grazie di essere la metà della nostra anima.
I nostri cuori vi sorridono, vi abbracciano e vi baciano.
6 marzo 2010
Partite di calcio a singhiozzo a San Venanzo
Poiché negli ultimi tre mesi, la locale squadra di calcio, iscritta al campionato regionale di calcio FIGC nella categoria di Promozione girone B, più volte non ha potuto disputare la gara calcistica casalinga per impraticabilità del campo.
Considerato che l’inaugurazione di questo nuovo secondo campo di calcio a San Venanzo risale a meno di tre anni fa, e che, come primo stralcio di lavori, per le casse comunali ha visto una spesa di oltre 850 mila euro, i Consiglieri delle lista civica “Coraggio di cambiare “, hanno ritenuto opportuno, tramite un’interrogazione, porre delle domande, al sig. Sindaco, Prof.ssa Francesca Valentini, e dalla quale si aspettano urgenti e chiarificatrici risposte:
1) Corrisponde al vero che la nuova struttura del campo di calcio Comunale non viene utilizzata pienamente, sia per il terreno di gioco sia per gli spogliatoi e le tribune, a causa della sua scarsa funzionalità dovuta da irregolare costruzione?
2) A fronte di tale situazione, l’Amministrazione Comunale e per il Sindaco e la giunta, hanno intenzione di intervenire con nuove opere al fine di rimuovere tale stato di non funzionalità?
3) I costi di tale intervento saranno in ipotesi addebitati al costruttore oppure saranno a carico del bilancio Comunale?
I consiglieri di minoranza, concludono l’interrogazione riservandosi di richiedere e consultare tutta la documentazione riguardante il nuovo stadio comunale
lista civica “ Coraggio di cambiare “
5 marzo 2010
Sugli eventi a Todi ed in Umbria
Leggo su Tamtam un articolo che fa riferimento ad una “sentenza” di un noto esperto di marketing che asserisce che gli eventi, nella realtà odierna, sono anacronistici ed inefficaci per una promozione turistica. L’esperto del caso mi trova perfettamente d’accordo, sia sull’analisi sia sulle linee di intervento che dovrebbero ribaltare la situazione dell’intero territorio Todi-Orvieto. Non è da oggi che sostengo che le edizioni dei vari festival organizzate in Umbria, vuoi per la loro proliferazione, vuoi per il dispendio di investimenti di denaro pubblico, non offrono un riscontro né in termini finanziari né in termini di un ritorno turistico che interessi tutto l’arco dell’anno. Anche a Todi si sta prendendo coscienza di ciò e personalmente auspico una svolta nel merito.
Ma l’articolo contiene anche un intervento del Pd tuderte, che si propone come portatore di questa “rivoluzione copernicana” dimentichi che l’eredità da loro lasciata è stata quella di un tessuto commerciale, turistico ed economico, sull’orlo del crollo. Cercano di accollare all’Amministrazione Ruggiano gli effetti di una crisi generale e tutto ciò che è negativo, frutto invece del loro passato amministrativo. Fanno finta di non sapere quanto sfavorevoli fossero i risultati del Festival nelle mani della compagna Simona Marchini e non si ricordano che durante la campagna elettorale il sottoscritto mise in rilievo il fatto che il 50% dei negozi (quindi delle attività commerciali) situati lungo Corso Cavour, Via Roma e Via Ulpiana, erano chiusi ed inutilizzati. Gli sforzi profusi dalla Giunta Ruggiano hanno sicuramente dato risultanze positive e non sono mancati eventi che hanno riportato la gente in piazza. Che noi si sia fatto molto più e molto meglio è incontrovertibile ma loro seguitano a fare i maestrini, illudendosi che i tuderti non abbiano gli occhi e non sappiano discernere la verità e valutare da quale pulpito venga la predica.
Mario Epifani – Fiamma Tuderte
3 marzo 2010
Montefalco: replica dell’assessore alle accuse dell’opposizione
E’ inaccettabile constatare come l’opposizione tenti di prendere in giro i cittadini, arrivando ad affermare falsità di cui loro stessi sono i primi artefici: sarà anche per questo motivo che i montefalchesi hanno scelto di cambiare nelle scorse elezioni amministrative ho curato personalmente la risposta alla mozione del Pd per conto della giunta comunale e tengo a fare una serie di precisazioni. E’ falso che l’ Amministrazione non sia sensibile ai problemi di chi perde il posto di lavoro e che affronti il problema con superficialità. Come ribadito più volte nel corso del dibattito l’ Amministrazione ha ritenuto la proposta non idonea a dare un contributo concreto a chi si trova ad affrontare una situazione così difficile. Ciò è sembrato condiviso anche dal Consigliere Broccatelli, il quale ha affermato che la sua proposta aveva il solo scopo di dare un “segnale”. L’ amministrazione intende invece dare un aiuto concreto valutando attentamente i singoli casi, riservandosi di determinare lo stanziamento specifico in sede di stesura di bilancio, ormai prossima. E’ falso e ingannevole che l’ Amministrazione potesse “utilizzare l’ avanzo di bilancio per dare una risposta concreta” al problema. Un ex assessore ben sa o dovrebbe sapere che norme cogenti ed imperative impediscono di destinare l’ avanzo di bilancio dopo il 30 Novembre di ogni anno. Ebbene, la mozione del “Centro sinistra per Montefalco” è stata presentata il 2 Dicembre. Evidente che a quel punto non c’era più la possibilità di istituire il fondo di solidarietà. Fatto ben più grave è che la proposta di un fondo di solidarietà era emersa in un incontro del Tavolo degli Assessori di Ambito nel maggio 2009 al quale era presente l’ex assessore del Comune di Montefalco. La proposta che ora sembra essere particolarmente a cuore al consigliere Broccatelli non fu mai presa in considerazione dalla precedente amministrazione, la quale invece di provvedere alla costituzione del fondo di solidarietà ha preferito utilizzare le disponibilità di bilancio per rimborsare agli amministratori le spese legali sostenute per la propria difesa in giudizio. Di contro, tali spese avrebbero potuto attendere di essere finanziate con l’avanzo di bilancio. Peraltro l’ avanzo di bilancio siamo stati costretti comunque ad utilizzarlo in gran parte per ulteriori spese legali. L’opposizione del Pd, che conta in consiglio diversi ex amministratori, dovrebbe evitare i moralismi a fronte del bilancio che ci ha lasciato in eredità, basti al riguardo considerare che proprio nell’ultimo periodo del 2009 abbiamo dovuto prelevare ben 31.500 euro dall’avanzo di bilancio per pagare l’ennesima parcella legale. Quante famiglie potevano essere aiutate se avessimo avuto a disposizione quelle somme?.
Comune di Montefalco l’assessore Pierluigi Curi
3 marzo 2010
Dislessia a scuola: troppo potere ai test medici
3 marzo 2010
OGM: pochi lo vogliono ma pochi lo impongono a tutti
abbiamo appena appreso che l’Unione Europea ha dato il via libera alla coltivazione sui suoli europei di quattro varietà OGM, per l’alimentazione degli animali dallevamento e l’industria della carta (!). L’UE ritiene così di poter discutere sul futuro degli OGM, ma partendo da un punto di non-ritorno: la contaminazione dei suoli e delle colture adiacenti è un fatto dimostrato (ammissione della Bayer davanti ai tribunali americani che lhanno perciò condannata!). Questo significa che i cittadini non potranno scegliere cosa mangiare, gli agricoltori subiranno pressioni, le varietà tradizionali saranno a rischio di scomparsa, così come il biologico. L’unica speranza è che gli Stati membri – e quindi anche l’Italia – sappiano resistere alle pressioni economiche delle multinazionali che brevettano e vendono sementi, ma anche i relativi pesticidi, meglio di quanto abbia fatto il Parlamento Europeo.
Questo non significa che l’Italia debba adeguarsi e fare altrettanto: è una buona occasione per reagire, come hanno già fatto i cittadini e il mondo politico di tanti altri paesi del mondo , prim o fra tutt i l’India.
3 marzo 2010
Centrale Enel di Bastardo: i lavoratori preoccupati
Le RSU della Unità Di Business di Bastardo C.le ENEL "Pietro Vannucci" esprimono profonda preoccupazione per il delicato momento che sta attraversando l’impianto di Bastardo.
Le RSU UB BT C.le Bastardo "Pietro Vannucci"