Le vicende relative ai dipendenti della Provincia di Perugia sorpresi “fuori stanza” ha evidenziato quanti, di più, siano i problemi delle grosse strutture le quali, inevitabilmente, più crescono e meno sono grandi.
Probabilmente in una grossa struttura finisce per valere la legge “ la moneta cattiva scaccia quella buona” perché la prima non ha la possibilità di essere valorizzata dal giudizio positivo di un’utenza che con gli uffici ha un legame quasi occasionale, come occasionale è il legame coi residenti della zona.
Comunque, la Rsu, prova a lanciare qualche idea per migliorare l’immagine.
E lo fa con un lungo comunicato “A seguito degli ultimi avvenimenti che hanno riguardato alcuni colleghi, prima sottoposti agli arresti domiciliari per una settimana ed attualmente sospesi per due mesi dal servizio, abbiamo chiesto all’Ente di intervenire per tutelare la dignità e la sicurezza di tutti i dipendenti esposti in questi giorni alla spettacolarizzazione mediatica, alla generalizzazione, alla denigrazione”.
La RSU ha proposto di intervenire in particolare sui seguenti punti:
• diffondere e curare la cultura e la pratica della responsabilità a tutti i livelli dell’organizzazione tramite un miglioramento dei sistemi di informazione e formazione del personale, un incremento delle risorse dedicate e una loro corretta e puntuale gestione;
• attivare ed assicurare il corretto esercizio delle funzioni di controllo da parte dei dirigenti, anche tramite l’utilizzo dei sistemi informatizzati di rilevazione delle presenze e di calcolo dei saldi orari mensili;
• migliorare le politiche dell’orario di lavoro in modo da conciliare adeguatamente e correttamente l’erogazione dei servizi e la prestazione di lavoro con le esigenze dei singoli dipendenti: introduzione dell’orario giornaliero di 7 ore e 12, banca delle ore, telelavoro;
• regolamentare e gestire correttamente ed in maniera trasparente le varie indennità accessorie, i buoni pasto e lo straordinario;
• regolamentare la mobilità interna ed esterna del personale con particolare riguardo alla necessità di garantire trasparenza ed assicurare pari opportunità ed equilibrio tra le necessità organizzative e le necessità dei singoli, sia in termini di esigenze conciliative dei propri tempi di vita e di lavoro che in termini di riconoscimento di competenze e di aspettative;
• individuare, controllare, prevenire e perseguire le eventuali situazioni di mobbing, anche tramite la costituzione, e la garanzia del suo concreto funzionamento, del comitato specifico previsto dai contratti;
• costruire nel corso del 2010 un sistema di valorizzazione di tutto il personale, ridurre ed ottimizzare i profili professionali, implementare un’anagrafica individuale delle competenze possedute, costruire una ricognizione delle funzioni effettivamente esercitate da ognuno, implementare stabilmente uno strumento di analisi delle competenze generali e di progettazione degli sviluppi di carriera;
• chiudere tutte le partite contrattuali aperte:
– applicazione del contratto decentrato 2008 con l’integrazione delle risorse per la produttività e con le progressioni orizzontali per A/B/C;
– contrattazione decentrata 2009 con costituzione definitiva del fondo ed integrazione delle risorse derivanti dall’ultimo rinnovo contrattuale nazionale;
• attivare entro il mese di marzo la contrattazione decentrata 2010.
- Redazione
- 5 Febbraio 2010
Condividi su facebook
Condividi su twitter