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Verso le 14.12 una forte e prolungata scossa avvertita nella media valle del Tevere Umbro. Epicentro tra Spina e San Biagio della Valle; articolo in aggiornamento.
spina

La scossa di terremoto è stata distintamente avvertita ed è stata abbastanza prolungata, dalle caratteristiche l’epicentro non dovrebbe esser lontano da Todi.
Alle 12, 49 c’era stata una scossa di 3,5 di magnitudo in Sicilia a 86 km N da Messina, 47 km SW da Amantea e 42 km NW daTropea, ad una profondità di 26 Km.

aggiornamento

La scossa di terremoto registrata dagli strumenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha avuto come zona dell’epicentro i comuni di Deruta, Marsciano e Perugia.
Discordanti le segnalazioni italiane da quelle internazionali, per le prime la profondità; sarebbe stata di 9,2 km, le seconde seguitano a segnalare due soli km.
In ogni caso la scossa è stata nettamente avvertita dalla popolazione, fino a Roma ed a nord lungo il corso del Tevere.
L’epicentro, per il centro sismologico Euro Mediterraneo è collocato a 18 km SW da Perugia, 11 km S Magione e 7 km e Panicale e quindi proprio nella frazione Marscianese di San Biagio della Valle, più precisamente in località Villa Inciliana.
Sembra quasi che il terremoto si stia muovendo attraverso, longitudinalmente, l’Italia centrale con una direttrice, valle del Tevere, mare Adriatico, passando per Gubbio. La zona dell’epicentro non si era mai mossa: si tratta di una faglia nuova e indipendente rispetto a quella del sisma del 1997.
La forte scossa di terremoto ha provocato un ingolfamento di chiamate telefoniche; anche i cellulari sono stati raggiungibili con difficoltà.
E’ andata peggio al nostro sito che per i numerosissimi accessi è rimasto in tilt per lungo tempo impedendo gli aggiornamenti al primo flash pochi istanti dopo la scossa.
Il terremoto è stato avvertito in modo particolare nella zona industriale di Sant’Andrea delle Fratte, a Perugia, della cui maggiore sensibilità alle scosse avevamo parlato nei giorni scorsi e secondo le prime indicazioni il raggio è vasto: da Marsciano a Corciano ma anche oltre, verso la Valtiberina, al confine con l’Umbria e la Toscana

Sono stati tutti fatti uscire dalle celle e trasferiti nei cortili interni per il tempo necessario alle verifiche sulla struttura i circa 500 detenuti del carcere di Perugia .
Terminati i controlli, che hanno dato esito negativo, tutti sono stati ricondotti all’interno. Alcuni dei detenuti hanno applaudito il personale della polizia penitenziaria per la rapidità con la quale sono state svolte le operazioni.
 

Il centralino dei vigili del fuoco del comando provinciale di Perugia è stato pressochè irraggiungibile; i cittadini cercavano conferme sulla zona del sisma e sull’intensità, ma anche su eventuali danni a persone o cose.
Secondo il Sindaco di Marsciano, il cui territorio è interessato dall’epicentro, la scossa è stata avvertita in maniera molto marcata.
Sono in corso in alcune frazioni verifiche dei tecnici comunali e della protezione civile dopo segnalazioni di alcune crepe ad edifici e piccoli crolli nel centro storico della frazione di Spina. Vigili urbani al lavoro sul territorio anche a Deruta, dove non si segnalano problemi a persone, ed a Collazzone (alcune lesioni a edifici): tutti centri, questi, di epoca medievale e con centri storici costituiti da edifici molto antichi.
Lesioni ad alcuni edifici anche a Mercatello, Mugnano di Perugia, Piegaro e Pietrafitta. Piccoli crolli inoltre sono segnalati a Montepetriolo.

L’assessore regionale alla protezione civile, Vincenzo Riommi ha raggiunto Spina poco dopo le 15,30 e ha dichiarato: "Stiamo procedendo con tutte le varie strutture a portare avanti le verifiche del caso".
"La gente del posto comunque è molto spaventata, perchè Spina è proprio l’epicentro e, come la vicina San Biagio della Valle, ha sentito più di altri gli effetti della scossa. Certo gli abitanti, 600 circa, avranno qualche riluttanza stanotte a dormire in casa".
Riommi ha ribadito che "i danni sono ingenti per Spina e che nella notte oltre a quelli per gli sfollati sarà necessario prevedere spazi anche per quelle famiglie rimaste traumatizzate dal sisma".
L’assessore ha spiegato che il terremoto ha particolarmente colpito Spina per via della sua posizione collinare.
Un italiano e uno straniero sono rimasti leggermente contusi mentre fuggivano dalle loro abitazioni a Spina di Marsciano.
Sono stati medicati all’ospedale di Perugia e subito dimessi. Uno ha riportato la slogatura di una caviglia, mentre all’altro è stata diagnosticata la frattura di una costola.
In seguito al sisma, all’ospedale di Perugia si è recato un uomo di mezza età proveniente dalla zona di Panicale che lamentava dolori al petto.
E’ stato sottoposto ad accertamenti per verificare la natura del malessere. Il terremoto è stato avvertito anche in ospedale, in particolare ai piani più alti. La struttura sanitaria ha subito avviato le verifiche di rito che però hanno dato esito negativo.
Vigili del fuoco e carabinieri sono intervenuti anche per portare all’esterno di abitazioni e case di riposo anziani spaventati dalla scossa.
Complessivamente sarebbero circa un centinaio gli sfollati che verranno ospitati presso il centro polifunzionale "Kico 78" che in queste ore viene allestito con il necessario per ospitare tutti coloro che non potranno rientrare nelle loro case.
I danni più gravi interessano la chiesa
parrocchiale, il cui tetto è crollato, ed alcune abitazioni più vecchie, con qualche edificio che sembrerebbe essere ruotato di 45 gradi sul proprio asse.
A Spina è presente anche l’assessore della Provincia di Perugia Bertini; a breve è previsto anche un sopralluogo del presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi e del vicepresidente Aviano Rossi.
Fin da subito Guasticchi si è messo in contatto con i sindaci locali, mentre sulla zona sono state convogliate otto pattuglie della Polizia provinciale per dare un primo conforto alla popolazione colpita. L’Amministrazione provinciale sta prendendo in esame palestre e strutture di proprietà dove ospitare gli eventuali senzatetto.

Diversi danni anche nel centro storico di San Biagio della Valle, ma dal quale abbiamo notizie più frammentarie.
Qualche leggero danno anche presso Castiglione della Valle con alcuni intonaci caduti nei locali della scuola.

AGGIORNAMENTO
Un nuovo punto di ricovero per gli sfollati di San Biagio della Valle è stato allestito a San Biagio della Valle presso la struttura della pro-loco.
Sono stati reclutati geometri, architetti ed ingegneri della zona per procedere ai sopralluoghi ai fini dell’accertamento delle condizioni di abitabilità degli edifici.
In una nota della Regione si sottolinea che i danni agli edifici sono di «modesta entità», localizzati nelle frazioni marscianesi di Spina, S. Biagio della Valle e Castiglione della Valle. «I tecnici della protezione civile, in collegamento con la Sala centrale della Regione, pienamente operativa, – ha detto l’assessore regionale Riommi – stanno procedendo ad una verifica e ricognizione dei danni che, però appaiono, per fortuna, molto lievi.
Al momento si può prevedere che gli edifici dichiarati inagibili saranno limitati a poche unità. Lavoreremo per convincere il numero più alto di cittadini a rientrare per la notte nelle abitazioni pur essendo pronti a predisporre sistemazioni per coloro che intendessero non raccogliere questo invito». 

Circa 400 gli abitanti di Spina e San Biagio della Valle, due frazioni di Marsciano, che trascorreranno la prossima notte fuori dalle loro case .
Centri di accoglienza sono stati allestiti in due strutture pubbliche.
Alcuni anziani sono stati trasferiti invece negli ospedali di Marsciano e di Perugia.
Molti hanno trovato una sistemazione presso parenti o amici: sembra che a San Biagio abbiano sfruttato la struttura messa a disposizione una dozzina di persone, poche di più hanno passato la nottata al Kiko di Spina.

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