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Duecento nuovi addetti  nel nuovo insediamento industriale Angelantoni, per produrre oltre 100 mila tubi ricevitori solari all’anno; sarà realizzata anche un centrale solare a concentrazione
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Nonostante che dal  governo italiano vi siano ancora notevoli resistenze allo sviluppo di tecnologia italiana nel campo delle energie rinnovabili, preferendo  allocare grosse risorse sul nucleare francese, le industrie del gruppo Angelantoni di Massa Martana,contando sul sostegno di grossi gruppi industriali europei che puntano in modo massiccio sull’energia solare a concentrazione, prosegue nei suoi investimenti che avranno una notevole ricaduta in zona.
Nel settore delle energie rinnovabili, la controllata Archimede Solar Energy Spa produce tubi ricevitori a 550° C per le centrali solari termodinamiche (progetto Archimede), basati su tecnologia Enea, oltre a ricerche nel campo del fotovoltaico a concentrazione e ad impianti di coating, con tecnologia a film sottile, per produzione di pannelli fotovoltaici. Il Gruppo Angelantoni Industrie comprende oggi 8 unità produttive localizzate in Italia, Germania, Francia, India e Cina, per un totale di oltre 750 dipendenti.
A questi lavoratori presto se ne potranno aggiungere altri perché c’è ormai l’accordo definitivo
– il contratto è stato sottoscritto il 9 ottobre scorso – fra il Consorzio Flaminia Vetus (Comune di Massa Martana, Comune di Giano dell’Umbria e Sviluppumbria Spa) e Archimede Solar Energy Spa, controllata del Gruppo Angelantoni Industrie, per far sì che a Massa Martana, in località San Faustino, sorga il nuovo Polo energetico per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Esprime soddisfazione per l’accordo raggiunto con il Comune di Massa Martana anche l’amministratore delegato di Archimede Solar Energy Spa, Gianluigi Angelantoni. «Siamo molto contenti» afferma, «perché rimanere in Umbria è un grosso vantaggio per la nostra azienda. Con la nostra nuova fabbrica che produrrà tubi ricevitori solari a Villa San Faustino rimaniamo vicinissimi al nostro centro decisionale di Cimacolle e ad appena ad un’ora di automobile dal centro ricerche dell’ENEA di Roma.
Inoltre, dal punto di vista strettamente personale, sono contento perché mio padre scelse proprio il territorio di Massa Martana per insediare la sua industria. Noi, qui, siamo a casa».
Il nuovo insediamento industriale Angelantoni produrrà oltre 100 mila tubi ricevitori solari all’anno, utilizzando la tecnologia “a sali fusi” concepita dal premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia e messa a punto dall’Enea.
Entro la fine del 2012, una volta a regime, le Angelantoni Industrie prevedono di impiegare stabilmente oltre 200 persone.
«A fianco del nostro nuovo stabilimento
», continua Gianluigi Angelantoni, nominato recentemente anche vicepresidente dell’Associazione nazionale energia solare termodinamica (ANEST), «sorgerà una centrale solare “piccola” (appena 350 Kw prodotti) ma dal significato importantissimo: sarà infatti utilissima per dimostrare all’Italia e al mondo che la tecnologia del solare termodinamico è una realtà affermata, per collaudare nuovi componenti, per offrire ai giovani un’importante opportunità di formazione e agli studiosi un luogo dove sviluppare ricerca scientifica».
I lavori di urbanizzazione e di realizzazione di questo polo energetico “verde”», ha comunicato il Sindaco di Massa Martana, Maria Pia Bruscolotti, «verranno affidati ad un consorzio temporaneo di imprese in via di costituzione, composto dal consorzio Consystem di Perugia e dalla ditta Varian srl di Gualdo Cattaneo e inizieranno a partire dai primi giorni di novembre. Molti i nuovi posti di lavoro che tale polo delle energie pulite garantirà a Massa Martana, fra qualche mese».
«Tale nuovo distretto energetico», continua il sindaco «è il risultato di un’ottima collaborazione fra enti locali, Regione dell’Umbria e imprenditori; con la sua realizzazione Massa Martana conoscerà nuovo sviluppo e nuova crescita economica, con molti posti di lavoro da offrire».
Massa Martana, quindi, sarà un  «esempio importante non solo per la nostra regione ma per tutta Italia e la comunità scientifica internazionale» ha concluso Maria Pia Bruscolotti soddisfatta dell’esito del  suo impegno per portare a termine questo progetto innovativo nei tempi prefissati..
 

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