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E'come se una foresta di 5mila ettari si aggiungesse a quelle esistenti in Italia
pini

Chi ha ancora i piedi per terra sa che gli alberi non sono un impiccio da estirpare, ma un fattore fondamentale per la difesa del suolo e dell’aria che respiriamo.
Per molti gli alberi sono vittime da sacrificare ad ogni altra esigenza, senza neppure pensare alla loro sostituzione.
Tipico di questo secondo modo di pensare è quanto accaduto con la costruzione del contestato “Cubo” al posto dell’ex eliopolio del Consorzio Agrario Provinciale a Todi, di fronte alle mura urbiche.
c’erano degli alti pini che erano un po’ l’emblema della zona.
La necessità dello scavo hanno imposto l’abbattimento, ma nessuna altra esigenza ha impedito di  ripiantare altri alberi nell’area circostante a compensazione.
Invece il presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni, ha annunciato al ministro Stefania Prestigiacomo, che  ”Noi imprenditori agricoli vogliamo riprenderci l’ambiente, la responsabilita’ dell’ambiente. Lo vogliamo per l’aria, per l’acqua e per la terra, da sempre sorelle della nostra opera.
E poiche’ siamo gente concreta diamo la misura del nostro impegno: un milione di alberi per l’Italia”. La grande iniziativa che vedra’ impegnata tutta l’organizzazione agricola su scala nazionale equivale ad  “una foresta di 5000 ettari che Confagricoltura fara’ nascere per inchiodare il suolo dove ce n’e’ bisogno, per coprire di verde le colline franate, per ridar vita ai terreni improduttivi.
Una foresta che andra’ ad aggiungersi a quelle gia’ esistenti, che coprono il 34% della superficie nazionale ed assorbono oltre 10 milioni di tonnellate di anidride carbonica l’anno. Un patrimonio di bellezza e salute gestito per il 63% dalle nostre aziende agricole.”
 

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