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Il Ministero per le politiche agricole si accinge a prorogare l'ordinanza con cui era stato disposto per la corrente annata il divieto di utilizzo di insetticidi che sembrano sterminare gli insetti
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Sarà stato un caso ma, in questa annata, dopo la sospensione dell’utiliizzo in agricoltura degli insetticidi neonicotinoidi , ci sono state solo due segnalazioni di moria di api, contro decine e decine di segnalazioni delle campagne precedenti».
Lo ha affermato il presidente dell’Unaapi (Unione Apicoltori Italiani) Francesco Panella commentando la decisione del ministro Zaia di sospendere gli insetticidi in questione anche nel 2010.
Gli apicoltori italiani «auspicano che il divieto di questi insetticidi killer delle api sulla coltura del mais porti veramente alla costruzione di prodotti e pratiche alternativi anche per tutte le altre colture su cui sono in uso sempre di più molecole incompatibili con la vita e la fertilità».
L’assessore regionale all’Agricoltura dell’Emiia Romagna che aveva coordinato la protesta delle  regioni,  ha così commentato «La situazione del 2009 ha confermato in modo univoco la correlazione esistente tra concianti del mais e moria delle api che rappresentano un patrimonio di inestimabile valore».
«La moria delle api – ha aggiunto l’assessore – ha rischiato, negli scorsi anni, di provocare una drastica riduzione del numero di alveari presenti nel nostro Paese, con un gravissimo danno economico dovuto alla caduta della produzione di miele di qualità e alla mancata impollinazione delle piante da frutto.
La situazione è sensibilmente migliorata quando le Regioni italiane, su proposta dell’Emilia- Romagna, hanno richiesto e ottenuto la sospensione dell’utilizzo dei concianti».
«Ora – ha concluso l’assessore – vanno avviate le attività necessarie a trovare valide alternative, sostenibili sul piano ambientale ed economico, all’utilizzo dei concianti.
Siamo quindi disponibili a collaborare, impegnando i nostri Servizi tecnici, con i Ministeri competenti per mettere a punto tecniche che consentano di rendere definitivo il divieto di utilizzo di questa categoria di prodotti chimici».
Ovvia, invece, la delusione dei produttori degli insetticidi «Non ci aspettavamo la proroga della sospensione, anche perchè immaginavamo che il progetto Apenet per il monitoraggio dei fenomeni di spopolamento e mortalità degli alveari in Italia sarebbe stato in grado di fornire quelle indicazioni attese sui miglioramenti oggi già possibili nella concia delle sementi di mais». È quanto sottolinea Ais-Associazione italiana sementi,  secondo la quale la proroga accoglie le richieste degli apicoltori ma non tiene conto delle esigenze dei maiscoltori. Oggi infatti, in piena fase di raccolta, secondo l’associazione, essi stanno toccando con mano i danni causati dalla diabrotica (un insetto di origine americana che può arrecare gravi danni al mais se la coltura viene ripetuta per due o più anni di seguito sullo stesso appezzamento) che la disponibilità di sementi conciate certamente aiuterebbe a limitare già con le prossime semine 2010.
 

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