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Lo spettacolo parla della pena di morte ed è in collaborazione con la Comunità di Sant'Egidio

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Il 19 giugno 2009,  al teatro dell’Istituto Agrario di Todi, andrà in scena “Domani non esisto”, presentato dalla compagnia teatrale Arebur in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio. Lo spettacolo, scritto da Livia Ferracchiati, autrice di 24 anni, parla di pena di morte e di come questa sia vissuta da chi la subisce. Spiega che non sono sempre i colpevoli o gli individui più pericolosi per la società ad essere giustiziati, ma piuttosto i deboli e i poveri. Ispirato a fatti realmente accaduti, ma volutamente lontano dal dossier, “Domani non esisto” racconta di due ragazzi iraniani di diciotto e diciannove anni impiccati per omosessualità, di una donna nigeriana di trent’anni lapidata per adulterio, di un degente di un ospedale psichiatrico che accidentalmente toglie la vita ad una ragazza di diciannove anni, di una ragazza iraniana implicata nell’omicidio della suocera e di un serial-killer statunitense capace di tenere sottoscacco l’FBI.

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