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30 giugno 2009
Tassi: "Non volevo fare il vice-sindaco… e tra 5 anni si rivoterà!"

Tassi doveva fare il vice-sindaco già due anni fa (scorsa legislatura) ma nel pieno disinteresse del “bollino” ha lasciato l’incarico a chi già lo teneva anche se c’era un accordo scritto. Tassi aveva lavorato per un progetto diverso, per avere assessorati con delega di firma (che il Sindaco non ha dato dicendo vedremo). Tassi ha lavorato ad un progetto innovativo che le solite logiche della poltrona  (che fino all’ultimo ho creduto distanti da noi)  hanno vanificato. Il documento del PD è stato approvato da tutto il direttivo e se ho detto falsità sui mie ex compagni possono sempre querelarmi. 
La carica di vice-sindaco è stata data a chi da sempre  è stato molto critico verso l’attuale sindaco (basta leggere qualche edizione stampata de Il TamTam) e che, pur non avendo nessuna conoscenza della macchina amministrativa,  ha bisogno di visibilità, tanta visibilità. Ricordo che se si vuole rispettare le preferenze il vice-sindaco doveva essere Moriconi  che è anche al secondo mandato. Non ho  accettato quel posto in giunta  perché salvo eccezioni, non  ho più nessuna stima della squadra e quindi non mi serviva nessun contentino. 
Reputo inoltre veramente  assurdo, che nonostante le decine di testimonianze sulla scorrettezza dell’operato di alcuni ex colleghi di lista o dei loro portaborse,   ancora si cerchi, con una sfrontatezza inaudita, a voler sottolineare che siete stati tutti degli angioletti. Io, vi consiglio il silenzio e vi ricordo che tra cinque anni si rivoterà, sembra un eternità ma il tempo passa veloce. 
Roberto Tassi

30 giugno 2009
Il Pd contro il patrocinio del Comune di Todi a CasaPound
Abbiamo accertato che con deliberazione 181 del 18 giugno 2009 l’Amministrazione Ruggiano ha concesso, come si legge nell’atto deliberativo, il patrocinio del Comune di Todi all’Associazione CasaPound Italia per la realizzazione della manifestazione “Umbria Fest 2009”.
Premesso che il patrocinio andava concesso alla manifestazione e non all’Associazione e anche in questa occasione l’Amministrazione Ruggiano palesa tutta la sua superficialità, incompetenza e approssimazione, e proseguendo nel nostro ragionamento come se avessero correttamente deliberato,  è la prima volta che l’Amministrazione Comunale di Todi concede il patrocinio e l’uso dello stemma ad una manifestazione indetta da un movimento politico, come se la Città di Todi potesse riconoscersi, nelle attività, negli obiettivi e nei contenuti di un’associazione neofascista, che è contraria ai principi della nostra Costituzione e che promuove pratiche violente ed insensate.
Che sia di chiara ispirazione fascista lo si legge nel sito CasaPound.org: "CASAPOUND ITALIA non è un partito politico, ma una associazione che si propone di sviluppare in maniera organica un progetto ed una struttura politica nuova, che proietti nel futuro il patrimonio ideale ed umano che il Fascismo italiano ha costruito con immenso sacrificio."
Un punto del programma politico di CasaPound è questo: “Riscriviamo la Costituzione. La Costituzione della Repubblica Italiana va riscritta. Essa è opera di uomini che la compilavano all’indomani della guerra civile ed adempivano a quel compito nella scia dei carri armati stranieri…”
All’iniziativa del 4 luglio a Todi prenderà parte un “gruppo musicale” denominato ZetaZEROALFA  che ha rilanciato con le sue canzoni  la “moda” della “Cinghiamattanza”: una lotta  a base di cinghiate.
In un manifesto del 2007  si legge: “Cinghiamattanza, una moda che fa male. Prendi tutti a cintate: il postino,la suora, il tuo vicino di casa, organizza scontri epici, 50 contro 50, in prati, metro, nella tua cameretta. Riprendi il tutto e spediscilo a Casapound…”
La nostra città non si merita questo ulteriore strappo alla sua civiltà. Siamo veramente indignati!
Quel che ci preoccupa è che l’intera coalizione di centro-destra si riconosca in tutto questo e ci stupisce l’atteggiamento dei due assessori tecnici, Dr. Mario Ciani e Prof.ssa Margherita Bergamini, perché, conoscendo la loro formazione culturale, non dovrebbero condividere simili comportamenti. Perché non trovano la forza, il coraggio, la dignità di dissociarsi?
E come non bastasse nella delibera di concessione di Patrocinio hanno ribattezzato il “Piazzale XXV aprile” con il meno impegnativo nome di “Piazzale del parcheggio meccanizzato”, a riprova del fatto che la data della Liberazione in Italia dal gioco nazifascista continua ad infastidire i maldestri.
Su tutto questo, nelle prossime ore, invieremo una comunicazione urgente al Signor Prefetto, chiedendo un suo intervento.
Partito Democratico Todi

30 giugno 2009
Tassi voleva fare il vice-sindaco di Monte Castello di Vibio…

Nel corso del Consiglio Comunale d’insediamento del comune di Monte Castello di Vibio il consigliere Roberto Tassi, dopo aver espresso giudizi gratuiti e fuori luogo su alcuni colleghi di lista, ha letto un documento approvato da una parte del locale circolo del Pd, dichiarando, fra le altre cose, di non entrare nel gruppo di maggioranza della Coalizione dei Democratici che solo poche settimane fa ha vinto le elezioni.
Siamo sorpresi da tale comportamento che scaturisce unicamente dalla sua mancata nomina alla carica di vicesindaco, decisione condivisa da tutti i consiglieri comunali di maggioranza che hanno ritenuto opportuno ricollegare tale delega ad un candidato del capoluogo suffragato da maggiori consensi elettorali e dotato di maggiore rappresentatività.
Tuttavia è stato proposto al consigliere Tassi di rimanere in giunta con delega all’urbanistica anche in considerazione del fatto che durante tutta la campagna elettorale lo stesso Tassi e altri rappresentanti del Pd avevano annunciato che nella nuova formazione elettorale non vi sarebbero state le vecchie spartizioni politiche ma, piuttosto, l’attribuzione di cariche secondo un criterio di competenza e di qualità personali.
A fronte di questa offerta di un posto in giunta il consigliere Tassi, per sua libera scelta, preferiva rinunciare e dichiarava addirittura di non entrare a far parte del gruppo di maggioranza.
Pur non volendo alimentare ulteriori e non producenti polemiche vogliamo sottolineare che le elezioni comunali si sono svolte in maniera del tutto serena e tranquilla ed i cittadini hanno liberamente espresso il proprio gradimento sia verso i candidati a Sindaco che verso i candidati alla carica di consigliere comunale che in ogni democrazia si ha il dovere di interpretare e rispettare.
Come è stato sottolineato nel corso del Consiglio Comunale, il Sindaco e la Coalizione dei Democratici porteranno avanti il programma presentato agli elettori e si impegneranno  a confrontarsi in ogni occasione con tutte le forze politiche, sociali e culturali presenti in Consiglio e sul territorio nello spirito di massima apertura e collaborazione.
Coalizione dei Democratici di Monte Castello di Vibio


30 giugno 2009
La "satira" massetana su Antoniucci è da "“quaquaraquà"

Chi ha ideato e scritto quella satira che da giorni circola per Massa Martana tentando di sbeffeggiare e ridicolizzare  Luciano Antoniucci sconfitto, a suo dire, nella competizione elettorale non sa quello che dice, o meglio lo sa ma fa finta di non saperlo.
La lista civica che Antoniucci  ha capeggiato ha avuto ben 703 voti, ricevuti non su appoggio di partiti, ma  uno per uno su fiducia diretta dell’elettore nei confronti dei componenti della lista stessa. Un risultato estremamente positivo e per certi versi anche inatteso nella sua  consistenza.
La lista Antoniucci ha di fatto creato una nuova formazione politica a Massa Martana, da sempre predominio del centro destra o del centro sinistra, ma ora ridimensionati, una formazione politica che farà sentire tutto il suo peso a cominciare dalle prossime consultazioni elettorali. Se il “simpaticone" non ha fretta,  presto se ne accorgerà. E se vorrà avrà ancora da scrivere. Probabilmente con rime “diverse”.
Ma questo  “simpaticone" che ha messo in versi anche una sorta di malcelato rimprovero allo “spaccone“  Antoniucci “accusandolo di improvvida tempistica e strategia elettorale, la prossima volta faccia una cosa “da uomo" :  spenda la sua faccia in una lista, chieda la fiducia ai concittadini e aspetti i risultati.
Altrimenti più che un “simpaticone" sarà destinato a rimanere  sempre quello che è: un qualunque, insignificante  ed innocuo  “quaquaraquà". Ben diverso di un “simpaticone" e men che meno di un  “rivale politico", come ama definirsi  nascondendo la sua firma.
Coordinamento elettorale della lista “Continuità e Rinnovamento"
 

29 giugno 2009
Ecco le gravi carenze di democrazia che il Cappelletti ha certamente sofferto!

L’Associazione Amici della Fondazione Craxi di Todi esprime piena solidarietà al Presidente del Consiglio Comunale Floriano Pizzichini in seguito ai violenti attacchi subiti da parte dell’ex consigliere Cappelletti.
Non stupisce lo stile con cui il Cappelletti parla di una delle massime figure istituzionali della nostra città, stile questo che è prodotto di un modo di fare politica, arrogante, saccente  ed autoreferenziale.
Piuttosto lascia perplesso il contenuto di alcune affermazioni.
Le dimissioni del Cappelletti sono state dapprima presentate come conseguenza di difficoltà personali e professionali, per  diventare, a distanza di 24 ore,  conseguenza di una “pericolosa” carenza democratica del Consiglio Comunale.
Ci permettiamo di sottolineare che il Consiglio è stato sin dal giorno del suo insediamento affidato alla guida del Presidente Pizzichini. Non ci risulta che nei primi mesi di mandato il Cappelletti abbia mai contestato una cattiva gestione delle regole che disciplino la massima assise cittadina, forse perché convinto di poter “gestire politicamente” il ruolo del Presidente. Viene da se, quindi, che tutti i problemi del Cappelletti siano successivi alle scelte politiche del Presidente del Consiglio.
Tra l’altro, chi come il Cappelletti si erge a difensore etico della democrazia e del suo funzionamento, dovrebbe garantire di fronte alla città ed al suo elettorato, a maggior ragione oggi che è all’opposizione, una presenza ancor più forte e motivata nel ruolo che gli è affidato. Le dimissioni del Cappelletti, invece, a fronte delle sue denunce, lasciano intendere  un disinteresse che va esattamente nel senso opposto. Ci piace ricordare al Cappelletti che il funzionamento del Consiglio Comunale è disciplinato da regole che, se non osservate, consentono ai membri del Consiglio atti a tutela della corretta gestione. Le gravi affermazioni del Cappelletti offendo la credibilità di un consesso democraticamente eletto e diretto secondo criteri legittimi di cui tutti i consiglieri, tanto di maggioranza che di opposizione, sono garanti.
L’Associazione Amici della Fondazione Craxi non intende polemizzare sulle cause delle dimissioni del Cappelletti. Vale la pena ricordare, però, che di poltrone retribuite, il Cappelletti, in vent’anni di carriera politica, ne ha avute più di una. Ed è evidente che in tanti anni da assessore, vice-sindaco, capogruppo di maggioranza non abbia mai avuto problemi di tempo e di organizzazione, ma che essi siano sopraggiunti, guarda caso, dopo solo qualche mese di “sana opposizione”.
 Siccome tanti membri della nostra associazione erano “ a sinistra, a sinistra, a sinistra” e grazie a personaggi come il Cappelletti non ci saranno” mai più, mai più, mai più”, sappiamo bene che forse alla base di queste dimissioni c’è qualcos’altro. C’è probabilmente il “dispiacere” per essersi visto negare dal proprio partito e dal centro-sinistra la candidatura a Sindaco di Todi, fortemente  voluta e nemmeno considerata, l’essersi visto negare la Presidenza del Consiglio Comunale, fortemente voluta e duramente osteggiata, l’essersi visto negare la Segreteria del Partito, fortemente  voluta e mai appoggiata, e  pensiamo da ultimo la candidatura in Provincia, (ma a questo punto non c’eravamo più e quindi possiamo soltanto supporre).
Queste sono le gravi carenze di democrazia che il Cappelletti ha certamente sofferto.
Ci preme salutare il consigliere dimissionario con un’unica certezza, che in Consiglio Comunale nessuno soffrirà la sua assenza.
ASS. Amici fondazione Craxi – Todi

27 giugno 2009
Nuovi parcheggi a Todi: dall’Amministrazione una "bufala" dopo l’altra

Il progetto del parcheggio multipiano al Mercataccio, dato per certo dal Sindaco Ruggiano, anche in occasione di assemblee pubbliche, prima fra tutte quella con i commercianti, è, ad oggi, una bufala.
A sostenerlo non siamo più solo noi della minoranza. Anche Moreno Primieri sembra avere dei dubbi e propone di studiare un progetto alternativo. Il vice-sindaco, assessore all’Urbanistica, scopre solo ora che il parcheggio multipiano del Mercataccio presenta difficoltà realizzative, soprattutto sul  fronte economico. Dice che, come Giunta, valuteranno nei prossimi mesi se “ci sono strade oggettivamente percorribili, che nel frattempo stanno valutando soluzioni alternative come le cosiddette “terrazze Lupattelli”.
Quindi, facciamo il punto: appena un mese fa la Giunta ha valutato il progetto percorribile, lo ha inserito nel piano triennale delle opere e portato per l’approvazione in Consiglio comunale. Il tutto è stato suggellato dall’alzata di mano dei silenti 11 consiglieri di centro-destra.
Fin dalla prima ora, come opposizione, abbiamo dichiarato il progetto inesistente ed insostenibile.
Abbiamo spiegato in ogni sede che la proposta del parcheggio al Mercataccio non aveva alcun fondamento tecnico amministrativo, perché carente di fattibilità progettuale ed economico-finanziaria.
Abbiamo avanzato in Consiglio Comunale le nostre perplessità ed anche proposte più concrete e meno costose, ricevendo come risposta il silenzio assoluto. Come al solito.
Non sappiamo se l’Amministrazione Ruggiano sarà in grado di pensare e portare avanti un altro progetto.
Ad oggi hanno dimostrato soltanto di non aver saputo avviare nessun nuovo progetto di opera pubblica, con grave danno per la città e per le imprese del territorio.
Presi solo dai loro giochi di prestigio, per alimentare notizie di stampa, hanno coltivato per mesi un progetto inesistente, perdendo un tempo che non si recupererà ed impegnando la macchina amministrativa per nulla.
Staremo a vedere.
Parcheggeremo al quinto piano al Mercataccio, come promesso da Ruggiano o alle “terrazze Lupattelli” come dice Primieri? Intanto rimane, tra le chiacchiere, solo l’oggi, tra varchi elettronici e contravvenzioni “a tutto spiano”.
Partito democratico di Todi

26 giugno 2009
Qualcosa funziona! Complimenti agli "osservatori speciali" della Prefettura di Perugia

In questi tempi dove tutti ci lamentiamo dell’efficienza dei servizi pubblici, quando qualcosa funziona è giusto che si dia il giusto risalto ed onore al merito. Desidero pertanto esprimere tutto il mio apprezzamento, e fare i complimenti all’efficienza e rapidità alla Prefettura di Perugia, ed ai suoi collaboratori nelle persone e del Prefetto e degli addetti al servizio "osservatori speciali" all’interno della stessa. Il tutto in conseguenza del decreto voluto dal Ministro Maroni, in termini di misure a sostegno delle famiglie e delle imprese, mediante la sorveglianza dell’operato delle banche in materia di concessione di crediti.
In pratica, in data 23/06, dopo aver subìto l’ennesima scorrettezza a pagamento da parte della mia banca, ho usufruito del servizio di segnalazione, anche on-line, predisposto presso le prefetture a tale scopo.La risposta è stata quasi "in tempo reale", tanto da sorprendere anche me che mi aspettavo sicuramente tempi da P.A..Invece dopo la segnalazione, inoltrata on-line verso le 11, del mattino, la sera alle 17 ho trovato al mio numero ben 8 chiamate perse da parte della banca, sin da poco dopo la segnalazione, segno che la prefettura aveva subito attivato le procedure previste.
Approfitto perciò per INVITARE TUTTI I CITTADINI CHE DOVESSERO IN QUESTI PERIODI SUBIRE OSTACOLI, VESSAZIONI, O COMPORTAMENTI SCORRETTI da parte delle banche o finanziarie di cui sono clienti ad avvalersi di tale servizio. Se qualcuno non sà come fare vi prego di mettere a disposizione il mio nominativo e-mail e nr. telefonico, per aiutare chi si dovesse trovare in questa situazione.
Roberto Proietti


26 giugno 2009

Piano Casa Regionale: la bocciatura di ANCE Umbria

Con l’approvazione della legge regionale “Norme per il governo del territorio e la pianificazione e per il rilancio dell’economia attraverso la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente” sembra sia stata presa dalla Giunta Regionale dell’Umbria, una decisione di carattere politico, tendente a depotenziare il provvedimento del Governo recepito attraverso l’Intesa Stato Regioni del 31 marzo 2009.
Su tale decisione politica presa dalla maggioranza, così come sui tentativi di utilizzare, da parte della opposizione in Consiglio Regionale, la discussione sul cosiddetto “piano casa” come uno legittimo strumento di propaganda politica, non intendiamo esprimere alcuna valutazione.
La nostra Associazione, come al solito, in modo serio e responsabile ed intervenendo nel merito del Disegno di legge, ha espresso un giudizio articolato sul provvedimento presentando osservazioni puntuali, sull’iter seguito apparso subito caratterizzato da qualche eccessiva forzatura nei tempi e sulla qualità del confronto sviluppato con la Giunta Regionale e con il Consiglio Regionale rispetto al quale abbiamo espresso un giudizio positivo, malgrado solo alcune delle nostre proposte siano state recepite.
In questo senso ANCE considera in modo favorevole lo stralcio, dal primo testo portato in discussione, delle disposizioni relative alla perequazione e compensazione. Così come non è sfuggito il tentativo di chiarire alcune parti, mitigare alcuni divieti, inserire alcune semplificazioni procedurali, allargare il campo di applicazione anche alle zone industriali, introdurre in modo strutturale alcune possibilità legate alla demolizione e ricostruzione in modo da poter ragionare oltre il limite fissato dall’Intesa dei 18 mesi.
Permane tuttavia un giudizio molto critico sulla scelta fatta in Umbria e sul modo come in Italia si sta procedendo a rispondere all’Intesa Stato Regioni.
Si è, in buona sostanza, persa un’occasione per utilizzare il settore delle costruzioni in chiave anticiclica, si sono evidenziate, come al solito nel nostro Paese, differenze enormi tra Regione e Regione sia nei tempi che nelle modalità di recepimento della normativa nazionale, determinando così gravi ingiustizie per le imprese ed i cittadini.
La recente legge regionale, aumentando vincoli e divieti o introducendone di nuovi, evitando accuratamente di mettere incentivi e premialità e aumentando i limiti, è un provvedimento che non ci soddisfa.
Ance Umbria, Ance Perugia, Ance Terni

26 giugno 2009
La Bruscolotti ha "dimenticato" la frazione più popolosa di Massa Martana

Dopo che il neo sindaco Maria Pia Bruscolotti, nel primo Consiglio Comunale del 18 giugno scorso, ha proceduto alla nomina degli assessori con assegnazione delle relative deleghe, balza subito alla attenzione un dato estremamente interessante dal punto di vista politico-amministrativo.
La frazione più popolosa del Comune, quella di Colpetrazzo-Mezzanelli, che nell’arco di un trentennio ha dato ben tre Sindaci e vari assessori, nella attuale Amministrazione Bruscolotti non è più rappresentata da alcun assessore. Il fatto da evidenziare è che ciò non è conseguenza della mancanza di Consiglieri eletti e dimoranti in tali zone, meritevoli di tale incarico, ma forse l’esigenza di privilegiare equilibri partitici o di valutazioni in fatto di capacità e affidabilità politico-amministrativa delle persone.
Una cosa è certa: è mancato il rispetto e l’attenzione dovuta a quel territorio! La nomina di un addetto alle frazioni non potrà mai essere considerata  una soluzione al problema in quanto, se la persona non è espressione di quel territorio, può reputarsi e a ragion veduta, potenzialmente distaccata dalle problematiche locali! I cittadini-elettori hanno diritto ad una risposta alle loro legittime aspettative!
Pdl Massa Martana


26 giugno 2009
Le dimissioni di Cappelletti sono legate al cattivo risultato del Pd

Il Popolo della Libertà di Todi, relativamente alle dimissioni del capogruppo del PD tuderte Stefano Cappelletti, avrebbe voluto, come cortesia istituzionale chiede, porgere un formale saluto ed un ringraziamento per il lavoro svolto in Consiglio Comunale al consigliere dimissionario.
Purtroppo, ancora una volta, ci siamo trovati di fronte a beceri e strumentali  atti di accusa nei confronti dell’Amministrazione e della maggioranza consiliare con il solo obiettivo di nascondere amare verità che riguardano il Partito democratico locale.
Per tali motivi, pertanto, il PDL di Todi, ritiene doveroso fare alcune precisazioni  alle affermazioni fatte dall’ormai ex capogruppo Cappelletti e dal suo Partito.
In verità il Consiglio Comunale,  in questi primi due anni di Governo del Centro-destra ha  assunto un ruolo fondamentale nelle dinamiche amministrative. La composizione stessa del Consiglio, l’attenzione pubblica che il cambio di amministrazione ha riservato alla massima assise comunale, l’intensità  dei confronti e a volte degli scontri che sulle singole questioni maggioranza ed opposizione pongono in essere ad ogni convocazione, rappresentano elementi che confermano una centralità ed un ruolo che, in passato, il Consiglio Comunale non ha mai ricoperto.
Rispetto alle convocazione della Conferenza dei Capigruppo, è singolare che il consigliere Cappelletti si sia dimesso poche ore dopo che, proprio per favorire la sua presenza ad una di esse, il Presidente Pizzichini e il centro-destra avevano offerto piena disponibilità ad anticipare la data di convocazione della stessa.
Vale anche ricordare che il consigliere Cappelletti è stato in questi mesi così “attento” alle conferenze dei capigruppo da aver delegato quasi sistematicamente il segretario del PD. 
Il consigliere Cappelletti, tra l’altro non è il primo ad aver abbandonato la caduca nave del Partito democratico, se si ricorda  l’uscita  dal partito del Consigliere Mauro Giorgi e le sue successive dimissioni dal Consiglio Comunale.
Tali fatti fanno supporre che le motivazioni delle dimissioni di Cappelletti siano tutte interne al suo partito e frutto delle dinamiche di scontro e divisione che caratterizzano il PD a tutti i livelli, ormai non più compattato dal collante della “spartizione del potere” cui questa sinistra tuderte si era troppo bene abituata.
Certo, sarebbe stato più dignitoso per Cappelletti, ai vertici del PD locale,  giustificare le proprie dimissioni sulla base dei risultati negativi che hanno caratterizzato il suo partito  nell’ultima tornata elettorale, reo di non aver raggiunto nessuno degli obiettivi prepostosi. Con  queste motivazioni il PDL avrebbe compreso certamente le ragioni del suo gesto.
PDL Todi


26 giugno 2009

Il Pd di Todi scarica i propri contrasti interni sul centrodestra

Ho imparato a capovolgere i ruoli, a non accettare più provocazioni e quindi a non intervenire in contraddittorio, quando i Sinistri sparano cavolate con la solita tiritera. Ho capito che è molto più divertente vederli incavolati piuttosto che incavolarsi. Però da fastidio il modo offensivo con il quale seguitano a definire squallido il nostro operato e quello del Consiglio comunale nella sua espressione istituzionale. Da un po’ fastidio il continuo richiamo ad un presunto “becero estremismo di Destra” che caratterizzerebbe la Giunta Ruggiano e del quale io sarei il virus infettante. Questa vituperata Destra, che io rappresento, ha consentito di spodestare una Sinistra abituata a detenere il potere con la convinzione di essere intoccabile. Questa Destra consente che si amministri Todi con un progetto condiviso, proiettato verso un futuro non più intriso d’interessi di partito e personali. La massima espressione estremistica è il mio impegno a ridare un decoro alla nostra Città, che la trascuratezza delle amministrazioni Marini ha calpestato ed incancrenito. Il mio estremismo è sotto gli occhi dei cittadini che riconoscono il mio impegno civico e la mia onestà intellettuale. La tentata strategia di paventare che non si potesse amministrare con un “tipaccio” come me, è fallita, mentre si rafforza la consapevolezza dell’opinione pubblica di non rimettere mai più la nostra Città nelle loro mani.
Al termine dell’ultima seduta consiliare, chiamati dal Presidente Pizzichini, ci siamo appartati per concordare una data diversa, da quella fissata, per la riunione della Commissione per i regolamenti e lo statuto comunali, per l’indisponibilità di alcuni componenti la Minoranza. Il Cappelletti era presente e non trapelò alcuna sua insofferenza, tanto che la convocazione fu spostata a seguito delle sue esigenze che lo trovavano assente da Todi in certi particolari giorni. Che cosa sia avvenuto durante la notte in casa del PD non è dato sapere, in fondo poco ce ne cale, ma certamente non si sono baciati in bocca (così come fanno i loro compagni sovietici). Dunque, perché scaricare la responsabilità dei loro contrasti interni sul Centrodestra? Facciano un’analisi sulla loro incapacità a gestire una situazione alla quale non erano preparati. Si spoglino della loro spocchia e della presunzione di essere quelli bravi mentre gli altri sono tutti degli incapaci. Poi, se credono di avere un riscontro di immagine quando imputano al Centrodestra i loro guai, allora non si rendono conto che quest’ipotesi ci autorizza a credere che stiamo sulla giusta strada e che si sta capovolgendo la situazione, dove i capaci diventano incapaci e squallidi e viceversa.
Mario Epifani – Fiamma Tuderte


25 giugno 2009
Quella richiesta di elemosina davanti al supermercato di Todi…

Penso di essere una cattolica praticante ma da un pò di tempo non riesco a risolvere un problema che condivido con tutti i clienti di un supermercato della zona di Todi. Molti siamo  disposti a fare l’elemosina a chi si trova in una situazione disagiata, ma è giusto che delle persone giovani e abili al lavoro facciano dell’accattonaggio una professione?
Sono tanti anni che la stessa persona siede per terra davanti all’ingresso del supermercato e, cosa ancora più grave, ogni anno porta con se un nuovo bambino, frutto di continue gravidanze.
Ma in Italia non era vietato usare i minori per chiedere l’elemosina? La mia domanda è questa: in una città civilizzata come la nostra, nessuna autorità si è accorta di questo fenomeno? I servizi sociali non si devono occupare anche di tutelare minori in queste condizioni?
Lettera firmata

24 giugno 2009
La Cgil di Todi è con il Circolo Anpi

La CGIL – Camera del Lavoro di Todi condivide pienamente lo spirito e le motivazioni che hanno dato vita all’iniziativa del Circolo ANPI “Cap. Carlo Barbieri”  di Todi che ha inteso celebrare domenica 21 gli eccidi nazisti perpetrati nel giugno del 1944 ai danni di contadini di Pontecuti di Todi e di Poggio di Montecastello Vibio. Ricordare quelle 14 vittime innocenti di tanta barbarie ha voluto significare, per tutti coloro che hanno a cuore i principi costituzionali che sono alla base della vita democratica del nostro Paese, quanto sia importante avere, anche a distanza di tanti anni, la memoria per eventi così tragici che anche nel nostro territorio segnarono così profondamente la storia di tante famiglie e di tanti lavoratori di queste due pacifiche cittadine.
Ricordare quei civili innocenti,  inermi contadini, così barbaramente trucidati è stato un momento altamente significativo per tutti coloro che ancora oggi ritengono la democrazia,  la pace, la concordia, il lavoro e la sana convivenza principi inalienabili di ogni società civile. Siamo estremamente grati a tutte quelle Istituzioni Pubbliche come il Comune di Monte Castello di Vibio, il Comune di Massa Martana ed il Comune di Fratta Todina, che hanno inteso, con la loro presenza, sottolineare quanto sia ancora viva nella memoria di tanti questa terribile pagina di odio che fu scritta con il sangue di nostri concittadini nel 1944. 
Ci ha lasciato veramente perplessi ed offesi che fra le Istituzioni mancasse proprio quella dell’Amministrazione del Comune di Todi,  visto che 5 vittime erano proprio di Todi, precisamente della frazione di Pontecuti.
Certe commemorazioni non appartengono a qualche parte politica o a qualche fazione, dal momento che quei morti erano dei semplici contadini che ebbero la sola sfortuna d’imbattersi nella tristemente famosa  divisione Göering di stanza in questo territorio nel ’44 e di vivere in un periodo storico segnato dalla più immane tragedia umana quale fu il nazismo in Europa. Ricordarli è un dovere di ogni cittadino democratico che rispetta la Costituzione Italiana, la quale  si fonda sui principi inviolabili della democrazia e del lavoro.
Camera del Lavoro Todi


24 giugno 2009
I centri estivi si faranno… i risparmi si potevano fare anche prima

Il PDL di Massa Martana, con lo scopo di dare sempre una corretta informazione, riguardo all’intervento pubblicato lo scorso 19 giugno, precisa quanto segue.
Nella parte riguardante i centri estivi per bambini, avendo erroneamente riportato l’informazione data nel primo Consiglio comunale, è stato scritto che gli stessi non venivano organizzati. Mentre, secondo quanto riferito dal Sindaco, saranno invece realizzati e con risparmi sul costo del personale addetto alla mensa.
Allora ci domandiamo: perchè nelle passate amministrazioni la Bruscolotti, in qualità di consigliere di maggioranza, non si è mai premurata di proporre i suddetti tagli ai costi  che avrebbero potuto incidere sulla quota di partecipazione a carico delle famiglie?
Come opposizione ci impegniamo  a controllare scrupolosamente che il risparmio dichiarato si realizzi e soprattutto che si tramuti in una riduzione della spesa a carico dei genitori, rispetto agli anni precedenti!
PDL Massa Martana


23 giugno 2009
Casapound boccia il piano casa dell’Umbria

E’ di oggi la notizia dell’approvazione del c.d. Piano Casa da parte del Consiglio Regionale dell’Umbria. Una complessa normativa di 94 articoli, molto sensibile alle esigenze dei costruttori come denunciato anche dall’Associazione Italia Nostra, e che lascia ovviamente senza risposta le vere questioni riguardanti l’emergenza abitativa che colpisce le nuove generazioni nella nostra regione come nel resto del territorio.

CasaPound a questo proposito ricorda che giace da mesi in consiglio regionale una proposta per l’attuazione nella nostra regione del progetto del Mutuo Sociale , che prevede l’istituzione di un ente regionale che costruisca case e quartieri a misura d’uomo con soldi pubblici e che venda a prezzo di costo queste case a famiglie non proprietarie con la formula del mutuo sociale: ovvero una rata di mutuo senza interesse, una rata che non superi 1/5 delle entrate della famiglia, che venga bloccata in caso di disoccupazione e che non passi attraverso le banche.
Riteniamo che questo dovrebbe essere il vero "Piano Casa" se la sinistra umbra, ormai da anni rappresentante dei poteri forti e non dei reali interessi dei cittadini umbri volgesse per un attimo lo sguardo fuori dai palazzi per constatare la drammatica attualità di giovani generazioni sempre più in difficoltà nella costruzione del proprio futuro: un futuro per il quale la possibilità di diventare proprietari di una casa senza essere strozzati da rate di mutui impagabili è un problema che diviene ogni giorno più invalicabile.
Cristiano Coccanari – Coordinatore regionale CasaPound Umbria

22 giugno 2009
Tassi risponde a Marchetti: "la campagna elettorale è finita anche a Monte Castello"

Caro Lanfranco Marchetti, prima cosa chi scrive non è il segretario del PD visto che la figura di segretario è scomparsa da qualche tempo  ed è stata sostituita con quella di coordinatore. Io sono solo un iscritto  al PD non sono il solo ed ho espresso il mio personalissimo parere.  Lo strumentalizzare qualche sfogo personale, ho il travisare quello che ho scritto, forse serve a darti quella gioia personale, quel godimento intrinseco  necessario per non sentirti sconfitto fino in fondo (ma di sconfitta si tratta).  E’  bello sentirvi dire che siete uno schieramento apartitico (spero non apolitico come ha detto qualcuno di voi)  e nello stesso tempo, quando parlate di storica vittoria al seggio di Madonna del Piano, vi ricollocate in un area di centro destra. Se  questo vi è servito per festeggiare sono sicuramente con voi ma attenti a non venir meno al primo principio etico della politica:  LA COERENZA.
Hai iniziato a lavorare  alla lista INNOVIAMO MONTE CASTELLO DI VIBIO da ottobre 2008. Da quel momento lo spazio è stato tuo,da quel momento ti sei impossessato della scena iniziando a lavorare alacremente per  costruire una squadra.  Tra te e qualche tuo fedele collaboratore,  avete contattato decine di persone offrendogli  il posto da capolista che siete riusciti a trovare solo due settimane prima dalla presentazione delle liste elettorali, dopo aver registrato numerosi rifiuti. Il tuo disegno era ben studiato, volevi attingere a personaggi locali di storica appartenenza al centro sinistra, cercando di costruire una squadra mista per spezzare quel fronte politico che da ben 24 anni governa in maniera egregia il nostro territorio.  Hai tirato in ballo personaggi politici  e istituzionali ad ogni livello, da Onorevoli a Magistrati a Segretari regionali di Partito.
Tutto questo ha  determinato l’assemblaggio di  una squadra in dieci giorni ed un programma  elettorale, che io ho definito una serie di buone intenzioni, scritto in una paginetta  e con caratteri cubitali (altrimenti metà pagina era bianca). Devo comunque riconoscere la tua grande abilità nel contattare tutto lo scontento che c’era  e c’è nei nostri storici elettori   che ha fronte di una scatola vuota (di programmi) hanno deciso di sostenervi.
Ora credo sia necessario voltare pagina, alcuni nostri importanti temi di sviluppo sono stati ripresi anche da voi e credo sia veramente necessario fare squadra, sia necessario guardare avanti. Tempo fa chiesi a Matteo Ciucci  se era disponibile ad offrire il  suo prezioso contributo in tema di sviluppo agricolo,  Lui mi rispose che  era disponibile  e che condivideva a pieno le idee che un teorico come me  (in tema di agricoltura) gli aveva riportato. E’ giunto il momento di  guardare avanti, il consiglio comunale tutto (maggioranza e minoranza) e pieno di “teste molto interessanti” sicuramente  capaci a garantire (se lo vorranno)   le crescita  e la salvaguardia che il nostro territorio merita.
P.S. Quello che ho scritto sono solo valutazioni politiche e nulla di personale
Roberto Tassi


21 giugno 2009

Scuola comunale di musica: l’enfasi pubblicitaria del sindaco è disgiunta dalla realtà

Ancora una volta, per l’ennesima volta, leggiamo sulla stampa locale un consuntivo, firmato dal Sindaco, riguardante la Scuola Comunale di Musica  dai toni  forse eccessivamente trionfalistici e laudativi.
Come ogni cittadino sarei ben felice di credere senza riserve a ciò che viene scritto, tuttavia alcune semplici deduzioni mi impediscono di farlo e non posso evitare di nutrire dei dubbi.
Devo purtroppo basare il mio pensiero su considerazioni logiche, dal momento che non è mai stato reso noto alcun dato numerico preciso. Nell’articolo si afferma che dopo tanti anni il numero di iscritti ha superato le cento unità.
Si sa però che secondo il regolamento della scuola ogni insegnante può avere un massimo di dodici allievi. Considerando che gli insegnanti di pianoforte sono soltanto due (per un totale quindi di ventiquattro alunni se entrambe le classi fossero al massimo delle loro possibilità), risulterebbe per conseguenza che il resto degli iscritti dovrebbe superare le settantasei unità. Questo in verità è un dato poco credibile perché  sappiamo per esperienza che in qualsiasi istituto  musicale l’insegnamento di gran lunga più richiesto è quello del pianoforte. E’ difficile pensare che proprio nella nostra scuola comunale tale tendenza risulti essere di segno totalmente opposto (addirittura con un rapporto di tre iscritti ad altre discipline per ogni allievo di pianoforte!). In aggiunta a ciò si consideri  che le altre classi purtroppo non raggiungono il numero massimo di iscritti possibili (stando sempre a notizie ufficiose) e che gli insegnanti di solfeggio, anch’essi in numero di due, dovrebbero in poche ore settimanali impartire lezioni ad una cinquantina di allievi ciascuno.
Negli anni passati ed in varie occasioni, gli amministratori hanno sempre reso noto il numero preciso degli allievi a chi, in qualsiasi momento, per motivi anche soltanto giornalistici, ne avesse fatta richiesta. Quest’anno, viceversa, a coloro che domandavano tale informazione presso gli uffici competenti puntualmente venivano date, nel migliore dei casi, risposte evasive. E ciò certamente non dà sostegno di credibilità ai dati forniti nell’articolo suddetto.
Se comunque tali congetture dovessero essere dettagliatamente smentite (della qual cosa non sarei affatto dispiaciuto) ed  il numero degli iscritti risultasse effettivamente di oltre cento unità, non rimarrebbe che congratularci con l’Amministrazione e l’associazione privata che gestisce la scuola, incoraggiandola a proseguire su questa strada che però, mi preme precisare, anche relativamente al numero delle iscrizioni, non presenterebbe reali novità rispetto alle gestioni precedenti, come si vorrebbe far credere, se non quella, mi duole dirlo, di una minore trasparenza, la quale, pur nella comprensibile enfasi “pubblicitaria”, non dovrebbe mai essere disgiunta dalla realtà.
Sergio Lupattelli


19 giugno 2009
A Massa Martana una Bruscolotti "Giano bifronte"

Già al primo Consiglio Comunale del 18 giugno, dopo le frasi di rito, combinate con  i festeggiamenti del compleanno del neo eletto Sindaco Maria Pia Bruscolotti nella sala consiliare, si incominciano a vedere le prime decisioni politico amministrative assunte dalla neo eletta Amministrazione di CentroSinistra.
A  livello Regionale, l’’attuale  Segretario del Partito Democratico Maria Pia Bruscolotti ha politicamente appoggiato una proposta di legge di modifica dello Statuto che ha approvato la riduzione degli assessori da 9 a 8, certo non proprio come aveva proposto il Partito della Libertà, da 9 a 6, ma comunque è sempre positivo dare un segnale di attenzione all’’abbattimento dei costi che  i cittadini pagano per la politica, visti i tempi di crisi.
A livello Comunale invece, il neo eletto Sindaco Maria Pia Bruscolotti, nel comporre la Giunta sceglie   di fare esattamente il contrario, porta il numero degli assessori da 5 a 6, nominando come assessore esterno un candidato della sua lista appartenente a Rifondazione Comunista, contraddicendo in pieno quanto ha  approvato in  Regione. 
Gli accordi elettorali  vanno onorati, certo non importa se la cosa mortifica  la scelta delle preferenze espresse dai propri elettori. In perfetto stile “Giano Bifronte”, come sempre.
Il Sindaco, aumentando il numero degli assessori, decide di gravare con ulteriori spese un bilancio già in affanno, ma visto che bisogna razionalizzare comunque i costi, approva di non finanziare  e quindi di non organizzare i Centri Estivi per i ragazzi.Un bell’esempio di oculata amministrazione effettuata da una sinistra che  si riempie sempre la bocca di sociale ma nei fatti lavora a discapito dello stesso. La proposta, non demagogica ma razionale, fatta  dal centrodestra di decurtare del 50% le indennità del Sindaco e degli assessori era proprio finalizzata a reperire dei  fondi utilizzabili anche  per la realizzazione dei Centri Estivi.
Questa però cari concittadini, purtroppo  è un altro tipo di politica, distante anni luce da chi concepisce la stessa come una Professione!
PDL Massa Martana


19 giugno 2009
Accade a Todi: abbiamo soccorso un’anziana… ci hanno fatto comunque la multa!

Mi chiamo Francesco Orsini, residente in Via San salvatore 4 a Todi. Vi scrivo per raccontarVi di un fatto molto grave ed increscioso successomi questa sera alle ore 22,45.
Mi trovavo alla suddetta ora insieme al mio amico M.M., in Via Ciuffelli, per soccorrere la madre del mio amico, rimasta fuori di casa.
A causa della fretta nel fare l’intervento, dovuta all’apprensione della signora, ho parcheggiato in maniera affrettata la mia macchina lungo il marciapiede di via Ciuffelli.
Una volta parcheggiata la macchina siamo corsi in Via delle Scalette, una traversa di via Ciuffelli, per cercare di aprire la finestra del primo piano ed entrare dentro casa.
Alla fine dell’operazione siamo tornati in via Ciuffelli per riprendere la macchina ed abbiamo trovato una coppia di vigili che ci stavano verbalizzando un sanzione amministrativa per divieto di sosta.
Quando siamo arrivati i vigili stavano iniziando a scrivere la sanzione e nonostante avergli spiegato la particolare situazione di emergenza per soccorrere una persona anziana, gli operatori del traffico non ci degnavano di nessuna risposta e continuavano a verbalizzare la sanzione di 78,00 euro per divieto di sosta.
Tenuto presente che il nostro personale intervento è stato effettuato per non disturbare la forze dell’ordine (vigili del fuoco), ci chiediamo come è possibile pagare 78,00 euro per soccorrere una persona anziana rimasta fuori di casa! E poi dicono che "la bontà paga…"
Francesco Orsini


18 giugno 2009
A Todi è ora di riguardare la segnaletica delle ZTL

Vorrei ricordare all’Amministrazione comunale di Todi che, forse, è tempo di sistemare la segnaletica in merito alle ZTL. Il regolamento recita: "Il Centro Città, così come sopra individuato, viene suddiviso, ai soli fini viabilistici, in 2 settori così specificati:1° Settore: vie,piazze ed altri spazi pubblici posizionati nell’area compresa tra i Giardini pubblici – intersezione di via Cesia con via S.Prassede ed intersezione di via Roma con via

Mercato Vecchio.Appartengono a questo Settore le seguenti ZTL: nn. 1-2-3-4-5-6-8. 2° Settore: vie, piazze ed altri spazi pubblici posizionati dopo il primo cerchio delle mura fino al terzo.Appartengono a questo Settore le seguenti ZTL: nn. 7-9-10-11.
Il parcheggio del Mercato Vecchio consente il parcheggio da un lato ZTL 1 e 2 (spesso sottoutilizzato) da altro lato ZTL 8 e 10 che, secondo quanto sopra riportato, crea discriminazione ed insufficienza di posti auto. Infatti se analizziamo la ZTL 8 e 10 consente la sosta al “10” (senza soluzioni alternative) mentre all”8” è possibile utilizzare tutte e 4 le zone (inclus ancha la ZTL 1 e 2).
Alla luce di quanto sopra si richiede la ridefinizione dei posti auto. Inoltre si richiede la presenza degli organi di controllo in particolare il sabato sera dove il parcheggio è terra di nessuno costringendo i residenti a parcheggiare a Porta Fratta (se va bene).
Maurizio Pierdomenico


18 giugno 2009
Dove sono i pacifisti? Sono solo pacifinti!

Stiamo assistendo (impotenti) a quello che stà succedendo in Iran dopo le elezioni. Arresti, vioenze, sparatorie sui manifestanti, morti; e ancora: blocco di tutte le notizie, cacciata dei giornalisti stranieri, minaccia di messa a morte per i manifestanti ostili al potere.
E allora mi chiedo: di fronte a questo, i sedicenti PACIFISTI, DOVE SONO? Dove sono tutti quei manifestanti con le loro bandierine colorate (con il rosso più grande degli altri colori), pronti a scendere nelle piazze, ad organizzare cortei di pace dove si sfasciano vetrine ed automobili, a giocare al "girotondo", ogni volta che Israele o gli Stati Uniti alzano la voce? La guerra non la vuole nessuno di sensata ragione,e pertanto faranno bene questi "Pacifisti", meglio PACIFINTI,  a restare a casa, come adesso.
Roberto Proietti

18 giugno 2009
A Todi servono più sedie per la Giunta! In arrivo il settimo assessore?

Sarà forse perché sono state appena restaurate, ma a Palazzo le sedie da assessore sembra siano tornate di grande attualità.
Qualcuno avanza ambizioni e, applicando il principio del sultano Gheddafi, secondo cui un governo democratico si distingue dalle dittature in ragione del numero delle “sedie” (più sedie, più democrazia), si vocifera che a breve le sedie della giunta comunale di Todi saranno aumentate con la nomina di un settimo assessore.
Sembra per accontentare un consigliere che scalpita da tempo per fare l’assessore.
Voci, per carità. Magari maligne, questo sì, anche se provenienti da esponenti del PDL!
Ma noi, intanto, mettiamo i cittadini sull’avviso!
E così, a operazione conclusa, a Todi ci saranno nove consiglieri del centrodestra, sette assessori, più ovviamente il Sindaco ed il Presidente del Consiglio: nove a nove!
E, certo, con questi numeri, questa sì che sarebbe democrazia!
Il tutto con più spese a carico dei cittadini per migliaia di euro, più di quanto in bilancio è previsto per il sostegno alle giovani coppie o alle famiglie in difficoltà!
La destra risponde alla crisi: nomina un settimo assessore!
Mentre a livello nazionale si parla di riduzione di assessori, deputati, senatori per abbattere i costi della politica, a Todi si aumenta.
Un altro bel segno di innovazione e di discontinuità rispetto al passato: non c’è che dire!
Partito Democratico Todi

18 giugno 2009
A Monte Castello i vincitori morali delle elezioni sono altri…

Sono rimasto inizialmente sorpreso e soddisfatto dell’articolo scritto dalla cordinatrice della sezione di Monte Castello del partito democratico Catiuscia Mariotti uscito su tam tam online, tanto è vero che le ho fatto i complimenti telefonicamente, ma poi mi sono dovuto ricredere due giorni dopo aver letto nello stesso giornale l’articolo scritto dal segretario dello stesso partito Roberto Tassi.
Mi è sembrato di leggere nei due articoli la storia del poliziotto buono e quello cattivo che fanno di tutto per raggiungere il loro scopo. Nel primo articolo la cordinatrice attacca e spara a zero su alcuni componenti della lista Cerquaglia accusandoli di giochi di potere sporchi, logori, infruttiferi e datati e invece nell’articolo successivo il segretario trovandosi in netto contrasto con la cordinatrice spenge il fuoco e placa gli animi. Io mi chiedo: ma i loro sostenitori, cioè tutti quelli che hanno votato la lista Cerquaglia, non si sentono traditi e presi per i fondelli?
E’ evidente che l’accordo di potere iniziale con quattro personaggi del PD ed il capolista Cerquaglia, legato con il fil di ferro per le sue due infedeltà passate, è caduto o ancor di più i loro elettori lo hanno fatto cadere con le preferenze. Ancora una volta con sporchi raggiri, bugie e giochi di potere hanno illuso dapprima e tradito poi i loro elettori, espressione della volontà popolare. Ancora ad oggi la lista vincente (anche se per un briciolo di voti) coalizione dei democratici non è riuscita a festeggiare la tanto sofferta vittoria, perchè non sono riusciti a trovare tutte le poltrone su cui far sedere i loro non chiari e opachi accordi.
Spero vivamente che le persone oneste all’interno della lista capeggiata da Cerquaglia, facciano i giusti passi e si prendano la responsabilità datagli dagli elettori di Monte Castello e che le scelte che faranno in questi giorni siano coerenti ed a vantaggio della popolazione e non degli accordi politici.
Prima di congedarmi voglio elogiare l’encomiabile lavoro svolto da Matteo Ciuccio e la sua lista per la qualità, la professionalità e la serietà espressa durante tutta la campagna elettorale. Anche se i numeri (per una manciata di voti) non vi hanno visto vincenti, voi siete i veri vincitori morali di questa tornata elettorale, perchè con la vostra saggezza, freschezza, gioia e genuinità avete riunito con l’espressione elettorale l’intera popolazione di Monte Castello.
Lanfranco Marchetti


17 giugno 2009

Ruggiano soddisfatto del nuovo corso della Scuola Comunale di Musica

L’Amministrazione Comunale, al termine della attività didattica della Scuola Comunale di Musica per l’anno 2008/2009, esprime il massimo apprezzamento per la professionalità del corpo insegnante, la qualità del servizio offerto e la efficienza della Associazione che si è fatta carico dell’onere della gestione.
Il fatto che un gruppo di giovani Tuderti, pieni di entusiasmo, di capacità di iniziative e con il solo scopo del servizio alla Città, abbia conseguito un così brillante successo, è l’indice più evidente della circostanza secondo la quale, anche nella nostra Città ci siano le forze e le energie per guardare con fiducia al futuro.
Il successo conseguito, sia nella qualità che nel numero delle classi di insegnamento, è stato pienamente riscontrato dal successo degli utenti.
 Dopo tanti anni, infatti, il numero delle iscrizioni è finalmente tornato sopra le cento unità, facendo sì che la Scuola Comunale di Musica di Todi abbia riacquistato il posto ed il prestigio che pure le derivavano dalla gloriosa storia e dalla qualità di chi ci ha lavorato da tanti anni.
Per suo conto, l’Amministrazione Comunale esprime la propria soddisfazione, formulando un sincero ringraziamento a quanti, pur in un momento di rinnovamento della gestione, hanno saputo regalare alla Città una così brillante stagione.
Il merito del felice successo è da ascrivere per intero alla Associazione FatTODIgiovani ed al suo Presidente, Ing. David Brizioli, ottimo manager e capace musicista.
Ai ragazzi della Associazione va l’augurio per un futuro pieno di soddisfazioni per le iniziative che vorranno intraprendere e per il futuro della Scuola Comunale di Musica.

Antonino Ruggiano – sindaco di Todi


17 giugno 2009
Gestione approssimativa del traffico e della sosta nel centro storico di Todi

La dura presa di posizione del Presidente dell’Associazione Commercianti di Todi Roberto Prosperi a  proposito della gestione approssimativa e per nulla partecipata del traffico  e della sosta nel centro storico, non ci stupisce. Sono mesi che, da soli,  denunciamo una continua improvvisazione sul tema.
Semafori che spuntano all’improvviso, telecamere pronte ad immortalare chi entra al centro storico, regolamenti di accesso al centro penalizzanti per i residenti, autovelox che appaiono e scompaiono, progetti di parcheggi inesistenti.
In questo quadro la chiusura improvvisa e non comunicata di un sabato pomeriggio appare come la conferma del caos, dell’improvvisazione,della scarsa considerazione delle opinioni altrui tipiche di questa giunta e non solo in questo settore, ma in tutti gli altri che riguardano la città e le frazioni.
Un simile andazzo si riscontra nella politica culturale( vedi le vicende di Todi Notte denunciate nei giorni scorsi dai titolari della manifestazione che dopo 23 anni di attività non sono reputati neppure degni di una risposta, vedi le difficoltà frapposte alle compagnie teatrali giovanili per l’uso del teatro del nido dell’Aquila, vedi lo spreco di denaro per il Lapidario e così via), nella politica turistica (a proposito,c’è una politica turistica? A noi pare proprio di no, a meno che non si confondano i visitatori con i turisti), nella politica delle piccole manutenzioni riguardanti le frazioni (a quando il taglio dell’erba lungo le strade? Alcune sembrano proprio dimenticate).
Sulle questioni del traffico abbiamo chiesto che si coinvolgesse il Consiglio Comunale per porre mano ad un nuovo Piano Urbano del Traffico, che si  affrontasse in maniera più realistica il problema della sosta, raddoppiando la risalita meccanizzata da Porta Orvietana, utilizzando in modo diverso le aree attorno alla “salita Simoncino”, incentivando l’uso del mezzo pubblico con un rafforzamento ed espansione delle linee  attuali, con un regolamento di accesso al centro che sancisse un patto forte tra commercianti, residenti e amministrazione comunale in cui fossero contemperate le varie esigenze.
A tutto ciò non si è risposto, né si è tentato di avviare un confronto.
Né confronti possono essere chiamati quelli episodicamente tenuti dalla giunta  nei mesi scorsi, pieni di retorica, promesse non mantenute e poca voglia di ascoltare.
Noi continuiamo a chiedere che il Consiglio Comunale sia investito di queste problematiche, in maniera seria e costruttiva, ma dubitiamo che la Giunta raccolga questo invito, visto che considera il massimo consesso cittadino il luogo non delle decisioni ma delle ratifiche a valle del suo operato.
Contemporaneamente continueremo a confrontarci con la città per raccogliere idee, proposte e suggerimenti. Giova, infatti, ricordare che, nei mesi scorsi, oltre a diverse prese di posizione pubbliche e pubblicate, tanto per fare un esempio, è stato promosso dal Partito Democratico di Todi un incontro sul tema “viabilità e nuovo regolamento di accesso al centro storico”.
È stata una buona occasione di discussione, colta da diversi cittadini.
La stessa sera, per la verità, abbiamo notato le solite assenze, quelle di chi deve tenersi ancora buona la noiosa tiritera per cui a Todi l’opposizione non fa nulla.
Partito Democratico Todi

16 giugno 2009
Pellet radioattivo: puntare sulle produzioni italiane

E’ necessario investire sulla produzione di energia rinnovabile dell’agricoltura italiana che è ottenuta per oltre il 70 per cento dalle biomasse combustibili provenienti dal legno, dalle colture erbacee, dai residui agroalimentari e dai reflui degli allevamenti, dove sono completamente assenti i rischi di contaminazione nucleare. è questo il parere di Coldiretti Umbria in riferimento al sequestro di combustibile per stufe proveniente dalla Lituania e contaminato dal Cesio 137, che sta causando allarmismo anche nella nostra regione.
Di fronte agli evidenti rischi è necessario garantire la tracciabilità nella produzione di tutte le fonti energetiche rinnovabili che possono offrire una importante risposta ai fabbisogni ambientali ed energetici e rappresentano quindi un fondamentale contributo allo sviluppo sostenibile. Il nostro Paese offre grandi opportunità per la produzione di queste fonti alternative di energia ed è importante rafforzare la produzione nazionale per sviluppare la filiera corta che utilizza  biomassa proveniente dal territorio.
Tra produzione nazionale ed importazioni in Italia sono utilizzati circa un milione di tonnellate di pellets per la grande maggioranza di provenienza nazionale anche se negli ultimi anni sono aumentate le importazioni dai paesi dell’est europeo. Si tratta di un’alternativa energetica estremamente interessante dal punto di vista economico ed ambientale che consente di risparmiare e di contribuire alla salvaguardia del clima ma è necessario garantire la trasparenza dei processi produttivi anche in riferimento all’origine della materia prima.
Coldiretti Umbria

16 giugno 2009
Innoviamo Monte Castello di Vibio e costruiamo l’alternativa

Prendendo atto dei risultati elettorali, il gruppo della Lista civica INNOVIAMO MONTE CASTELLO DI VIBIO, intende ringraziare tutti coloro che hanno sostenuto e condiviso il progetto di rinnovamento politico e che hanno creduto nella forza delle idee e nell’entusiasmo di portarle avanti. Dopo una partenza in sordina il percorso della campagna elettorale è andato in crescendo coinvolgendo sempre di più l’elettorato e innovando anche il consueto modo di fare propaganda. Ciò premesso, nonostante la sconfitta numerica(64 voti), è da sottolineare lo storica vittoria ottenuta nel seggio di Madonna del Piano, da sempre feudo delle amministrazioni degli ultimi venti anni.
Il senso critico comune ha portato ad un risultato che apre scenari interessanti, dimostrando già il giorno dopo dello scrutinio le contraddizioni e le lotte interne alla Coalizione dei Democratici; contraddizioni che il nostro gruppo aveva già evidenziato durante la campagna elettorale, culminate con le dimissioni della Coordinatrice locale del PD.
Diamo atto alla compagine vincitrice dell’effettiva validità di quella ”esperienza” tanto millantata dai suoi candidati. Esperienza che secondo noi non è servita a garantire al paese un reale sviluppo socio-economico in venti anni di attività amministrativa, ma che si rivela fondamentale per i metodi utilizzati in campagna elettorale dai “soliti noti”, gli stessi che probabilmente ritroveremo in Giunta. Si deve comunque riflettere su come, alla luce dei fatti, il 48% della popolazione abbia espresso la necessità di costruire un’alternativa politica e di dare una definitiva spallata alla STATICITA’ che caratterizza il nostro comune ormai da anni.
Lo stesso esponente della Giunta uscente Roberto Tassi ammette candidamente in una sua dichiarazione on line: “per la prima volta da quando faccio parte di questo organismo si è iniziato a parlare di idee, di progetti[…], di come fare politiche atte a mantenere una buona qualità di vita dei cittadini”.
Ci chiediamo dunque, su quali basi hanno amministrato finora? Lo sviluppo del nostro territorio e la buona qualità di vita dei cittadini non avrebbero dovuto essere i punti di partenza di qualsiasi progetto amministrativo? Nello spirito di reciproco rispetto che ha animato la campagna elettorale auguriamo comunque buon lavoro al confermato Sindaco Roberto Cerquaglia, sperando che nei prossimi anni verranno finalmente realizzate, come promesso, scelte più innovative e lungimiranti.
Il nostro obiettivo sarà strutturare un’opposizione determinata e costruttiva, che svolga un ruolo realmente critico, mantenga vivo l’interesse e rappresenti per il cittadino un punto di riferimento sia per la discussione che per l’eventuale risoluzione delle problematiche di natura amministrativa. Cercheremo di arrivare a tutti con ogni mezzo e di portare avanti alcuni dei progetti del nostro programma che sono realizzabili indipendentemente dal risultato ottenuto.
A sostegno di quanto espresso dalla coordinatrice del PD Catiuscia Mariotti sottolineiamo, rispondendo alla metafora sportiva usata da Roberto Tassi, che la nostra filosofia di gioco non prevede brutti falli e scorrettezze fra i giocatori della stessa squadra.
Un GRAZIE DI CUORE a tutti coloro che come noi sono convinti che la volontà di cambiamento e la consapevolezza della sua necessità siano già un fattore di crescita e che un sano pluralismo sia ancora oggi da considerare il fondamento della DEMOCRAZIA.
Lista INNOVIAMO MONTE CASTELLO


14 giugno 2009
Il punto di vista di "Sinistra e Libertà" sull’apparentamento a Marsciano di Todini con PM

Il giorno 13 giugno 2009 alle ore 21 presso la sede del Partito Socialista a Marsciano, si è riunito il Consiglio Direttivo della lista Sinistra e Libertà, allargato con la presenza dei candidati, di numerosi iscritti e simpatizzanti, per valutare la situazione politica anche alla luce dell’apparentamento siglato dal candidato sindaco per il Comune di Marsciano Alfio Todini con la lista civica Proposta Marsciano, che ha portato all’allargamento della coalizione che lo sostiene.
La lista Sinistra e Libertà, pur nella consapevolezza che l’apparentamento con Proposta Marsciano comporterà la rinuncia ad un consigliere comunale, prende atto della autonoma decisione che il candidato sindaco ha preso nell’ambito delle proprie prerogative e responsabilità.
Ciò premesso, Il Direttivo di Sinistra e Libertà conferma il proprio pieno sostegno ad Alfio Todini, ritenendo che l’interesse prioritario di tutta la coalizione, è garantire alla comunità di Marsciano un governo del Comune all’altezza dei problemi da affrontare nel prossimo futuro.
Il Direttivo, inoltre, ringrazia tutti gli elettori ed esprime la massima soddisfazione per i risultati ottenuti; in particolare per i voti ottenuti per le elezioni comunali – con l’ottenimento della percentuale più alta dell’Umbria – e con l’elezione – per la prima volta nella storia politica di Marsciano – di un Consigliere Provinciale.

Virgilio Lipparoni, Marco Spoleti

14 giugno 2009
Dimissioni a Massa Martana: vediamo prima come si muove la Bruscolotti

 In merito all’articolo apparso su Tam Tam relativamente alla catena di dimisioni date, presunte o annunciate da varie figure  alla guida di associazioni locali, dopo i risultati delle elezioni amministrative, mi sembrano opportune, prima di prendere una qualsiasi decisione,  alcune considerazioni dopo la sconfitta, cui peraltro la mia lista, visti i sorprendenti risultati ottenuti, ritengo ne sia uscita molto onorevolmente. 
Se è vero, come è vero che in democrazia la maggioranza della volontà popolare è sovrana, e se anche questa volontà non coincide con la propria, occorre per rispetto della stessa  prenderne atto ed inchinarsi ad essa.
Dare ora le dimissioni da associazioni autonome e per giunta apolitiche ed apartitiche non giovano a nulla, anzi rivelano solo l’amarezza per aver perso e anche l’astio verso gli eletti: i quali,appunto, sono stati eletti dalla maggioranza del popolo.Ciò detto se una persona guida una associazione la deve guidare nella buona e nella cattiva sorte, e non con la riserva mentale o il pregiudizio verso gli uni o verso gli altri.
Va da sè che se gli eletti e chi li guida continueranno a riconoscere appieno lo spirito di servizio e l’interesse generale con cui queste persone guidano volontariamente le associazioni, bene. Altrimenti ciascuno farà sempre in tempo a prendere in ogni momento tutte le decisioni che vorrà.
Dunque si tratta, a mio modesto parere, quanto meno di aspettare e vedere la nuova amministrazione comunale alla vera prova dei fatti, dei rapporti  che vorrà  instaurare con le associazioni e del reale sostegno che vorrà dare loro.
Dimettersi ora non serve a niente, anzi serve solo a frammentare ancor di più la già politicamente molto frammentata e divisa comunità massetana, aggravando la contrapposizione degli uni sugli altri. Contrapposizione che in questi giorni aleggia pesantemente su Massa Martana e che non prelude a nulla di positivo.
Ricade prima di tutto su chi guida i nuovi amministratori la responsabilità politica e morale di voler e saper ricreare un clima unitario di concordia e di pacificazione.Chi ha voluto la bicicletta deve essere pronto anche a pedalare.
Per quanto mi riguarda resterò alla guida della Società della musica almeno fino a quando avrò la fiducia del  Consiglio Direttivo che mi ha eletto e a prescindere dal risultato elettorale della consultazione amministrativa, che è tutt’altra questione. 
Edoardo Antonelli

13 giugno 2009
Todi: gli "Amici di Craxi" soddisfatti per il risultato del Pdl

L’Associazione Amici della Fondazione Craxi di Todi esprime grande soddisfazione per l’ottimo risultato conseguito in Umbria dal Popolo della Libertà, che grazie al suo 35,78 %, ha potuto effettuare uno storico sorpasso sul Partito Democratico fermo al 33,90 %.
Segno, ciò, che anche gli elettori umbri premiano il progetto di cambiamento del PDL ed il buon Governo del Presidente Berlusconi e della sua maggioranza. Tale ottimo risultato va riscontrato anche nella nostra città, tenendo conto che il Pdl, pur confrontandosi con la presenza sul territorio dell’unica candidata al parlamento europeo dell’Umbria espressa dal Partito Democratico, ha ottenuto quasi il 39% dei consensi, confermando un voto politico superiore di gran lunga alla media regionale e nazionale.
Allargando l’analisi dei risultati alle elezioni provinciali, l’Associazione accoglie con estrema soddisfazione l’elezione nel Consiglio Provinciale del candidato del PDL al collegio di Todi Michele Martorelli (terzo miglior risultato in tutta la provincia con il 39,45 %), al quale, durante la campagna elettorale, ha, con convinzione, fornito un forte e deciso sostegno, certa delle qualità umane e politiche del giovane neo-eletto e del contributo che esso saprà dare alla comunità tuderte nelle vesti di consigliere provinciale.
L’Associazione, tra l’altro,  non può non notare, come, dopo più di trent’anni,  il Partito Socialista di Todi non abbia eletto un proprio rappresentante, pur arrivando alle elezioni con un Assessore provinciale uscente.
 Il 9, 37 %  di “Sinistra e Libertà” (cartello elettorale dove l’ex SDI è finito accanto ai Verdi e ai comunisti di Vendola!) non ha consentito l’elezione del proprio candidato, che perde il 13 %  ( in termini assoluti quasi 1400 voti) rispetto al risultato di cinque anni fa, mentre,  il Pdl tuderte, accresce del 13% i suoi consensi rispetto al risultato complessivamente ottenuto da An e Forza Italia alle scorse elezioni provinciali.
Tutto ciò dimostra che la scelta dei socialisti tuderti e  dell’Ass. Amici della “Fondazione Craxi”, di testimoniare con forza nel PDL i valori del socialismo liberale e riformista,  sia una scelta  valida politicamente e che trova un forte riscontro nell’elettorato socialista, sempre più lontano da scelte che lo collocano al fianco di forze radicali che nulla hanno a che vedere con la propria storia e la propria tradizione  .
E’ proprio partendo da queste considerazioni che l’Associazione vuol continuare a dare un deciso contributo, sia politico-culturale che umano, alla costruzione di un partito popolare e riformista, quale il Popolo della Libertà, invitando  tutti coloro che a questi valori si ispirano a sostenere il nostro progetto con sempre maggiore forza e convinzione.
Ass. Amici fondazione Craxi – Todi

11 giugno 2009
Monte Castello di Vibio: analisi di una vittoria

Prendo spunto dal documento pubblicato nel web dalla coordinatrice  del circolo PD  di Monte Castello Vibio  per fare alcune considerazioni.
La prima è che abbiamo vinto, abbiamo vinto una competizione elettorale difficile e piena di insidie, competizione elettorale che per un nutrito gruppo di persone (militanti del PD e altri), è partita da molto lontano.
Era infatti ottobre 2008 quando il direttivo del PD si è iniziato ad interrogare sul futuro, e lo ha fatto cambiando tutti i paradigmi degli anni passati. Per la prima volta, da quando faccio parte di questo organismo, si è iniziato a parlare di idee, di progetti, di come incentivare lo sviluppo del nostro territorio, di come mantenere il nostro ambiente, di come fare politiche atte a mantenere un buona qualità di vita dei nostri concittadini.  Abbiamo costruito un progetto da portare in mezzo alla gente, da condividere con le associazioni, vera ricchezza del nostro territorio, per poi, fuori da logiche partitiche,  trovare le persone capaci e competenti per attuarlo.  Siamo usciti dalle conte politiche, abbiamo fatto  qualcosa di innovativo.
Dopo qualche giorno l’idea era diventata un progetto,  il gruppo di lavoro si era allargato e a metà dicembre 2008 presentammo la prima bozza del  “Progetto” a tutte le associazioni riscuotendo il loro apprezzamento.
A inizio 2009, il Progetto era pronto e abbiamo iniziato a coinvolgere le persone per poter costruire una squadra che avesse avuto i giusti requisiti per attuarlo.
Naturalmente siamo partiti dalla lista uscente, in primis dal  Sindaco uscente riscuotendo, anche in questo caso, molti apprezzamenti.  Abbiamo iniziato a lavorare sulla squadra registrando dopo qualche giorno i primi problemi. Logiche molto personalistiche e spesso prive di senso civico avevano invaso il nostro campo, una terza lista stava nascendo e stava nascendo proprio dal nostro interno.
Il lavoro fatto da chi scrive e da altri per evitare una terza lista, che avrebbe sicuramente affossato il nostro progetto e consegnato il comune in mano della costituente lista civica, è stato difficile, lungo e non privo di insidie.  Inoltre dovevamo anche riflettere attentamente su quello che la popolazione ci rimproverava, sui limiti dell’amministrazione uscente di cui anche io ne facevo parte.
L’idea della terza lista veniva abbandonata ma militanti di spicco  del PD e esponenti di altre forze politiche di centro sinistra, per banali logiche personalistiche (la poltrona, il proprio lavoro ecc..) iniziavano a  remare contro, fumentando  critiche su argomenti creati ad hoc  e del tutto infondati.
 In contemporanea  la nostra bella squadra, esperta e innovativa  prendeva corpo,  giovani pieni di entusiasmo  si univano all’esperienza politica di chi ha tanto dato al nostro territorio.  Il progetto si è arricchito di nuove idee, ognuno ha dato  il suo prezioso contributo per poi redigere quel programma elettorale che tutti avete letto.
La competizione  elettorale divenne difficile ed il lavoro chiarificatore fatto da tutti i componenti della lista ma anche da altri è stato encomiabile.
Siamo arrivati al giorno delle elezioni esausti, ma con la consapevolezza di essere riusciti a far chiarezza su molti argomenti pur riconoscendo i nostri limiti. Nel far questo ci siamo distratti dalle preferenze, ci siamo distratti dal consenso personale puntando tutto sulla squadra.
 La sera della vittoria già si vedeva qualche lacrima, si leggevano visi amareggiati  che nonostante la vittoria della squadra non riuscivano ad accettare la logica delle preferenza che aveva escluso pezzi importanti della squadra e del progetto. Certo, qualcuno doveva uscire, lo sapevamo, ma che alla fine uscisse uno dei perni del Progetto non se lo aspettava nessuno.
Ora, capisco tutta l’amarezza di Catiuscia Mariotti, coordinatrice  dimissionaria  del nostro circolo del PD ma non condivido molte cose che lei ha scritto. Non condivido i toni utilizzati, non condivido lo sparare nel mucchio, non condivido l’analisi politica. Quando  si è in competizione,  anche una partita di calcio tra amici può riservare scorrettezze, brutti falli ecc… ma poi si fa la doccia e tutti insieme davanti ad un bel bicchiere di birra e una pizza  si guarda al futuro, al giorno dopo, alla prossima partita. La maggioranza degli elettori si è fidata di noi e noi abbiamo una grande responsabilità verso di loro.
Roberto Tassi, coalizione dei democratici Monte Castello di Vibio


11 giugno 2009
"Viva" la semplificazione burocratica: hanno iniziato dalle bollette Tarsu!

Voglio indicare alla Vostra attenzione e a quella di tutti i lettori di TamTam quello  che reputo un esempio in materia di semplificazione burocratica, nell’applicazione degli intenti del ministro Calderoli, al punto che penso questi la porterebbe sicuramente come esempio (da chiarire se da seguire o da evitare, valutate voi).
Mi riferisco al recapito ai cittadini del comune di Marsciano, tramite Equitalia della TARSU 2009. Come potete vedere dall’allegato alla mia lettera, niente di più essenziale! Praticamente c’è scritto solo quello che bisogna pagare. La massima concessione chiarificatrice è nelle Comunicazioni dell’Ente circa la metodologia di calcolo; il problema è: quali sono le addizionali di legge? Quante ed in che misura ed a che titolo? Questo non è dato sapersi, tutto AUM AUM!
Il cittadino di Marsciano non è degno di sapere quello per cui deve pagare, insomma deve pagare e basta. Che dire allora se non: EVVIVA LA SEMPLIFICAZIONE! Magari potremmo continuare su questa strada "semplificando" anche qualche Ufficio comunale e relativi responsabili, tanto…
P.S.: Al momento in cui scrivo, Equitalia ha chiuso lo sportello di Marsciano, così quelli che vogliono pagare possono scegliere tra il pagare in ritardo con relativi addebiti in più (due piccioni con una fava, niente costi e maggiori entrate), o recarsi ad uno degli uffici vicini, Todi, Assisi, Perugia etc., con relativi maggiori costi, come dire trovarsi a scegliere, e scusatemi la brutalità, tra un "conato" ed una "scarica" allo stesso momento.
Roberto Proietti

11 giugno 2009
Voto: l’Idv si afferma anche a Todi

L’Italia dei Valori di Todi esprime soddisfazione per il risultato ottenuto e ringrazia i suoi elettori che con il loro sostegno hanno contribuito alla crescita di questo partito che si sta affermando rispetto anche alle ultime elezioni politiche.
Il risultato positivo oltre che nel capoluogo è stato raggiunto anche in tutte le frazioni dove si sono ottenuti consensi in maniera capillare dimostrando una base solida e omogenea.
L’affermazione dell’Idv anche a Todi ha un significato politico importante: nonostante abbia raggiunto una percentuale non in linea con quella nazionale ma la realtà tuderte, dimostra ancora una volta una scelta pressoché equilibrata tra centro-destra e centrosinistra, ai fini della composizione del centro-sinistra si rafforza riconfermandosi il secondo partito nel panorama politico tuderte del Centro Sinistra.
Idv Todi


11 giugno 2009

A Todi e la coalizione di centrosinistra sta crescendo

Fa piacere avere continue conferme della crescita del PD Tuderte e della coalizione di centro sinistra, in particolar modo per me, della crescita avuta anche nei seggi 11 e 20.
Lo si deduce dalla risposta, al nostro comunicato del PD che analizza i dati del voto, da parte dell’Amministrazione per bocca dell’Ass. Antonio Serafini, risposta stizzita, innervosita, rancorosa e, tra le righe, piena di stupore per il dato elettorale. 
Per questi 2 seggi solo 2 dati, alle politiche del 2008 la Coalizione di Centro-Sinistra, era uscita sconfitta, su uno per pochi voti, sull’altro, per un margine molto ampio, ora, invece, per questa tornata elettorale, uno è stato vinto con un ampio margine, l’altro perso si, ma con un margine che si è assottigliato di molto, purtroppo per l’Ass. Serafini, per vincere l’elezioni, si deve parlare di coalizioni e non solo di PD e PDL e, comunque, il PD a Todi è cresciuto di molto.
In quasi tutti i seggi Tuderti la coalizione di Centro-Sinistra ha vinto, in molti il PD è PRIMO PARTITO in assoluto e, considerando la tendenza al nazionale, si ringrazia l’Amministrazione Ruggiano per l’effetto traino, al contrario, che ha dato al PD e alla Coalizione di Centro-Sinistra, ancora di più, le ali.
Purtroppo per il Centro-Destra di Todi c’è una nuova generazione nel PD e nel Centro-Sinistra Tuderte, che sta crescendo e si sta formando, con nuove idee e valori, libera da vecchi schemi, tutto ciò e chiaro a voi, come sempre più anche agli elettori. Stiamo lavorando alacremente e senza risparmio per dare a Todi una nuova alternativa al Governo della città, in maniera tale, se gli elettori lo vorranno, di non fare pessime figure e tradire le aspettatative dei cittadini, come da due anni a questa parte ha fatto questa amministrazione.
Manuel Valentini    
 

10 giugno 2009

L’analisi del voto del Pd di Todi: e per fortuna che la matematica è una scienza esatta!

Cari amici del Partito Democratico, prendo atto del proclama che annuncia al popolo intero il clamoroso successo del vostro partito; le nuove idee (?) e l’impegno che avete dimostrato in questa campagna elettorale si scontrano però con i dati elettorali in vostro possesso i quali, a differenza di quelli forniti dal Ministero dell’Interno (che dovrebbero essere quelli ufficiali ed insindacabili), divergono nei contenuti e soprattutto nella sostanza.
Non è certo intenzione da parte di un “innervosito ed incapace amministratore” del centro destra voler fare alcuna “analisi del voto”; per questo ci avete pensato già voi palesando a tutti i tuderti un trionfo che però, mi dispiace per voi,  nella sostanza e nei fatti non c’è.
E’ indubbio che a livello delle Europee il vostro partito abbia beneficiato della candidatura eccellente di una tuderte e trova ragione quindi che il vostro 39.67% (3620 voti) sia inequivocabilmente superiore al “misero” 38.82% (3.542 voti) del PDL.
Un po’ flebile però la tesi sul primariato del PD quando poi però dalle Europee si guarda il voto delle Provinciali dove il vostro trionfale 39.67% scende al 30.57% (2.678 voti) ed il “misero” 38.82% del PDL si conserva e si consolida al 39.45% (3.456 voti) permettendo a Michele Martorelli l’elezione nel Consiglio Provinciale (unico tuderte di fatto a rappresentare la nostra città).
Non voglio fare polemiche e mi rendo conto che sarebbe da parte mia retorico ricordare che il PDL è il primo partito in Umbria (evento storico), che alcune importanti realtà (Montefalco, Torgiano, Collazzone) saranno governate per il prossimo quinquennio da una giunta di centro destra, che in altri comuni (Terni, Orvieto, Spoleto) il vostro partito dovrà ancora impegnarsi per riuscire a conseguire un risultato positivo, che a Marsciano ed in altri comuni il ballottaggio si svolge tra candidati di area di centro sinistra (alla faccia delle forze “amiche” del centro sinistra), che dei 22 seggi di Todi il vostro partito prevale solo a Duesanti, Asproli, Pian di san Martino e Chioano-Torrececcona mentre in tutti gli altri si consolida in maniera importante il risultato del PDL, che alle passate elezioni Provinciali il centrosinistra vinse con il 66% dei consensi ed ora il buon Guasticchi risulta eletto con il 52% (-14%).
Su una cosa però mi trovate perfettamente d’accordo ovvero quando invitate i vostri elettori a “Continuare insieme a costruire il domani!”; è giusto che vi impegniate a costruire il domani anche perché allo stato attuale come recita il proverbio tuderte “non c’è trippa per gatti!”.
Antonio Serafini – assessore Comune di Todi

10 giugno 2009
A Todi il Pd è il primo partito della città

 

La campagna elettorale 2009 per le elezioni provinciali ed europee è terminata. Sono state settimane di impegno, molto utili per un confronto con i cittadini. Le nostre idee hanno fatto molta strada: il progetto del PD si afferma ogni giorno di più. Con il 39,67% dei voti alle Europee siamo il primo partito della città; con oltre il 31% alle Provinciali il partito cardine nel centrosinistra. Un centrosinistra che a Todi torna ad essere maggioranza in entrambe le consultazioni, superando il 51% contro il 46% del centrodestra.
Abbiamo condotto la campagna elettorale con lealtà nei confronti delle forze amiche di centrosinistra ed incuranti della politica piccola e livorosa di un centrodestra ormai palesemente innervosito dall’incapacità di amministrare la città. Abbiamo evitato l’inasprirsi dei toni e deluso le attese di chi vive la politica come luogo dello scontro e degli sgarbi personali. Abbiamo portato avanti solo le nostre idee. Ci siamo impegnati per sostenere le candidature di Catiuscia Marini, candidata al Parlamento Europeo, e di Enrico Marconi, candidato per il Consiglio Provinciale di Perugia. Abbiamo lavorato per portare Todi in Europa con Catiuscia Marini.
Abbiamo risposto ai tanti cittadini che, oggi, alla politica e per la politica chiedono l’impegno di persone serie ed affidabili, candidando Enrico Marconi per le elezioni provinciali. Siamo, oggi, con il supporto dei dati elettorali, ancor più convinti di aver fatto le giuste scelte. Catiuscia Marini ha dimostrato grande valore politico: con 64 mila preferenze, 7 mila in più rispetto al 2004, è prima dei non eletti in una circoscrizione in cui è prevalsa la sproporzione tra gli elettori delle varie regioni a svantaggio della più piccola Umbria, che infatti non avrà alcun eletto al Parlamento Europeo, così come le Marche, mentre fanno il pieno Lazio e Toscana. Enrico Marconi ha migliorato nella graduatoria dei collegi provinciali la posizione della nostra città. Resta l’amarezza per non aver conseguito alcuna l’elezione, ma ciò dipende più dai meccanismi elettorali che dai consensi ricevuti.
A Catiuscia ed Enrico va il nostro non formale, ma sentito ed affettuoso ringraziamento per l’impegno generoso in una campagna elettorale non facile. Agli elettori ed alle elettrici che hanno sostenuto i nostri sforzi e la nostra rinnovata politica, lontana dalle gazzarre, dalle polemiche, dalle strumentalizzazioni inutili e banali, va il nostro grazie. Continuare insieme a costruire il domani!
Partito Democratico Todi

8 giugno 2009
Il Pdl di Todi festeggia per Martorelli e "giubila" la Marini

Il Popolo della libertà di Todi esprime grande soddisfazione per l’elezione del proprio candidato Michele Martorelli al Consiglio Provinciale e per i risultati ottenuti dal centro-destra nella provincia di Perugia e nel resto della regione.
Martorelli con più di tremila e seicento preferenze, ed una percentuale che sfiora il quaranta per cento, conferma un dato elettorale che pone il Pdl di Todi ai vertici regionali, consolidando e rafforzando i risultati politici delle europee e delle amministrative locali.
L’elezione del candidato del Popolo della Libertà nel nostro collegio garantisce a Todi l’unica rappresentanza istituzionale in seno al Consiglio Provinciale e ad esso perciò sarà affidato il compito di tutelare e sostenere in questo ente gli interessi della comunità tuderte.
Preso atto della mancata elezione di Catiuscia Marini al Parlamento europeo, è ormai chiara la considerazione che tutti i livelli istituzionali della città di Todi sono espressione di rappresentati del centro-destra, fatto questo che ci responsabilizza ulteriormente e che ci stimola ancor più nel nostro impegno politico ed istituzionale.
Il Pdl tuderte guarda con orgoglio e soddisfazione anche agli altri risultati ottenuti nel resto dell’Umbria convinto di essere stato precursore di un cambiamento che via via si fa sempre più reale. L’affermazione in comuni come Montefalco, Torgiano, Collazzone, i ballottaggi previsti in Comuni importanti quali Terni, Spoleto, orvieto Bastia Umbra, Gualdo Tadino, e più significatamente il risultato politico uscito dalle elezioni europee che affermano il Popolo della libertà dell’Umbria quale primo partito della nostra regione sono segnali straordinari fino a qualche tempo fa inimmaginabili. In questo quadro, Todi, l’amministrazione Ruggiano e il centro-destra tuderte ha rappresentato e continua a rappresentare un reale punto di riferimento, simbolo del cambiamento e di un diverso modo di governare anche per l’Umbria. A tutti i nostri elettori va pertanto il più grande e sentito ringraziamento per la fiducia nuovamente espressa, convinti di continuare a lavorare con impegno e dedizione nell’interesse di Todi e dei suoi cittadini tutti.
Pdl Todi

8 giugno 2009
A Todi bene Rifondazione comunista, ma il centrosinistra perde il suo posto in Provincia

Il circolo di Rifondazione Comunista “Luigi Begani” esprime grande soddisfazione per l’importante risultato conseguito a Todi alle elezioni provinciali. Per questo vogliamo ringraziare le compagne ed i compagni, i simpatizzanti, le cittadine ed i cittadini che ci hanno dato fiducia consentendo un aumento in termini di voti assoluti e in percentuale del partito.
In un momento di grande difficoltà per la sinistra nel Paese e nell’Umbria, il 6% rappresenta un dato più che incoraggiante per la costruzione di una reale alternativa alle destre e di un progetto di rinnovamento per la nostra città Rifondazione Comunista a Todi è viva e determinante, a fronte di un centro destra che arranca e che si conferma minoranza nella città.
La mancata elezione in Consiglio provinciale, dopo anni, di un esponente del centro sinistra impone però una profonda riflessione sugli obiettivi futuri delle opposizioni e sul metodo di ricostruire una coalizione che, nel pieno rispetto della dignità di tutte le forze politiche, si ponga come unica priorità gli interessi di Todi e dei tuderti.
Negli ultimi due anni Rifondazione Comunista ha dimostrato di essere forza responsabile, capace di costruire una opposizione intransigente, seria, non strumentale alla Giunta Ruggiano, un lavoro che il risultato elettorale ci spinge a proseguire senza tentennamenti.
Continueremo senza indugi nella battaglia a difesa dei servizi sanitari tuderti, per la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori esposti agli effetti della crisi economica, per la difesa delle piccole e medie realtà commerciali, per il rilancio culturale di Todi: impegni concreti che hanno caratterizzato la nostra iniziativa politica negli anni e che vogliamo affrontare con l’aiuto ed il contributo di tutte le cittadine ed i cittadini.
Circolo “Luigi Begani” – Partito della Rifondazione Comunista – Todi


8 giugno 2009
Analisi politica di una vittoria… che sa di sconfitta

Al termine della tornata elettorale che si è appena conclusa, vorrei come ultimo atto da coordinatrice del Pd di Monte Castello di Vibio, fare un analisi politica del voto espresso.
Due le pesanti sconfitte avute nonostante la vittoria ottenuta:
– La perdita dello storico seggio di Madonna del Piano da parte della sinistra
– L’esclusione fra gli eletti di Lorena Ragnoni consigliere uscente ricandidata
Per la prima volta si è cercato di creare una lista al di là delle logiche di partito, si è cercato di inserire persone che nonostante l’età fossero competenti per i vari ruoli da ricoprire, si è cercato di costruire una squadra di giunta prima di arrivare alle elezioni per avere già idee ben chiare e per evitare distribuzioni di posti secondo logiche di “potere” vecchie e consunte, è stato detto con molta sincerità ad alcuni componenti che non era più il caso di ripresentarsi per lasciare spazio a ragazzi giovani e con idee nuove, si sono cercate persone da inserire in lista che avessero a cuore il bene del paese indipendentemente dal partito di appartenenza.
Il PD ha costruito e appoggiato questo progetto, senza interessi di parte, con il solo scopo di vedere realizzato quello per cui è nato: una politica nuova, pulita, in grado di ravvivare l’interesse del cittadino.
Ci ho sperato, ci ho creduto… fino al risultato elettorale, sorda e cieca anche a quella che era l’evidenza, anche a chi mi telefonava e mi diceva “attenta, ti stanno illudendo”, rispondevo ”NO!” convinta fino in fondo che questa volta le cose sarebbero andate in modo diverso.
Invece no, hanno vinto ancora quelle logiche di “potere” perverse, ha vinto il ”io ti sostengo alle comunali ma tu togli voti al Pd alle provinciali per far eleggere me” (e così è stato),  il “a me non togli la poltrona così io vengo a prendermi le tue preferenze, tu sei fuori e io resto lì”…
Ha vinto il vecchio, ha vinto lo schifo che ho sempre combattuto, ha vinto tutto ciò che ho sempre voluto e cercato di cambiare con tutte le mie forze.
Avete vinto, ora a voi dimostrare che mi sbaglio (ma fin qui non è avvenuto!): attendo solo le nomine degli assessori, per avere  l’ennesima conferma di quanto scritto.
Attendo… ma ora attendo da semplice cittadina, perché sento che tutto quello in cui ho creduto ora non c’è più.
Io lascio, rassegno le mie dimissioni e questa volta in via definitiva e irrevocabile, ma sappiate che sarò la vostra più attenta osservatrice, pronta, come sempre ho fatto in questi anni, a farvi presenti le vostre contraddizioni, pronta come sempre a stare dalla parte di chi guarda avanti e non da quella di chi vive ancorato  ai retaggi del passato!
Catiuscia Mariotti

7 giugno 2009
La Sagra della Palomba si farà, per protesta, "come una volta"

Per il 26-27-28 giugno è confermata la “Sagra della palomba alla ghiotta e del piccione allo spiedo”, organizzata a Cecanibbi dal locale circolo ricreativo.
Sarà come sempre ad alto valore gastronomico e con la solita originalità: numero chiuso (cene con il limite di 200 persone ogni sera), con prenotazione obbligatoria almeno 2 giorni prima per la palomba ed un giorno per il piccione allo spiedo.  Ogni sera pertanto menù unico con la sola variante del secondo piatto.
Molte novità quest’anno, purtroppo,: non si farà più la festa della trebbiatura, né feste danzanti e spettacoli teatrali, manifestazioni di natura folcloristica, come l’esibizione del Gruppo folk della cultura contadina del tuderte e del Duo comico-dialettale Peppe e Bruno, ridotte al minimo.
La decisione è stata presa dopo la constatazione delle crescenti difficoltà e tempi per soddisfare alle esigenze di natura burocratica dell’ufficio comunale competente.
Pertanto come già comunicato all’ufficio comunale di competenza: “Si precisa che: I locali e gli impianti utilizzati sono dotati delle varie certificazioni previste dalle norme vigenti (agibilità dei locali e conformità dei vari impianti ed attrezzature impiegati, autorizzazione delle autorità sanitarie per lo svolgimento di saltuarie cene sociali)
Non vengono usate tendoni e tenso-strutture; Gli impianti elettrici utilizzati sono quelli esistenti e tutti a norma di legge, come risulta anche in atti presso codesto Comune; sono in dotazione del circolo n. 2 estintori antincendio.
Si comunica inoltre che, a differenza degli altri anni:
1-Non si effettua la rievocazione folcloristica della trebbiatura del grano;
2-Non si effettua la gara di briscola;
3-Non si svolgono feste danzanti e/o spettacoli teatrali;
4-Non si usano palchi, nè pedane;
5-Nella eventualità di esibizioni consistente in canti polari e comiche dialettali, non ancora deciso, da parte del gruppo locale folcloristico “Gruppo folck della cultura contadina del tuderte“ (gruppo che ha sede presso il circolo) non saranno usate amplificatori di alcun genere, nè impianti di illuminazione particolare e si svolgeranno nelle strutture esistenti sopra ricordate.
Pertanto non viene usato alcunché di diverso rispetto a quanto presente, come sopra descritto, e non verrà portata alcuna modifica al sito attuale sia per le strutture che per gli impianti.”
Per chi organizza è forse un bene che sia finita così.  Consente alla sagra di Cecanibbi a distinguersi ancora, oltre che per la gastronomica con gli elementi sopra ricordati anche per la parte dei divertimenti ed iniziative folcloristiche effettuate eliminando del tutto ciò che sa di troppo moderno, dalla rumorosità alla eccessiva luminosità, se si canta e si balla lo si farà a terra con canzoni senza diritti di autore, ecc.
E’ una scommessa: è possibile fare una festa come una volta senza i tanti lacci e laccioli che la burocrazia moderna richiede?
Oliviero Bocchini


5 giugno 2009

Dal’Amministrazione comunale di Todi nessuna risposta sulla Consulta dei giovani

Sinceramente non ci resta che dire “ci dispiace”. Ci dispiace notare la poca volontà di collaborare con noi per gli interessi dei giovani, arrivando addirittura a disertare un Consiglio Comunale per non affrontare l’opposizione su una proposta concreta. Ci dispiace soprattutto notare ancora che un colore politico suscita una simile reazione, anche quando le questioni riguardano le politiche giovanili, piuttosto che unire gli schieramenti. In pratica ci aspettavamo, per lo meno, un confronto.
Il documento sulla Consulta dei Giovani è frutto del nostro impegno, delle nostre serate trascorse a parlare dei possibili strumenti di coinvolgimento giovanile nell’amministrazione della nostra città. L’intero contenuto dell’atto costitutivo è genuino, senza appartenenza politica. Avremmo desiderato ascoltare pubblicamente la considerazione del Consigliere Michele Martorelli, il “nostro” consigliere, quello di “tutti” i giovani. Purtroppo questo non è stato possibile.
A dire la verità vedere la sala del Consiglio vuota non ha dato un esempio positivo, soprattutto alla luce del nostro impegno nell’interessare e avvicinare i giovani alle istituzioni comunali. In fin dei conti, il dubbio che un simile evento suscita è se il Consigliere Martorelli ha davvero a cuore i nostri problemi, quindi anche dei giovani che si trovano dall’altra parte della staccionata, o se questo ruolo è vissuto come un trampolino di lancio. Dal momento che non è la prima volta che viviamo sulla nostra pelle un trattamento diverso, se non un comportamento omissivo, ci piacerebbe ricevere una risposta ai nostri dubbi, ma specialmente in merito alla nostra proposta. E’ possibile, almeno in questa sede, ottenerla?!
Giacomo Troianiello – Responsabile dei Giovani Democratici di Todi

 

4 giugno 2009

Pd: diserzione del centrodestra anche sui giovani

 
La diserzione da parte del centro-destra della odierna seduta del Consiglio comunale dedicata alla istituzione della Consulta comunale dei giovani, su proposta e richiesta dei Gruppi consiliari del PD e del PS-MRE, è grave per varie ragioni:
– è la prova del disinteresse istituzionale ad affrontare il ruolo dei giovani nella vita civile ed istituzionale al di fuori di interessi di parte, paternalistici, contrari al crescere di un autonomo protagonismo dei giovani. Questa amministrazione pensa più a politiche per giovani che a politiche dei giovani, strumentali al consenso piuttosto che alle opportunità da garantire a tutti;
– è la prova dell’ipocrisia di una coalizione che accusa l’opposizione di non fare proposte per poi reagire maldestramente, in modo irritato e sprezzante quando l’opposizione avanza proposte concrete come in questo caso;
– è la prova che per il centro-destra il confronto tra opinioni diverse è un intralcio, che la democrazia è un fastidio, che le regole istituzionali sono carta straccia, che il Consiglio comunale è solo un organo che al massimo deve limitarsi a mettere un timbro su ciò che loro hanno già deciso. Parlare di rispetto delle istituzioni, di diritti delle opposizioni e dei singoli consiglieri è per loro un fastidio, aria fritta.
Il Consiglio convocato oggi è giunto a 45 giorni dalla richiesta di convocazione presentata dai consiglieri di centrosinistra ed i consiglieri di centro-destra, compresi il Presidente del Consiglio (che convoca!) ed il Consigliere Michele Martorelli, che ha per di più la delega alle politiche giovanili, hanno persino disertato.
Ormai è chiaro che con il centro-destra ogni prova di dialogo e di proposta è inutile.
Noi continueremo la nostra azione in tutte le forme e le sedi che riterremo opportune, prendendo atto dello svilimento delle sedi istituzionali perpetrato dal centro-destra.
Partito Democratico di Todi

4 giugno 2009
Processo Spaccino: l’avvocato Titoli ha tenuto una condotta corretta

In riferimento all’articolo di cronaca pubblicato alla pag. 6 del numero mensile di maggio 2009, dedicato alla vicenda processuale di Roberto Spaccino, apprendo con stupore quanto ivi riportato nei seguenti termini “trasferimento degli atti a Firenze per il reato di favoreggiamento a carico dell’avvocato Michele Titoli (avrebbe fatto uscire dalla cella una lettera dell’imputato)”.
Tale notizia, tra l’altro orfana della firma dell’autore e “tecnicamente” errata nella sua formulazione, deve in realtà ritenersi destituita di qualsiasi fondamento atteso che alcuna condotta configurabile una qualsivoglia ipotesi di reato è stata contestata allo scrivente, tale da indurre il Pubblico Ministero a richiedere la trasmissione degli atti del processo alla Procura di Firenze.  
Spiace pertanto constatare l’uso disinvolto e superficiale del diritto di cronaca, in spregio ai canoni di correttezza cui l’attività di informazione deve rigorosamente ispirarsi, in particolare quando si attribuisce la commissione di un reato senza il beneficio della formula dubitativa a garanzia dell’interessato e in difetto di ogni doveroso riscontro atto a conferire alla notizia un benché minimo grado di veridicità.
Per questo motivo la circostanza riportata nel menzionato articolo, quale palese travisamento ed alterazione della realtà dei fatti, costituisce un grave pregiudizio alla reputazione umana e professionale dello scrivente, ed assume una sua rilevante efficacia lesiva anche in ragione della capillare diffusione del Vs. giornale, distribuito gratuitamente alle numerose famiglie di un vasto comprensorio territoriale, al quale sento ancora di appartenere per avervi vissuto sino a dieci anni fa ed ove ancora conservo i miei affetti ed interessi.
Avvocato Michele Titoli

4 giugno 2009
Il Pd di Todi non fa altro che sparare letame

Adesso veramente basta; ma è mai possibile che il PD non abbia mai di meglio da fare che sparare letame addosso agli avversari? È mai possibile che non si perda occasione per inveire, cavalcare la polemica a tutti i costi, offendere senza neanche conoscere i fatti ?
Scrivo questo mio intervento in primo luogo come cittadina tuderte, come sostenitrice e amica di Don Cesare e in ultimo come Consigliere dell’Etab- La Consolazione.
In problema dell’Organo è ormai noto a tutti e dall’inizio del nostro mandato abbiamo sempre cercato di trovare una soluzione di compromesso tra la Sovrintendenza (che non intende autorizzarne l’istallazione) ed il Rettore del Tempio che reclamava un contributo da parte dell’Ente.
Il PD sostiene che il vecchio CDA nulla sapesse in ordine all’istallazione dell’ organo all’interno del Tempio; questa osservazione mi fa un po’ sorridere  visto che Don Cesare ha inviato diverse lettere (mai riscontrate) al Presidente Ferracchiati informandolo dell’acquisto e chiedendo ripetutamente un contributo che ovviamente non gli è stato accordato.
A questo punto la patata bollente è passata nelle mani del nuovo CDA che avrebbe potuto gridare allo scandalo, strapparsi le vesti, fare volantini sulla pessima gestione della passata amministrazione che aveva, di fatto, consentito l’istallazione; nell’ottica, tuttavia, di un diverso modo di amministrare la cosa pubblica orientato alla politica del fare, abbiamo cercato di trovare una soluzione che, vista la complessità del problema, necessita di tempi lunghi.
Putroppo tuttavia, la pazienza è una virtù che appartiene a pochi e il buon Don Cesare, stufo di non avere il tanto sospirato contributo, ha scelto di passare all’attacco.
I fatti sono questi, non c’è nulla di più malgrado il maldestro tentativo del PD di voler far montare una polemica costruendola solo sull’aria fritta.
Vorrei da ultimo fare un plauso a Don Cesare che conosco da una vita e al quale sono legata da un affetto sincero; da quando sono in grado di ricordare il Rettore si è sempre adoperato in prima persona affinché il Tempio venisse custodito nella maniera più opportuna, ha curato la Chiesa con amore grande e con tanto spirito di sacrificio; so per certo che anche l’acquisto dell’Organo è stato dettato dalla sua volontà di rendere ancora più bella quella Chiesa tanto cara a tutti noi tuderti.
Purtroppo, però, ci sono regole e gradi da rispettare e non sempre questo è facile da far digerire a chi opera essenzialmente con il cuore convinto di essere nel giusto.
Caro Don Cesare, come le ho detto più volte, ci dia fiducia e vedrà che una soluzione riusciremo a trovarla adoperando un po’ di buon senso.
Cari amici del PD cercate di vivere serenamente e di trovare consensi nel mondo cattolico presentando programmi ed iniziative confacenti ai valori della cristianità e non montando una polemica ridicola nei toni e nei contenuti.
Elena Baglioni- Consigliere Etab- La Consolazione


4 giugno 2009

Sull’Etab il sindaco Ruggiano fa "sparate grosse"

Il sindaco di Todi, cercando di arrampicarsi sugli specchi per giustificare una situazione a dir poco incresciosa, riguardante l’apertura ed il mantenimento del Tempio di Santa Maria della Consolazione,  che deve essere garantito per obbligo testamentario e non in base alle disponibilità o alle volontà o alle sensibilità dei Presidenti di turno, ha inteso giustificare tale comportamento del presidente dell’Etab e del suo consiglio di amministrazione, sperticandosi in elogi e vantando operazioni mirabolanti del consiglio stesso.
In questa sua apologia nei confronti degli  amministratori Etab, che difende per obbligo di ufficio (tanto che in privato sembra girino opinioni molto diverse) il signor sindaco si è lasciato prendere la mano ed ha attribuito a questa amministrazione Severi, fra le cose stupefacenti, anche il risanamento finanziario de “La Consolazione – Etab”. Questa affermazione non solo rasenta il ridicolo, ma stravolge anche la ferrea legge dei numeri e la sostanza dei bilanci dell’Ente. Infatti per dovere di cronaca, non per livore politico, dobbiamo precisare che i bilanci dell’Ente in questione sono stati in pareggio dal 1995 e in attivo dal 1996 fino al bilancio 2007.
Egregio signor Sindaco, la invitiamo a leggere i risultati dei bilanci degli Enti che, per legge, deve sovrintendere, prima di avventurarsi in fantasiose interpretazioni di fatti che nemmeno l’odio politico più bieco possono in qualche modo stravolgere. L’Ente, in questi anni, non solo ha avuto bilanci in positivo, ma nel contempo ha mantenuto intatto ed accresciuto il patrimonio immobiliare, grazie ai reinvestimenti effettuati, tant’è che ha lasciato disponibile anche un patrimonio di € 1.750.000 liquidi presso la banca tesoriera. Sarebbe bene ora che il Sindaco di Todi smentisse tale dichiarazione e lo sfidiamo a portare documenti  a supporto delle sue avventate affermazioni. Ancora una volta il pressapochismo non si sposa con la corretta amministrazione della cosa pubblica.
Ultima nota riguarda il permesso di installazione del famoso organo nel Tempio. Per amore di verità bisogna dire che è stato installato nell’ultimo mese di gestione della passata amministrazione da parte del Rettore don Cesare Checcobelli, provvisoriamente, per questo non ci sono state le autorizzazioni di rito della Soprintendenza che ne conosceva tutto l’iter avendo presenziato più di una riunione in merito, per provare l’idoneità acustica.
Ci pare veramente strano che si biasimi l’operato della passata amministrazione, quando poi l’attuale CdA non ha fatto altro che magnificarne la sistemazione nonché approntare una serie di avvenimenti concertistici per “valorizzare l’organo ed il Tempio stesso”. Mettetevi d’accordo prima di spararle così grosse. La città ve ne sarà grata. Grazie.
Partito Democratico Todi


4 giugno 2009
Quei manifesti elettorali abusivi in ogni città

Esprimo una forte condanna nei confronti delle affissioni abusive che stanno deturpando le nostre città ed in particolare le Nostre periferie.
Il fatto è ancor più grave e preoccupante se si pensa che tra i candidati vi siano eletti ai Governi delle Città ed assessori comunali le cui immagini sono visibili dappertutto e quindi al di fuori degli spazi previsti in barba al pubblico decoro ed alle più elementari regole democratiche senza che si sia provveduto all’immediata copertura da parte degli addetti del Comune.
Ogni volta è sempre la stessa storia. Non ci sono elezioni che tengono, comunali, provinciali, politiche, europee, quando c’è da fare propaganda elettorale le plance riservate alle affissioni di propaganda e quindi autorizzate dalla amministrazioni pubbliche, sono un optional. Ed ecco allora comparire dappertutto i classici 70×100, con la faccia di bronzo del candidato, incollati sulle colonnine dell’Enel, agli angoli dei muri a maggior interesse visivo per gli automobilisti (della serie “o mi vedi, o mi vedi”), sulle staccionate a ridosso del cantieri edili, sotto i ponti lungo le strade.
Con la presente, in qualità di componente del Dipartimento Tematico Nazionale di Italia dei Valori, chiedo ai Prefetti di intervenire con la massima urgenza al fine di inibire e sanzionare tale odiosa prassi, informando la cittadinanza che si è impegnati a vigilare sul territorio nazionale per il controllo del regolare svolgimento di queste ultime fasi della campagna elettorale.
Giovanni D’Agata

4 giugno 2009
Ricorso contro le progressioni verticali alla Provincia di Perugia

Il  30 aprile scorso il sindacato dei professionisti USPIE – Unione Sindacale professionisti Italiani Europei, componente della delegazione trattante DICCAP, aveva, tra l’altro, diffidato il Direttore Generale ed il dirigente dell’ufficio del personale della Provincia di Perugia affinché “non fossero portate a termine  le procedure concorsuali per le progressioni verticali riservati al solo personale provinciale e non conformi allo stesso Regolamento approvato dalla Giunta Provinciale”.
Non avendo avuto alcun riscontro e constatato che i dirigenti sopra indicati, ognuno per la parte di competenza, non accogliendo l’invito hanno provveduto alle promozioni e nomine su cui sindacato ha forti dubbi di legittimità, in data odierna viene consegnato alla Corte di Conti una denuncia-esposto per chiedere una verifica sulla correttezza dei provvedimenti presi.
Essendo per il sindacato del tutto incomprensibile l’urgenza di detti provvedimenti (non si riescono a capire i danni nel rinviarli di qualche settimana a dopo l’insediamento della nuova Giunta), si ritiene  che i dirigenti, in questo caso, abbiano violato uno dei principi base della riforma della pubblica amministrazione, quella della separazione del potere politico da quello burocratico.
L’aver preso provvedimenti, di loro esclusiva competenza, a pochi giorni dalle elezioni del nuovo governo della Provincia è motivo incontestabile di lasciar dubitare che detti dirigenti potrebbero aver aiutato una parte politica a svantaggio di un’altra. Se fosse vero risulterebbe un fatto gravissimo per la democrazia.
La Corte dei Conti deve quindi accertare l’urgenza o meno delle promozioni e delle nomine dai noi contestate.  In ogni caso il sindacato, anche a seguito della vicenda “appaltopoli”, i dirigenti della Provincia avrebbero dovuto usare più prudenza..
Oliviero Bocchini – segretaria regionale USPIE-USAE
                

3 giugno 2009

Aste dell’Etab: per Epifani la differenza c’è

Merita una risposta la nota a firma degli ex amministratori dell’Etab, i quali, portando a comparazione la recente vendita di un lotto di terreno effettuata dal nuovo CdA dell’Ente, cercano un alibi per giustificare la loro opera di alienazione che sollecitò il sottoscritto ad inviare un esposto alla Procura della Repubblica. Prescindendo dal fatto che euro 1,5 al mq. in più nella stima, quando i metri quadri non sono tre o quattro, è già una dimostrazione della ricerca del buon amministratore di ricavare il più possibile dalla vendita di un bene non suo, la contestazione dell’asta del 28 maggio 2007, opera di Ferracchiati e compagnia, riguardava due aspetti, non certo risibili, assenti nel lotto attualmente alienato.
Il primo motivo che mi spinse a rimettere nelle mani del Procuratore la vicenda era che negli ultimi anni, su tali lotti, dove insistono edifici, si erano effettuati investimenti pubblici per oltre 800.000 euro per la ristrutturazione degli edifici stessi, degli impianti zootecnici dello stallone e per la recinzione dell’intera area. Appariva quindi assurdo che nelle strategie amministrative di un Ente si fossero investiti tanti denari pubblici per valorizzare l’intera struttura per poi alienarla ed incamerare circa 200.000 euro più di quanto si era speso per le migliorie. L’altro aspetto fu quello che nelle delibere, stime e bandi d’asta, veniva ignorata l’esistenza di strutture murarie sui lotti in vendita, quando poi su tali edifici si erano investite, negli ultimi dieci anni, ingenti somme di denaro pubblico. Di fatto lor signori svendettero un terreno dove c’erano stati cospicui investimenti pubblici, regalando all’acquirente gli edifici in esso insistenti.
La differenza c’è e non è poca. Nel frattempo, non essendone stato informato, come per legge, il mio esposto non è stato archiviato. La lentezza della Magistratura è risaputa, ma io confido in lei affinché ci dica se il loro operato fu oculato e confacente ad una buon’amministrazione.
Mario Epifani – Fiamma Tuderte


3 giugno 2009
Sulla Consolazione polemica inutile e pretestuosa

Sono sinceramente dispiaciuto che il Partito Democratico di Todi strumentalizzi le vicende del Tempio della Consolazione, tirando in ballo il Parroco e Rettore del Tempio, in una polemica inutile e pretestuosa.
La gestione dell’Etab sotto la Presidenza del Dottor Severi, si è distinta per la efficacia, la correttezza ed il risanamento dell’aspetto finanziario.
Lasciano, quindi, il tempo che trovano le critiche e il dilegio, cui ormai una parte minoritaria ed inascoltata della Città ci ha abituati.
Potremmo disquisire a lungo sulla legittimità dell’acquisto e della installazione dell’Organo, che la precedente gestione dell’Etab ha lasciato incredibilmente installare senza alcuna autorizzazione della Soprintendenza, ma non lo faremo, limitandoci a cercare di risolvere l’ennesimo dei problemi che ci sono stati lasciati in eredità.
Continuiamo a credere che la gente sia stufa di inutili polemiche, di atteggiamenti astiosi, di comportamenti votati all’acrimonia e al rancore e non daremo spazio a chi, piuttosto che al bene della Città, pensa ad usare la Cosa Pubblica per farsi propaganda.
Antonino Ruggiano – sindaco di Todi


3 giugno 2009

Fatto grave la chiusura della Consolazione a Todi

La chiusura al pubblico del Tempio della Consolazione di Todi è un fatto grave che impone alcune considerazioni politiche e amministrative.
Mentre in Umbria si continua a parlare di investimenti sul turismo, a Todi  il tempio di S. Maria della Consolazione, uno dei monumenti simbolo della città ed opera conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo, viene chiusa per la mancata collaborazione del Presidente dell’Etab, Bruno Severi, lamentata, dietro legittime richieste economiche (peraltro obbligatorie in quanto dettate dalle finalità istituzionali dell’ente), dal rettore del Tempio, don Cesare Checcobelli.
La chiusura della Chiesa è un danno culturale enorme, un gesto di disperata ribellione che danneggia l’immagine della città in misura grave: si pensi solo a cosa possano aver pensato i turisti che in questi giorni hanno letto i comunicati di protesta affissi alla porta del Tempio.
Considerati i fatti, a Todi, anche gli aperti sostenitori di un tempo di Ruggiano e “soci” iniziano a sperimentare  quanta pochezza politica e amministrativa alberghi in questo centrodestra tuderte, capace solo di chiacchiere , insulti e rancore.
Una pochezza amministrativa che ritroviamo anche nella gestione dell’Etab, attraverso il consiglio nominato dal centrodestra.
Tanto nell’ente, quanto nei palazzi comunali di questa città, siedono amministratori che pensano di saper fare molto più di quanto in realtà sanno fare.
Ne sia prova il fatto che anche gli atti di ordinaria amministrazione, le cose più semplici, le prassi consolidate da anni, diventano ostacoli insormontabili.
Si mettono, così, a repentaglio realtà importanti per la nostra città, che mai avremmo voluto vedere in difficoltà.
Ci sia concesso, infine, di far notare che negli “anni bui” delle amministrazioni di centrosinistra, con a capo dell’Etab   “presunti atei comunisti”, che qualcuno giurava di aver visto con bambini in bocca, non si era mai arrivati a simili punti di attrito e, poche o tante che fossero, al rettore del Tempio non erano mai state negate le sostanze per l’apertura della Chiesa.
Auspichiamo che la vicenda trovi immediata soluzione, pur rimanendo grave il solo verificarsi di questi fatti.
Partito Democratico di Todi

3 giugno 2009
Etab Todi: nuovo Consiglio, ma stessa asta e stesso prezzo

Abbiamo potuto constatare che il CdA della “La Consolazione” Etab di Todi continua a seguire la strada tracciata dalla precedente amministrazione, anche per quanto riguarda il piano delle alienazioni patrimoniali. Sicuramente intenderà reinvestire su nuovi e più  interessanti obiettivi patrimoniali, come fu già fatto in precedenza, la vendita di una parte del grande patrimonio dell’Ente.
Qualche giorno fa, infatti,  l’Etab ha  venduto all’asta il terzo lotto ricavato dall’ex centro zootecnico di Pantalla ed abbiamo potuto constatare che la  perizia  si è discostata dalla precedente  solo di  circa 1,5 euro a mq, che gli atti sono stati gli stessi, che unica è stata  l’offerta, come allora,  così come lo stesso è stato l’acquirente. Tutto proprio come nell’asta del 2007.  Ciò, a distanza di tempo, ci conforta ed in parte ci rende ragione degli gli attacchi di  cui fummo oggetto  e che ci additarono agli occhi della pubblica opinione  come chissà quali sconsiderati amministratori. Probabilmente quello che facevamo non era sbagliato, ma anzi era utile alle esigenze dell’Ente stesso. Per questo ne siamo grati all’attuale CdA. Facciamo anche un piccolo augurio: speriamo che l’attuale CdA, nel fare tutto questo, non incorra nel medesimo esposto denuncia alla Procura della Repubblica, che ci toccò per quella stessa identica situazione. Ma forse  loro saranno più fortunati di noi.
Lorena Battistoni, Marco Famoso, Paolo Ferracchiati, Maurizio Perari


3 giugno 2009
Bene i servizi ospedalieri, ma il vitto fa pietà
Ho subìto un intervento chirurgico presso il reparto Urologia dell’ospedale di Terni il 13 maggio 2009. Encomiabile la disponibilità , la professionalità, l’accoglienza dei medici e del personale tutto che ringrazio di vero cuore. Unico neo il vitto. Mi chiedevo se il responsabile dell’amministrazione o chi stipula i contratti lo ha mai assaggiato. 
Francesco Anesini

3 giugno 2009
Non sanno attaccare neppure i manifesti elettorali!
Sui già brutti tabelloni riservati alla pubblicità elettorale si  notano molti  manifesti svolazzare perchè parzialmente scollati. Non è una bella cosa, denota trascuratezza e sciatteria, che  indirettamente danneggia l’immagine della nostra splendida città di Todi.
Poiché non credo che il Comune  possa  intervenire, trattandosi di  spazi riservati e autogestiti, c’è una riflessione che invito a  considerare nel momento del voto.
Che affidamento possono dare candidati che dimostrano tanto disprezzo per l’immagine di Todi? E, ancora peggio, che capacità gestionale  potrà mai avere chi non è neppure capace di far mettere due mani di  colla, gettando al vento i denari spesi per le affissioni?
Maurizio Giannini

3 giugno 2009
Soldi per la solidarietà e non per l’effimero
Si legge su organi di stampa della situazione di stallo economico in merito al prossimo Todi Arte Festival. Sembrano esistere due percorsi uno da 350.000 euro (fondi disponibili) ed uno da 1.350.000 euro (fondi disponibili + 1.000.000 euro richiesti al Ministero Beni Culturali).
Non sono a conoscenza dei dati reali della precedente edizione (costi, ricavi ed eventuali benefiche ricadute sul territorio comunale) che potrebbero consentire una migliore comprensione del tema ma devo osservare che la richiesta di 1.000.000 di euro mi sembra uno schiaffo alla situazione di crisi che stiamo attraversando.
Dove da una parte (come segnalato) le Chiese umbre mettono sul tavolo attraverso il Fondo di solidarietà, sembra pari importo per l’Umbria per sostenere famiglie in difficoltà dall’altra si pensa di bruciarli in una settimana. Accontentiamoci.
Maurizio Pierdomenico

3 giugno 2009
Nuove rotatorie e nuova regolamentazione del traffico a Todi

Mi rivolgo a colui che ha espresso una gratuita ironia sulla ipotesi delle rotatorie di Cappuccini.  Non credo di essere altrettanto miope da non considerare il problema del traffico in uscita e non soltanto quello di entrata.
Nessuno ha mai detto di eliminare alcuna delle 5 uscite possibili (non mi sembrano così poche per Todi) dal centro storico e dintorni, ma convogliare sulla rotatoria di via 1° Maggio (eventualmente) il traffico di Via Cortesi diretto verso Ponterio, non così intenso fra l’altro, ma che provoca ugualmente il blocco di tutto l’incrocio come avviene ora quando un’auto che gira verso Ponterio, ha la precedenza su tutti.
Nessuno ha ipotizzato nè ulteriori stop, nè semafori. La mia era solo un ipotesi provvisoria e sperimentale, avendo esaminato per anni la situazione e considerando che la realizzazione di una sola rotatoria per ora, potesse snellire la procedura che altrimenti e ne riparleremo, l’attesa sarà alquanto lunga. Come ho già fatto in altre pubbliche
e private occasioni, con tecnici ed amministratori, sono disposto a più ampie delucidazioni per redimermi dal "peccato di visione" e di ingenuità di cui sono stato accusato e fugare così i "timori" paventati. 
Ringrazio comunque per il commento "costruttivo, edificante e riconoscente",  critica leggittima ma senza suggerimenti altenativi. Dopo  tanti anni d’impegno nei confronti di un
problema grave, annoso, che ci relega agli ultimi posti per la viabilità onestamente mi aspettavo una diversa partecipazione, collaborativa e non osteggiativa, per il bene della nostra città.
Elio Andreucci

 

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