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L'energia risparmiata col recupero dei materiali equivale al consumo di circa 70mila persone in un anno, ma in Brasile ci hanno fatto una stufa che produce energia elettrica

Quaranta mila tonnellate tra frigoriferi, lavatrici e lavastoviglie (Raee) sono stati raccolti dall’Ecodom, il Consorzio italiano di recupero e riciclaggio degli elettrodomestici, su tutto il territorio nazionale da gennaio 2008 a febbraio 2009.
Dati alla mano, l’utilizzo di materie prime, quali ferro, alluminio, rame e plastica, ottenute dal riciclo di 40 mila tonnellate di Raee comporta un risparmio energetico di circa 76,8 milioni di kWh di energia elettrica rispetto a quanto occorrerebbe per ottenere le stesse quantita’ di materie prime ‘vergini.
Un risparmio energetico equivalente al consumo medio di 22.260 famiglie in un anno. In testa della graduatoria delle regioni virtuose c’e’ la Lombardia. Fanalino di coda, invece, il Molise.
   
Ma un’impresa brasiliana ha fatto di più,  producendo una stufa a legna, chiamata “Geralux”, efficiente per cucinare che allo stesso tempo produce energia elettrica. Uno strumento ideale per milioni di famiglie brasiliane che vivono isolate, magari in Amazzonia, e non raggiunte dalla rete elettrica. Si tratta di 12 – 15 milioni di persone prive di elettricità che però vivono dove è disponibile un’abbondante biomassa inutilizzata come alberi e rami caduti o residui agricoli. Ma la nuova cucina potrebbe essere utilizzata anche nelle mense scolastiche, fornendo alle aule energia elettrica mentre si prepara il cibo per gli alunni.
La “Geralux” è composta da parti in ferro, alluminio ed altri materiali comuni, e consuma tra il 30 e il 35% della legna necessaria per le cucine tradizionali, distribuisce meglio il calore. Secondo Ronaldo Sato, direttore di Energer geradores de energias renováveis, l’impresa che produce la stufa, «E’ più economica dell’energia solare ed eolica e non è limitata alle ore di sole né alla presenza del vento».
Dopo varie prove nella regione di Xapuri, abitata da raccoglitori di gomma naturale, il governo dell’Acre, uno Stato amazzonico brasiliano, ha acquistato 91 stufe a 2.500 dollari l’una per sperimentarle in alcune comunità, poi le stufe dovrebbero arrivare a tutte le 20.000 famiglie dell’Acre che vivono in posti isolati.
Ronaldo Sato è un ingegnere meccanico che ha impegnato 7 anni della sua vita per sviluppare questa invenzione e i primi prototipi producono l’energia necessaria a far funzionare 5 lampadine ed un televisore. L´energia prodotta dalla stufa viene stoccata nello stesso tipo di batterie utilizzate per le auto. Anche una cosa “vecchia” come una cucina a legna può diventare un’innovazione che fa risparmiare energia e migliora la qualità della vita dei più poveri.
 

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