Anche questa volta l’epicentro sarebbe l’Abruzzo. Una fortissima scossa è stata avvertita in tutta la regione ed ha svegliato migliaia di persone che si sono riversate in strada sotto shock.
L’epicentro è stato ulteriormente precisato essere a pochi km dalla città dell’Aquila, nella zona nord, in un triangolo compreso tra la stessa città dell’Aquila e le frazioni di Collimento e Villa Grande e le prime notizie parlano di 5,8/6,7 gradi Richter.
Uno studioso aquilano di terremoti avrebbe tentato, dopo le scosse dei giorni scorsi, di avvertire le istituzioni locali su una possibile scossa molto piu’ forte che si sarebbe verificata intorno a domenica 5 aprile 2009 (quindi ci siamo con i tempi descritti dall’uomo) ma è stato denunciato per procurato allarme.
Il primo terremoto aveva avuto epicentro nell’Appennino tosco-emiliano, nel Forlivese.
A Forlì e Cesena alcune persone sono scese in strada. Moltissime le chiamate ai centralini dei pompieri di Pesaro, Urbino, Ancona e Senigallia, dove il sisma è stato avvertito distintamente anche ai primi piani delle abitazioni.
La scossa era stata sentita in varie zone di Trieste, a Muggia (Trieste), Grado (Gorizia) e Lignano (Udine), oltre che ai piani alti di varie località lungo la costa friulana e giuliana. Segnalazioni sono arrivate anche dalla Toscana e dal Veneto.
Il
Panico anche a L’Aquila per una forte scossa di terremoto avvertita dalla popolazione poco prima delle 23. La scossa secondo i Vigili del Fuoco sarebbe stata di magnitudo 3.9. Molti cittadini hanno abbandonato le abitazioni.
ULTIMO AGGIORNAMENTO
La scossa sismica di questa notte ha fatto crollare molti edifici a L’Aquila e soprattutto nei piccoli paesi del capoluogo abruzzese caratterizzati da un’edilizia piuttosto vecchia e poco adatta a sostenere eventi sismici di questa portata.
Le ultime notizie parlano di 14 morti accertati e di molti dispersi. Purtroppo, da come sembra, questi dati sembrano destinati ad aumentare. A L’aquila è stato necessario evacuare l’ospedale.
La Protezione civile consiglia di evitare gli spostamenti verso l’Aquila, con l’autostrada A24 che è stata chiusa «per non intralciare i soccorsi che si stanno concentrando nella zona».
Il sindaco di L’Aquila ha dichiarato: «L’alba sta sorgendo su una regione provata: abbiamo fughe di gas, notizie di molti crolli in città, ma dai 38 comuni ci sono notizie frammentarie, al centro della protezione civile che abbiamo allestito in un cinema stiamo predisponendo soccorsi per tutti. E’ crollata anche la sede del centro di emergenza che avevamo. Continuano le scosse di assestamento, anche forti. Ci arrivano notizie di crolli ma i dati sono frammentari».
PREVISIONI INASCOLTATE
La tecnica, con la quale G. Giuliani, aveva quasi previsto il forte sisma di stanotte è basata sullo studio del "comportamento" dell’elemento chimico chiamato Radon: "Nel 2001 stavamo osservando il misuratore di particelle cosmiche presso l’Istituto quando, in corrispondenza del terremoto in Turchia, rilevammo una quantità straordinaria, rispetto al solito, di radon.
Così ho impiegato quasi 2 anni per realizzare da solo uno strumento in grado di rilevare il radon, iniziai ad osservarlo ed a studiarlo, e con l’aiuto di un sismografo mi resi conto che la concentrazione di radon aumentava in corrispondenza di un evento sismico.
Nel 2002, ad esempio, in corrispondenza del terremoto di S. Giuliano, registrammo valori 100 volte maggiori alla norma, ma disponendo di 1 solo precursore sismico eravamo in grado di emanare un allarme per un evento sismico che distava più di 50 km da L’Aquila, senza poter fornire altre informazioni circa la collocazione o la direzione dell’evento stesso. Oggi con 5 precursori saremmo in grado di essere molto più precisi, triangolando i dati ed i segnali di concentrazione del radon.
I 5 Precursori sismici si trovano a Coppito, nel Laboratorio del Gran Sasso (ospite dell’INFN), presso la scuola De Amicis, a Fagnano e a Pineto; sono tutti a più di 3 metri sotto terra e in corrispondenza di un evento sismico rilevano nello stesso momento, lo stesso segnale creando un grafico perfettamente sovrapponibile.
I dati ottenuti in questi 9 anni di studi, ci hanno consentito di rilevare un rischio sismico maggiore nel periodo invernale che va da novembre ad aprile.
Senza voler banalizzare, ma per semplificare i concetti, posso aggiungere anche che l’attività sismica è strettamente correlata alle fasi lunari. In particolare quest’anno, il sistema Terra-Luna, si è venuto a trovare al Perielio (punto più vicino al Sole, in inverno) con la Luna nello stesso periodo alla minima distanza dalla Terra, e con il Pianeta Venere allineato, in fase di Venere piena anch’essa vicina.
L’attrazione gravitazionale delle masse sulla Terra hanno intensificato l’effetto marea sul nostro pianeta, rendendo gli eventi sismici più rilevanti, rispetto agli altri sciami, cui siamo stati interessati negli anni precedenti.”
ULTERIORI AGGIORNAMENTI (ORE 11,15)
Sono 27 le morti accertate, centinaia i feriti, mentre sono circa 45-50 mila gli sfollati. Anche dai paesi vicini L’Aquila, arrivano notizie di danni ingenti. Le situazioni più drammatiche si segnalano ad Onna, dove è crollato il 50% delle case, e a Paganica. Edifici lesionati anche a Sulmona.
ULTERIORI AGGIORNAMENTI (ORE 11,45)
Sono al momento 31 le vittime ufficiali del sisma che ha colpito la città dell’Aquila e l’intero Abruzzo.
Il numero, purtroppo, è destinato ancora a salire. Tutte le forze dell’ordine, esercito compreso, sono mobilitate a scavare fra le macerie delle numerose abitazioni completamente rase al suolo.
Gli sfollati sarebbero centinaia. Secondo una prima stima della Protezione civile, gli edifici inagibili potrebbero essere 10-15 mila. Quattro palazzi sono interamente crollati a L’Aquila: la casa dello Studente, uno in via Sant’Andrea e due in via XX Settembre.
E anche nelle altre zone della città vi sono diversi edifici danneggiati e porzioni crollate. Raso al suolo l’hotel Duca degli Abruzzi. In piazza Duomo sono crollate parti della facciata e dell’abside della chiesa di Santa Maria del Suffragio.
I soccorsi sono resi difficili dalle continue scosse di assestamento che rischiano di far crollare gli edifici lesionati e dal fatto che la prefettura, dalla quale si dovevano coordinare i soccorsi, è interamente distrutta. Anche la sede della provincia e altri uffici regionali sono intensamente danneggiati.
Dalle macerie di un’abitazione crollata in localita’ San Gregorio (L’Aquila) e’ stata estratta viva una bambina di 2 anni mentre la mamma e’ morta nel tentativo di fare scudo con il proprio corpo alla piccola, lo riferiscono all’ADNKRONOS fonti dei vigili del fuoco.
Tra le vittime del terremoto a Paganica pare ci sia anche la badessa delle suore Clarisse del convento di Santa Chiara di Paganica, mentre i soccorritori stanno cercando di estrarre dalle macerie un’altra suora.
Un giovane è stato estratto ferito ma vivo dalla Casa dello Studente dell’Aquila.
Potrebbe trattarsi di un ospite straniero della struttura: uno studente greco è dato per disperso , fratello di una ragazza greca rimasta ferita e ricoverata in ospedale. Sotto le macerie ci sarebbero altri 5 giovani.
Sono in partenza da Foligno alla volta dell’Aquila, con due cavalli addestrati per terreni impervi, 6 volontari del nucleo equestre di protezione civile.
Con i cavalli sarà facile salire lungo i pendii, dove il terremoto avrà attivato le frane e dove si può arrivare soltanto a piedi o con gli elicotteri, e portare viveri di prima necessità, medicinali e assistenza alla popolazione che risulta nella maggior parte formata da anziani.
Dall’Umbria, in soccorso delle popolazioni dell’Abruzzo colpite dal terremoto, è già partita una squadra di tecnici della Regione e si sta organizzando una colonna mobile che partirà alle 13 da Terni alla volta dell’Aquila e che, fra i suoi compiti, avrà l’allestimento di un campo per 250 persone.
ULTERIORI AGGIORNAMENTI (ORE 12,15)
Almeno 40 le vittime accertate, tra loro 5 bambini, un giovane ospite della Casa dello studente e una suora, numerosi gli edifici crollati, soprattutto nel centro cittadino, 30 i dispersi.
ULTERIORI AGGIORNAMENTI (ORE 12,40)
Sono «oltre 50» i morti accertati in conseguenza del terremoto che ha colpito l’Abruzzo. È il ministro dell’Interno Roberto Maroni a fornire il bilancio provvisorio.
ULTERIORI AGGIORNAMENTI (ORE 13)
Appello lanciato da RaiDue dal sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente: «Invito tutti i concittadini a lasciare immediatamente il centro storico, perchè anche le case non crollate possono essere gravemente lesionate». Confermando che ancora mancano all’appello sette ragazzi che risiedevano nell’Ostello della gioventù, il sindaco ha annunciato che per gli sfollati si stanno organizzando tendopoli e sono state requisite le strutture di copertura di palestre e campi sportivi «dove – ha spiegato – contiamo di allestire circa 2mila posti letto». Sul numero degli sfollati, 50 mila secondo la Protezione civile, Cialente aggiunge che «considerando anche l’hinterland potremmo arrivare a circa 70 mila».
La situazione si aggrava nell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, ferocemente devastata dalle scosse. I numerosi feriti sono stati trasferiti nella cappella esterna dell’ospedale e tutti gli spazi che non sono stati considerati a rischio da parte dei tecnici della
Protezione Civile vengono utilizzati come ricovero per malati. I più gravi vengono indirizzati con gli elicotteri negli altri ospedali regionali.
È un via vai di mezzi aerei senza soluzione di continuità.
Da Spoletoè già partita una squadra di volontari del gruppo cinofilo denominato Unità di soccorso le Aquile della Protezione civile spoletina, gruppo specializzato nella ricerca dispersi nelle macerie.