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Tre agenti agli arresti per aver preteso soldi e prestazioni sessuali per non applicare le multe previste dalle ordinanze dei Sindaci-Sceriffo, per combattere un "non-reato" si stimolano i reati

Episodi del genere se ne sono registrati anche in passato, ma stavolta sembra che ad agevolare la cosa siano state le ordinanze anti prostituzione dei Sindaci- Sceriffo, come quelle emanate a Perugia e Terni.
Il fatto è accaduto, o meglio è stato scoperto a Roma, dove tre agenti della polizia provinciale avrebbero preteso rapporti sessuali gratuiti, o scontati, a prostitute per evitar loro le multe previste dall’ordinanza emessa dal sindaco Gianni Alemanno il 16 settembre 2008 per contrastare il fenomeno della prostituzione.
Con l’accusa di concussione continuata, tentata e aggravata, i tre baldi in divisa sono finiti agli arresti domiciliari..
I tre agenti sono stati riconosciuti dalle denuncianti, dopo che i numeri delle loro auto di servizio erano state annotate, in una ricognizione fotografica.
Oltre alla richiesta di prestazioni sessuali alcuni degli indagati avrebbero preteso anche somme di denaro varianti dai 30 ai 50 euro per evitare di applicare l’ordinanza del sindaco.
In un caso, ad una delle prostitute, sarebbero stati chiesti 200 euro per chiudere un occhio ed evitarle, così, di vedersi comminare la multa prevista.

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