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La vertenza, che ha visto oggi organizzare un presidio di protesta davanti alla Regione dell'Umbria, coinvolge 1.200 domande di aiuto risalenti addirittura all'annualità 2007


I produttori biologici umbri hanno protestato stamani davanti alla Regione dell’Umbria
. Il presidio è stato organizzato durante l’incontro tra Regione, Agea ed associazioni di produttori per far sbloccare la situazione del ritardo dei pagamenti delle misure agroambientali che sta mettendo in crisi l’agricoltura umbra.
Si legge in una nota congiunta delle due associazioni: "l’agricoltura umbra è ancora in attesa di ricevere le spettanze del 2007 in una situazione di grande difficoltà e preoccupazione, perché il ritardo del pagamento dei premi e l’incertezza di quando saranno saldati ha superato ogni livello di accettabilità. Nella situazione di crisi generale la mancanza di liquidità sta mettendo in seria discussione la vita delle aziende biologiche che hanno preso l’impegno con la Regione ma prima di tutto con i cittadini umbri, di coltivare nel rispetto dell’ambiente, accollandosi quei costi aggiuntivi, per cui l’Unione Europea riconosce doverosamente un premio".”
Questa vertenza riguarda 1.200 pagamenti verso agricoltori locali, che se la prendono particolarmente con la Regione, che non ha mai inviato agli operatori la comunicazione in merito alla propria domanda di aiuto per sapere se è stata ammessa e per quale importo.
Le richieste dei produttori biologici dell’Umbria sono le seguenti. Si chiede alla Regione di essere non controparte ma alleata dei produttori, prendendo coscienza che lo sblocco dei pagamenti del 2007 è inderogabile e che oggi stesso si apre la questione delle domande del 2008, il cui esame non è ancora nemmeno iniziato. "Questa situazione di ritardi con effetto domino – conclude la nota – sta mettendo un’ipoteca anche sull’uscita del bando 2009, per cui la Regione non ha ancora ricevuto da Agea risposte sulle procedure per la gestione".”

 

 

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