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Il portavoce locale del movimento politico di Storace si è dimesso dal partito e dalle cariche ricoperte: nel suo addio un'analisi impietosa di quanto sta accadendo a livello di alleanze

Il panorama politico di Todi cambia ancora fisionomia. Stavolta il cambiamento non riguarda le forze rappresentate in Consiglio comunale, ma il movimento de “La Destra” che aveva a livello locale come proprio portavoce Gianluca Alvi, professionista stimato che ha annunciato oggi le sue dimissioni dal partito e dalle cariche ricoperte.
“La mia decisione – spiega Alvi – giunge in questo momento perché non voglio intralciare la campagna elettorale che sta per essere intrapresa e per questo la ritengo improrogabile; la mia scelta, maturata lentamente, è motivata dal fatto che l’evoluzione politica del Nostro Paese impedisce a La Destra qualsiasi spazio politico e quindi di fatto rende inutile qualsiasi sua azione. Oramai il centrodestra, a tutti i livelli, è rappresentato solamente dal PDL e questo è suffragato dai moltissimi consensi che sta raccogliendo; La Destra era nata con la previsione di tutti altri spazi politici e di tutte altre alleanze. Purtroppo poi il mancato rispetto dei patti da parte di Berlusconi e l’impossibilità per la classe dirigente di La Destra di trovare gli spazi necessari per un’azione politica, ha spinto il partito verso l’isolamento più assoluto. Per questo ora La Destra si ritrova senza parlamentari, a cercare di elemosinare qualche posto al parlamento europeo dovendo fare discutibili alleanze con l’MPA, con Fiamma Tricolore (esperienza già fallimentare in Umbria), con i pensionati o con altre forze di bassissimo valore; conseguenza di tutto ciò per me sarà l’impossibilità di conseguire buoni risultati nelle prossime elezioni amministrative dove si rischiano di ripetere i fallimenti abruzzesi e sardi”.

L’analisi di Gianluca Alvi prosegue impietosa: “A questo punto, a mio parere, sarebbe più elegante prendere atto di quanto sta accadendo nella scena politica e non tentare più di perseguire obbiettivi inarrivabili, ma orientarsi ad una presenza mirata a preservare e diffondere i valori e gli ideali storici della nostra tradizione culturale e politica; il Partito la pensa diversamente e quindi io vado per la mia strada.
Mi allontano quindi dalla vita politica attiva, almeno temporaneamente fin quando non ci saranno le condizioni per nuovi scenari che mi rappresentino. Purtroppo non vedo La Destra come partito in grado di sopperire allo scioglimento di A.N., che sarà seguita in massa dal suo popolo nell’ingresso nel PDL; ne rimarranno fuori solo coloro che, ambendo a dei posti nel nuovo partito, rimarranno delusi perché non gli verranno concessi ed allora vedranno l’unico approdo ne La Destra, dove saranno inevitabilmente accolti a braccia aperte invece di essere respinti e tacciati di opportunismo. Io non voglio vivere questa fase perché la ritengo umiliante per chi ha creduto come me in questo Partito con vigore dall’inizio, dal giorno dell’annuncio del Segretario Storace della sua fuoriuscita da A.N.. Spero di sbagliare nella mia analisi e quindi auguro con sincerità a La Destra di ritrovare la strada che voleva inizialmente percorrere. Quindi mi tiro fuori, restando fermo nei miei solidi ideali, con l’obbiettivo di mantenerli vivi e di diffonderli percorrendo le strade che di volta in volta riterrò più adatte e cercando di essere sempre comunque utile e propositivo per il bene di Todi, libero di criticare o sostenere con la massima indipendenza tutto quello che vi succede, ovviamente fuori dal PDL o dagli altri attuali partiti di destra, e soprattutto, come sempre, sicuramente in posizione fortemente alternativa alla sinistra”.

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