Condividi su facebook
Condividi su twitter
Sabato 26 marzo, per iniziativa della locale Unitrè, si terrà un incontro che vedrà come relatori Maria Fida e Luca Moro, figlia e nipote dello statista sequestrano ed assassinato nel 1978

Giovedì 26 marzo, alle ore 21, presso il Teatro della Concordia di Monte Castello di Vibio, nell’ambito dei corsi dell’Unitre guidata da Giuliana Sabatta, si svolgerà un incontro dibattito dal titolo: “Aldo Moro: la memoria negata”. Relatori saranno Maria Fida e Luca Moro.
Maria Fida si è sempre impegnata perché il ricordo di papà Aldo non sbiadisca. Fiumi di inchiostro si sono sprecati all’inizio, ma poi con il passar del tempo, il ricordo è stato affidato soprattutto ai familiari. Anche Luca Moro, nipote di Aldo, ha scelto di ricordare quel nonno così celebre, così eroico, eppure così ingombrante. quell’uomo che nelle sue lettere dalla prigionia scriveva all’allora bambino Luca, quasi riconoscesse in lui quel futuro che di lì a poco gli sarebbe stato tolto per sempre. Lui ha scelto di mettere in musica le parole di quell’uomo a lui tanto caro. Parole di libertà, di perdono, parole che hanno insegnato e che hanno fatto la storia, sono divenute così un blues struggente che celebra la memoria. Il titolo del brano realizzato dal giovane musicista è “Se ci fosse luce”.

La mattina del 16 marzo 1978, in via Fani a Roma, le Brigate rosse sequestrarono Aldo Moro, dopo aver massacrato gli uomini della sua scorta. E’ necessario ricordare i loro nomi per non dimenticare tutti coloro che hanno dato la vita per lo Stato: Domenico Ricci, Oreste Leopardi, Giulio Rivera, Raffaele Jozzino, Francesco Zizzi.
Dopo cinquantacinque giorni, il 9 maggio, poco dopo le 10, il suo corpo senza vita fu ritrovato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa, parcheggiata in via Caetani. Maria Fida, la primogenita di Aldo Moro.

L’ingresso alla manifestazione promossa a Monte Castello di Vibio è libero, con prenotazione obbligatoria. Per informazioni e prenotazioni: Teatro della Concordia – tel. 075 8780737.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter