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La manifestazione che inizia oggi, non sarà assoggettata alle regole stringenti che la Regione Umbria intende riservare ai fiumi della Valnerina

La 39/a edizione della «Discesa internazionale del Tevere» in programma sabato e domenica per iniziativa del Canoa Club Città di Castello, che in questa circostanza festeggerà i 40 anni di attività, anche dal prossimo anno sfuggirà alle regole più stringenti per i numerosi canoisti (quest’anno ne sono attesi oltre 200 e tra loro il campione del mondo tifernate Carlo Mercati) che scendono in altre parti dell’Umbria.
Infatti regole rigide saranno in vigore solo per un’attività sportiva in forte crescita in Valnerina, come la discesa dei corsi d’acqua con canoe, kaiak e raft, allo scopo di conciliare le esigenze di tutela dell’habitat e quelle dei pescasportivi che non vedono di buon occhio le discese frequenti.
La terza Commissione consiliare di Palazzo Cesaroni, presieduta da Enzo Ronca, ha approvato all’unanimità la proposta di regolamento predisposta dalla Giunta regionale, che, appunto, si applicherà su tre corsi d’acqua della Valnerina, il Corno, il Nera e il Sordo, con la delimitazione precisa – riferisce una nota della Regione – dei tratti di torrente in cui sarà possibile rilasciare concessioni d’uso per le discese; dei giorni dell’anno; degli orari e del numero di discese, fino ad un massimo di 40 per i raft, nell’intera giornata.
Nello specifico il regolamento che relega l’attività di hidrospeed solo all’intero Velino ed alla parte finale del Nera, (nel tratto da Vallo di Nera a Ceselli e dopo la Cascata delle Marmore), senza porre limiti per i natanti più piccoli nelle stesse zone, delimita tratti ben precisi per i tre corsi d’acqua più piccoli.
Per il Sordo si possono fare discese dalla confluenza con il Corno a risalire per cento metri; per il Corno nei tratti Serravalle-Biselli e Biselli-Nortosce; per il Nera da Vallo di Nera a Ceselli, in località Caserino di Ferentillo e da Ferentillo ad Arrone.
Per tutti gli altri fiumi dell’Umbria non sono stati previsti limiti alle discese comprese le attività di hidrospeed, ad eccezione dei campi di gara di pescasportiva autorizzati.

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