Condividi su facebook
Condividi su twitter
Le rappresentanze sindacali si dicono preoccupate e indignate per "spiccoli campanilismi e bassi giochi di potere" che rischiano di portare ad un sostanziale blocco delle attività dell'ente

Anche la RSU aziendale del Comparto Regioni e Autonomie Locali esprime “estrema preoccupazione ed indignazione” per l’evolversi del processo di riorganizzazione della riforma regionale che riguarda la Comunità Montana Orvieto-Todi-Narni-Amelia, al centro di un’imbarazzante impasse politica.
Alla base della preoccupazione – precisa infatti un comunicato della RSU aziendale – c’è “il mancato accordo politico necessario all’istituzione della Giunta, che ha prodotto il ricorso ad un organismo istituzionale di ripiego il quale non si vuole assumere la responsabilità di gestire questa delicata fase di transizione”.
La rappresentanza dei lavoratori si dice anche “indignata per l’atteggiamento della politica che invece di dare risposte si trincera dietro spiccioli campanilismi e bassi giochi di potere, senza considerare che queste azioni avranno ripercussioni pesanti su chi lavora nell’ente”.
La nota sottolinea che “i lavoratori, che sembrano essere gli unici a conoscere come realmente funziona l’Ente Montano, sono consapevoli che senza l’approvazione del bilancio, senza l’adozione di un piano dei lavori e di tutti quegli atti necessari per integrare e coordinare gli uffici delle varie sedi, si profila un sostanziale blocco elle attività, mettendo così in discussione il livello e la qualità delle prestazioni erogate ai cittadini”.
La RSU ed i lavoratori chiedono quindi la risoluzione immediata della situazione di stallo che si è creata, sollecitando contestualmente un incontro con la Giunta istituzionale e minacciando, qualora la situazione dovesse perdurare, di attivare “tutte le forme di lotta a tutela dei dipendenti”.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter