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Galleria fotografica delle tante "stranezze" che caratterizzano il cimitero urbano cittadino, soprattutto nella parte realizzata più di recente
cimitero-allagato

Chiunque voglia andare al Nuovo Cimitero Urbano della città può constatare ciò che non funziona. Per i cittadini che si recano a far visita ai propri defunti, infatti, i problemi non mancano, anzi, sembra vadano aumentando.
Ad esempio, nella parte ormai cosiddetta vecchia, è da diverso tempo che scarseggia l’acqua in alcuni settori a causa di impianti idraulici ormai diventati usurati a causa del tempo, mentre i balconi e le gronde dei tetti dei padiglioni che si trovano a sinistra prima della chiesa del cimitero si stanno sgretolando fino a scoprire il ferro dell’armatura. Addirittura in un punto si è dovuto ricorrere a “puntellare” la struttura con un’impalcatura di tubi in ferro.
Per non parlare poi che quando piove con intensità due viali, uno a sinistra uno a destra a quello principale, diventano inaccessibili in quanto c’è un ristagno d’acqua elevato che non permette di percorrerli.

Se tutto ciò al cittadino può essere al limite compatibile, trattandosi di una struttura molto vecchia anche se ancora ben concepita, quello che invece è inammissibile e inaccettabile è come è stato ideato e realizzato l’ampliamento, costituito da un piano superiore e da uno seminterrato, che ad appena un anno dalla presa in consegna da parte del Comune, mostra incredibili lacune e notevoli inefficienze.
G
ià dal fatto che non si possa accedere alla struttura dalla porta d’ingresso principale non è un buon biglietto da visita.
L
e persone che devono visitare i propri defunti sono costrette ad accedere dalla parte interna del vecchio cimitero mediante una scalinata il cui primo gradino è costituito da un grosso “laterizio” posticcio e inopportuno per i diversamente abili che voglio recarsi nella struttura.

Ma non è finita: chi da lì volesse accedere al seminterrato, o lo deve fare percorrendo 2 rampe di scale, che già mostrano i segni della ruggine, o attraverso il nuovo ascensore, che è talmente nuovo che a distanza di un anno ancora non è mai entrato in funzione. A quanto sembra ci hanno provato tempo fa a collaudarlo ma hanno dovuto desistere perché la base della struttura in cemento armato che lo ospita sarebbe piena d’acqua.
Entrando nelle due parti che ospitano i loculi non è difficile notare evidentissimi problemi a cominciare dal fatto che quando tira il vento e piove entra molta acqua dal balcone, che è completamente aperto, per finire all’interno della struttura il cui pavimento nella parte centrale ha grosse griglie attraverso le quali l’acqua penetra finendo ovviamente nei corridoi del seminterrato. Oltre all’acqua, inevitabilmente, vi può passare anche la sporcizia che si crea al piano superiore.

L’acqua che finisce al piano sottostante non è soltanto quella che proviene dal balcone ma anche quella che, in un punto, cade dal tetto, per non parlare poi di quella che fuoriesce dalla fontanella del piano superiore.
Infatti nel momento dell’utilizzo, essendo la vaschetta evidentemente insufficiente per accogliere la quantità d’acqua che si produce anche solo per il fatto di lavare un vasetto per i fiori, l’acqua trabocca e inevitabilmente si riversa sul pavimento e attraverso la vicina griglia nel pavimento cola al piano inferiore in mezzo al corridoio dove potrebbero passare le persone.
Inoltre la prevista assenza di qualsiasi forma di chiusura del balcone crea problemi anche quando tira il vento in quanto, essendo tutto aperto anche dalla parte opposta, si genera una corrente d’aria che a volte fa cadere i fiori dei vasi a quei loculi posti nelle vicinanze del balcone.

Le problematiche relative alla struttura realizzata nel seminterrato sono piuttosto evidenti. Oltre a rappresentare un “contenitore” per la sporcizia e l’acqua piovana, cosa non da poco è che la stessa acqua penetrando dal piano superiore si “insacca” nel soffitto e scende anche lungo una parente interna interessando una decina di loculi attualmente vuoti.
Per non parlare poi dell’illuminazione che non funziona fin dai giorni successivi il collaudo
. Pertanto tutto è quindi affidato alle condizioni atmosferiche esterne e considerando che ci si trova in un seminterrato, resta davvero problematico percorrere i corridoi che si trovano sempre in una condizione di penombra.
Difficoltà sembrano esserci anche per tumulare le salme sia a causa della pesantezza e al tempo stesso fragilità delle pietre, per non parlare poi di quelle relative ai loculi posti orizzontalmente, sia perché in entrambe le parti, seminterrato e piano superiore, non può essere accessibile ai muletti o ad altre attrezzature che possano consentire l’elevazione della bara per traslarla nei manufatti funerari, soprattutto per quelli che si trovano dal terzo al quinto ordine.

Ci si domanda allora: come è possibile che a distanza di un anno dall’apertura il nuovo edificio presenta tantissimi problemi e anomalie che creano forti disagi ai cittadini e dimostrano scarsa sensibilità verso una struttura alla quale si recano giornalmente moltissime persone e che rappresenta per la funzione che ha un segno di civiltà? Un segno a cui non è stato tenuto conto fin dall’inizio, visto il risultato finale.



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