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Il sistema informatico è stato definito nei giorni scorsi: le amministrazioni locali potranno contare sul 30% dell'evasione scoperta

Parte concretamente la partecipazione dei Comuni all’attività di accertamento dell’Agenzia delle Entrate e quindi i cittadini devono stare all’erta. Si potrebbe dire: “Silenzio, il Fisco ti ascolta”.
Con provvedimento del 26 novembre, infatti, sono state definite le modalità tecniche relative alla trasmissione da parte dei Comuni delle informazioni suscettibili di utilizzo ai fini dell’accertamento dei tributi statali tramite un sistema informatico, nonché le modalità di ripartizione della quota spettante ai singoli Comuni, che partecipano all’accertamento: il 30% del maggior introito per il fisco.
Il flusso delle informazioni riguarderà in particolare i seguenti settori specifici: il commercio e le professioni, l’urbanistica e il territorio, le proprietà edilizie e il patrimonio immobiliare, le residenze fittizie all’estero e la disponibilità di beni indicativi di capacità contributiva.

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