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La marina di Pechino ha scelto di utilizzare vele tecnologiche per far navigare due sue navi risparmiando fino al 40% di carburante

Del ritorno sperimentale alla navigazione a vela, in grado di ridurre significativamente i costi operativi delle navi e le emissioni di gas serra, avevamo già parlato tempo fa.
A distanza di qualche mese la conferma che il sistema funziona viene dalla notizia che una ditta australiana di energia rinnovabile ha concluso un accordo per la fornitura di enormi vele produttrici di energia, per due navi mercantili della Cosco, la più grande società di navigazione cinese.
La Solar Sailor di Sydney fabbrica vele controllate da computer che catturano sia l’energia solare che quella del vento.
Si tratta di ali giganti di alluminio, lunghe 30 metri
, grandi cioè quanto un jet 747 o A380 e coperte di pannelli fotovoltaici, che catturano l’energia del sole e allo stesso tempo imbrigliano il vento degli oceani, e che possono essere installate anche su navi esistenti.
Possono ridurre i costi di carburante fra il 20 e il 40% e usano il sole per coprire il 5% del fabbisogno energetico della nave
.

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