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E' in costruzione un lungo "serpente" marino che, nello Streto di Messina, trasformerà la corrente marina in energia elettrica

Le forti correnti marine tra Scilla e Cariddi, cioè tra la punta dello stivale e la Sicilia hanno per secoli, nell’antichità, spaventato i naviganti dello stretto di Messina. Ora quelle stesse correnti potrebbero fornire energia pulita.
A Villa San Giovanni partirà una nuova sperimentazione italiana per la produzione di energia pulita dal moto dell’acqua. Il progetto è sviluppato da Friel e dal dipartimento di ingegneria aerospaziale dell’Università di Napoli ”Federico II.

Il progetto, denominato Fri-El Sea Power, è composto da una struttura galleggiante (porntone o nave) e da varie turbine ad asse orizzontale posizionate ad intervalli regolari lungo un tubo orizzontale snodabile e modulare (denominato ”filare”).
Il tubo (che è in grado di allinearsi alla corrente marina, seguendone l’eventuale variazione) funge anche da albero di trasmissione del moto che trasferisce la potenza catturata dal moto dell’acqua al generatore elettrico. L’energia elettrica prodotta viene immessa direttamente nella rete elettrica attraverso un cavo sottomarino che collega le singole strutture galleggianti alla terra ferma.
 
Grazie ai buoni risultati ottenuti dai primi test si sta lavorando a un prototipo da 500 kW, che sarà’ testato nel 2009 e messo in mare nello Stretto di Messina, dove la corrente raggiunge punte di 2.5 metri al secondo.
Sarà costituito da una nave e da 4 filari allineati, ognuno dei quali avrà 5 turbine dal diametro di 4 metri per un totale di 20 turbine.

Per sfruttare anche l’energia delle maree di acqua dotate di bassissima velocità, sarà ancorata sotto la nave un’ulteriore ed innovativa turbina, che avrà efficienza più che doppia grazie al diffusore ad anelli che la circondano.
L’efficacia di questo sistema, già verificato in galleria del vento, sarà verificata in condizioni reali. Quando questa tecnologia sarà matura, tutte le turbine lungo i filari saranno dotate del diffusore e quindi si potrà estrarre il massimo di energia con le minime dimensioni possibili della turbina e con velocità della corrente molto basse.

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