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I genitori possono versare all'Inps una quota mensile per 120 mensilità e portare parzialmente la somma in detrazione in sede di denuncia dei redditi

Un neolaureato in cerca di occupazione, può decidere di riscattare gli anni di laurea, cioè pagare i contributi previdenziali per gli anni trascorsi sui banchi dell’università, come se avesse lavorato.
Con la nuova normativa, un giovane può chiedere il riscatto anche prima di aver trovato un lavoro.
Per ogni anno di università deve pagare un contributo fisso, pari a circa 4.560 euro. Questo contributo però può essere suddiviso in 120 rate, da pagare in 10 anni senza interessi.

Se il ragazzo neolaureato non può permettersi la spesa, i genitori possono pagare il riscatto di laurea del figlio a carico e ottengono anche una detrazione fiscale del 19%. Se poi il ragazzo non è più a carico dei genitori o trova un’occupazione, lo sgravio fiscale resta fino all’estinzione delle rate.
La formula della normativa sul welfare appena descritta convince e proprio in questi giorni l’Inps ha rilevato l’aumento delle domande: si è passati da 14.069 richieste pervenute da gennaio a settembre del 2007, alle 35.104 dello stesso periodo del 2008.

Sono riscattabili tutti gli anni del corso legale di laurea, che non siano già coperti da contribuzione obbligatoria: sono esclusi gli anni fuori corso. Non può effettuare il riscatto chi non ha concluso gli studi. Sono equiparati alla laurea la laurea conseguita all’estero purché sia riconosciuta o abbia valore legale in Italia; le lauree in teologia o in altre discipline ecclesiastiche conseguite presso facoltà riconosciute dalla Santa Sede. Sono riscattabili semprechè non siano coperti da contribuzione, anche i periodi corrispondenti alla durata dei corsi di studio universitario a seguito dei quali siano stati conseguiti i diplomi universitari; i diplomi di specializzazione; i dottorati di ricerca, successivi alla laurea di durata non inferiore a due anni.
L’importo del contributo da pagare è calcolato dall’Ente Previdenziale in base all’età dell’iscritto, alla sua retribuzione alla data della domanda, nonché in relazione all’entità degli anni da riscattare. Il pagamento può essere effettuato sia in unica soluzione, che in forma rateale.

 

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