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L'innovativa proposta vede la collaborazione di Enel e Coop

La istallazione di pannelli fotovoltaici è al momento un bell’affare, ma per pochi. Dall’investimento si rientra in circa otto anni, mentre l’impianto dovrebbe produrre per circa 20/25 anni, quindi si può contare di avere “un guadagno” pari a due volte l’investimento iniziale con un tasso annuo di rendimento intorno al 7%.
Il costo iniziale è però elevato: circa 20 mila euro e poi bisogna avere la disponibilità di un posto esposto a sud e ben illuminato dalla luce solare.
Per tali motivi, si sono “buttati” sui progetti coloro che avevano soldi da far ben fruttare. Poi hanno preso il via (è il caso in Umbria della Acciaieria di Terni ) esperienze di “affitto” di propri spazi a titolo gratuito con la prospettiva di acquisire altrettanto gratuitamente la proprietà dell’impianto dopo un certo numero di anni.
Su questa strada, oltre ai privati, a cui non bisogna insegnare nulla su come si fa a guadagnare, si sono inoltrate anche amministrazioni pubbliche più sensibili al tema della riduzione, a costo zero, delle emissioni di Co2, mettendo a disposizione le innumerevoli aree che sono utili allo scopo, dove i pannelli, oltre a produrre energia possono costituire una valida copertura (parcheggi, pensiline degli stadi, ecc.).

Ora un ulteriore passo in avanti è compiuto col progetto misto Enel-Coop. Tale progetto ha il merito di “unificare” chi ha spazi disponibili e chi ha capitali anche di modesto importo.
Con il progetto Coopsole, tutti gli associati potranno avere quote di impianti fotovoltaici e contribuire così al miglioramento dell’ambiente che ci circonda.
In particolare, Coopsole, questo il nome del progetto congiunto, prevede la creazione di una o più società, in forma cooperativa, per la progettazione, realizzazione e gestione di impianti fotovoltaici per produrre energia elettrica dal sole.

Si tratta di una formula assolutamente innovativa, in base alla quale gli associati Legacoop potranno investire nella produzione di energia “senza emissioni”, anche non avendo a disposizione un sito idoneo all’installazione di un proprio impianto fotovoltaico.
Potranno infatti acquistare quote degli impianti che saranno realizzati, a prescindere dalla loro ubicazione, sostenendo così la produzione di energia fotovoltaica e contribuendo in tal modo alla riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera.

Il loro investimento sarà remunerato, in proporzione alla quota di partecipazione acquisita e alla producibilità dell’impianto, grazie al “Conto Energia”, il meccanismo di incentivazione varato dal Governo nel 2005 per agevolare il ricorso alle fonti rinnovabili di energia e contribuire alla riduzione delle immissioni di anidride carbonica nell’atmosfera.
Tra i primi settori interessati al progetto Coopsole, ci sono le cooperative di abitanti interessate ad utilizzare spazi aggiuntivi in prossimità delle case dei propri soci – come giardini, parcheggi e parchi – per autoprodurre energia “verde”.
Un’altra ipotesi allo studio, è l’utilizzo di terreni agricoli inutilizzati, di proprietà di cooperative, specialmente nelle regioni meridionali a più alta insolazione.

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