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L'ex sacerdote, per il quale è in corso l'udienza preliminare per valutare la fondatezza delle accuse di abusi sessuali, ha deciso di ricusare il giudice che si sarebbe espresso anticipatamente

Per una Gemini che viene contestata, c’è un Gelmini che contesta.
Quest’ultimo è meglio noto come don Pierino, i cui difensori hanno presentato un’istanza di ricusazione del gup di Terni davanti al quale è in corso l’udienza preliminare a carico del sacerdote accusato di avere molestato sessualmente dieci ex ospiti della Comunità.
Analoga richiesta è stata avanzata dal difensore di uno dei collaboratori del sacerdote, accusato di favoreggiamento.
Nell’istanza alla Corte d’appello di Perugia si sostiene che gli addebiti nei confronti di don Gelmini si fondano sulle dichiarazioni delle persone offese che nel corso dell’indagine hanno ritrattato e poi nuovamente cambiato versione.
Il gup nel decidere di sentire alcuni giovani sarebbe, a detta degli avvocati, “andato oltre” al sostenere che le prove da assumere potevano, col tempo, essere esposte ad inquinamento, ma avrebbe “indebitamente espresso il proprio convincimento sulla fondatezza delle accuse”.
Secondo i difensori il giudice avrebbe cioè anticipato un giudizio di merito.

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