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L'azienda di Bastardo, attiva dal 1780 nel settore dell'olio dove detiene una quota di mercato del 10%, ha presentato i prodotti dei propri vigneti a Roma

Sono tra i più antichi produttori italiani di olio, una tradizione di famiglia che risale al 1780, e vantano una fetta di mercato di olio extravergine d’oliva vicina al 10% del consumo nazionale. Ora il gruppo Alimentare Farchioni ha deciso di potenziare pure la produzione del vino, puntando a passare entro il 2012 ad un fatturato di 160 milioni di euro dagli attuali 100 milioni.
Per la verità la famiglia Farchioni da sempre, oltre all’ olio, produce anche vino e farine. I vigneti hanno origini lontane, ‘la Custodia” fu feudo vitivinicolo francescano, difeso dal Duca Odoardo, ma «è solo nel 2000 – informa una nota – che si è deciso di entrare nel mercato del vino in modo più determinato e nel 2003 è stata edificata una moderna cantina a Gualdo Cattaneo, ideando e brevettando una nuova bottiglia destinata a vini da grande invecchiamento come il Sagrantino. 
Dopo cinque anni di lavoro dell’enologo aziendale Marco Minciarelli con la supervisione di Riccardo Cotarella, i vini sono stati presentati al grande pubblico di esperti nell’ambito del calendario delle manifestazioni dell’Associazione Italiana Sommelier di Roma.
L’appuntamento con la prima uscita in grande stile dei vini di ‘Terre della Custodia” del gruppo Farchioni si è svolta sabato 25 ottobre con la degustazione all’Hotel Cavalieri Hilton di Roma.

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