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La decisione del Tribunale del riesame preoccupa fortemente le ditte sub fornitrici di quelle direttamente coinvolte nello scandalo

L’onda delle reazioni alla decisione di Tribunale della libertà di vietare la partecipazione agli appalti pubblici alle imprese coinvolte nell’appaltopoli della Provincia di Perugia si arricchisce di nuovi elementi.
Il presidente provinciale di Cna Costruzioni ritiene che il rischio chiusura, dalle imprese direttamente coinvolte, potrebbe estendersi in breve tempo a molte piccole ditte umbre dell’indotto, oltre 100 con circa 500 addetti.
 
“Ferme restando le eventuali responsabilità personali dei singoli soggetti coinvolti nella vicenda, rispetto alle quali non spetta a noi esprimere giudizi – afferma ancora il presidente provinciale di Cna Costruzioni – la nostra associazione è fortemente perplessa in merito all’interdizione dagli appalti pubblici per le quattro imprese in questione (tra cui la Ediltevere di Todi), che se dovesse restare espressa negli stessi termini, vorrebbe dire la fine certa di imprese che sono alcune delle più strutturate che operano a livello regionale, nazionale ed internazionale, che nel corso degli ultimi anni per le loro capacità professionali, tecniche ed economiche hanno contribuito certamente a trainare, insieme ad altri, la crescita di tutto il sistema imprenditoriale locale. Accanto a queste aziende sono cresciute e si sono strutturate molte piccole imprese artigiane, che insieme a loro hanno contribuito a creare occupazione e ricchezza, svolgendo una funzione sociale non indifferente”.

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