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Scambio di battute tra il premier e la governatrice regionale a palazzo Chigi; per il capo del Governo sono ben conservati i centri storici visitati: Todi e Montecchio; annunciata la rinuncia a ricorrere contro la legge regionale apposita

Il “mal di schiena” di Berlusconi sta fruttando una pubblicità che nemmeno si sognano i festival, le mostre e le campagne pubblicitarie che si organizzano in Umbria per invogliare i turisti a visitarla.
“L’Umbria è di una bellezza che toglie il fiato ed io ci sono stato benissimo”, ha detto il premier alla governatrice della Regione, che a sua volta ha risposto: “C’inorgoglisce che lei lo abbia scoperto, grazie per le sue belle parole”.
Questo è stato lo scambio di battute intercorso fra il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e la presidente della Regione, Maria Rita Lorenzetti, ieri sera a Palazzo Chigi prima dell’incontro dei presidenti di Regione con il Governo sul tema del federalismo.
Sembra che a stimolare questa salva di complimenti sia stata proprio la Lorenzetti che ha ringraziato il Silvio nazionale “per le belle parole spese per l’Umbria” nel corso della recente permanenza del Presidente del Consiglio in una beuty farm dell’Amerino-Tuderte, con gite a Todi e Montecchio passando per la gola del Forello ed il lago di Corbara.

Un accenno di polemica tra i due c’è stato quando la Lorenzetti ha prontamente preso al balzo l’affermazione di Berlusconi, sul “come sono ben conservati i piccoli borghi umbri”, sottolineando che “il Governo ha bloccato la recente legge regionale che mira a tutelare proprio i centri storici”.
Ma poi il ministro Raffaele Fitto ha precisato che “è stata avviata la procedura di revoca di questa contestazione”.
I complimenti di Berlusconi all’Umbria non sono stati molto graditi da alcuni degli altri Governatori presenti, che hanno fatto notare come le belle parole del premier sull’Umbria fossero “una sorta di spot”.
Una pubblicità per la regione e per la compagine politica del presidente, che ha assicurato di tornare ancora in Umbria per la campagna elettorale ma, ha assicurato la Lorenzetti, allora non sarà più il tempo dei sorrisi: “si aspetti la solita, leale battaglia”.

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