30 ottobre 2008
A proposito di inquinamento: è tornata la "nube" sul Quartiere Europa
Con le prime nebbie mattutine e l’aria autunnale appesantita dall’umidità, si ripropone con maggiore incisività il fenomeno della “puzza” diffusa nell’aria che, quasi costantemente grava su tutto il versante di Pontenaia, fin dalle prime ore del giorno. Spesso rimane per gran parte della giornata e diventa poi visibile sottoforma di una vasta nube bluastra che avvolge tutta la zona a partire da Montesanto fino ad oltre Torresquadrata, investendo in pieno il Quartiere Europa e le altre zone ugualmente esposte.
E’ un annoso problema più volte denunciato, al quale nessuno è riuscito finora a porre rimedio e nemmeno a fornire informazioni sufficientemente esaustive ed in forma necessariamente reiterata, per tranquillizzare ma soprattutto tutelare l’incolumità della popolazione interessata al fenomeno ed anche per l’ovvia esigenza di tenere sotto controllo costantemente il suo processo evolutivo. Qualche scarno ed estemporaneo messaggio è stato fornito in passato, ma ciò non basta a garantire la sicurezza degli abitanti coinvolti, costretti a respirare quell’aria decisamente sgradevole.
Credo sia opportuno non sottovalutare il problema da parte degli organi preposti al controllo ambientale, compresi amministrativi e sanitari, verificare seriamente ed accuratamente che non siano presenti, con assoluta certezza, sostanze nocive riscontrabili soltanto con particolari rilievi, attenti e minuziosi, ed eseguiti in forma continuativa nei punti logisticamente sensibili.
Siamo sommersi inevitabilmente da inquinanti di tutti i generi, alimentari, elettromagnetici, ambientali, acustici, perfino l’abbigliamento non è più sicuro e le conseguenze di tutto ciò purtroppo le verifichiamo tutti i giorni sulla nostra pelle ed è per questo che non possiamo trascurare un argomento così importante, vale la salute di tutti noi, soprattutto dei più giovani e la salute non può essere merce di scambio in nessuna situazione e per nessun motivo.
Elio Andreucci
30 ottobre 2008
Stati Generali sul web della Scuola Italiana
La straordinaria confusione che regna sovrana nel Paese intorno al delicatissimo ruolo della scuola, dell’università e della ricerca, necessita di una grande riflessione fortemente radicata alle ragioni della verità e del merito delle questioni.
Il tentativo delle forze politiche di utilizzare la vicenda scuola ad uso e consumo è ormai chiaro. Ai giovani chiediamo di non lasciarsi strumentalizzare e di credere ed alimentare il sogno del doveroso cambiamento dei luoghi della crescita e formazione culturale dei cittadini del domani.
Occorre la convocazione urgente degli Stati Generali della scuola italiana: genitori, alunni, classe politica, mondo delle associazioni, devono trovare il modo e le forme di proficuo incontro per stabilire una grande piattaforma della scuola italiana che tenga nel merito e nella valorizzazione dei talenti il cuore pulsante della sua azione sociale, fortemente radicata intorno alla necessità di costruire tutti insieme una nuova stagione della responsabilità”.
La data ultima fissata per la raccolta delle proposte da Piccoli Comuni è per la seconda metà di novembre e la partecipazione sul portale http://www.piccolicentrieuropei.com è aperta a tutte le proposte utili allo scopo. La rete è la vera democrazia
partecipativa di questo tempo e noi vogliamo utilizzarla al massimo per consentire a tutti di esprimere le proprie opinioni, che verranno opportunamente raccolte in una sintesi operativa per diventare materiale concreto per la politica e per le
istituzioni preposte dalla Carta Costituzionale alle scelte legislative.
Virgilio Caivano – Portavoce di Piccoli Comuni
29 ottobre 2008
Ci risiamo: anche sulla scuola la colpa è tutta di… Andreotti!
Leggendo la profonda analisi politica di Carlo Zoccoli mi è tornata in mente una canzoncina che traduce in versi tanta sagace critica della situazione italiana; il buon Baccini anni fa cantava "Chi ha mangiato la torta? Andreotti! Chi ha permesso il calo della borsa? Andreotti! Chi ha sbagliato manovra? Andreotti! Chi c’è dietro la piovra? Andreotti! Chi ha baciato Cicciolina? Andreotti! Chi non paga mai in tribuna? Andreotti! Chi incasina il partito? Andreotti! Ma perchè non ho marito? Colpa di Andreotti".
In sintesi quindi, il male assoluto del nostro Paese e della scuola in particolare è tutta dei democristiani siano essi docenti, rettori, ministri, alunni, bidelli, segretari o appartenenti al Partito comunista (ma in realtà democristiani nell’animo!). Ma certo, mi sono convinta anche io… deve essere proprio così!
L’unica cosa che mi è poco chiara è come facciano i democristiani a mascherarsi così bene da comunisti… Le nostre Università, infatti, per la stragrande maggioranza hanno Presidi e Rettori di sinistra, insegnanti di sinistra che si tramandano la cattedra da padre in figlio da anni: ci sono materie create ad hoc per far contento quel barone di sinistra ecc.
Io non credo che il problema possa stupidamente essere risolto con una superficiale contrapposizione buoni-cattivi.
Chi, come me, ha frequentato l’Università senza avere un cognome importante sa quanto sia difficile andare avanti, sa quante umiliazioni si debbano subire dai figli di papà che non hanno colore politico ma solo un grandissimo potere.
Non so se siano di più i baroni e baroncini di destra o quelli di sinistra, so per certo che sono tanti, troppi!
Spesso il privilegiato democristiano va a braccetto col privilegiato comunista perchè entrambi perseguono il loro obiettivo comune, anche se nel portafoglio hanno la tessera di due partiti diversi di cui spesso non conoscono nè la storia nè i valori.
Usare il termine "democristiano" come sinonimo di camorrista credo sia un atto grave, sciocco e calunnioso che denota una violenza verbale stolta e gratuita.
Molti dei suoi concittadini, Signor Zoccoli, e moltissimi dei suoi connazionali si sono riconosciuti nei valori fondanti della democrazia cristiana e non credo si meritino di essere appellati come mafiosi; tanti di questi democristiani hanno lottato e si sono impegnati per costruire un Paese migliore, alcuni di questi democristiani che Lei tanto denigra fanno parte di quel PD da Lei tante volte difeso e osannato!
Stia tranquillo, comunque, Signor Zoccoli, i democristiani del PD si sono mascherati benissimo da comunisti tanto da non sentirsi minimamente offesi dalle Sue parole.
Elena Baglioni
29 ottobre 2008
Palestre: perchè tanta differenza tra abbonamento e ingresso?
Vorrei segnalarvi (la lettera è inviata per conoscenza anche all’Adiconsum, ndr) una pratica commerciale che mi sembra alquanto scorretta nei confronti del consumatore e che riguarda il settore delle palestre e quindi del fitness.
Vi scrivo dalla provincia di Perugia, dove proprio in questi giorni molti cittadini vengono contattati anche telefonicamente dallo staff di un grande centro fitness, la Virgin Active, di prossima apertura a gennaio alla periferia di Perugia.
Quello che vi segnalo è che ormai sta diventando una consuetudine applicare al cliente prezzi "normali" solo se ci si lega al centro fitness con abbonamenti annuali o comunque di lunga durata, a fronte dei quali si riesce ad ottenere anche una quota mensile di 50 euro.
Se invece il cittadino volesse sentirsi libero di frequentare più di una palestra, perché magari uno può trovarsi per metà settimana in una città e metà in un’altra, oppure uno potrebbe decidere di andare in palestra solo una o due volte a settimana, caro viene a costare al consumatore! Viene richiesto per un ingresso singolo alla Virgin Active addirittura 25 euro.
Cifre simili vengono comunque richieste anche da altre palestre della zona a fronte della richiesta di ingressi singoli. Diciamo che le palestre hanno fatto una sorta di cartello tra di loro e sembra che la politica commerciale che adottano sia ormai questa.
Tanto vi volevo segnalare, nella speranza costituisca tema di interesse pubblico per i tempi che corrono.
Adriano Chiacchieroni
29 ottobre 2008
Lo sfacelo della scuola e dell’università su "Scherzi a parte!"
Se centinaia di migliaia fra studenti, professori, gentori, dipendenti della scuola non capiscono la riforma (come afferma il governo) e solo chi l’ha scritta è in grado di farlo, le cose sono due: o è scritta male o è pessima. Nel caso particolare del ministro Gelmini, potrebbero essere tutti e due casi. Comunque a sentire parlare un giovane democristiano doc come Belia dello sfacelo del sistema scuola ed in particolare di quello universitario, sembra di essere su "Scherzi a parte"!.
Per cinquanta anni governi democristiani con ministri democristiani, hanno fatto riforme per gestire università in mano a rettori democristiani e scuole con provveditori democristiani. All’università, in particolare, docenti democristiani hanno sempre applicato un sistema tipico da democristiani, che faceva sì che un gruppo di essi chiamati "baroni", gestiva il potere all’interno degli atenei: questo sistema piaceva anche a docenti di sinistra, che altri non erano che democristiani mascherati.
Ogni anno il ministro democristiano di turno, faceva una nuova riforma della scuola, ogni volta era una riforma antipopolare che consolidava il potere democristiano, sia nella scuola che nella società. Ogni volta gli studenti si incazzavano, occupano le scuole e le università ma a differenza di oggi c’era un ministro dell’interno democristiano che mandava ha difendere lo Stato democristiano, minacciato da studenti comunisti, e ci scappava sempre qualche morto.
Per concludere ecco cosa dice la " Treccani " sulla riforma Malfatti (ministro democristiano) del 1977, e, per favore, abbiate la dignità di tacere!
“…Lo scatto d’ira e di protesta divampò molto rapidamente nel paese, contro quella che venne percepita come una riforma elititaria, mirante a ristabilire il vecchio modo selettivo e conseguentemente antidemocratico, che avrebbe di nuovo impedito o almeno limitato l’accesso all’insegnamento superiore e ai diplomi universitari agli strati sociali più modesti e popolari. L’università venne definita, dal movimento studentesco, come la centralità dell’organizzazione di un sistema arcaico, opaco e ermetico in mano ai «baroni», cioè i docenti universitari. Un sistema basato sull’esclusione, concepito e elaborato per regolare e controllare il flusso e il rinnovamento del ceto accademico e della cultura, in un certo senso del potere culturale, politico e finanziario. Si accentuò via via la volontà evidente da parte degli studenti di «rovesciare la gerarchia del comando sui processi di selezione e di stratificazione in quanto corrispondenti ad altrettanti processi di disaggregazione e di esclusione…».
Carlo Zoccoli
29 ottobre 2008
L’Università e la solita favoletta del lupo cattivo
A sentir parlare certa sinistra di scuola e di Università c’è, senza dubbio, di che riflettere. Si sente raccontare la solita favoletta di fedriana memoria del lupo cattivo (il governo Berlusconi) che con efferata determinazione si appresta a smantellare il virtuoso sistema dell’istruzione in Italia, preoccupato esclusivamente del presidio degli equilibri di bilancio.
A dar credito alle sirene e agli slogan sfoggiati nelle piazze si può essere suggestionati dalla amara sensazione che il centrodestra nel nostro Paese abbia scarsa consapevolezza dell’importanza del sistema scolastico anche in relazione alla competitività dell’economia di casa nostra. Nulla di più distante dal vero!
La verità è che in Italia, specialmente il
livello universitario di istruzione, è lontano anni luce da accettabili standard di efficacia formativa, con professori ordinari che a fronte di stipendi di 5-6 mila euro a mala pena si vedono in giro per gli atenei e ricercatori precari a tirare la carretta per 1000 euro scarsi fino a cinquant’anni.
Con strutture e laboratori oramai obsoleti, con produzione intellettuale ridotta al lumicino. Se gli studenti che oggi, con uno stile oramai sinceramente un pò fuori tempo massimo, faccessero tacere tamburi e trombette per fermarsi un attimo a
riflettere sulle reali cause e sui primi responsabili della mancanza di dignitose opportunità formative, non presterebbero il fianco a facili demagogie e strumentalizzazioni politiche ma rivolgerebbero certamente altrove le proprie legittime pretese. E con nostra grande soddisfazione visto che la scuola la finanziamo abbondantemente tutti (almeno tutti i cittadini che lavorano).
Marco Belia
28 ottobre 2008
Bisognerebbe stilare la lista degli immobili svenduti negli ultimi trent’anni
Non volevo entrare in merito all’arrogante intervento di Andrea Caprini, perché Marchetti è in grado di difendersi da solo. Però, poiché quanto è affermato da Marchetti nel suo documento è da me condiviso totalmente, ho fatto anche mia la raffigurazione di “somaro” affibbiatagli dal capogruppo di Rifondazione.
Bisognerebbe stilare una lista dei beni immobili svenduti dai Sinistri in questi ultimi trent’anni e non solo i comunali ma anche quelli della Veralli e dell’Etab: castelli, casali, terreni, abbazie. Qualcuna di queste svendite è stata effettuata non tanto per far cassa (ciò sarebbe stato politicamente comprensibile) ma per agevolare gli amici e gli amici degli amici.
Dopo aver fatto questa lista dovrebbero ragguagliarci sulla fine che hanno fatto i cespiti delle alienazioni suddette, come sono stati investiti e che beneficio ne abbia tratto la comunità tuderte.
Poi, che in Consiglio gli esponenti della Maggioranza si siano mostrati imbarazzati nel giustificare ciò che non siamo tenuti a giustificare ad una Minoranza astiosa e disfattista, è pura fantasia di Caprini. Non mi pare che questo imbarazzo sia trapelato nel mio intervento, né tanto meno in quello del Sindaco e degli altri capigruppo. Tant’è vero che non ci hanno nemmeno intimoriti le minacce di Cappelletti e di tutto il centrosinistra. Tant’è vero che Boschi alla fine è sbottato con quella frase che tanto ha fatto inalberare Caprini.
Purtroppo per loro è così: oggi siamo noi a decidere le sorti della nostra città e per far meglio di loro ci basterebbe molto poco, ma noi intendiamo fare molto ma molto meglio e questo li terrorizza.
Mario Epifani – Gruppo consiliare Fiamma Tuderte
28 ottobre 2008
Protesta anti-Gelmini: auguri per la manifestazione…
Volevo fare semplicemente i complimenti a Romina Perni per la chiarezza e la lucidità con la quale ha esposto l’invito a partecipare alla manifestazione contro la Riforma Gelmini che continuando sulla scia della Moratti, sta distruggendo quel poco di buono che c’è rimasto nella scuola.
I motivi sono nobili e denotano una conoscenza approfondita delle problematiche della scuola di ogni ordine e grado. Di nuovo complimenti e auguri per la riuscita manifestazione.
Antonio Germino, maestro unico
28 ottobre 2008
Caprini: "A Todi il consigliere Marchetti ha perso un’altra occasione per tacere"
Il consigliere comunale Stefano Marchetti, dopo la infelice uscita a inizio consigliatura sull’inesistente buco di bilancio, continua ad intervenire perdendo ancora una volta l’esaltante esperienza del tacere.
Dopo l’imbarazzante tentativo della destra nel giustificare in Consiglio comunale una becera operazione di cassa facendola passare per una mirabile opera di riqualificazione di un’area del territorio comunale, l’intervento del Capogruppo Marchetti continua nella stancante tiritera infantile che ormai caratterizza la strategia di marketing politico dell’Amministrazione comunale: voi avete fatto questo, noi ci sentiamo autorizzati a fare di tutto.
Peccato che dal 1998 il Comune di Todi non ha proceduto ad alcuna alienazione di rilievo, fatta eccezione per alcuni fabbricati rurali a fini abitativi e con vincolo di destinazione delle entrate ad opere di riqualificazione del patrimonio pubblico per il comune.
Restano tutte le perplessità sulla dubbia legittimità della procedura sia per quanto attiene alla pubblicazione di un bando pubblico per la vendita di un lotto unificato oggetto di variante successiva sia per quanto attiene la competenza del Comune sulla parte strutturale del Piano regolatore essendo l’area sottoposta a vincoli.
Modalità che preoccupano anche per l’atteggiamento e le dichiarazioni della “maggioranza” in Consiglio comunale, di una maggioranza che comanda, come affermato dal Capogruppo di Forza Italia, in barba degli interessi pubblici coinvolti e della tutela del territorio.
Stia comunque tranquillo il consigliere Marchetti: per quello riguarda il sottoscritto, per le attribuzioni e le competenze della carica che ricopro, tutte le strade per fare piena luce sull’accaduto verranno percorse a cominciare dall’invio di una informativa alla Provincia, alla Regione e all’Ufficio Territoriale del Governo che sovrintende alla correttezza ed alla legittimità delle sedute consiliari.
Una chiarezza necessaria tanto per chi è all’opposizione della Giunta Ruggiano quanto per i cittadini tuderti.
Andrea Caprini – consigliere comunale
28 ottobre 2008
L’Università di quelli che…
Chi ci sarà alla manifestazione di oggi a Perugia? Chi ci sarà a quelle previste il 30 ottobre e il 14 novembre a Roma? Chi c’è nelle tante università occupate, nelle piazze a seguire lezioni all’aperto, per strada vestiti da ragazze e ragazzi sandwich?
Ci sono quelli che non credono che si possa mettere le mani su scuola e università passando prima per il Ministero dell’economia e non accettano l’idea che con il definanziamento – riduzione annuale, fino al 2013, del Fondo di finanziamento ordinario e un taglio del 46 per cento sulle spese di funzionamento- si possa migliorare la qualità dell’università pubblica.
Quelli che non si fanno convincere che quanto previsto nell’articolo 133, la trasformazione delle università in fondazioni di diritto privato, è solo una possibilità e non un obbligo, ma sanno benissimo che lo scopo del decreto è voler lentamente diminuire l’impegno di spesa per la formazione universitaria, visto che la capacità di reperire fondi da istituti privati diventerà sia un modo per sopravvivere che un elemento di valutazione delle università stesse.
Quelli che temono di vedere un’università in cui venga messa in crisi la rappresentanza studentesca negli organi collegiali, in cui i docenti diventeranno dipendenti, gli studenti clienti, lo studio un servizio a pagamento.
Quelli che si chiedono quale privato mai deciderà di investire sulla ricerca in ambito letterario, linguistico, filosofico, artistico, settori che violano sicuramente i parametri dettati esclusivamente dalla logica del profitto.
Quelli che non accettano l’introduzione del turn over “contagocce” -ogni cinque professori universitari che andranno nei prossimi anni in pensione gli atenei potranno assumere un solo ricercatore- azione che non farà altro che trasformare in un sogno ad occhi aperti ciò che era già difficile nella condizione attuale: lavorare stabilmente nel mondo accademico.
Quelli che comunque credono nel valore del diritto allo studio garantito a tutti.
Quelli che comunque credono che l’università pubblica debba permettersi di essere migliore di quella privata e non solo di essere il rifugio di chi non può permettersi una formazione di livello più alto.
Quelli che comunque credono che investire sull’università e sulla ricerca sia “una questione di qualità”.
Romina Perni
28 ottobre 2008
Lo sgomento del centrosinistra per la perdita di E.T.
Mi permetto di interpretare i sentimenti del Popolo Tuderte di centrosinistra rimasto sgomento per la perdita (ovviamente in senso esclusivamente politico) di un valente militante noto per la Sua preparazione, competenza, coerenza, disinteresse, assenza di qualsivoglia forma di personalismo.
Vorrei consolare tutti coloro che sono rimasti profondamente addolorati per le dimissioni di E.T., rese pubbliche sulla stampa, facendo notare che sono intervenute nel momento in cui il dimissionario era privo di qualsivoglia incarico politico e istituzionale…
In questo momento un caro pensiero va all’anonimo/a estensore dei documenti di E.T. che negli ultimi tempi, rendendo leggibili le posizioni del dimissionario esponente politico, ha contribuito, non poco, alla vittoria del centrodestra.
Augusto Battisti
27 ottobre 2008
A Todi il centrosinistra era alla frutta, ora è arrivato al caffè
Gli amici consiglieri di sinistra/centrosinistra avevano già dato l’impressione di stare alla “frutta”, al Consiglio comunale del 22 ottobre si sono presi un bel caffè e anche “l’ammazzacaffè”, gli auguro di cuore che almeno questo li aiuti a digerire il “rospo” dello scorso anno.
Ma non si devono preoccupare se ancora sentono un peso allo stomaco, in fondo hanno ancora quasi quattro anni davanti per “digerirlo”.
Certamente chi, amministrando oculatamente il Comune di Todi, ha speso nel solo 2006 la modica cifra di 61.000 euro per la promozione dei “Circuiti del Paesaggio” (per chi non lo sa, sono quelli che stanno oltre i cippi lignei dotati di targhetta metallica che ogni tanto si incontrano nelle nostre campagne), di 30.000 euro per la progettazione del consolidamento e sistemazione idrogeologica della strada del Mattatoio (quella alla fine della quale la Coop Umbria Casa ha realizzato il complesso residenziale con quel bel tetto rosso) e tanto per fare un ultimo esempio 5.400 euro per la valutazione tecnico funzionale della gestione dei parcheggi pubblici (incarico dato alla Sipa spa, cioè alla società che già li gestisce da qualche anno).
In totale, nel 2006, furono pagate a vario titolo per incarichi, consulenze e contratti di collaborazione vari più di 850.000 euro (in quell’anno a libro paga del comune c’erano tre architetti, due ingegneri, un geologo oltre a svariati geometri).
Come dimenticare poi l’acquisto del vecchio stabilimento della Galibia per adibirlo a magazzino comunale, fu pagato nel 2002 oltre 1.300.000 Euro, oggi vale a malapena 700.000 euro, motivando l’urgenza e l’entità della spesa con l’esigenza di spostare l’officina comunale che stava nell’area del Crocefisso perché fuori norma e che oggi, dopo appena sei anni e mezzo, sta ancora li.
Ora questi ottimi amministratori non possono certo accettare che il centrodestra metta in vendita ad oltre 1.000.000 quello che loro, in precedenza, avevano valutato 170.000 euro.
No, non si fa così, il Comune non deve guadagnare con la vendita di un proprio immobile, lasciamo che queste cose le facciano i privati, si continui a regalare il denaro pubblico, tanto come in passato pagherà Pantalone.
Bisogna aiutare l’economia della città, non bisogna lesinare sulle spese: perché utilizzare le proprietà comunali per i propri uffici quando con poche decine di migliaia di euro all’anno si possono prendere in affitto locali di terzi? bisogna farli girare i soldi (quelli dei contribuenti), magari così si fa contento anche qualche elettore.
Noi del centrodestra la pensiamo in maniera diversa, bisogna razionalizzare le spese (lo spostamento d’alcuni uffici comunali nei locali di Via del Monte farà risparmiare al Comune 87.000 Euro l’anno d’affitti), e nel frattempo bisogna valorizzare il patrimonio comunale.
L’eventuale vendita del lotto di Pontenaia, porterà nelle casse comunali più di 1.000.000 (un milione) d’Euro per un immobile che oggi rende al Comune 900 (novecento) euro l’anno d’affitto, questo permetterà di investire in opere utili alla comunità.
Per questo “vergognoso” progetto, per impedire questo scempio economico, i Consiglieri di centrosinistra sono arrivati durante il Consiglio del 22 ottobre (e qui veramente si è arrivati all’ammazzacaffè) a “diffidare i Consiglieri di centrodestra e il Sindaco di votare una variante minacciando in caso contrario una denuncia alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti”
Per interdire una libera scelta del Consiglio si arriva alle minacce, si vuole impedire con qualsiasi metodo che un’operazione molto vantaggiosa per il Comune vada a buon fine, con l’unico intento di mettere in difficoltà l’Amministrazione Ruggiano, bloccando lo sviluppo ed il rinnovamento.
Noi non ci facciamo né ci faremo intimorire, il nostro intento è il bene di Todi, della sua economia e quindi dei suoi cittadini, questi metodi “Di Pietreschi”, questo far tintinnare le manette non c’impediranno di portare avanti il nostro progetto. Quindi: buona digestione!
Stefano Marchetti – capogruppo AN Todi
23 ottobre 2008
La scuola non interessa a nessuna delle parti in campo
La polemica e basta sulla scuola italiana è il segnale inconfondibile di un Paese avvitato su se stesso incapace di risposte concrete ai reali bisogni delle famiglie.
La scuola come luogo di formazione e crescita dei futuri cittadini nei fatti interessa poco alla parti in campo. Politica, istituzioni, sindacato e media, ognuno tenta di salvaguardare il proprio piccolo e misero orticello particolare.
Maggioranza e opposizione parlamentare utilizzano l’argomento per mera propaganda e dimenticano che i veri azionisti di maggioranza dell’azienda scuola sono i genitori, i cittadini che pagano le tasse e non contano nulla in questo dibattito sterile ed inutilmente polemico.
I ragazzi, i veri protagonisti della scuola sono platealmente dimenticati, visto che nessuno si preoccupa di chiedere una loro opinione. La scuola italiana è autentica retroguardia formativa, trasformata dalla politica e dal sindacato in un mero luogo dei diritti e delle competenze, dimenticando invece la necessità di essere innanzitutto luogo dei doveri.
La società italiana, tra le più arretrate d’Europa, paga l’assenza di politiche alte e nobili a favore della sistema istruzione, condannando le future generazioni al declino ed all’emarginazione dai saperi. Una scuola europea, dove i valori del merito e del talento sono riconosciuti ed affermati,dove il dovere viene prima del diritto, è il nostro obiettivo e la ragione del nostro impegno.
In migliaia di piccoli Comunila scuola è ormai un lusso per pochi, segnando di fatto la sconfitta delle Istituzioni e l’umiliazione della Carta Costituzionale.
Mentre la politica parolaia straparla ed organizza manifestazioni inutili, i giovani continuano a lasciare l’Italia per altri Paesi europei impoverendo sempre di più la nostra Italia.
Virgilio Caivano – Portavoce Piccoli Comuni
23 ottobre 2008
Sportello Agenzia delle Entrate: l’assessore Ciani risponde
La segnalazione fatta dal Dr. Alvi, in tema di un più ampio orario di apertura dello sportello dell’Agenzia delle Entrate di Perugia decentrato a Todi, è estremamente sentita. Ne è prova la mia richiesta fatta in data 3 ottobre 2007, ove si richiedeva una ulteriore intera giornata di apertura, sia di mattina che di pomeriggio.
Il 20 dicembre 2007 il Direttore Generale ha risposto che l’affluenza registrata nel periodo 2006-2007 non giustificava un ulteriore giorno di apertura, concludendo comunque con la volontà di riesaminare la questione anche alla luce di “una nuova e più adeguata sistemazione logistica, come auspicato nei recenti incontri”.
È ovvio che i dati di affluenza registrati non possono essere veritieri se si considera che l’affluenza migliorerebbe se il servizio fosse più adeguato ed è mia ferma intenzione affermarlo e difenderlo.
Dal momento che verbalmente era stata anche ventilata l’ipotesi che sul posto potessero addirittura operare due addetti, qualora la sede fosse stata più adeguata (termine peraltro citato nella risposta del direttore), abbiamo anche pensato di rivedere l’ipotesi in un contesto di non facile ed immediata riorganizzazione e riallocazione degli uffici.
Sul tema di tale servizio merita citare anche la circostanza che in occasione dei frequenti disservizi del pc in uso presso l’ufficio di Ponterio avevo con il sig. Orazi, responsabile per l’informatica del Comune di Todi, concordato la sostituzione con personal computer e stampante più nuovi ma, per le infrastrutture ed il tipo di software adottato dall’Agenzia delle Entrate, è stato vano dal momento che i loro programmi non girano su sistemi operativi recenti (ad esempio xp) e non possono usare linee telematiche veloci (utilizzano isdn e non adsl) … sic … .
Ringrazio comunque il dr. Alvi per la sua attività propositiva e collaborativa.
Mario Ciani – assessore al Bilancio del Comune di Todi
22 ottobre 2008
Il sindaco di Todi si faccia carico di potenziare l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate
Da cittadino e da operatore professionale vorrei che il Sindaco di Todi e l’Assessore al Bilancio, anch’esso operatore del settore, si occupassero di incrementare un servizio molto importante ed utile per tutta la Comunità Tuderte. Mi riferisco precisamente allo sportello dell’Agenzia delle Entrate che è aperto due volte alla settimana con un unico operatore a Ponterio di Todi, ospite nella sede Inps.
Io penso di interpretare un’esigenza di tutti chiedendo che vengano attivate tutte le procedure necessarie per fare sì che questo servizio venga ampliato. Solo per fare un esempio, a Bastia Umbra, molto più vicina a Perugia di noi, a seguito delle pressioni esercitate dalla locale Amministrazione, il servizio viene svolto tre giorni alla settimana con due operatori; questa sarebbe la dimensione ottimale anche per Todi.
Basta recarsi alla Sede di Ponterio per rendersi conto che l’orario è insufficiente; infatti l’unico operatore, collocato in una stanza senza finestre ad altezza d’uomo e separato con una vetrata dalla marea di utenti del servizio, nonostante la sua competenza e volontà, fatica tantissimo a soddisfare tutte le richieste del pubblico, a causa delle poche ore settimanali nelle quali deve assolvere il servizio e dall’elevato numero dei contribuenti in fila.
Il servizio ampliato sarebbe utile agli operatori, che potrebbero essere costretti a recarsi all’Agenzia delle Entrate di Perugia meno frequentemente, ma utilissimo soprattutto ai singoli contribuenti che possono recarvisi per qualsiasi problema (per la registrazione di contratti di locazione o di qualsiasi genere, per rispondere a richieste dell’Amministrazione finanziaria, per richiesta di correzioni, per il deposito di documenti e per avere qualsiasi genere di informazione di carattere fiscale, per richiedere la partita iva o il codice fiscale, etc. ).
La funzione ha una valenza altamente sociale; si immagini solo a tutti coloro, soprattutto immigrati e giovani, che devono richiedere il codice fiscale per la prima volta. Di questi tempi evitare al contribuente di recarsi a Perugia per questi servizi significa fargli risparmiare il notevole costo della benzina e soprattutto non fargli perdere un’intera giornata per una problematica risolvibile da Todi in pochissimo tempo; l’Ufficio di Todi è infatti collegato telematicamente a Perugia e quindi quasi tutte le problematiche possono essere risolte da Todi, con l’eccezione di quelle più specialistiche e particolari per le quali resterà comunque necessario recarsi a Perugia (normalmente queste sono pratiche che comunque devono essere seguite da un professionista e non gestibili dal semplice contribuente).
Pongo ora questa richiesta al Sindaco, tenuto conto della ristrutturazione degli Uffici Comunali, nei quali potrebbero essere riservate una o due stanze a questo importantissimo distaccamento dell’Agenzia delle Entrate di Perugia.
Spero che questa richiesta di elevare a tre giorni settimanali l’apertura dell’Ufficio a Todi, in una sede più adeguata, possibilmente con un operatore in più, venga presa in seria considerazione, formulando una decisa e convinta richiesta all’Agenzia delle Entrate di Perugia, perché necessaria e giusta per la nostra città.
Gianluca Alvi
21 ottobre 2008
A Bruxelles ci sono andato a spese mie…
Mi sento in dovere di intervenire riguardo la spiacevole situazione venutasi recentemente a creare a causa del solito ignorante di turno. Ignorante nel senso latino di colui che ignora i fatti.
Personalmente trovo molto deprimente e inopportuno dovermi “giustificare” di una vacanza fatta con un gruppo di amici a Bruxelles per puro piacere e divertimento.
Voglio informare della realtà dei fatti la cittadinanza che si è trovata di fronte le “maldestramente” ironiche vignette di colui che da sempre riesce a portare il livello di discussione politica sulla città a livelli vergognosamente bassi.
E’ pressoché assurdo che un privato cittadino sia costretto ad intervenire pubblicamente per spiegare di potersi permettere, a proprie spese, una vacanza di pochi giorni senza aver bisogno dei rimborsi dell’Europarlamento. Per fortuna, o purtroppo, sono una persona dedita al proprio lavoro (in particolare questo anno ho collocato molti portoni) e questo mi ha permesso di non dover mai chiedere nulla a nessuno.
Detto questo vorrei puntualizzare due cose. La prima è che scontrini e ricevute di biglietto aereo (da me personalmente prenotato e pagato), alloggi, etc. sono tutt’ora in mio possesso nel caso che qualche onorevole voglia occuparsi, se gli è possibile, di chiedere i rimborsi: la somma ricavata sarà devoluta naturalmente alle casse comunali.
La seconda, ben più importante a mio avviso, è che ritenere uno sciupio le agevolazioni che l’Unione Europea mette a disposizione dei singoli europarlamentari per far sì che studenti possano visitare l’Europarlamento e la Commissione Europea: capire cosa siano e come operano questi due organi, è veramente inaccettabile e incomprensibile e non da persona di sinistra ma da semplice cittadino.
In un clima come quello venutosi a creare dopo la bocciatura irlandese al Trattato di Lisbona, in un periodo di crisi economica mondiale come quello che siamo costretti ad attraversare, in un mondo globalizzato fatto di progetti universitari come Socrates, Leonardo e Erasmus, il fatto che dei giovani usufruiscano dei rimborsi messi a disposizione per conoscere il ruolo dell’UE in modo da innalzare il livello conoscitivo è, a mio parer, tutt’altro che uno sciupio.
E’ questo il livello di discussione sul quale sarebbe bello muoversi. Parlare politicamente di UE. Discutere dell’ampliamento dei poteri degli organi che la compongono.
Marco Pepi
18 ottobre 2008
Raccogliere il "testimone" di Giampiero Gubbiotti
Ieri con l’omaggio corale nella Sala del Consiglio Comunale ed oggi con la cerimonia che il Vescovo Giovanni Scanavino celebrerà nella Chiesa intitolata al Padre della Gente Martana, il Santo Vescovo Felice, si è manifestato il risultato del servizio che Giampiero Gabbiotti ha reso con fedeltà responsabile al Suo mandato e con una ricerca costante della solidarietà attiva tra i cittadini e le loro istanze rappresentative, sia a livello personale che istituzionale.
Lo sviluppo civile attuato contestualmente al ripristino delle strutture danneggiate dal sisma del 1997, il sostegno a nuove attività produttive, l’inserimento organico del comune di Massa Martana nell’unione degli otto comuni della Valle Umbra Sud e la ricerca di una complementarietà sinergica con tutte le istituzioni che operano nell’area omogenea posta lungo il diverticolo antico della Via Flaminia e dei Monti Martani è stato testimoniato dall’omaggio commosso dei Sindaci dell’Unione alle sue spoglie mortali, dalla partecipazione degli altri enti locali e, da ultimo ma non per significato, dal rito cristiano del congedo officiato dal Vescovo della Diocesi e partecipata dalla popolazione che ha espresso il corale ringraziamento di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscere e di apprezzare questo nostro indimenticabile amico.
Giampiero traeva dalla sua grande umanità e dalla sua esperienza di vita, attiva e laboriosa, gli strumenti per affrontare e risolvere positivamente i problemi che si ponevano, mediante il loro approfondimento ed il confronto tra gli elementi di valutazione a cui seguivano tempestive decisioni istituzionali nel merito, superando a volte le inevitabili vischiosità e personalismi della dialettica politica corrente.
Ho avuto per anni il piacere e l’onore di discutere con lui varie problematiche della nostra Gente e della nostra Terra, ricercando cordialmente le soluzioni mediante un dialogo concreto e costruttivo, essenziale per una solidarietà fattiva tra tutti cittadini e le loro forme istituzionali e il miglior omaggio che posso rendergli è quello di impegnarmi a non far cadere il “testimone” che ci ha lasciato e la migliore solidarietà alla sua famiglia è quella di essere vicini al loro affettuoso ricordo.
Renato Domenico Orsini
17 ottobre 2008
Polemica Giorgi-Ciani su farmacia comunale e bilancio
Dall’alto della sua "competenza tecnica", evidentemente per porsi sopra al “polverone”, di cui dice di essere stato investito, l’ssessore Ciani conferma ulteriormente, nel rispondere al mio intervento sulla farmacia comunale, le difficoltà che ha l’attuale Giunta di centrodestra ad amministrare.
Contrariamente a quanto si sforza di far capire l’assessore, relativamente alla questione che investe la farmacia comunale, non si tratta né di polverone né di speculazione politica, si tratta solo di una penosa realtà, confermata indirettamente, forse senza rendersene conto, dal contenuto delle sue stesse parole.
Dicendo che “il fatto di valutare anche la possibilità di alienazione” e poi addirittura che “se si tratterà di alienare allora venderemo e non svenderemo” egli ammette che ci sta “lavorando” e che quindi il sottoscritto non ha “sollevato polveroni e creato allarmismi” e tantomeno non si è basato sul “sentito dire”.
Fatto ancor più grave è peraltro che l’assessore non spiega neanche i veri motivi e gli obiettivi e per i quali vuole alienarla o quantomeno esternalizzarla. Personalmente sono contrario ad ogni decisione che vada in quella direzione.
Mi perdoni assessore ma sbaglio o il primo dovere di un amministratore è quello di non dismettere il patrimonio pubblico alle prime difficoltà? Sbaglio o il dovere di un amministratore per far tornare i conti debba prima essere quello di attivarsi fino in fondo a elaborare programmi e progetti strutturali e concreti finalizzati ad una corretta amministrazione rivolta al potenziamento dei servizi per i cittadini e al mantenimento del patrimonio?
Inoltre, per quanto concerne il patto di stabilità interno anche qui l’assessore dimostra la difficoltà del centrodestra a saper mantenere gli “equilibri” di bilancio con il rischio di non rispettare i parametri del patto anche nell’anno corrente, con serie e inevitabili conseguenze per i cittadini che semmai dovranno nuovamente farsi carico anche nel prossimo anno delle sanzioni.
Come pensa di chiarire ai cittadini tuderti la decisione assunta dalla Giunta di non rispettare il patto di stabilità?
Come intende spiegare alla gente le sanzioni, a cui è già sottoposto il Comune di Todi, stabilite con decreto (e non con legge!) dal Ministro Brunetta? Come fa a spiegare ai tuderti che si vedranno quasi raddoppiata l’addizionale IPEF a causa del mancato rispetto del patto di stabilità? E che questo potrebbe ripetersi anche per il prossimo anno?
Cosa gli dirà ai cittadini che sono stati già messi in vendita beni pubblici per oltre 3 milioni di euro e che a causa delle aste deserte alcuni di essi subiranno una notevole riduzione della base d’asta? Se ciò non è una svendita di cosa si tratta?
Come fa a spiegare ai cittadini tuderti che l’attuale governo di centrodestra si è precipitato a mettere in vendita i beni patrimoniali del comune e tutti ancora stiamo attendendo che venga presentato il programma delle opere pubbliche che secondo il Sindaco dovevano essere presentato al Consiglio Comunale entro il 15 ottobre 2008?
Come argomenterà alla città che l’attuale Amministrazione svende per far cassa, andando così avanti alla giornata, senza la pur minima programmazione rivolta a potenziare servizi per i cittadini e a valorizzare il restante patrimonio comunale? Con questa politica amministrativa anno dopo anno ci si troverà sia con pochi e scadenti servizi sia con un forte ridimensionamento dei beni pubblici.
Un’ultima cosa assessore: non faccia la vittima di sentirsi annoiato e “costretto ad intervenire”, è uno dovere farlo anche quando non viene chiamato in causa, semplicemente perché è un diritto dei cittadini essere informati e soprattutto un dovere di un amministratore farlo. E poi lei stesso si dia la risposta al fatto che nessuno gli chiede “passaggi informativi e chiarificatori”.
Mauro Giorgi – consigliere comunale Idv Todi
16 ottobre 2008
Giampiero Gubbiotti sindaco di tutti
E’ difficile ricordare il compianto sindaco Giampiero Gubbiotti che ha dedicato in maniera encomiabile gran parte della sua vita all’Amministrazione comunale in maniera trasparente, lineare e con grande capacità.
Il politico Gubbiotti, serio, affidabile, disponibile, persona di grande determinazione, ma anche l’uomo che ha saputo conquistare con i suoi modi affabili il benvolere dell’intera comunità massetana e non solo.
Ricordare in maniera positiva una persona dopo la sua scomparsa spesso è un luogo comune, così non è per il nostro sindaco.
Gli incarichi politici li ha sempre svolti con passione ed impegno al di sopra di ogni possibile immaginazione; il palazzo comunale era la sua casa, il contatto con la gente continuo, assidua la sua presenza ad ogni tipo di iniziativa o manifestazione.
Era un sindaco amato per tutte queste sue qualità; la sua visione è stata lungimirante e la sua amministrazione ha saputo cogliere l’occasione data da un evento terribile quale è il terremoto
trasformandolo in un fattore positivo di crescita e di sviluppo per l’intero territorio.
Sono innegabili i risultati positivi nei diversi settori ed è anche indubbio il fatto che Massa Martana si sia trasformata in questi dieci anni in una realtà più dinamica sotto vari aspetti, imprenditoriale, culturale, turistico, sportivo.
Personalmente ho avuto anche l’onore di averlo come amministratore dell’ente montano in cui lavoro; spesso il rapporto fra dipendenti ed amministratori non è idilliaco; Giampiero è stato sempre attento ad ascoltare le necessità ed i problemi dei dipendenti, così come ha fatto nell’amministrare il Comune.
E’ una grande perdita per la sua famiglia alla quale vanno le più sentite condoglianze, per la collettività massetana e regionale, ma credo che il miglior atto di rispetto verso Giampiero sia quello di continuare con il massimo impegno in quello che era diventato il suo credo: lavorare per il bene della collettività.
Romano Filippucci
16 ottobre 2008
Il Pd di Todi ricorda Giampiero Gubbiotti
Con sgomento e commozione il Partito Democratico di Todi partecipa la scomparsa di Giampiero Gubbiotti, Sindaco di Massa Martana, e si unisce al dolore della famiglia e dell’intera comunità massetana.
Uomo generoso e sapiente, amministratore attento e competente, politico onesto ed operoso, Giampiero Gubbiotti lascia, a compimento della sua esperienza umana, una grande lezione di impegno e coerenza, al servizio della collettività.
Prese per mano una comunità, portandola fuori dalla tragedia del terremoto e restituendo Massa Martana alla sua bellezza.
Non mancò mai di essere vicino alla gente, nell’ascolto e nel confronto.
Portò nella vita di partito la sua esperienza ed il suo vissuto di politico ed amministratore, divenendo un punto di riferimento per molti.
Declinò, così, nel quotidiano, gli ideali più profondi di uomo di sinistra, legato alla propria storia, ma sempre pronto a volgere lo sguardo avanti.
La sua testimonianza umana e politica ci conforta, pur consapevoli del vuoto che Giampiero Gubbiotti lascia in tutti quanti lo abbiano conosciuto, avvicinato, incontrato.
Partito Democratico Todi
16 ottobre 2008
Giampiero Gubbiotti, "voce del verbo fare"
Abbiamo avuto occasione di conoscere nella sua veste ufficiale, quella di sindaco di Massa Martana. Pensavamo che non sarebbe stato facile convincerlo a seguirci nell’impresa di un progetto archeologico complesso come quello degli scavi archeologici di Santa Maria in Pantano: tempi di crisi economica, poca dimestichezza con la materia, l’incertezza dei risultati.
Mentre esponevamo la bontà della nostra idea, cioè portare una Università americana per uno scavo archeologico, vedevamo i suoi occhi “furbi” accendersi, ed anche lo sguardo da serio si faceva più disteso. Portare un po’ d’America a Massa Martana, con lui, uomo aperto verso il mondo, è stato semplice.
Ma la cosa più bella per noi, era vedere quel suo appassionarsi all’impresa che stavamo conducendo; le sue visite sullo scavo erano sempre più frequenti, sempre in giacca e cravatta, da solo o accompagnato da qualche amico, con tanta voglia di conoscere la storia del Vicus Martis che, a poco a poco, vedeva uscire dalla terra.
Lavorare con lui è stato facile, direi bello. Quando le antiche vestigia risorgeranno a nuova dignità di Vicus, lo dovremo a lui: un amministratore lungimirante che ha fatto del verbo fare, un’idea, un modo di essere.
Federico, Stefano e Carlo di Intrageo, tutti gli archeologi dello scavo al Vicus Martis Tudertium, John Muccigrosso, Drew University, NJ.
16 ottobre 2008
Rifondazione Comunista: Gubbiotti, uomo di sinistra da prendere ad esempio
La Federazione provinciale del Partito della Rifondazione Comunista di Perugia e i compagni dei circoli di Todi e Massa Martana esprimono profondo cordoglio per la tragica scomparsa del Sindaco di Massa Martana, Giampiero Gubbiotti.
La comunità regionale perde una persona di grande spessore morale, un amministratore capace che ha lavorato negli anni mettendo al primo posto le esigenze dei cittadini, la crescita e lo sviluppo del territorio da lui amministrato. Fondamentale è stato il suo contributo per risollevare la città di Massa Martana dal terremoto che la colpì durante il suo mandato.
Tutte le forze politiche debbono trarre insegnamento da Giampiero Gubbiotti, uomo di sinistra che dell’ascolto, del confronto civile e del dialogo costruttivo ha fatto la ragion d’essere del suo impegno da politico e da attento amministratore della cosa pubblica. Oggi l’Umbria è più povera.
Rifondazione Comunista, nell’augurare una rapida guarigione ad Edoardo Antonelli che era con lui nel momento del tragico incidente, partecipa commossa al dolore della famiglia per la perdita di un marito e di un padre esemplare e insieme alla comunità massetana si stringe, in questi giorni di lutto al cordoglio di tutti coloro che l’hanno conosciuto e amato.
E. Flamini, segr. prov.le – A. Caprini, segretario circolo di Todi – A. Gili, segr. Circolo Massa
16 ottobre 2008
La Comunità Montana ricordano la figura del sindaco Gubbiotti
E’ con profonda commozione che l’Amministrazione e il personale dipendente della Comunità Montana dei Monti Martani e del Serano ricordano la figura del Sindaco del Comune di Massa Martana Giampiero Gubbiotti prematuramente scomparso nella giornata di ieri.
La sua lunga esperienza politica come Assessore di questo Ente e attuale Consigliere, ha dato modo di far conoscere a tutti ed apprezzare le sue molteplici qualità umane e le notevoli capacità amministrative che ha sempre messo a disposizione nell’interesse collettivo.
Già al secondo mandato di Sindaco del Comune di Massa Martana, conservava inalterata la sua spontaneità e semplicità che manifestava attraverso un continuo contatto diretto con la sua gente e con il territorio tutto.
Anche se queste poche righe non possono esprimere in modo esaustivo quanto Giampiero Gubbiotti abbia dato in termini di umanità e di servizio alla Comunità Montana, ci uniamo con affetto all’immenso dolore della sua famiglia e dell’Amministrazione Comunale.
Vincenza Campagnani, presidente Comunità Montana dei Monti Martani e del Serano
16 ottobre 2008
Troppa sporcizia per le strade di Marsciano
Camminare per le strade di Marsciano e per quelle che portano in paese, senza trovare rifiuti sparsi per terra, è ormai impossibile! Basta guardare il parcheggio dietro l’ospedale, davanti al veterinario oppure i giardini dietro l’ex clinica Bocchini, per rendersi conto che la spazzatura gettata a terra è in grande quantità.
Per non parlare poi dei giardinetti, dove le famiglie portano a spasso i loro bambini, per mostrargli cosa? Quante bottiglie, lattine e cartacce vengono lasciate sulle panchine o per terra nonostante ci siano gli appositi cestini?! Oppure per fargli vedere quanto sono sporche le fontane?!
Io penso che sia ora di porre fine a tutto questo! E come me, anche gli altri cittadini di Marsciano che tengono all’ordine e alla pulizia.
Non è molto che sono state messe delle persone per controllare se gli automobilisti lasciano le macchine in divieto di sosta oppure non pagano il ticket del parcheggio; allora perché non ci sono delle persone autorizzate dal Comune, che vigilano sulla pulizia dell’ambiente ed effettuano delle multe a chi getta a terra i rifiuti?
Proporrei di organizzare una giornata ecologica (coinvolgendo le scuole) dove dei volontari si offrono per raccogliere i rifiuti, così che Marsciano torni ad avere un territorio pulito e privo di spazzatura.
Spero che questa lettera serva a far riflettere tutte quelle persone che hanno sporcato l’ambiente e per farle sentire un po’ in colpa in modo da non continuare a danneggiarlo.
Gaia R.
15 ottobre 2008
I prodotti "Galbani" di nuovo in vendita sugli scaffali Coop Centro Italia
Nella giornata di ieri, a seguito delle notizie giornalistiche che riportavano presunte contraffazioni delle date di scadenza di prodotti a marchio GALBANI nel deposito di Ponte San Giovanni di Perugia, Coop Centro Italia, su indicazione di Coop Italia, in via cautelativa e a tutela dei propri soci e consumatori decideva di sospendere la vendita di questi prodotti limitatamente all’area umbra.
Coop Italia ha acquisito informazioni rassicuranti dal fornitore sull’idoneità igienico sanitaria dei prodotti e sull’intero processo di filiera – informazioni suffragate anche da ispezioni svolte su tutto il territorio nazionale dagli organi preposti alla vigilanza (Nas, Asl e Guardia di Finanza). Dopo l’esito positivo di questi ultimi controlli, Coop Centro Italia, in accordo con Coop Italia, ha deciso di rimettere immediatamente in vendita i prodotti della GALBANI nell’area umbra.
Oltretutto nessun punto vendita Coop è stato mai servito dal suddetto Deposito di Ponte San Giovanni di Perugia.
Ufficio stampa Coop Centro Italia
15 ottobre 2008
Privatizzare la farmacia comunale? Non ci vedo nulla di scandaloso!
Io credo che gli amministratori di una città abbiano il diritto ed il dovere di esaminare lo stato delle attività che si riconducono alla gestione pubblica. Sono anche del parere che nessun servizio e nessun’assistenza saranno tolti ai cittadini se si dovesse concludere per una esternalizzazione della gestione della Farmacia comunale.
Personalmente non trovo così allarmante e “scandaloso” che ci si stia interessando, in modo serio ed approfondito, per ricercare una soluzione ottimale per la gestione di questa attività. D’altro canto molte farmacie comunali sono state interessate da un simile percorso, in linea con gli orientamenti di governo che hanno dato indicazioni alle amministrazioni locali affinché prevedessero le alienazioni di beni che non fossero da ritenersi strumentali alla gestione dei servizi d’estrazione e competenza squisitamente comunale (così come ha già precisato l’assessore Ciani).
Gridare al lupo serve solo a chi seguita a fare politica strumentale e a chiedere, enfaticamente e con superficialità di analisi obiettiva, le dimissioni di un’Amministrazione che ha ereditato una situazione generale pietosa e che si sta adoperando con spirito civico e non certo sospinta da interessi personali. Una cosa è certa: faremo le scelte che più saranno confacenti agli interessi della comunità tuderte.
Mario Epifani – Fiamma Tuderte
15 ottobre 2008
La Destra: No agli avanzi di amministrazione e no alla privatizzazione della farmacia
Considero pienamente condivisibile quanto espresso dall’assessore Mario Ciani circa le problematiche riguardanti la violazione del patto di stabilità; come sempre chi ha amministrato fino a poco tempo fa addossa all’attuale Amministrazione le sue colpe. Ciò è tipico del comportamento della Sinistra tuderte ma mi sembra che le spiegazioni esaustive dell’assessore abbiano ampiamente spiegato come stiano realmente le cose, manifestando con la sua competenza le solite incompetenti strumentalizzazioni dell’opposizione consiliare.
Un solo cenno vorrei farlo sull’avanzo di bilancio e poiché non lo conosco nei dettagli mi scuso se ci sono problematiche delle quali non sono a conoscenza che ostano al mio giudizio in merito; dall’intervento dell’assessore apprendo che nel 2007 c’è stato un notevole avanzo di amministrazione e non ritengo ciò “premiante”.
Il Comune di Todi ha sempre elevati avuto avanzi di amministrazione, almeno da quanto mi ricordo dalla mia prima presenza in Consiglio comunale ed esattamente dal 1994, quando logicamente le Giunte erano tutte di sinistra; io spero che con la “messa a regime” dell’attuale Amministrazione si cessi di avere consistenti avanzi perché il Comune non deve essere un risparmiatore ma un erogatore di servizi ai cittadini ed elevati avanzi sono generalmente motivati da servizi che potrebbero essere concessi in maniera più capillare ed estesa o da eccessivi carichi fiscali o eccessivi contributi sui servizi gravanti sui cittadini.
Le parole dell’assessore sull’esternalizzazione della Farmacia comunale mi preoccupano molto; io spero che alla fine valuti negativamente tale ipotesi, sia di gestione e tantomeno di cessione. Non ci sono motivi che rendano necessario tale provvedimento perché la farmacia è forse l’unica attività comunale che può chiudere il proprio bilancio con un utile; se così non avvenisse, vorrebbe dire che ci sarebbero enormi errori nella sua gestione ed in passato l’Amministrazione di sinistra è riuscita a fare anche questo, non controllando adeguatamente quanto avveniva al suo interno.
La farmacia comunale fornisce un servizio troppo importante per la città e quindi invito l’assessore a valutare ipotesi di miglioramento nei suoi servizi piuttosto che una sua esternalizzazione. Già vediamo quanti disagi creano le gestioni esterne, tipo quella del servizio idrico, esternalizzata dalla sinistra e della quale già in tempi lontani ero stato un fermo oppositore.
Le mie posizioni politiche sono logicamente vicine a quelle dell’assessore, ma sul tema delle privatizzazioni sono proprio distanti: la volontà di privatizzare ed esternalizzare, cavalcata anche dalla maggior parte della sinistra, è inadeguata, soprattutto in realtà quali quelle di un piccolo Comune come Todi, e non può che comportare disagi ai propri cittadini; ripeto, l’importante è vigilare nella gestione e riuscire ad ottimizzare l’utile derivante dalla gestione della farmacia perché trovare una farmacia che non guadagna è un’impresa impossibile.
Gianluca Alvi – La Destra Todi
15 ottobre 2008
Farmacia comunale: l’unica bagarre è quella della Giunta di centrodestra che deve dimettersi
La questione della farmacia comunale di Todi, la sua possibile alienazione o affidamento a terzi, e le conferme arrivate oggi sono una ulteriore prova che il centrodestra non è in grado di amministrare la città. La Giunta Ruggiano se ne faccia una ragione e si dimetta quanto prima.
Almeno la vicenda ha contribuito a fare un po’ di chiarezza dal momento che l’assessore Mario Ciani, con il suo intervento, si è tolto le vesti del “tecnico” e ha indossato quelle del politico. Ciò non toglie che la farmacia comunale non deve essere toccata.
Siamo sempre disponibili ad ascoltare chi pensa di saperne più degli altri, soprattutto quando c’è di mezzo il futuro della nostra città. Purtroppo, però, dietro le eleganti lezioni sulla redazione dei bilanci degli enti pubblici si cela un fatto: che la violazione del patto di stabilità è frutto di una precisa scelta politica della Giunta Ruggiano come fu, del resto, quella del 2006 della Giunta Marini. La differenza, sostanziale e non di poco conto, è che allora si sforò il patto con la consapevolezza che non ci sarebbero state conseguenze per i servizi e le tasche dei cittadini, esattamente al contrario di oggi.
Nel merito della farmacia ci stupisce che, alla luce di quello che sta accadendo oggi nel mondo, ancora si scambino le esternalizzazioni dei servizi per dei miglioramenti degli stessi. La storia degli ultimi anni dimostra esattamente il contrario.
Perchè prima di preoccuparsi ad ingraziarsi i poteri forti e di svendere il patrimonio pubblico, la Giunta Ruggiano non comincia a pensare ad un ruolo nuovo della farmacia comunale nell’ambito dei servizi sanitari territoriali per garantire un presidio della salute nella città anche quando sarà funzionante il nuovo ospedale di Pantalla? Perché rinunciare a quello che potrebbe diventare un tassello importante per un centro di primo soccorso nella città?
Sono queste domande che porremmo anche nelle sedi opportune se il centrodestra ce ne desse la possibilità, a cominciare dalla conferenza dei capigruppo a cui il presidente Pizzichini sembra aver definitivamente voltato le spalle.
Per questo crediamo che l’unico “passaggio chiarificatore”, alla luce dell’esperienza dei primi mesi di governo della destra, sia il vaglio degli elettori stanchi della sola e unica “bagarre sconclusionata” che oggi si registra a Todi: quella dell’Amministrazione Ruggiano.
Andrea Caprini – consigliere comunale Rifondazione comunista
14 ottobre 2008
La Coop Centro Italia ritira per precauzione i prodotti "Galbani"
In merito alla notizia apparsa su un quotidiano nazionale della presunta contraffazione delle date di scadenza dei prodotti a marchio Galbani operata presso il deposito di Perugia, Coop Centro Italia informa che nessuno dei suoi negozi, supermercati e ipermercati viene rifornito con prodotti provenienti dal deposito di Perugia.
Per ora non ci sono elementi per sostenere che tale pratica sia diffusa presso altri depositi. Nonostante ciò, al fine di tutelare i nostri consumatori, a titolo precauzionale e in attesa di verifiche e controlli chiesti alla ditta produttrice, è stato deciso di ritirare dalla vendita tutti i prodotti dell’azienda Galbani presenti nei punti vendita Coop Centro Italia.
Ufficio Stampa Coop Centro Italia
14 ottobre 2008
Un anno fa moriva in carcere Aldo Bianzino: iniziative per non dimenticare
E sì, lo hanno detto in tanti, la memoria è un ingranaggio collettivo. Che va lubrificato, animato, fatto girare.
Aldo Bianzino è stato arrestato il 12 ottobre 2008 e condotto nel carcere Capanne di Perugia. La mattina del 14 è stato trovato morto nella cella in cui era stato rinchiuso.
E’ passato un anno dalla morte "misteriosa" di Aldo. Un anno di solidarietà concreta, di appelli, presidi, volantinaggi, iniziative di informazione, dibattiti , concerti di sostegno, a Perugia e nel resto d’Italia.
Ma anche un anno di inchieste, insabbiamenti, reticenze, richieste di archiviazione.
C’è chi vuole dimenticare e chi si ostina a reclamare la verità.
Per questo riprendiamo un percoso di mobilitazione, consapevoli che ora più che mai è necessario fare sentire la nostra voce, perchè la morte di Aldo non passi sotto silenzio:
– Martedi 14 ottobre 2008 ore 11, presso la sala della Vaccara a Perugia: Conferenza Stampa dei familiari di Bianzino e del Comitato "Verità per Aldo".
– Venerdi 17 ottobre presidio e volantinaggio presso il tribunale in via XIV settembre (Palazzina ex enel) dove si trova l’aula del gup, in cui si svolgerà la prima udienza di opposizione all’archiviazione.
– Sabato 18 ottobre: concerto benefit ore 22 presso il Centro Sociale Ex Mattatoio.
Perchè di carcere non si può morire! Perchè in carcere per qualche pianta d’erba non si deve finire!
Comitato verità per Aldo
14 ottobre 2008
Etichette "Galbani" ma non solo…
Ho letto con certo allarme l’articolo relativo alla situazione Galbani. Vorrei esprimere la mia solidarietà ed un ringraziamento ai dipendenti per la loro denuncia. Pur coscienti che questo potrebbe costare loro molto caro in merito al posto di lavoro, non tanto (o non solo) per le ritorsioni ma, in particolar modo, per l’eventuale posizione dell’azienda che potrà chiudere il deposito.
E’ prassi consueta mettere in condizione di ricatto i lavoratori basti pensare ai ferrovieri, agli operai che denunciano carenze in tema di sicurezza per arrivare ai licenziamenti o alle accuse della Umbra Oli.
Non è più tollerabile che per un tozzo di pane ci debba prostituire in questo modo in barba alla salute propria e dei consumatori.
A chi acquista Galbani restano due strade o fare uno sciopero nell’acquisto oppure controllare scrupolosamente le scadenze (poi siamo sicuri che non siano state taroccate?).
Questo è un anello di una lunga catena di soprusi come le etichette illeggibili (che equivale a non conoscere cosa si acquista), scadenze scritte con caratteri trasparenti su buste trasparenti che solo controluce e con molta fatica si riesce a leggere.
Un ultimo caso mi è capitato ieri in un ristorante dove mi hanno servito acqua minerale in bottiglia di colore blu (molto bella esteticamente) – “Acqua San Luca” – dove l’etichetta descrittiva dello stabilimento, imbottigliamento, anali chimiche ecc.. era posizionata sul retro dell’etichetta principale. Morale si poteva leggere solo attraverso la trasparenza della bottiglia (blu!) impossibile!
Al di là della mia reazione è ora di finirla con questi giochini.
Maurizio Pierdomenico
13 ottobre 2008
Partito Democratico: giù le mani dalla farmacia comunale di Todi
Sembra nei giorni scorsi si sia tenuta una riunione dell’Amministrazione comunale con il personale della farmacia, nel corso della quale è stata ufficializzata l’intenzione di procedere alla vendita della farmacia stessa.
Siamo stupiti di dover apprendere in forma del tutto indiretta decisioni di tale portata che dovrebbero coinvolgere il Consiglio comunale ed essere approfondite e valutate in maniera opportuna, con i necessari elementi tecnici a disposizione.
Ma il modo irrispettoso e approssimativo di procedere dell’Amministrazione Ruggiano è ormai cosa nota e quindi, preso atto della notizia, continuando a denunciare lo svilimento del ruolo e delle funzioni proprie del Consiglio comunale, nello stupore per l’incomprensibile obiettivo politico perseguito dal centrodestra con la vendita della farmacia, crediamo necessario sottolineare che:
1. la farmacia comunale, nell’ambito dell’attuale normativa che di fatto prestabilisce con rigidi criteri una situazione di contingentamento, rappresenta non solo un rilevante servizio di interesse generale alla comunità, ma una fonte certa di entrate e di utili da destinare ai servizi per la collettività, con un indubbio vantaggio in un momento particolarmente delicato per la finanza degli enti locali;
2. in particolare la farmacia comunale effettua anche una politica di sconti sul farmaco ed il parafarmaco per i cittadini fungendo da positivo elemento di abbassamento del costo generale dei prodotti per tutta la comunità;
3. la discussione su possibili riforme della legislazione in materia di farmacie e più complessivamente delle aziende farmaceutiche pubbliche alquanto controversa ed incerta nelle sue conclusioni dovrebbe favorire una posizione di utile attesa, conservando un patrimonio rilevantissimo del Comune (peraltro ereditato nell’ambito della riforma del servizio sanitario nazionale) che ad oggi, grazie anche ad un paziente lavoro di riorganizzazione effettuato nel corso dei precedenti mandati amministrativi con il supporto del personale e delle professionalità presenti nel servizio, sta generando importanti entrate al comune per oltre 100.000 euro annui, come risulta dai bilanci approvati;
4. l’ipotesi di vendita immaginiamo presupponga anche le ipotesi di ricollocazione professionale all’interno della dotazione organica del Comune per le tre professionalità medico farmaceutiche presenti, attuali dipendenti dell’ente stesso; vorremmo conoscere al riguardo la posizione del sindaco e della Giunta comunale in merito a ciò.
A partire da tutto ciò, esprimiamo sin da ora la nostra più ferma contrarietà ad una ipotesi di vendita improvvisata della farmacia comunale che ha tutto il sapore di fare semplicemente cassa in un momento di grave incertezza finanziaria dell’Ente.
Un ente che non sta perseguendo alcuna politica di programmazione delle risorse derivanti da leggi nazionali e da fondi comunitari, pensando di finanziare invece spesa corrente e piccoli investimenti con operazioni di vera e propria svendita del patrimonio comunale.
Prima i fondi rustici, peraltro con aste andate deserte a causa di stime sbagliate tecnicamente, poi la farmacia comunale: non è chiaro chi si vuole favorire con queste iniziative estemporanee, prive di ragioni amministrative ed economiche.
Questa volta non ci limiteremo alla critica politica ed amministrativa ma eserciteremo tutte le forme del controllo e dell’indirizzo che rientrano nelle competenze esclusive del Consiglio comunale, assumendo una decisa iniziativa nella città.
Il patrimonio comunale ricco ed importante della città di Todi è il frutto del lavoro serio di amministratori che negli anni hanno salvaguardato, potenziato, riconvertito ed accresciuto quello che generazioni di tuderti hanno messo a disposizione della città.
Non consentiremo che nel silenzio, nell’improvvisazione ed anche nella frequente incompetenza già esplicitata numerose volte da questa Giunta sulle questioni del bilancio e della programmazione finanziaria, si compiano scelte volte a produrre un danno economico e patrimoniale come sarebbe sicuramente la vendita di una farmacia.
E tutti i cittadini possono comprendere che una farmacia è solo una ricchezza, nell’attuale legislazione di un settore nel quale c’è una forte resistenza ad ogni ipotesi di liberalizzazione!
Partito Democratico Todi
13 ottobre 2008
Il cordoglio del Comune di Marsciano per la morte di Silvano Righetti
La tragedia sul lavoro che sabato scorso ha stroncato la vita del nostro concittadino Silvano Righetti riafferma la necessità, sottolineata anche dal Presidente Napolitano, che si intensifichino tutte le azioni di contrasto alla sequela di incidenti e morti sul lavoro, in Umbria e in tutto il Paese.
L’Amministrazione comunale di Marsciano esprime alla famiglia Righetti le sue più sincere condoglianze e si sente particolarmente colpita dalla prematura scomparsa di una figura molto conosciuta e impegnata nelle attività sociali del suo paese, Papiano Stazione.
Silvano Righetti era un agricoltore molto esperto e non sappiamo ancora bene cosa sia effettivamente accaduto.
La sua morte non può però passare senza che anche da Marsciano si levi un grido di allarme verso una tragedia che addolora tutti e che deve dare nuovo slancio affinchè tutti i soggetti coinvolti nelle azioni di prevenzione e repressione degli incidenti sul lavoro, facciano al meglio la propria parte.
Occorre agire anche su una sempre maggiore attività di informazione e formazione rivolta agli stessi lavoratori affinchè non vengano mai meno attenzione e comportamenti corretti. Così come occorre intensificare le forme di contrasto ad ogni fenomeno di lavoro nero che sappiamo essere una piaga ancora troppo presente in alcuni settori della nostra economia, tra cui proprio l’agricoltura.
L’Amministrazione comunale di Marsciano intensificherà a sua volta i propri sforzi affinchè siano attuate tutte le previsioni contenute nel Protocollo d’Intesa sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro stipulato dal Comune di Marsciano con la Provincia di Perugia, la ASL n.2, l’Inail e l’Ispettorato provinciale del Lavoro.
Tutte queste tematiche saranno affrontate nel corso di un Consiglio comunale aperto che si terrà giovedì 16 ottobre, con inizio alle ore 15 al quale saranno invitati a partecipare tutti i soggetti istituzionali e sociali coinvolti.
Amministrazione comunale di Marsciano
12 ottobre 2008
A Porta Perugina cosa non c’è dietro i bidoni dell’immondizia
A destra della bellissima Porta Perugina, a Todi, ci sono dei bidoni per la raccolta differenziata dei rifiuti, ma dietro gli stessi la raccolta non è più differenziata in quanto da da mesi stazionano rifiuti di ogni genere e, neanche nel giorno dedicato alla ecologia o all’iniziativa "Puliamo il mondo" qualcuno si è accorto di quanta schifezza si sia accumulata nella scarpata sottostante.
Nora Mammoli
11 ottobre 2008
Castrini non è l’unico a sentirsi "tradito": il Partito Socialista di una volta non esiste più
Mi aggiungo all’amarezza espressa dall’ex consigliere Giancarlo Castrini, persona per cui nutro una grande stima sia sul piano personale che politico. Ho sostenuto l’attività del consigliere Castrini partecipando, quanto possibile, alla vita del Partito socialista di Todi, prima da iscritto, poi da membro del direttivo.
So quanto grande in questi anni sia stato il suo impegno e quale desolazione egli possa provare nel sentirsi dimenticato e lasciato da parte. Devo purtroppo constatare con dispiacere che Castrini non sia l’unico a sentirsi “tradito”.
Il Partito Socialista a cui mi ero iscritto era un partito, in particolare nella realtà tuderte, che si riuniva, discuteva, lavorava con impegno per maturare linee politiche e portare il proprio sostegno all’attività amministrativa. Era un Partito in cui ci si incontrava anche per il semplice piacere di stare insieme. Oggi questa realtà non esiste più.
Sono mesi che la Sezione non si riunisce, mesi, dopo le dimissioni del coordinatore Costanzi che aveva sostituito in quel ruolo Pizzichini, che non si è trovato, o voluto trovare, qualcuno in grado di prendere in mano la situazione per ridare slancio e vita ad un progetto che sembra ormai irrecuperabile.
Mi permetto di interpretare lo sfogo di Castrini anche sotto questo profilo. Anche l’ultimo documento dei socialisti sulla questione del Presidente del Consiglio comunale, che potrei pur condividere nel merito, meno nelle forme, non ha visto una partecipazione e una discussione da parte della ex sezione dello Sdi. Non ci si può ricordare delle persone solo in campagna elettorale o per riempire le sale quando si fa qualche iniziativa politica.
Non vorrei, pertanto, che nel momento in cui qualche generale pensi di radunare l’esercito, si accorga fatalmente di essere rimasto da solo.
Stefano Rossi – Iscritto Sdi Todi, Membro del direttivo locale
10 ottobre 2008
La delusione di Castrini spiega la diaspora socialista a Todi
La lagnanza di Giancarlo Castrini, apparsa su TamTam, seppur giustificata, mi sembra tinta d’ingenua pretesa. La politica è ingrata ed ancor più lo è quando a gestirla ci sono uomini ed interessi di parte come chi ha curato i redditi socialisti degli ultimi anni a Todi e nel comprensorio.
Capisco l’amarezza del socialista Castrini, ma che altro poteva aspettarsi dai suoi compagni? Chiedeva poco: almeno un attestato di riconoscimento con l’invito a presenziare l’inaugurazione della nuova sede, in Todi, della Comunità Montana. Ma a Sinistra è così: gli uomini, le loro idee, la loro operosità ed il loro impegno vengono sfruttati a fini politici ed ad interessi utilitaristici. Manca loro il senso della comunità che operi a fini meramente sociali a favore della comunità.
Certamente l’ex consigliere alla Comunità Montana, in rappresentanza del comune di Todi, con i suoi dieci anni di presenza nel Consiglio, avrà contribuito a che si realizzasse l’importante evento del nuovo ufficio nella nostra città.
Se, mentre faceva gli interessi del “leader massimo”, ha fatto anche quelli della comunità tuderte, ebbene mi accingo io a ringraziarlo per il contributo recato al bene della nostra città. Non è soltanto politicamente e venalmente che ai Sinistri fa difetto il presupposto di lealtà, ma essi riescono a calpestare anche i sentimenti umani.
Sarà questo il motivo della continua diaspora di uomini socialisti, che scelgono di lasciare l’area di Sinistra per una nuova casa politica che dia loro almeno il riconoscimento della dignità.
Mario Epifani – Fiamma Tuderte
10 ottobre 2008
Giancarlo Castrini: "Per gli "ex" nemmeno un invito per la nuova sede della Montana"
Leggendo dalla stampa locale che questa mattina si inaugura a Todi, in località Cappuccini, il nuovo ufficio della Comunità Montana, mi trovo a dover fare alcune amare riflessioni. E’ con profondo rammarico che constato come il nostro paese sia ancora pervaso da una visione utilitaristica della politica e delle persone che ad essa si dedicano.
Dico ciò a fronte del fatto che il sottoscritto per più di dieci anni, da consigliere comunale, ha avuto l’onore e l’onere di rappresentare la propria città in seno al consiglio della comunità Montana. Le vicende politiche locali, poi, hanno fatto si che altri mi sostituissero, come è naturale che avvenga in democrazia.
Quello però che con dispiacere noto è come gli stessi amministratori, che per lungo tempo hanno governato l’ente grazie anche alla mia presenza ed al mio impegno, a distanza di pochi mesi si dimentichino di quelle persone al punto di non renderle partecipi, attraverso il semplice invito, nemmeno di un fatto importante come quello che stamani si celebra.
E’ evidente che il “casus” di per se sia irrilevante, ma è sintomatico di un atteggiamento che pregna l’attuale politica e parte dei suoi amministratori. Lontano da impegni istituzionali, mi sento libero di poter fare, ad alta voce, una riflessione che spero serva ad aprire gli occhi a chi interpreta il proprio ruolo di amministratore, dimenticando che tale posizione non si ha per “grazia ricevuta” ma quale risultato dell’impegno e del sacrificio di tanti.
La volontà popolare che sempre più richiama ad un cambiamento ed a una alternativa di governo, nasce, purtroppo anche da queste disattenzioni, che sommate, determinano un cambio di sensibilità fra i nostri cittadini.
Auspico, pertanto, non solo a titolo personale, ma a nome di tutti coloro che oggi sono accompagnati dall’aggettivo di “ex” che chi siede all’interno delle istituzioni continui a farlo non scordandosi come e perché si è arrivati a quella posizione.
Giancarlo Castrini – ex Consigliere comunale e della Comunità Montana
9 ottobre 2008
Chi sarà il sindaco che "regalerà" il termovalorizzatore ai suoi cittadini?
Certo che dopo la condanna in primo grado del Tribunale di Perugia di 10 giorni fa della GESENU per avere inquinato ripetutamente il torrente Mussino con il percolato della discarica di Pietramelina, il tentativo mediatico di convincere la popolazione umbra che dal cancrovalorizzatore di prossima costruzione in Umbria non escano ne ceneri tossiche nocive ne nanoparticelle altamente cancerogene, il tentativo di nascondere che i CIP6 pagati in bolletta per l’energia rinnovabile vadano in grande parte a rendere proficuo (solo per i privati che lo costruiscono e lo gestiscono) un progetto altrimenti deficitario, visto che consuma molta più energia di quella che produce.
Il gioco della Regione Umbria assomiglia molto a quello delle tre carte!
Il perdente rimane sempre il cittadino che si vede (ciliegia sulla torta) regalare i suoi soldi, da parte della regione Umbria, al Sindaco del comune che, vendendosi la salute dei suoi concittadini per tre denari, ospiterà l’obbrobrio cancerogeno.
Una domanda sorge pero spontanea:
Quale sarà il Sindaco (e quale partito) che accetterà un’offerta cosi impopolare in pieno periodo pre-elettorale?
Noi continueremo ad informare e proporre strategie veramente eco-compatibili: invitiamo tutta la popolazione a Gubbio, il 18 ottobre, ore 15, presso il Centro Servizi Santo Spirito per un’assemblea pubblica dal titolo “rifiuti: problema o risorsa”.
FORUM REGIONALE DEI MOVIMENTI IN LOTTA PER I BENI COMUNI
9 ottobre 2008
Raccolta dei fifiuti a Ponte di Ferro: finalmente!
Plaudiamo vivamente all’iniziativa messa in atto dai comuni di Gualdo Cattaneo e Giano dell’Umbria relativamente all’apertura di un punto di raccolta per tutti i rifiuti non ordinari in località Ponte di Ferro, nel comune di Gualdo Cattaneo. Siamo doppiamente contenti in quanto la salvaguardia dell’ambiente deve costituire la priorità per ogni Amministrazione comunale e perché La Destra e la Fiamma Tricolore avevano chiesto un anno fa, con un’apposita interrogazione, un punto di raccolta di questo genere al sindaco di Giano.
Riscontravamo infatti un’assoluta carenza in termini di raccolta dei rifiuti non ordinari, che si protraeva tutto l’anno, poiché la scarsa dotazione di mezzi da parte della società di raccolta non permetteva un ritiro tempestivo dei materiali per i quali i cittadini richiedevano assistenza.
In particolar modo nel corso dell’estate questa emergenza si manifestava in forma allarmante, proprio in concomitanza con il momento di maggiore affluenza di utenti: per questo motivo avevamo presentato una raccolta firme per riaprire un punto di raccolta, come esisteva fino al 2004 nella frazione di Bastardo, la cui mancanza aveva portato ad una degenerazione della realtà della raccolta dei rifiuti nel territorio.
A completamento della suddetta petizione popolare vi era, inoltre, la richiesta di un rinnovo dei negoziati con la società Gesenu, che serve il comprensorio, volto ad implementare la frequenza e la capillarità della raccolta dei rifiuti, fornendo ancora maggiori contenitori per le categorie di rifiuti per i quali è possibile una raccolta differenziata.
Unico neo dell’attuale situazione sta nel fatto che la raccolta di rifiuti non ordinari è concessa solamente ai residenti, titolari di un’apposita “Carta Verde”: considerata l’importanza di questa attività sarebbe opportuno estendere la facoltà di consegnare i propri rifiuti anche ai non residenti, dato che ci sono molte persone che hanno in quelle zone una seconda casa, dopo il pagamento di una piccola somma per coprire le spese, visto il surplus di materiale.
Jacopo Barbarito, La Destra – Colombo Bisogni, Fiamma Tricolore
8 ottobre 2008
Caso Pizzichini: inutili batti-becchi ad un anno e mezzo dal voto
Il risultato emerso dalle ultime elezioni comunali è stata l’evidente sconfitta del candidato sindaco di centro-sinistra: questo è un dato oggettivo. Il candidato scelto dalla cittadinanza tuderte ad onorare l’oneroso compito di sindaco della città è stato quello sostenuto dalla coalizione di centro-destra: altro dato oggettivo.
Il distratto sistema elettorale che offriva la possibilità del voto disgiunto ha dato la maggioranza dei consiglieri al centro-sinistra ma il sindaco al centro-destra creando instabilità nel consiglio comunale: altro dato oggettivo. Ormai da tempo si sente parlare sempre più spesso di centro-destra e centro-sinistra e sempre meno di destra e sinistra: ulteriore dato oggettivo cui segue una riflessione “se l’orientamento politico di alcune persone raggruppate nei due schieramenti tende verso un unico punto (il centro) è evidente che la distinzione netta tra i due schieramenti tende ad essere meno nitida”.
Forse sarebbe ora, ed anche bello a vedersi, che molti soggetti la smettessero (politici locali, giornalisti e chi più ne ha più ne metta) di trascinare così per le lunghe il “caso Pizzichini” (se di caso si può parlare) o di chiedere chiarezza sui risultati elettorali (ad un anno e mezzo dal voto…) ed iniziassero a pensare di più ai problemi della città, senza questi continui, inutili e improduttivi batti-becchi.
Luca Cardaio
7 ottobre 2008
Le "patenti" di Tracchegiani a Marsciano e Deruta
Invitiamo il consigliere regionale Aldo Tracchegiani ad astenersi dal concedere "stupefacenti" patenti di legittimità in merito alle politiche industriali intraprese dalle Amministrazioni comunali della Media Valle del Tevere; capiamo le difficoltà che si attraversa nel militare in un partito non rappresentato in Parlamento, ma arrivare ad elogiare, con argomenti secondo noi in parte non veritieri, l’Amministrazione Marscianese di centrosinistra con contestuale immotivata critica ad una di centrodestra (Deruta), ci porta a dubitare della effettiva buona fede del consigliere ex-AN Tracchegiani Aldo.
Aggiungiamo che le aziende presenti nei comuni di Marsciano e Deruta sono caratterizzate da una dinamicità imprenditoriale che le vede protagoniste nei principali mercati internazionali, sostenitrici del mercato e della competizione; mercato che non trova in genere entusiasti sostenitori in quella parte politica, rappresentata attualmente da Tracchegiani, fautrice sul piano esterno al protezionismo e, su quello interno, ad un forte intervento dello Stato in economia.
Direttivo Forza Italia Marsciano
7 ottobre 2008
Dopo il Pd, l’Idv e Rifondazione "aspettano" i Socialisti
Prendiamo atto della disponibilità espressa da uno dei partiti del centrosinistra (vedi lettera del 2 ottobre) a partecipare ad un incontro finalizzato a chiarire come si è maturato il voto alle precedenti elezioni amministrative tuderti.
Come promotori di questa iniziativa restiamo in attesa della disponibilità di tutte le forze politiche che hanno composto la coalizione nella competizione elettorale che ha visto Servoli quale candidato Sindaco del centrosinistra.
Mauro Giorgi, Italia dei Valori – Andrea Caprini, Rifondazione Comunista
6 ottobre 2008
Un patto di etica politica tra cittadini e rappresentanti eletti
Gli ultimi eventi politici registrati a livello locale rendono ancora più attuale quanto l’IDV si accinge a mettere sul tavolo in tema di etica politica.
In primo luogo un dibattito che si terrà ad Acquasparta lunedì 13 ottobre presso la Sala del Trono del Palazzo Federico Cesi con inizio alle ore 16, con l’introduzione di Leoluca Orlando sul tema “Un patto etico e un programma per l’Umbria: come coniugare valori e territorio".
Un patto da sottoscrivere tra i cittadini ed i suoi rappresentanti eletti che possa costituire un vincolo reciproco durante lo svolgimento del mandato consiliare.
Perché chi riveste funzioni pubbliche deve considerare la trasparenza come criterio della propria azione e deve essere disponibile a fornire autorizzazione alla diffusione di notizie riguardanti ogni propria attività, rinunciando espressamente di trincerarsi dietro la privacy per impedire la piena conoscenza di suoi comportamenti aventi attinenza e refluenza rispetto alle funzioni pubbliche esercitate.
Costruire con i cittadini un programma espresso con chiarezza sulla base di alcune priorità rese note e condivise a partire dalla campagna elettorale.
Impegnarsi ad aggiornare l’agenda politica interpellando direttamente sui singoli temi i cittadini e i gruppi sociali che costituiscono la società civile.
Accettare sempre il confronto sulle proprie scelte affinché, rispettando il primato della coscienza personale, si esprimano gli orientamenti ideali della o delle comunità che si rappresentano.
Circolo IDV Todi
6 ottobre 2008
Marsciano all’insegna della solidarietà
L’Amministrazione comunale esprime soddisfazione per gli eventi svoltisi nei giorni di sabato 4 e domenica 5 ottobre durante i quali Marsciano è stata protagonista di numerose manifestazioni che grazie a volontari di associazioni locali hanno dato vita a tanto protagonismo sociale all’insegna della solidarietà.
L’Amministrazione vuole porgere un ringraziamento alla casa di riposo S. Maria Immacolata per aver organizzato la “Festa dei nonni”, all’UNICEF “Orchidea UNICEF per i bambini" che ha organizzato due giorni di incontri e iniziative per i progetti dell’Africa a sostegno dei bambini e alla Regione Umbria per aver tenuto la sessione sul tema contro la violenza sulle donne, argomento affrontato anche dal Consiglio comunale in riferimento ad eventi recenti.
Il Comune ringrazia inoltre l’associazione regionale dei dializzati per aver svolto l’assemblea comunale regionale presso il teatro concordia di Marsciano.
Amministrazione comunale di Marsciano
5 ottobre 2008
Una campagna di denuncia dei disservizi ferroviari
La firma del protocollo di conciliazione tra Trenitalia e le Associazioni dei Consumatori rappresenta una conquista attesa almeno 10 anni. Mancando ancora la class action, tale procedura potrebbe applicarsi con decisione alla gestione dei reclami collettivi, come peraltro già sperimentato occasionalmente da Trenitalia.
Si arricchisce il paniere degli strumenti di tutela per gli utenti del trasporto ferroviario, anche se in modo limitato. Infattici pare molto grave l’assenza in sede di sperimentazione dei treni regionali e quindi delle problematiche legate ai pendolari di tratte locali. Inoltre, continua a mancare una vera soluzione per quei disagi causati da carenza o inadeguatezza dei servizi igienici a bordo dei treni.
Siamo perplessi per le modalità con le quali si è giunti a questo traguardo. L’esperienza maturata da anni in altri settori è stata caratterizzata da una intensa fase di confronto tra associazioni e aziende all’interno del quale è maturata una seria negoziazione per la implementazione di innovative procedure di conciliazione. Con Trenitalia tale confronto è mancato ed i margini di effettivo intervento da parte delle Associazioni sono stati davvero esigui.
Ciò detto partecipiamo con spirito costruttivo a questa prima sperimentazione, al termine della quale valuteremo i risultati avanzando fin da ora la proposta di estensione dei contenuti del protocollo conciliativo ad altre tratte e ad altre tipologie di treni e di disservizi, con particolare attenzione alle questioni segnalate da oramai troppo tempo dai cittadini pendolari.
A tal proposito, Cittadinanzattiva invita i cittadini ad aderire a “Torniamo in treni”, campagna nazionale per denunciare disservizi ferroviari. Segnalando con foto, video e testimonianze cosa succede in treno, i cittadini diventano “narratori” di testimonianze e “investigatori” di immagini da inviare via mms al 3460660285, via mail a torniamointreno@cittadinanzattiva.it o all’apposito form su www.cittadinanzattiva.it, dove è possibile consultare la relativa photo gallery.
Mariano Votta – Cittadinanzattiva onlus
4 ottobre 2008
Visto e considerato che Berlusconi fa tutto lui…
Alemanno riceve uno degli aggressori del cittadino cinese a Roma. Un sindaco che ha trovato il tempo di ricevere le scuse di un aggressore alla faccia di chissà quanti altri cittadini avrebbero bisogno di rivolgersi al loro sindaco ma, si sa, non andrebbero sui giornali.
Dichiarazione di Nicolò Ghedini: "I giudici vogliono Berlusconi qui in udienza, non sono interessati né ai rifiuti di Napoli né ad Alitalia, e prendiamo atto di questo".
Visto e considerato che Berlusconi fa tutto lui, risolve tutto lui, che senza di lui non si muove il paese non può lamentarsi se tutti ce l’hanno con lui.
Maurizio Pierdomenico
4 ottobre 2008
Pdl-Udc all’attacco: "un buon amministratore non è passacarte"
Il confine che divide un buon amministratore da un semplice passacarte, consiste nella personale capacità di valutare, nell’esercizio delle sue funzioni, ciò che è politicamente opportuno per il suo territorio e ciò che non lo è.
Non ci interessa discettare sulla legittimità delle procedure fin qui adottate da Comune di San Venanzo e Comunità Montana del Peglia, se avessimo avuto dubbi in merito ci saremmo già rivolti all’autorità giudiziaria.
Ciò che invece contestiamo e che intendiamo ribadire, è l’opportunità alla realizazione dell’insediamento suinicolo in questione, sul quale riteniamo che un sindaco ed una amministrazione debbano esprimere qualcosa in più che un parere tecnico essendo da parte loro possibile esprimere giudizi di merito anche vincolanti.
Il silente atteggiamento che ha accompagnato tutto l’iter burocratico per la concessione delle autorizzazioni ed i successivi distinguo che il sindaco ha fornito ai cittadini sul suo personale gradimento dell’iniziativa, mostrano chiaramente tutto l’imbarazzo e tutta la superficialità con cui è stata gestita l’intera vicenda.
Noi rimaniamo dell’idea che l’attività produttiva in questione, che ha originato la legittima protesta della popolazione, non sia coerente con le politiche individuate come caratteristiche identitarie del Comune di San Venanzo e con la prospettive di uno sviluppo compatibile con la vocazione del territorio.
Le azioni, che anche a livello regionale sono state prodotte dai nostri Consiglieri Regionali sono rivolte ad acquisire le informazioni utili a valutare, sotto tutti profili, la compatibilità e la correttezza dell’insediamento suinicolo in questione.
Ci sembra, che al di là dello starnazzare ascoltato in questi giorni ed utile solo a coprire le proprie omissioni e responsabilità, il coinvolgimento della Regione dell’Umbria da noi richiesto, possa, anche con la possibilità di attivare ulteriori fasi di valutazione, costituire un ulteriore elemento di garanzia e chiarezza in una vicenda che è stata gestita all’oscuro della popolazione ed in modo sciatto ed approssimativo.
Siamo certi che qualunque sia l’esito della nostra azione, la stessa stia contribuendo ad aumentare il tasso di trasparenza e di partecipazione che è indispensabile per governare un comune facendosi interpreti della volontà popolare.
Chi diversamente pensa di poter esercitare il proprio mandato con atteggiamenti autoreferenziali, è bene che si dimetta.
Per applicare acriticamente leggi e regolamenti è sufficiente il segretario comunale.
Pdl-Udc San Venanzo
3 ottobre 2008
Di qua o di là? Pizzichini con chi sta?
Dal titolo potrebbe sembrare un gioco di parole… in realtà è una delle domande che mi sono posto viste le ultime vicende avvenute in Consiglio Comunale.
Passare da un partito ad un altro, o anche cambiare schieramento, è un atto del tutto lecito in democrazia. Ma se questo va a spostare l’equilibrio di un Consiglio comunale credo che sia ancor più lecito e doveroso chiedere a chi lo fa di dare delle spiegazioni sia agli elettori, utili per le successive elezioni, ma in maniera ancor più diretta ed immediata allo stesso Consiglio per facilitarne il lavoro e l’operato. Spiegazioni, che almeno in maniera chiara e concisa, il consigliere Pizzichini non ha ancora dato.
Che le carte fossero più che coperte si capì sin da subito, sin dalla sua elezione a Presidente del Consiglio ma l’attuale stato delle cose è insostenibile. Si chiede quindi che Pizzichini prenda una posizione spiegando DEFINITIVAMENTE la sua collocazione politica all’interno del Consiglio Comunale.
E’ interessante notare inoltre il fatto che egli non abbia ancora risposto alla richiesta di chiarimento che pochi giorni fa è apparsa sulle Vostre pagine web, firmata dal consigliere Mauro Giorgi e dal nostro segretario (e consigliere) Andrea Caprini, a cui è arrivata pronta la risposta del PD, riguardo la possibilità di sedersi a un tavolo di discussioni, ma non dallo stesso Pizzichini.
Per me, e per il mio partito, la Politica è fatta prima di tutto di chiarezza verso l’elettorato e verso gli alleati politici… ma dal comportamento del Presidente Pizzichini è ovvio concludere che al giorno d’oggi nemmeno questi valori politici di base sono più trasversali.
Alessandro Tavecchia – Coordinatore Giovani Comunisti Todi
3 ottobre 2008
La TAV in Umbria non penalizzi i migliaia di pendolari
Se il progetto attuale delle linee ferroviarie ad ALTA VELOCITA’ (TAV) che passeranno dall’Umbria dovesse rimanere così come’è, migliaia di pendolari del Centro-Italia (lavoratori e studenti) che ogni giorno si spostano con direzione Roma e ritorno, verrebbero “dirottati” sulla vecchia linea Orte – Roma, già occupata da treni merci e metropolitani, con un aggravio dei tempi di percorrenza che potrebbe arrivare sino a 90 minuti tra andata e ritorno.
Secondo il sottoscritto, Componente del Dipartimento Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, prima che si porti a compimento questa grave iniziativa il Governo ha l’obbligo d’intervenire per salvaguardare i diritti di migliaia di cittadini, altrimenti pregiudicato da politiche che potrebbero apparire a tutela dei diritti di pochi.
Pertanto, il sottoscritto ritenendo imprescindibile un momento di confronto e di conoscenza delle reale problematiche tra cittadini (pendolari) e politici, sostiene l’iniziativa di sabato 11 ottobre organizzata dal “Comitato dei Pendolari Ternani” alle ore 10, presso l’Aula Consiliare del Palazzo della Provincia in via della Stazione, 1 – Terni.
Giovanni D’Agata – componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore”
3 ottobre 2008
Il centro storico di Todi tra museo e residenza per anziani pensionati
Nel Centro Storico di Todi, in un antico fabbricato in Corso Cavour è necessario sostituire i gradini in laterizio di una scala interna appoggiata agli inizi del 1900 su orditura metallica e sul pavimento con tavole di legno appoggiate sulla stessa struttura e su una parete con una riduzione del carico strutturale di oltre due terzi e con miglioramento dell’ancoraggio.
Si è presentata la prescritta domanda di rilascio all’Ufficio di Via dello Zodiaco che, dopo due mesi d’istruttoria, ha subordinato il rilascio dell’autorizzazione edilizia all’avvio del procedimento previsto dall’articolo 2 legge n. 64 del 1974, normativa questa inerente a “Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche” che detta i “criteri generali tecnico-costruttivi per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento”.
Dopo aver tentato inutilmente di esporre le mie ragioni ed argomentazioni ai politici locali ed agli Uffici competenti, verbalmente e con memorie scritte, non essendo stato ricevuto dai custodi dell’ortodossia urbanistica, ho consigliato all’interessata di subire questa prevaricazione ed introdurre questo procedimento che continuo a ritenere improprio, in particolare perché riferito ad un articolo della legge n. 64/1974 che non valuto applicabile al caso di specie (anche l’introduzione nell’appartamento di mobilio pesante dovrebbe essere autorizzato).
Da oltre venti anni coloro che presidiano questo ufficio sono stati preziosi alleati di tutti coloro che hanno voluto impedire il recupero e la valorizzazione della vivibilità residenziale del Centro Storico di Todi, variandone la destinazione urbanistica in un misto tra museo e residenza per anziani pensionati, rendendo impossibile il recupero e la valorizzazione dei fabbricati ed alterando irrimediabilmente l’assetto urbanistico realizzato dalle passate generazioni Tuderti e da governanti illuminati, come fu il Vescovo Angelo Cesi.
Anche per colpa della gestione urbanistica Todi sta ridiventando una “città del silenzio”, scomoda, buia e proibita alle nuove generazioni con le loro attività produttive, e ciò perché si sono da oltre venti anni affossate quelle trasformazioni necessarie a consentire la prosecuzione di una forma di vita accettabile anche all’interno di mura antiche, come è invece accaduto in altri centri storici umbri (vedi Perugia ed altri) ed il contributo dei “talebani” dell’urbanistica a questa operazione è stato tanto prezioso quanto assente è stata l’azione politica.
Una volta un addetto ai lavori mi ha detto che con me non si può parlare perché non sono disposto a “trattare” e forse aveva ragione, anche se in urbanistica non riesco a capire quali siano le cose da negoziare con una Pubblica Amministrazione che deve necessariamente agire nella legalità e con atti soggetti a riserva di legge.
In ogni caso confermo che non voglio inchinarmi al potere particolare, che provo una forte amarezza ma che non provo rancore per nessuno, talebani compresi!
Renato Domenico Orsini
2 ottobre 2008
Quel "volemose bene" tra Lorenzetti e Berlusconi…
Mi chiedo se il siparietto di ieri sera tra Berlusconi e la presidente della Regione Umbria, Lorenzetti, sia il preludio al connubio denominato "Veltrusconi". Già oggi l’opposizione è sempre più morbida in consiglio regionale in Umbria e dopo questo scambio "affettuoso" quale sarà l’ordine dall’alto, il famoso ‘volemose bene’?". Ormai, come ho già affermato in altre occasioni, la battaglia è di 29 ad 1, ma noi di La Destra non abbiamo timore a combattere anche da soli. Domenica prossima, al congresso provinciale di Perugia, forte del sostegno dei 350 iscritti del capoluogo, illustrerò le nostre iniziative sul caro libri, sul mutuo sociale, sul taglio delle accise ai carburanti in agricoltura, sulla sicurezza pubblica e sulla tutela del lago Trasimeno, frutto di una politica sociale seria e a favore dei cittadini
Aldo Tracchegiani – capogruppo "La Destra" in Consiglio regionale
2 ottobre 2008
Il Pd disponibile ad un incontro-verità sul voto a Todi
In merito all’intervento dei consiglieri Caprini e Giorgi dal titolo "Vogliamo tutta la verità" su come hanno votato i socialisti a Todi, il Partito Democratico si dichiara disponibile a partecipare alla riunione formalmente richiesta per affrontare la delicata situazione politica tuderte, rimanendo in attesa di convocazione.
Partito Democratico Todi
2 ottobre 2008
L’Umbria all’avanguardia sul "mutuo sociale"
Il Coordinamento Umbro di CasaPound Italia esprime soddisfazione per la presentazione in Consiglio Regionale, da parte del consigliere de La Destra Tracchegiani, di un’organica proposta di legge sul Mutuo Sociale ispirata al progetto elaborato dal movimento al quale facciamo riferimento.
In questa circostanza riteniamo opportuno rivolgere un appello a tutti i Consiglieri della Regione Umbria perchè, al di là degli steccati ideologici, sostengano una proposta che affronta in modo innovativo la sempre più stringente problematica della casa: un’emergenza che interessa gli italiani al di là del loro colore politico e che è quindi è meritevole di essere trasversalmente appoggiata da tutti gli schieramenti.
Ai consiglieri del Pdl, ad esempio, ricordiamo che molti loro nuclei giovanili e non in questi 2 anni hanno inteso fare propria questa proposta (citiamo solo a titolo esemplificativo i nuclei di Azione Giovani di Amalfi, Cesena, Torino, Siena, ma potremmo fare riferimento ad altre decine di esponenti di AG e del Pdl in tutta italia), così come auspichiamo che i consiglieri della sinistra possano dimostrare la stessa apertura e obiettività che ha fatto sì che l’assessore Stufara dichiarasse il progetto meritevole di attenzione.
Creare un ente regionale che costruisca case e quartieri a misura d’uomo con soldi pubblici e che venda a prezzo di costo queste case a famiglie non proprietarie con la formula del mutuo sociale: ovvero una rata di mutuo senza interesse, una rata che non superi 1/5 delle entrate della famiglia, una rata che viene bloccata in caso di disoccupazione, una rata che non passa attraverso le banche: questo é l’obiettivo, e la Regione Umbria ha ora l’occasione di essere all’avanguardia in Italia nella sua implementazione.
Cristiano Coccanari – per il Coordinamento Regionale CasaPound Umbria
1 ottobre 2008
Todi oggi e un anno fa: stesse domande, diverse risposte
C’è sempre il risvolto della medaglia, spacialmente se le risposte sono di parte… Una ulteriore analisi ci fa scoprire che non ci sono più i tanto criticati lampioni ai Giardinetti; i tubi che spuntavano dalla pavimentazione lungo i muri del Corso e di altre vie cittadine sono spariti (non da soli); sono finalmente stati ripuliti i portici comunali… Le scritte fasciste “godono” della compagnia di scritte con tanto di falce e martello.
Todi più intollerante perché qualche giovane grida con fare nazionalistico “l’Italia a noi”? Beh allora non abbiamo nessuno di che preoccuparvi.
Si parla di turismo e … ariecco Cuba! Forse è il caso di ricordare che il viaggio, offerto da un’azienda privata, non ha gravato sul bilancio comunale… E comunque: chi può dimostrare che il trend in crescita di Todi sia legato solo a quello regionale e non alla promozione fatta a Rimini? E magari a Cuba?
La congiuntura economica nazionale sappiamo tutti qual è e non credo Todi possa sfuggirle e pretendere che un’Amministrazione al suo primo anno di lavoro possa stravolgerla è un po’ eccessivo. Per ora intanto respiriamo un po’ d’Aria…
La destra non mi sembra contraria agli stranieri, ma contro delinquenti e irregolari.
Il Festival… Facendo due conti se al Nido dell’Aquila possono entrare circa 180 persone, per 7 giorni, è verosimile supporre che in una settimana siano passate di lì 900 persone. E non per delle repliche, ma per uno spettacolo nuovo ogni sera. E se alcuni commercianti potranno essere “campati” sfamando i vari staff, nelle ultime edizioni nemmeno quelli c’erano! Invece di collaborare per la riuscita della manifestazione, tanti, troppi, hanno remato contro, per i soli fini politici, sperando in un disastro: beh per fortuna non è proprio andata così.
Certo, la passeggiata di Berlusconi non metterà Todi al centro della cultura, ma l’ha fatta apparire sui principali Tg e quotidiani nazionali, ed anche a distanza di giorni. Purtroppo la cultura è "solo" ad appannaggio della sinistra: se sei di destra non puoi essere anche acculturato, qualunque cosa tu faccia…
Non si può spendere molto perché raschiare il fondo di un barile vuoto ed ormai secco non è facile!
Se tutto funziona come prima, è già un buon risultato: ai pensionamenti non sono seguite assunzioni! Vorrei sottolineare che il personale dell’ospedale viene gestito dall’Asl (rossa).
Ponterio ha attesso anni, qualche mese in più lo potrà concedere: la precedente Amministrazione dovrebbe aver lasciato un gran caos…
Il traffico al centro non va bene, lungo le mura nemmeno: proviamo a portare le scuole in aperta campagna! Oppure ad utilizzare più i mezzi pubblici e meno l’auto. Comunque in gran parte delle città italiane l’orario di entrata/uscita di scuola crea confusione.
Non so se si risparmierà per gli uffici, ma ho sentito dire che i 70/80 mila euro annui per gli affitti al vecchio Zodiaco non si pagheranno più…
Ecco il bicchiere è sempre mezzo vuoto, ma anche mezzo pieno: però c’è gente che si ostina a vederlo totalmente vuoto.
Luca Cardaio