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L'associazione di categoria, insieme ad altre organizzazioni agricole, non ha preso parte alla seduta odierna per protestare contro il ribasso del prezzo di grano, su livelli più bassi che in altre piazze italiane

Alla Borsa Merci di Perugia “c’è qualcosa che non va”: a sostenerlo, ancora una volta, è la Coldiretti di Perugia, i cui rappresentanti hanno protestato nella seduta di martedì, insieme a quelli delle altre associazioni agricole, non prendendo parte alla stessa e alle contrattazioni per dare un “forte segnale contro le speculazioni al ribasso che continuano ad interessare il prezzo dei cereali e non solo”.
La Coldiretti ha anche indirizzato una lettera al presidente della Camera di Commercio di Perugia, Alviero Moretti, per manifestare “tutta la propria preoccupazione rispetto alla sempre più difficile situazione in atto presso la Borsa Merci di Perugia”.

“La decisione – spiega Coldiretti in un comunicato – è la naturale conseguenza di una situazione che è già stata evidenziata in passato e che rende impossibile accettare le irreali contrattazioni in corso a Perugia, dove, a differenza di altre borse merci italiane, le quotazioni del grano si mantengono costantemente su livelli inferiori. Tra l’altro – ribadisce Coldiretti – le diminuzioni dei prezzi delle materie prime, non si traducono per i consumatori in un calo dei prezzi di vendita di pasta e pane, il cui costo dipende per quasi il 90% da fattori diversi dalla materia prima”.
Tale stato di cose, secondo Coldiretti,  rischia di “aggravare il già difficile bilancio delle imprese agricole dell’Umbria, fortemente penalizzate anche da questo problema che mina ulteriormente la loro competitività e mette in serio pericolo il loro futuro”.

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