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La polizia provinciale ha effettuato circa 200 controlli senza che siano state evidenziate particolari violazioni delle norme

Affluenza di cacciatori modesta nel primo giorno di preapertura della stagione venatoria, con un flusso discreto nello spoletino, nel tuderte e nel perugino, mentre nel resto delle zone l’affluenza è stata scarsa. Molte, comunque, le doppiette insoddisfatte dall’uscita, almeno a sentire i commenti nei tradizionali ritrovi del territorio della media valle del Tevere.
Dall’assessorato alla gestione faunistica della Provincia, guidato da Massimo Buconi, fanno sapere che il prelievo venatorio è stato a “macchia di leopardo”, questo perché le specie interessate dalla caccia erano tortora e colombaccio. Non sono state segnalate particolari violazioni delle norme. 
Sono stati circa 200 i controlli su cacciatori effettuati dalla Polizia Provinciale, di questi 34 sono stati gli interventi, effettuati su segnalazione, per mancato rispetto delle distanze di sicurezza da strade, case e tra appostamenti.
Nel corso dei controlli sono state fermate due persone che avevano parcheggiato le loro auto in un prato, infrangendo la legge sulla tutela dell’ambiente. È stata effettuata una denuncia contro ignoti, da parte delle guardie volontarie, per l’abbattimento di fagiano.
Domenica 7 settembre si tornerà a cacciare per poi arrivare all’apertura definitiva prevista per il 21 settembre.

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