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I due aeroporti in lizza per accaparrarsi i voli low cost in uscita da Ciampino potrebbero trovarsi di fronte un terzo incomodo, Fiumicino

La soluzione in arrivo per la crisi Alitalia potrebbe seppellire le speranze dell’aeroporto perugino, insieme a quello di Viterbo, di accaparrarsi una grossa fetta del traffico low cost soprattutto della Ryanair .
Con la “nuova Alitalia”, le quotazioni dello scalo di Malpensa, in omaggio anche alle esigenze leghiste e della Moratti, tornano a volare, ma a spese di Fiumicino, che rischia così di diventare un aeroporto dimezzato. Quindi se il Leonardo Da Vinci viene ridimensionato proprio mentre sono cominciati i lavori d’espansione della struttura, terza pista compresa, la conclusione logica potrebbe essere che gli slot non più occupati dalla compagnia di bandiera, siano assegnati alle low cost.
Sarebbero così salve le esigenze di tranquillità degli abitanti di Ciampino e nello stesso tempo Ryanair non si dispiacerebbe, per cui non darebbe seguito alla minaccia di lasciare il Lazio.
Peraltro un ulteriore colpo alle speranze della Tuscia è venuto dal sottosegretario al Turismo, Michela Vittoria Brambilla, che in una lettera al Messaggero ha definito irragionevole la decisione di collocare il terzo aeroporto del Lazio nel capoluogo viterbese, dove c’è ancora una linea ferroviaria per Roma a scartamento ridotto.

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