I cambiamenti climatici in corso iniziano a far capire con cosa dovremo confrontarci. Due casi di malaria autoctona sono stati segnalati e confermati dall’Ospedale di Nizza, a due passi dall’Italia.
Al momento l’ipotesi di contagio più probabile è quella della cosiddetta ‘malaria da aereoporto’.
Secondo le autorità sanitarie francesi, infatti, i due potrebbero essere entrati in contatto con zanzare infette arrivate in Francia attraverso l’aeroporto di Roissy nei pressi del quale la coppia ha soggiornato nei giorni precedenti alla manifestazione dei primi segni clinici della malattia.
Ma la definizione di malattia da “aeroporto” è riduttiva perché fino a tempo fa la zanzara portatrice della malaria non era in condizione di sopravvivere nei nostri climi, adesso sì e potrebbe quindi anche riprodursi.
I due pazienti sono una coppia di giovani parigini che non sono mai stati in paesi a rischio malaria, ma che erano in viaggio all’interno del territorio francese.
La diagnosi di malaria è stata confermata dal centro nazionale di riferimento ed ora i due pazienti sono ricoverati ed in terapia. Il loro stato di salute – si legge in un comunicato – è comunque in miglioramento.
E’ quindi necessario che le autorità inizino a ri-addestrare i medici a riconoscere questa malattia, per evitare che si ripresentino tanti casi “Fausto Coppi”, il campionissimo di ciclismo morto perchè nessuno seppe diagnosticare in tempo la malaria, contratta in Africa.