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Messo a punto un primo modulo abitativo che usa al meglio le energie rinnovabili in modo razionale grazie alla domotica

Un primo modulo abitativo di 20 metri quadrati della eco-casa intelligente di un futuro sempre più vicino è stato messo a punto dal progetto Neftih2 (New energy for tomorrow intelligent house), che annovera tra i propri partner anche l’Istituto di tecnologie avanzate per l’energia (Itae) del Cnr di Messina.
Nell’abitazione ecologica una lavastoviglie si attiva automaticamente quando i pannelli solari sono al picco del rendimento, in modo da utilizzare energia pulita e a costo zero. E non si parla solo di elettrodomestici, ma anche di illuminazione, riscaldamento e sistemi di allarme.

Il segreto sta nella domotica, la disciplina che studia come rendere la gestione della casa “intelligente”, aumentando l’efficienza di tutti gli apparecchi, impianti e sistemi utilizzati in casa.
Quella del Cnr è una delle tante iniziative in Italia, spesso in piccole realtà locali, dove esistono già diverse eco-abitazioni.
L’ultima inaugurazione di una “casa del futuro” battezzata “Leaf House” è stata a fine giugno nelle Marche, ad Angeli di Rosora, in provincia di Ancona. Oltre ad energia solare e termica, le pareti isolano freddo e caldo, con sistemi avveniristici per l’efficienza energetica e luminosa.

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