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Nell'ultimo, lavorava una domenicana che "collaborava" con due rumene, le quali sono state accusate di sfruttamento della prostituzione

Mentre incominciano a fioccare le ordinanze dei sindaci per “togliere” la prostituzione dalle strade e qualche sindaco rilancia l’idea dei ”quartieri a luci rosse” (controllati e tassati), a Terni due rumene di 22 e 24 anni sono state denunciate dalla squadra mobile per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
Le due rumene si prostituivano in un appartamento del centro di Terni: ma per allargare il giro, o per far fronte all’aumento delle richieste e passare dal lavoro artigianale ad un livello imprenditoriale o almeno ccoperativo, secondo l’accusa, avevano messo a disposizione di una prostituta domenicana di 23 anni un altro appartamento per 350 euro alla settimana.
Le avevano anche consegnato un telefono cellulare “di servizio” il cui numero figurava in vari annunci pubblicitari a sfondo erotico.
Dall’inizio dell’anno scorso sono 13 gli appartamenti “a luci rosse” sequestrati a Terni dalla squadra mobile che ha anche arrestato, nello stesso periodo, 10 persone e rimpatriato numerose prostitute clandestine.

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