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Il responsabile interno per la sicurezza di Trenitalia ha subìto il suo secondo licenziamento (il primo revocato dalla magistratura) per aver reso di pubblico dominio problemi a cui ora l'azienda dichiara di voler porre rimedio

Mentre monta la polemica sul licenziamento a ferragosto, da parte delle Fs, del macchinista di treni Dante De Angelis, si profila, come sempre accade quando si vuole praticare vendette su chi parla troppo, un autogol da parte della compagnia ferroviaria.
C’è da notare in primo luogo che il macchinista era già stato licenziato tempo fa, ma che il licenziamento era stato annullato dal giudice del lavoro, questione che non certo depone a favore delle presunte ragioni di Trenitalia, la quale potrebbe ritrovarsi anche con un’accusa di mobbing.

De Angelis aveva commentato pesantemente gli episodi del 14 e 22 luglio
quando si spezzarono due Eurostar alla stazione di Milano estendendo il discorso all’annoso problema sicurezza del sistema ferroviario.
”Licenziato – ha chiarito questa mattina il presidente delle Fs, Innocenzo Cipolletta a Radio 24 – non perchè ha denunciato un incidente, ma perchè ha fatto delle affermazioni false riguardo la manutenzione dei treni diffondendo l’idea di treni insicuri con un grave danno economico e di immagine per l’azienda”.

‘Sulla vicenda interviene anche la rivista dei ferrovieri ”Ancora in marcia” affermando che De Angelis ha potuto prendere visione della lettera di licenziamento di Trenitalia solo oggi ( ieri ndr). 
Ad oggi – concludono i ferrovieri di ‘Ancora In Marcia’ – ancora non capiamo quale sarebbe la falsità di affermazioni contestata dalle Ferrovie a De Angelis”.
Le ferrovie, peraltro, sembra ammettano che c’è qualcosa che non va.
Infatti  all’azienda si sono dati da fare per cambiamenti proprio dopo gli incidenti di luglio:
 ”le specifiche tecniche costruttive del sistema di segnalamento europeo ERTMS/ETCS-Livello 2 (European Rail Traffic Management System/European Train Control System) e del Sistema di Controllo della Marcia del Treno (SCMT) prevedono che quando un treno è composto da più locomotive attrezzate con questi sistemi, come nel caso del ETR 500, deve essere garantito che sia attiva la sola piastra pneumatica di frenatura della locomotiva testa (requisito normativo in atto)”.
“Qualora questo principio fosse stato applicato nel software di controllo, gli episodi del 14 e 22 luglio non si sarebbero verificati e pertanto Trenitalia (Gruppo FS) ha chiesto ai fornitori dei sistemi di segnalamento di proporre delle soluzioni tecniche – scrive la società. Soluzioni già presentate (lunedì 11 agosto) che saranno completamente definite il prossimo 27 agosto”.

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