L’arteriosclerosi è una malattia complessa che dipende dallo stile di vita, quindi dal vizio del fumo, da un’alimentazione squilibrata ed eccessiva che induce all’obesità e al diabete, dalla sedentarietà.
Nei pazienti arteriosclerotici le pareti dei vasi sanguigni appaiono ispessite, perdono elasticità e hanno difficoltà a far fluire il sangue nei vari distretti corporei.
Inoltre sulle pareti arteriose possono comparire delle placche di minerali e grassi che ostruiscono la circolazione e che, a un certo punto, possono rompersi, creando un blocco totale del circolo sanguigno.
Il colesterolo cattivo, noto come LDL – che sta per lipoproteine a bassa densità – proprio per le sue proprietà chimiche tende a “sedimentare” sulle pareti delle arterie dando aterosclerosi.
L’arteriosclerosi è perciò uno dei principali fattori di rischio di gravi, spesso fatali, malattie che spopolano nei Paesi ricchi: come l’infarto e l’ictus.
Ora, dopo dodici anni di ricerche, ricercatori svedesi hanno scoperto che il nostro organismo produce anticorpi specifici contro il colesterolo cattivo.
Ciò potrebbe significare che l’infarto e l’ictus possono essere prevenuti con un vaccino, che stimolerebbe il sistema immunitario a produrre questi anticorpi, chiamati “anti-PC”.
La ricerca ha coinvolto 349 individui che, nel corso del periodo di osservazione, sono andati incontro a infarto o ictus e 693 soggetti sani di controllo.