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Il criminale campano Adriano Graziano è stato avvistato e pedinato nel ternano con la collaborazione dei locali carabinieri

Le frequentazioni in Umbria delle grandi organizzazioni criminali si stanno facendo troppo frequenti per ridurre il problema sicurezza alla delinquenza comune di piccoli spacciatori, scippatori e ladri.
Anche Adriano Graziano, detto “o’ Professore”, ultimo esponente dell’omonimo clan camorristico che operava a Quindici, in provincia di Avellino, arrestato dai carabinieri a Valmontone, vicino Roma, bazzicava la nostra regione.
L’operazione che ha condotto all’arresto di ieri è stata lunga e laboriosa, hanno spiegato i carabinieri, con pedinamenti iniziati proprio in Umbria, che si sono avvalsi della collaborazione dei carabinieri di Terni, Rieti e Colleferro.
Ciò farebbe pensare che anche nel territorio umbro questo tipo di criminali possono contare su appoggi importanti e sicuri, ovvero che la società umbra ed in particolare quella imprenditoriale sia o troppo ingenua o assetata di soldi, da qualsiasi parte provengano.
Graziano era latitante dal 5 maggio scorso, quando era stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Napoli per reati di associazione mafiosa finalizzata all’estorsione, detenzione di armi, truffa aggravata ai danni dello Stato e del condizionamento del voto in occasione delle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale di Quindici nel 2005.
Dal 2007 era stato scarcerato in attesa di giudizio e si trovava in regime di sorveglianza speciale con obbligo di dimora, ma dopo il blitz dello scorso maggio si era reso irreperibile, anche perché uno dei parenti arrestati aveva iniziato a parlare.

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