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Dall'analisi della CGIA di Mestre emerge che solo la parte di imposizione che fa capo alle province è stato più alta della media nazionale

L’indagine è un po’ datata, ma verrà accolta con soddisfazione dagli amministratori comunali di Perugia e Terni, in un periodo in cui la politica ha tanto bisogno di “successi .
Se ”vale tanto quanto lo stipendio di un impiegato di alto livello la pressione tributaria locale rilevata in Italia”, in Umbria si sta meglio.
Stando all’ultima analisi effettuata dall’Ufficio Studi della CGIA di Mestre la media italiana sfiora, infatti, i 1.500 euro procapite (per la precisione 1.469 ), mentre Perugia e Terni veleggiano in “bassa classifica” con, rispettivamente 1.318 e 1239 euro.
Ciò che colpisce sono i dati registrati a Milano (2.016 euro pro capite), Pavia (1.947), Roma (1.940), Bologna (1.929); ad Enna, invece, si trova la media più bassa con soli 647 euro.
Anche la Regione Umbria si dimostra parsimoniosa: infatti, sui dati complessivi riferiti ai due comuni la tassazione regionale incide per soli 726 euro contro gli 821 medi nazionali.
Più alta della media invece la tassazione provinciale sia per Perugia che Terni.

I dati vanno però presi con cautela. “E’ chiaro – commenta Giuseppe Bortolussi, segretario della CGIA di Mestre – che la lettura dei risultati di questa analisi deve considerare il fatto che dove si pagano maggiori tasse, almeno in linea teorica, i livelli sia quantitativi sia qualitativi dei servizi sono migliori. Inoltre, le tasse sono più alte dove i livelli di reddito sono più elevati.
Ma c’è di più. L’indicatore che abbiamo preso come parametro di riferimento, ovvero il pro capite, è un buon riferimento che rischia, però, di penalizzare il risultato di quei Comuni che hanno un numero di residenti relativamente basso.
Infine, non va dimenticato che la tassazione regionale, che incide per oltre il 55% del totale, in buona parte è dovuta all’Irap che è una imposta pagata dalle aziende e dai lavoratori autonomi e non dai cittadini”.
C’è da rilevare tuttavia che nei due comuni umbri la pressione tributaria locale complessiva è risultata in diminuzione rispetto all’anno precedente, in controtendenza rispetto all’andamento nazionale e nonostante che il PIL sia aumentato significativamente.

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