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Il patron della compagnia area Blu Panorama e della low cost Blu express spiega i motivi del mancato rinnovo della sponsorizzazione della squadra di pallavolo femminile ma rassicura sul suo rapporto con la città
volleytodi

A Todi la cessione del titolo sportivo da parte della società di volley femminile, che aveva chiuso quest’anno la stagione in serie B2 con un entusiasmante quarto posto (il suo miglior risultato di sempre), ha colto la città di sorpresa.
A destare ancora maggior attenzione si è aggiunta la notizia del mancato rinnovo della sponsorizzazione da parte della Blu-express.com, la compagnia aerea low cost del gruppo Blu Panorama, società che aveva sostenuto negli ultimi tre anni il sodalizio sportivo con un sostanzioso investimento di circa 150 mila euro e che, più in virtù di un legame affettivo con il territorio tuderte del patron Franco Pecci che per reali riscontri promozionali, si è finora mostrata sempre particolarmente sensibile verso varie iniziative tuderti.

Cosa è successo, dunque? Forse il dottor Pecci, impegnato da ultimo anche nel pregevole recupero del vicino castello di Saragano, dove di recente ha aperto una country house di alto livello, ha spostato l’asse dei suoi interessi in altre zone dell’Umbria?
“No davvero – smentisce Franco Pecci, quasi all’unisono con la moglie Cristina Boschi, seduti sulla splendida terrazza del castello: il nostro amore per Todi è immutato, tanto che abbiamo aumentato l’investimento a favore del torneo internazionale di tennis, manifestazione che ci vedrà anche nella seconda edizione main sponsor”.

Che è avvenuto allora? Per capire bene occorre un passo indietro, a quando anni fa l’Amministrazione comunale di Todi sollecitò Pecci, sapendolo peraltro ex pallavolista della nazionale, a dare una mano alla società cittadina.
“E’ un invito che raccolsi con favore – spiega Pecci – con l’obiettivo però che la nostra presenza servisse in prospettiva a far crescere il team sportivo, a consolidarlo, a dargli un’organizzazione e una strutturazione professionale, al pari di una piccola impresa: purtroppo, dopo tre anni, ci siamo resi conto che non era possibile”.

Eppure sono arrivati buoni risultati? “Sì, è vero – risponde Pecci – e di questo voglio ringraziare l’ottimo allenatore Luca Tomassi e le magnifiche atlete che siamo andati personalmente ad applaudire in quasi tutte le partite interne, quando con mia moglie tornavamo comunque a Todi, affinchè il sostegno non fosse solo economico ma anche morale”.

Viene allora da pensare che i problemi siano da individuare sul fronte della gestione economica-finanziaria (si è parlato di un deficit a fine stagione vicino ai 40 mila euro)? “In effetti – chiarisce Pecci – è emerso un risultato negativo inaspettato, ma non avrebbe costituito un ostacolo: ero pronto a ripianare purchè appunto vi fosse finalmente quella svolta manageriale che, invece, come accade purtroppo spesso nelle realtà locali ancorate a dei modelli di gestione familiaristici, è stata respinta. A quel punto non potevamo che farci da parte ed indirizzare lo sguardo altrove”.

Da parte sì, ma con Todi sempre nel cuore? “Confermo quanto detto all’inizio: qui ci sentiamo a casa e qui, anche con la nuova country house “La locanda del prete”, continuiamo ad investire. Certo ci dispiace un po’, soprattutto per il legame che si era instaurato con le ragazze della squadra di volley, alle quali facciamo in ogni caso i migliori auguri”.

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