L’articolo sulla “reattività” da parte delle strutture comunali della zona alle richieste inoltrate dai normali cittadini via posta elettronica ha suscitato molto interesse e diverse reazioni. Tra queste registriamo quella del sindaco di Todi, Antonino Ruggiano, il quale ci ha inoltrato la seguente precisazione.
“Apprendo dalla vostra brillante inchiesta che avrei mancato all’appello alla risposta del quesito di monicatosti@gmail.com. Tutti possiamo sbagliare e sicuramente sarà stata una mia deficienza, ma, come diciamo a Porta Fratta “… me pare ’n caso…”.
Grazie al supporto di Elisa ogni giorno rispondiamo ad una media di circa 50 richieste, sia online che per lettera.
Dal primo giorno in cui mi sono insediato la prima cura che ho avuto è stata quella di portare i cittadini dentro l’Amministrazione comunale e, ad ognuno di loro (residente o meno) è dedicato un posto speciale nella nostra giornata.
Ed infatti, da un anno a questa parte, ogni giorno partono numerosi inviti e comunicazioni ad una mailing list di circa 700 persone (giovedì 10 ad esempio sono stati inviati 3 avvisi per un totale di 2.100 comunicazioni – anche tamtam è tra questi).
Inoltre, per la prima volta, abbiamo realizzato una banca dati dei non residenti che dimorano nel nostro Comune, stranieri e non, che infatti, ci manifestano con la loro partecipazione agli eventi che promuoviamo, il massimo gradimento.
In conclusione, non voglio sminuire l’efficacia giornalistica della Vostra inchiesta ma sto approfondendo la questione perché questa disfunzione (se c’è stata) possa essere superata quanto prima”.
Due sole cose come redazione riteniamo di dover sottolineare. La prima è che il servizio non aveva certo la pretesa di dare da solo un giudizio esaustivo sul grado di informatizzazione dei singoli enti municipali, ma soltanto di fornire una chiave di lettura non convenzionale, rappresentando al contempo uno stimolo per migliorare i rapporti con i cittadini (qualcuno forse, almeno speriamo, attiverà l’indirizzo istituzionale, altri potranno verificare se all’interno dei propri sistemi e della propria organizzazione esistono delle disfunzioni).
Il secondo aspetto riguarda quanto affermato dal sindaco circa l’attenzione riservata dalla segreteria del sindaco alla gestione dei contatti via posta elettronica: non possiamo che confermare, come redazione, l’efficienza e tempestività finora riscontrata nel mettere a disposizione le informazioni ed il materiale utile al nostro lavoro, spesso in tempi rapidissimi e a volte anche in orari improponibili.
Riconosciuto questo, anche noi riteniamo di aver offerto con l’inchiesta un piccolo servizio che i lettori hanno mostrato di gradire, fatto questo che ci porterà probabimente a replicare il metodo in altri ambiti e settori.