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Anche il consigliere dell'Idv, assente volutamente all'ultimo Consiglio comunale, si pronuncia contro il nuovo museo delle pietre

Il dibattito sulla realizzazione a Todi del lapidario registra un’ulteriore voce, quella del consigliere comunale Mauro Giorgi, il quale ha annunciato che si attiverà per costituire un comitato contro la realizzazione del nuovo museo, dando anche corso ad una raccolta di firme finalizzata a richiedere un referendum cittadino.
Dopo aver precisato di aver volutamente fatto mancare la sua presenza all’ultimo Consiglio comunale, che non si è potuto tenere per mancanza del numero legale, Giorgi bolla innanzitutto come “scorretto, arrogante e privo di ogni forma democratica il fatto di non aver concordato preventivamente la data del Consiglio comunale attraverso la conferenza dei capigruppo”.

Per quanto riguarda il merito della variazione al bilancio finalizzata appunto al lapidario, il consigliere dell’Idv sostiene che “in questi tempi di difficoltà finanziaria un Comune come Todi non può permettersi il lusso di investire risorse economiche per realizzare un museo lapidario quando le priorità, come più volte abbiamo sottolineato, sono ben altre, basta andare in giro sia per la città che per le frazioni”.

Nel lungo intervento Giorgi sottolinea come a suo avviso “l’iniziativa faccia acqua da tutte le parti, a cominciare dall’inconsistenza del materiale a disposizione e dal fatto che ormai questo genere di progetti non hanno più quella capacità di attrazione che forse una volta potevano avere (…), ma che se proprio si deve fare perché oggetto di un “contentino” perché allora non utilizzare l’attuale Museo civico la cui superficie è sufficiente per ospitarlo?”.

Il consigliere di opposizione (che lamenta anche di non essere stato informato della conferenza stampa convocata dal resto del centrosinistra) chiede poi alla Giunta Ruggiano “se sono stati fatti realmente i conti per capire quanti soldi ci vorranno per la gestione dell’apertura del lapidario” (…), considerata anche “l’incertezza della convenzione con la Sistema Museo, il cui contratto è in fase di prorogatio e che, costituendo un unico polo museale vi sarebbe una garanzia per coloro che attualmente vi sono impiegati ed al tempo stesso sia un forte risparmio dei costi di gestione. A meno che – è il commento di Giorgi – la Giunta Ruggiano non abbia altri programmi e persone per la conduzione e che questa forzatura non nasconda altri interessi…”.

Neppure l’esponente dipietrista, come era già accaduto nella conferenza stampa del centrosinistra, resiste dal fare sulla vicenda delle battute. “Mi sembra – è scritto nel comunicato – che più che un lapidario questa decisione abbia come obiettivo quello di dilapidare il denaro pubblico sempre meno consistente, tanto da ricorrere sempre più all’alienazione dei beni patrimoniali dell’ente. Una soluzione questa – conclude Giorgi – che il sindaco Ruggiano aveva sempre e incondizionatamente osteggiato quando sedeva sui banchi dell’opposizione”.

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