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La nomina dei nuovi direttori dei quattro distretti sanitari - con solo due di quelli precedenti confermati, sia pure in altre sedi, e quelli della media valle del Tevere e del Trasimeno "giubiliati" - ha acceso la miccia

I recenti avvicendamenti nella direzione dei Distretti sanitari della Usl 2, che hanno interessato tutte le quattro sedi dell’azienda, ma che hanno portato ad un iterscambio di sanitari solo tra Assisi e Perugia, mentre per il Lago Trasimeno e la Media Valle del Tevere si è trattato di una “giubilazione dei vecchi dirigenti”, sembra siano stati la classica goccia che ha fatto traboccare il “vaso” del rapporto, già da tempo teso, tra la CGIL di Perugia ed il Direttore Generale della azienda sanitaria.
In merito all’operazione sui dirigenti dei distretti, l’organizzazione sindacale lamenta che non si “conoscano quali siano stati i criteri e le motivazioni che hanno portato a tale determinazioni”, anche se da qualche tempo si vociferava di rapporti tesi in sede locale con le Amministrazioni comunali ovvero di inadempienze d’ordine giuridico-amministrativo rilevate.
Sta di fatto che per la CGIL con tale operazione “si umiliano professionisti da anni impegnati nell’affermazione di servizi sanitari pubblici di qualità”.
Sempre allo stesso episodio potrebbe riferirsi anche l’affondo d’apertura del volantino distribuito in tutte le strutture della Usl:  “A due anni dalla nomina del Direttore Generale – vi si legge tra l’altro – il risultato più eclatante perseguito dalla sua gestione è la perdita di serenità (faticosamente affermata nel tempo) dei professionisti che di fatto ‘fanno’ la salute dei cittadini”.
Per il resto il j’accuse della CGIL, salvo un accenno alla riduzione in atto dei volumi di attività della Usl, è un’elencazione di presunti disservizi ed impegni non onorati.

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