Tre mesi di “isolamento” quanto a trasporti pubblici per tutta la popolazione (e ovviamente anche per i visitatori) del comprensorio del Peglia: con la chiusura delle scuole è stato infatti soppresso il collegamento tra Marsciano e Orvieto fino a settembre prossimo. Per arrivare o partire bisogna disporre di un auto privata, elemento limitante per molte persone (anziane, non patentate, ragazzi).
Per molti residenti del territorio comunale di San Venanzo si tratta di una penalizzazione non giustificabile: per questo sono state raccolte più di 150 firme per chiedere il ripristino del servizio, sollecitando in tal senso l’estensione almeno fino alla frazione di Ospedaletto (dove è stata raccolta la metà delle firme) la corsa Apm che parte alle 6,15 del mattino per Marsciano, con ritorno a San Venanzo alle 15.
Prospettata, da alcuni sostenitori di Legambiente, anche la possibilità di approntare un servizio di trasporto che, in qualche modo, venga gestito secondo i criteri del “pubblico”, ovvero dei “taxi collettivi”, un tema riecheggiato già l’anno scorso in occasione del palesarsi dello stesso disagio.
Il taxi collettivo potrebbe venire attivato dalle stesse aziende che gestiscono il trasporto scolastico (Apm e Atc) impiegando vetture da 10-12 passeggeri, consentendo di praticare, secondo i promotori, delle tariffe abbordabili assicurando lo stesso percorso e servizio dei bus.
In questo modo verrebbe garantita la mobilità nella zona non solo ai residenti senz’auto ma anche ai turisti in vacanza sul Peglia tra il Parco dei Sette frati, il Centro di educazione ambientale, il Museo e il parco vulcanologico, la Breccia ossifera, lo Stina.
I motivi della petizione vengono spiegati anche attraverso un video inserito in You tube (con tutte le firme): http://it.youtube.com/results?search_query=monte+peglia&search_type=&aq=f
