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Una delle vittime è di Deruta e l'altra di Corciano: l'incidente è avvenuto sabato pomeriggio ma i corpi sono stati recuperati solo domenica mattina; salvi per miracolo altri due compagni di cordata, anche loro di Perugia

Sono entrambi residenti in Umbria i due escursionisti morti sabato pomeriggio in un incidente in montagna avvenuto sul Gran Sasso, a 2.800 metri di altitudine.
Si tratta di L.M di 65 anni e M.C di 52 anni, residenti nei comuni di Corciano e Deruta.
I loro corpi sono stati recuperati domenica mattina intorno alle 8,30.

La disgrazia sarebbe stata causata da una forte tempesta che si è abbattuta sul massiccio montuoso provocando una vera e propria slavina di fango e detriti rocciosi che avrebbe travolto i due escursionisti sul sentiero, trascinandoli per decine di metri.

Sono stati gli uomini del soccorso alpino della Guardia di Finanza della compagnia di L’Aquila a recuperare i corpi, precipitati in un canalone. Un elicottero del 118 ha poi trasportato le salme a L’Aquila, presso l’obitorio dell’ospedale cittadino, dove sono ora a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Altri due escursionisti, sempre originari della provincia di Perugia, che erano con loro, sono stati tratti in salvo. I due sopravvissuti sono stati rifocillati in un ostello della zona e sono in buone condizioni.
La comitiva era partita da Campo Imperatore (1570 metri) e, rimasta sorpresa dal temporale, avrebbe poi perso l’orientamento.

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